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Autore: Nihal07    14/05/2011    4 recensioni
Tutto iniziò quando comprammo un cane, o per meglio dire, comprai.
Dov’era Kakashi? Bè, in missione. Non pensavo gli avrebbe fatto male trovare una sorpresa, che cambiò, non radicalmente ma abbastanza, la nostra vita.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Agli inizi
 
 
 
Hiro si fermò un attimo a riprendere fiato.
Dov’era andata a finire Sakura?
Era certo, per uno strano presentimento, che Naruto fosse con lei.
Ma perché non riusciva a trovarli?
Forza Hiro. Dove sono andati a finire tutti quei bei pensieri, sul fatto che Naruto non poteva distruggere tutto quello che avevano costruito Kakashi e Sakura?
Solo lui, come cane, poteva intromettersi. Non avrebbe lasciato che qulcun altro lo sostituisse.
“Hiro eccoti.”
Kakashi si fermò, sedendosi su una panchina lì vicino.
“Ti consiglio di non muoverti da lì. Sei un caso disperato. Col cavolo che ci esco ancora con te.” Il jonin sospirò.
“Kakashi, adesso parli anche da solo?”
“Credo di aver perso la parte divertente Kurenai.”
La donna gli sorrise.
Strega.
“Che fai qui?”
“Se te lo dicessi non ci crederesti.”
“Provaci.”
“Diciamo che sto seguendo un cane.”
“Potresti sempre riportarlo a casa con la forza.”
“Forse non voglio veramente farlo. Stiamo cercando tutti e due la stessa persona.”
“Sakura?”
“Già.”
 
Erano le sei, e quel maledetto fuggiasco doveva ancora venire fuori.
Odiava l’inverno.
Il Sole stava iniziando a scendere.
Se non l’avesse trovato entro le otto, sarebbe tornato a casa, sperando lo facesse anche il suo cane.
“Sensei!!”
“Hmm?”
Il jonin si girò verso quella voce che l’aveva chiamato.
Almeno che Naruto non si fosse trasformato in una femmina, quella voce poteva essere solo di una persona.
“Maestro da quanto.” La rosa sorrise.
“Sakura non chiamarmi maestro. Ormai sei una jonin, e solo per questo avrai l’onore di chiamarmi per nome.”
Era diventata più grande. Probabilmente una delle donne più forti di Konoha, al livello di Tsunade e Shizune.
Sakura lo guardò per storto.
“Una volta si poteva permettere di fare tanto il figo, ma adesso non esageri.”
La rosa rise.
“E va bene. Eviterò la prossima volta.”
“Cosa sta facendo?”
“Sakura…”
“E va bene. Cosa stai facendo?”
“Sto cercando il mio cane.”
“Quale dei venti? Aspetti, voglio indovinare.”
Sakura divenne pensierosa.
“Quello con il pelo giallo, carino, con gli occhiali come Shino?”
“Si esatto. Quello carino.” Kakashi sospirò.
“Se vuole posso aiutarla a cercarlo.” La rosa sorrise.
“Se ci tieni. Sempre se non hai qualche villaggio da salvare.”
“I villaggi possono aspettare. Andiamo?” Sakura sorpassò Kakashi, lasciandolo indietro.
 
Erano ormai le sette.
Kakashi sospirò.
“Non credo si trovi qui.”
“Bè, sempre meglio controllare.”
“Eddai Sakura. Ti accompagno a casa, sta diventando buio e poi…”
“Non sono più una bambina. So badare a me stessa ormai. Si ricordi che sono una jonin.”
Già, l’aveva dimenticato. Aveva sviluppato un forte senso protettivo verso Naruto e Sakura negli anni che avevano passato insieme come compagni di squadra.
La rosa si fermò di colpo.
Kakashi sentì la mano dell’Haruno che gli afferrava il polso.
Si girò e Sakura chiuse gli occhi.
“Sakura che hai?”
Il jonin si guardò intorno.
Conosceva quel posto.
Ormai i raggi del Sole non illuminavano più molto, ma si notava una panchina.
Era lì che Sasuke aveva detto addio a Sakura ed al villaggio.
“Ehm… Sakura va tutto bene…”
“Un insetto!”
“Cosa?!”
Lui si faceva complessi su Sasuke e alla fine quello che spaventava l’Haruno era?
“Un insetto?”
“Si. Io li odio.”
Non avrebbe mai capito le donne.
“E va bene Sakura. Andiamocene da qui prima che tu possa frantumarmi il polso.”
La rosa mollò la presa, arrossendo.
“Mi dispiace, davvero, scusa, scusa.”
“Tranquilla, la circolazione funziona ancora.”
Kakashi si passò una mano dietro la testa imbarazzato.
“Dai, ti accompagno a casa.”
L’Haruno annuì.
 
“Siamo arrivati!”
“Ti sei trasferita?”
“Diciamo di sì.”
“Diciamo?”
“Si, vivo con Naruto. Siamo circa coinquilini.”
“Circa.”
“Si. Lui non è molto utile.”
Qualcosa, o qualcuno corse giù dalle scale.
“Sakura!!”
“Eccolo.”
“Hey vecchio!”
La rosa tirò un pugno in testa al biondo, mentre Kakashi fece un passo indietro.
Non erano cambiati.
“Hey Sakura, mi hai fatto male.”
“Ti sta bene testa quadra.”
“Comunque ho fame.”
“E aspetti me?!”
“Io non so cucinare, lo sai.”
Kakashi sospirò.
“Comunque adesso vado.”
“Non vuoi restare Kakashi?”
Il biondo sorrise.
“No, sarà per un’altra volta.”
Naruto alzò le spalle, e Sakura salutò il jonin.
“Andiamo Naruto.”
Il biondo aspettò che Kakashi fosse abbastanza lontano.
“Hai notato quegli occhi a cuore Sakura?”
“Cosa?! I miei?”
“Certo.”
Sakura arrossì.
“Sei matto?! A me non piace Kakashi, signor non so  cucinarmi niente di commestibile.”
“Scherzo Sakura.”
La ragazza sospirò.
Fortuna che Naruto non ci arrivava.
Non gli avrebbe mai detto quello che pensava di Kakashi.

 
“Che hai Kakashi?”
“Niente Kurenai. Adesso devo andare .”
Il jonin salutò la donna e si avviò con Hiro che lo fissava.
“E va bene. Cerchiamo Sakura. Ma se mi dà del possessivo, saprò a chi dare la colpa, e se non mi crederà, ci penserò più tardi.”
 
 
Capitolo lungo u.u Mi sono rifatta anche per il precedente xD  Grazie…
_Nihal_
 
 
  
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