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Autore: Haruakira    14/05/2011    1 recensioni
Possono i sogni essere gli stracci di un ricodo lontano?
Possono essere una storia in cui leggere tra le righe per vedere il futuro o per comprendere la distruzione di un passato troppo amaro, con troppe luci, troppe ombre? Per alcune persone di certo sono questo e altro e i guerrieri di Atena saranno costretti a confrontarsi con le proprie emozioni, a rivedere le loro convinzioni, il loro essere guerrieri,il loro esistere. Quattro ragazze mostreranno loro una nuova verità, un modo diverso di combattere per la giustizia, per il bene...per chi si ama.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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c. 25
Le ragazze alla fine della battaglia erano state portate immediatamente all' ospedale della fondazione Kido. Dopo interminabili giorni di attesa si erano risvegliate e solo dopo un paio di mesi avevano potuto lasciare la struttura. Adesso si prospettava loro il ritorno alla vita quotidina, lontana dal tempio, lontana dai ricordi.
Sailor Pluto, la guerriera custode delle porte dello spazio e del tempo aveva infatti abbandonato la sua postazione comunicando ai gold e alle custodi la felice riuscita dell' impresa e la necessità di dimenticare quel convulso periodo.
-Perchè?- aveva domandato Talia che già sperava di poter traccorrere le vacanze al Santuario nonostante Shaka la ammonisse che quello non era un luogo di villeggiatura.
-E' necessario che voi rimaniate lontane dai guai. Nessuno da ora in poi deve più sospettare della vostra esistenza. Avete vinto questa battaglia ma non è detto che la prossima volta siate così fortunate. Non è vostra la cura del mondo in questa epoca. Dimenticate, vivete, invecchiate e infine morite come è giusto che sia. Poi finalmente, solo dopo questo lungo processo, rinascerete nel vostro tempo.- una nota di stanchezza attraversava le parole della guerriera. Le ragazza compresero che quel periodo non doveva essere stato facile per nessuna delle outer.- Andate a salutare i vostri cari. Domani ritornerete a casa.- aveva terminato congedandosi insieme a Luna.
Non era facile abbandonare un luogo che era diventato così importante nella loro vita e soprattutto non era semplice dire addio ai loro custodi.
Per prima cosa le giovani guerriere si recarono al tredicesimo tempio. Si inchinarono di fronte ad Atena che non riuscì a non manifestare il suo stupore.
-Perdonaci Atena... perdonami soprattutto. Sono stata la più irriverente e irrispettosa- aveva esordito Antares- ti ho attaccata in ogni modo dimenticando il rispetto che si deve agli dei. Ammiro il tuo coraggio e la tua forza. Ti chiedo ancora scusa per la mia prepotenza e la mia arroganza...-
-Basta così Antares... io stessa ho sbagliato molto, nei tuoi confronti soprattutto. Mi vergogno per tutto ciò che ho fatto. Una dea, la dea della giustizia non dovrebbe comportarsi in questo modo-
-Atena- si intromise Sophia- Luna e Pluto ci hanno spiegato che il Caos, sebbene in una misura molto piccola, era riuscito a penetrare anche tra le mura del tempio nel momento stesso in cui noi siamo giunte qui. Mi spiego meglio... noi siamo il Cosmos, tuttavia una piccola parte di Caos è presente anche in noi, non ne siamo esenti. Deve essere sfuggita al nostro controllo nel momento in cui ci siamo risvegliate come guerriere e ci siamo fatte prendere da emozioni negative come la paura o la rabbia.
-Questo vuol dire che le tue azioni negative nei nostri confronti erano dettate in parte dal Caos- terminò Febe- la dea della giustizia, ne sono certa perchè in battaglia ho visto la vera Atena, non colpirebbe mai un nemico alle spalle.
-Sì, questo è vero giovani custodi... ma io nell' età del mito ho sbagliato. Antares... non potevo permettere l' amore tra una custode e un futuro cavaliere, vi avrebbe distolto dai vostri compiti... inoltre è vero... avevo provato qualcosa per Saga.
-Non parliamone più. Hai cercato di spiegarmi perchè lo hai fatto Atena non molto tempo fa e io non ho voluto sentire ragioni.- rispose Antares sorridendo
-Allora... amiche?- domandò Talia incerta porgendo una mano alla dea
-Amiche...- sussurrò la ragazza stranita- da che ricordava aveva avuto solo un' amica ed era stato molto, molto tempo prima...*- sì, sì- disse la giovane sorridendo- amiche.
Dopo quel chiarimento necessario ognuna della giovani attraversò le dodici case salutandone i custodi e soffermandosi presso coloro che avevano avuto più a cuore per un motivo o per l' altro. Così Febe trascorse la notte con Shura bagnando di lacrime il petto del cavaliere e pregando di non dover andare via mentre l' altro silenzioso le accarezzava la schiena perdendosi negli stessi muti pensieri, Antares aveva augurato felicità a Milo e Camus abbracciandoli forte tutte le forze non le sarebbero venute meno, Sophia riponendo le ultime cose nella sua borsa si era concessa anche lei un abbraccio al cavaliere della quarta casa che sbuffando le intimò di allontanarsi quasi immediatamente.
-Tsè... quella pustola- disse Cancer il giorno dopo prendendo tra le mani un libro di scuola- s' è scordata questo qui con l' evidenziatore- fece notare ad Aphrodite
-Riportaglielo. Ancora non è partita
-No- rispose semplicemente il ragazzo riponendo quel piccolo tesoro in un cassetto sotto lo sguardo del compagno, che ben lo conosceva.
Talia, dopo aver cercato Eros in lungo e in largo, si era recata invece alla sesta casa. Qui aveva trovato Virgo in meditazione tra i salici gemelli.
-Tieni- disse il saint dopo qualche minuto porgendole tutto sorridente dei cerotti per evitare di russare.
-Oh bene!- fece fintamente indignata la ragazza- tieni anche tu allora.
Shaka si rigirò tra le mani una tuta per l' aerobica ridendo impercettibilmente.

-Perchè non sei andato a salutarla?- chiese Apollo al dio Amore che si era recato a fargli visita al suo tempio.
-Scherzi? E rischiare di piangere come una donnetta davanti a lei mettendo a repentaglio la mia virilità?- fu la risposta scandalizzata del giovane- ma neanche tu sei andato a salutare Antares- fece notare poi più serio.
-Non mi andava- fu la risposta scocciata
-Apollo- iniziò Eros- io posso... guarirti... cioè... posso utilizzare le mie frecce per farti innamorare di qualsiasi altra donna, persino di una dea se lo vuoi. Sai bene ad esempio che Calliope o Melpomene non disdegnerebbero il dio del sole come sposo.
-No- fu la risposta decisa- io non voglio qualsiasi altra, voglio lei... e l' avrò. Non domani forse, non tra uno, due anni, ma l' avrò.
-Che intendi?- fu la domanda sospettosa
-Per un dio il tempo non è nulla... Sailor Pluto è arrivata in questa epoca nei momenti finali della battaglia. Mi ha pregato di intervenire e favore delle custodi e mi ha consigliato di attendere e di cercare l' amore dell' Anteres del futuro. In fondo... neppure  a me piacciono poi molto le tenebre.
-Dunque pensi di sposare l' Anteres che nascerà?- si volle accertare il dio
-Esatto. Le starò accanto dalla nascita, la farò innamorare di me e soprattutto cercherò di evitare che incontri Saga- fu la spiegazione soddisfatta.

Il giorno della partenza Antares si recò alla casa dei gemelli. Trovò Saga intento a leggere un libro:- Ti... disturbo?- domandò titubante.
-Che c' è Antares?- chiese Saga annoiato
-Tra poco vado via- rispose lei sedendoglisi di fronte.
-E dunque? Sei venuta a salutarmi?
-Sì... e a dirti che... io... io... ti...-
-Stà zitta- la fermò alzandosi e dandole le spalle- se vieni qui a parlarmi d' amore fai male.
-Come? Saga io credevo che tu mi amassi... mi hai amata un tempo. Io non posso credere che il nostro amore sia finito. Non ci credo!  Non ci credo hai capito?
-Sei una bambina- la accusò il saint velenoso- pensi forse che io possa provare una qualche attrazione nei confronti di una ragazzina? Amore poi, mi sembra assurdo! E spiegami inoltre come puoi pensare che io possa amarti ancora dopo tutti questi secoli?
-Ma io ti amo ancora- sussurrò
-E io no! Ero un uomo ben diverso da quello che sono oggi, i tempi erano diversi. Vai. Tii saluto Antares-
Saga sospirò pesantemente quando udì finalemente i passi affrettati della ragazza lasciare la stanza e la porta sbattere forte. Doveva avere il cuore spezzato, pensò con tristezza. La verità era che non una, ma due erano le anime in pena per quel giorno. Aveva deciso, Saga di Gemini, di negare il suo amore. Che senso avrebbe avuto abbracciarla, baciarla se tanto non l' avrebbe più rivista? Ammettere di amarla per cosa? Per rodersi dentro pensando che lei l' avrebbe scordato, che lei avrebbe di certo amato un altro che non fosse stato lui? Avrebbe solo ottenuto il risultato di soffrire di più, magari umiliandosi per non lasciarla andare, dunque meglio negare l' amore a lei e a sè stesso e sotterrarlo. Punto. Come Antares si sarebbe scordata di Saga, Saga avrebbe dimenticato Antares.

Salite sul pulman a Rodorio in silenzio le ragazze occuparono gli ultimi posti:- Quando dimenticheremo tutto quanto?- domandò Talia dopo un poco
-Luna mi ha spiegato che i nostri ricordi spariranno nel giro di qualche ora. Forse quando saremo arrivate a casa già penseremo di avere fatto un viaggetto o non so...- spiegò Sophia
-Bene- fu la risposta
-Tieni Antares- disse Talia tirando fuori un oggetto dalla tasca
-E' la mia collana!- si stupì la giovane stringendola al petto- Pluto ci aveva detto di lasciare tutto ciò che potesse ricordarci qualcosa del Tempio... come l' hai avuta?
-Lascia stare il come. L' hai sempre avuta con te. Ben prima di sapere dell' esistenza del tempio. E' giusto che tu la tenga- le rispose Talia
-E' vero, è giusto così- si aggiunse Sophia mentre Febe osservava silenziosa il paesaggio fuori dal finestino.
-Ho un' altra cosa. Febe guarda anche tu- continuò Talia mostrando loro quattro lettere- qui... c' è la nostra storia. C' è l' avventura di questi mesi... qui ho scritto chi siamo e chi amiamo. Prendetene una ciascuna. Anche se dimenticheremo tutto in realtà non lo faremo davvero.
-Come facciamo a sapere che quando le avremmo lette non penseremo a una bugia, a qualcosa che ci siamo inventate per gioco?- domandò finalmente Febe
-C' è una foto. Ho messo una foto in cui siamo ritratti tutti insieme... con i gold e Kiki e Sion e anche Saori. Solo una in ogni busta perciò non perdetele!
Il silenzio calò nuovamente tra di loro. Non sapevano se avrebbero dimenticato tutto e per sempre o se il trucco di Talia avrebbe funzionato per aggirare il tempo e il destino. Loro non sapevano nulla di tutto ciò, di certo affrontavano il futuro con paura, ognuna per motivi diversi, perchè quell' esperienza, ricordi o meno le aveva cambiate forse più di quanto credessero, ma alla paura ora si affiancava la piccola speranza di rivedere, forse, i loro eroi ancora una volta.








NOTICINE: *Una tradizione ci dice che Pallade fu amica e compagna di giochi di Atena. La dea avendola uccisa per sbaglio aggiunse il nome dall' amica al suo in segno di lutto.

IL PUNTO DELL' AUTRICE: Con questo ultimo capitolo si conclude "Rinascere". Niente lieto fine, o meglio, il finale è piuttosto aperto. Ognuno di voi può immaginarlo come preferisce e dunque chiedersi se le ragazze ritorneranno al tempio o meno e soprattutto se torneranno tutte ( vi ricordo che su Sophia pesa il patto con le Moire). Lascio questo finale sia perchè è quello che avevo deciso fin dall' inizio e che a me personalmente piace (anche se questa è una versione più breve), sia perchè non so se mai tornerò su Rinascere... vi dirò... fino a qualche tempo fa pensavo volentieri a un seguito (e già il primo capitolo si era delineato nella mia mente), poi però mi sono resa conto che non posso pensare a un seguito di Rinascere se prima non rivedo dal punto di vista stilistico e formare la stessa Rinascere. E' stata la mia prima storia come ormai ben sapete, è piena di errori di battituta ( e di orrori che su un foglio di carta non farei mai proprio perchè solo ultimamente inizio ad abituarmi con la scrittura a un pc) e alcuni capitoli hanno uno stile e un' esposizione che poco mi piace. Rileggendo questa ff mi sono accorta di essere un pochino cresciuta come autrice (scribacchina) e la persona che ha scritto Rinascere non sembra la stessa persona di "Un puzzle da cinquecento pezzi" o "Intrecciando le mani" (quest' ultima nel fandom di Sailor Moon). Mi sono affezzionata tantissimo alle mie ragazze solo che mi pento di due cose: la prima è di non aver dato la giusta attenzione ai gold, avrei potuto dare più spazio ai loro pensieri e non l' ho fatto; la seconda è Atena. Chi mi conosce sa che Saori a me non piace però negli ultimi capitoli mi sono accorta di averla trattata davvero male. Non si fa, non si fa, non si fa. Considerando che è venuta fuori molto OOC, avrei preferito un buon personaggio e dunque descrivere la mia Atena, quella che secondo me è la dea della giustizia invece che un personaggio pessimo. E' irreale, Atena è la dea della giustizia, non ha senso che si comporti così male... e infatti ho cercato di correggere il tiro. Fatto questo mea culpa la conclusione: non cancellerò Rinascere, non appena avrò tempo inizierò a rivederla un pochino, poi si vedrà.
RINGRAZIAMENTI: Ringrazio infinitamente chi si è fermato a commentare la storia dandomi il suo sostegno e facendomi sentire la sua presenza. Vi adoro *piange*. Un grazie sincero anche a chi ha messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite.
 Grazie! Vi abbraccio,
Haru.
   
 
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