POV DAMON
Appena giungemmo a casa, Elena fu posata sul divano del soggiorno, davanti al camino, mentre Alaric portò il corpo di Jenna in camera mia. E lui rimase lì, solo, per spendere gli ultimi momenti con lei.
Bonnie e Jeremy erano andati a recuperare Caroline, Matt e il lupo.
Io, Stefan e Elijah fissavamo il corpo di Elena, in attesa di un minimo battito di ciglia.
Il veleno pulsava nel mio braccio, e la situazione non aiutava ad assopire il dolore. Presi la bottiglia di Bourbon e me ne versai un bicchiere: lo sguardo di Stefan era accusatorio, io dissi:
"Problemi Stefan?".
Lui con la sua solita faccia seria disse "Non mi sembra il momento di bere." Facendo finta di non aver sentito la sua risposta mi rivolsi ad Elijah "Perchè diavolo non si sveglia?Il tuo elisir sembrava dover funzionare al cento per cento!". Elijah rispose pacatamente"Non so quanto tempo necessiti il risveglio. Ma se notate il suo colorito è ancora rosato, ciò significa, che è ancora viva".
Stefan sospirò e disse "Meno male."
Meno male?! Meno male?! "Col cavolo meno male! Non è ancora sveglia, domani ci sarà il funerale di sua zia e..." Io poco dopo sarei morto.
L'originario mi fissò e disse "Tu hai qualcosa." Non era una domanda, ma un'affermazione.
Scoprii l'avambraccio. Gli occhi di mio fratello divenirono vuoti, le sue parole un balbettio "Che....cosa...quando?"
Elijah dall'angolo opposto della stanza disse "Già, sono curioso anche io."
Ero scocciato. Non era il problema di quel momento. Ora bisognava pensare a Elena. Biascicai "Tyler. In transizione, per salvare Barbie e Ken."
Il mio caro fratellino decise di fare all'altro vampiro una domanda mooolto utile "C'è una cura?". Elijah fece spallucce.
Stefan, il Santo Vampiro, in quel momento sillabò una frase eroica "Appena si sveglierà, io troverò la cura".
Guardai il corpo di Elena e dissi "Come vuoi, Stefan".
Ma non importa quanto l'avrebbe cercata. Io, Damon Salvatore sarei morto. Volevo solo vederla prima di morire. Vedere con i miei occhi che era ancora viva.
Non mi sarei fidato di nessuno, nemmeno da morto.
POV ELENA
Non riuscivo a raggiungere la fine delle scale. Una luce bianca si faceva sempre più intensa ed estesa.
Ma..niente.
Poi mi voltai e vidi un'altra luce, di colore rosso intenso: sangue, vita? Non era l'inferno. Sentivo solo vibrazioni positive.
E allora scesi le scale. Dopo ore passai oltre quell'arcata.
Vidi materializzarsi attorno a me dei volti familiari, che iniziarono a parlare contemporaneamente
La testa mi girava, e avevo la vista annebbiata.
Poi delinai in un angolo della stanza, un ragazzo dai capelli corvini e gli occhi color del mare. Damon.
Ora ci vedevo nuovamente bene.
Lui. Mi stava fissando intensamente.
E il brusio intorno a me aumentava, ma io non riuscivo a parlare. E il fastidio aumentava.
Damon sbattè un libro su un tavolo, attirando l'attenzione di tutti e disse "Vi sembra il caso di tartassarla? E' appena tornata in vita, e non mi sembra che stia bene. Com'è giusto che sia."
Stefan, che avevo notato solo ora, annuì. Mentre quasi tutti, a parte Jeremy e Damon, uscirono dalla stanza.
All'improvviso notai l'assenza di qualcuno.
jenna e Alaric.
JENNA. Zia. Le lacrime cominciarono a sgorgare dai miei occhi incontrollate e un sussurro flebile uscì dalla mia bocca "Voglio vederla."
Stefan mi accarezzò il viso e disse "Ne sei sicura? sarebbe un duro colpo per te ved..." Lo interrompei. "Ti ho detto che sono sicura, Stefan. PER PIACERE."
----DUE GIORNI DOPO----
Il funerale era appena terminato. E uno stupido rinfresco funerario stava avendo luogo in casa Salvatore.
E io non ero più in grado di piangere.
Non avrei mai, MAI, potuto provare più dolore di così.
Almeno lo credevo.
______________spazio dell'autrice.
Scusate se ci ho messo così tanto a postare il nuovo capitolo, ma ho avuto 4868 verifiche in dieci giorni.
In realtà ne ho già un altro pronto, ma aspetto un 3-4 giorni per farvelo leggere.
Grazie a coloro che seguono questa schifezza scritta coi piedi e col cuore.
Comunque, straziante e bellissima la season finale.