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Autore: iLARose    16/05/2011    1 recensioni
La mia vita è stata fatta a pezzi dalla droga. Si è portata via tutto ciò che avevo, tutto ciò per cui vivevo. Ora sono una specie di gotica - punk che vive per strada, da sola. Un giorno però un uomo che avevo visto solo sulle pagine patinate dei giornali mi salva e tutto cambia.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Dj Ashba
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Death and Love.
Capitolo 37: Hurts and smiles.




 

Amanda ha invitato a casa Daren per festeggiare il loro fidanzamento ufficiale, tra poco lui annuncerà ai media di avere finalmente trovato l’anima gemella. Ma perché tutto questo? Si sono lasciati, no? Sono sul divano il salotto che si sbaciucchiano davanti a Axl evidentemente felice che non fa che sorridere e complimentarsi con loro e c’è anche Jack fissa avidamente Amanda. Quando mi vedono arrivare, mi accolgono con ghigni malefici. Axl mi abbraccia e, in tono cattivo, mi dice – Era tutto uno scherzo, Piccola. Tra poco si sposano – Mi sento cadere il mondo addosso. Perché? Perché? mi chiedo. Perché mi devono privare per sempre di Daren? Io lo amo, sì, lo amo. Mi butto addosso a lui per cercare di abbracciarlo, di guardare per l’ultima volta i suoi occhi di ghiaccio, ma lui mi scaraventa a terra, facendo sbattere contro un tavolino di cristallo che non c’è mai stato prima, che si distrugge in mille pezzi. Sento un improvviso dolore lancinante alla gamba che sta cominciando a sanguinare. Ho un pezzo di cristallo conficcato nell’arteria femorale, morirò. Axl di colpo va su tutte le furie, afferra una scheggia di cristallo in mano, lacerandosela, e lanciandosi a peso morto su Daren..
Mi sveglio di colpo, madida di sudore, con un urlo ancora fermo in gola che sembra non voler uscire, mi tremano le mani. Mi guardo la gamba. Niente pezzi di cristallo, niente sangue, niente di niente, era solo un brutto, brutto, bruttissimo sogno. Cerco di riprendere fiato e tranquillizzarmi. Era solo un maledettissimo incubo, Hil, Daren e Amanda non sono più insieme, Daren è tutto tuo ora. Tutto, tutto, tutto tuo. Vado in bagno a sciacquarmi il viso con dell’acqua fredda. Ho bisogno di calmarmi. Quando torno a letto, guardo l’ora. Sono le otto del mattino. Non è neanche tanto presto, pensavo fosse notte fonda. Stanotte non ho chiuso occhio, ho pensato tutto il tempo a Jack, a come sistemare la situazione con lui e a Daren. Marie da basso sta cominciando a fare le pulizie: credo proprio che non riuscirò più a riaddormentarmi. Accendo il cellulare, tanto per passare il tempo. C’è solo un messaggio di Jack che dice che deve parlarmi urgentemente e una sua chiamata persa. Guardo lo schermo avvilita. La tristezza inizia a invadermi il cuore, la mente e anche gli occhi. Una lacrima solitaria comincia a scendere piano, finendo sulle labbra. Credo che non dovrò sistemare la situazione, finirà tutto e basta. Gli mando un messaggio, mantenendo il suo stesso tono severo: “Ci vediamo oggi pomeriggio davanti alla scuola di musica”. Lascio scivolare il telefono sul cuscino e mi raggomitolo nel piumone, cercando di soffocare i singhiozzi. Mi riaddormento di nuovo. A svegliarmi è Axl.
- Piccola, cos’è successo? Hai una faccia! -
Gli salto al collo. – Axl.. – sospiro – Jack ha detto che deve parlarmi e dopo come l’ho trattato, so cosa dovrà dirmi.. -
- No Piccola, guardami – mi solleva il mento con due dita, facendo incrociare il suo sguardo stranamente severo con il mio – tu hai fatto la cosa giusta, è stato lui a comportarsi in modo scorretto. Magari se n’è reso conto e ora vuole solo chiederti scusa. – sorride.
- Spero.. – sospiro. Appoggio la testa al suo petto e inizio a piangere. – Axl, non voglio che tutto finisca.. Gli voglio così tanto bene..- Si avvicina al mio orecchio – Don’t you cry tonight, there’s an heaven above you baby.. – intona, sussurrando. Mio sciolgo in un sorriso enorme e lo stringo forte.
- Grazie Axl, davvero.. -. Non mi risponde, si limita a sorridere anche lui e asciugarmi il viso con le mani.
- Piccola.. – mi accarezza i capelli – per te questo ed altro, per te farei di tutto -
Inizio a piangere, di nuovo, ma questa volta dalla commozione, dal troppo bene che voglio a questo uomo.

Come ci si veste per l’ultimo appuntamento?
- Axl, io vado da Jack -
- Buona fortuna Piccola – mi da un bacio sulla fronte. Sì, ho davvero bisogno di fortuna.
Senza accorgermi quasi corro verso la scuola di musica. Lui non c’è ancora, eppure è già tardi. Arriva mezz’ora dopo, fumando una sigaretta in tutta calma. Il primo istinto, appena lo vedo, è quello di corrergli incontro e abbracciarlo. Subito dopo, però, arrivo quello di prenderlo a schiaffi.
- Ciao – cerco di sorridere senza risultare falsa, ma ho il cuore che esplode e sento gli occhi pizzicare.
- Ehi – lui sembra tranquillo, rilassato come se nulla fosse. Si avvicina e mi abbraccia, ma manca quel calore che mi avvolgeva quando mi abbracciava solitamente. Io non ricambio, gli sfioro appena le braccia.
- Come stai? -
- Arriva al nocciolo, Jack. Cosa devi dirmi? -
Tentenna un po’. Probabilmente pensava di girarci un po’ intorno, ma se deve dirmi qualcosa di importanti è meglio che me lo dica subito. Farà male, sì, ma è meglio una sola pugnalata diretta che tanti piccoli fastidiosi taglietti.
- Bene, allora, visto che vuoi che sia diretto, lo sarò. Non mi è piaciuto come ti sei comportata, non ti sarebbe costato nulla farlo. E non me la sento di andare avanti con te. Probabilmente sei ancora troppo piccola. - Mi fa male il cuore, come se davvero mi avesse pugnalata. Forse l’incubo di questa notte era una premonizione, sto davvero morendo trafitta da una scheggia di cristallo. Sento anche le mani pizzicare e la voglia di rovinare quel suo bel visino aumenta sempre di più, ma devo restare calma: lui mi ha dimostrato indifferenza totale e io lo pagherò con la stessa moneta.
– Mh, va bene. Ma poi non tornare indietro a cercarmi, non ci sarò. – Lo guardo negli occhi per imprimere un’ultima volta il suo sguardo verde da cerbiatto nella mente e nel cuore. Me ne vado, voltandogli le spalle. Quando sono un po’ lontano, urla – E salutami Axl! – ridendo come un bastardo. Non mi giro neanche. - Vaffanculo Jack! -
Per tornare a casa ci impiego un’eternità. Mi sento privata di tutte le forze, faccio fatica a camminare e quasi anche a respirare. L’unica cosa che voglio è stendermi sul letto, addormentarsi e svegliarmi fra un bel po’.

Appena apro la porta di casa, Axl mi viene incontro, prendendomi la mano.
- Piccola ho una sorpresa per te! – esclama tutto esaltato. Sembra un cagnolino scodinzolante.
- Axl, non credo sia il momento adatto per le sorprese.. -
- Invece per questa sì, è una sorpresa importante! -
- Axl.. -
- Piccola, poi mi racconterai di Jack, ma ora, ti prego, devo presentarti.. – mi mette le mani sugli occhi e mi porta in salotto. Sto iniziando a preoccuparmi, il cuore batte forte. Chi dovrà mai presentarmi? - … il signor Jeffrey Dean Isbell, meglio conosciuto come Izzy Stradlin! – OH. MIO. DIO. Perché ci mette così tanto tempo a togliere le mani dai miei occhi?! Non sarà uno scherzo, vero?!
- Togli queste cazzo di mani Axl! – esclamo, prendendogliele e togliendomele da davanti. Solo che non stava scherzando e io ho fatto una bella figura di merda con Izzy Stradlin, che sta davvero davanti a me piegato in due dalle risate e Axl gli fa compagnia. Io invece ho gli occhi sgranati, le mani sulla bocca e le lacrime agli occhi.
- Mio Dio, Axl, dimmi che non ho le visioni ti prego.. – balbetto.
- Non le hai Piccola, calmati! – ride.
- Ma come faccio a calmarmi? -
Izzy sta semplicemente morendo soffocato da quanto ride, anche se cerca di mascherarlo. Mi lascio contagiare e scoppio a ridere anch’io. Senza rendermene conto, scappa anche una lacrimuccia traditrice. Sarà per il troppo ridere o per la gioia, ma adesso Jack non c’entra. Adesso, in questo preciso momento, sono felice.
- Beh, allora, tu sei la famosa Hilary, giusto? – mi chiede Izzy.
- Magari famosa no, ma comunque sì, sono io – sorrido, tendendogli la mano che lui afferra e stringe forte.
- Credo che non sia necessario presentarmi – ride.
- No, direi di no -. Rimaniamo tutti in silenzio un attimo. Cosa si può dire quando si ha davanti Izzy Stradlin accanto ad Axl Rose?
Axl va a prendere tre birre e ci sediamo sul divano a parlare. Magari è la birra, o molto più probabilmente è Izzy che è la persona più amabile che io abbia mai conosciuto –dopo Axl-, ma mi dimentico di Jack e di tutto. Esistono solo loro due adesso, che mi trattano come una principessina in un mondo della favole. … O magari stasera sono davvero nel mondo delle favole?


 

**
 


 

E’ mezzanotte, ma non mi interessa, devo chiamare Rebecca.
- Tesoro, che c’è? – mi risponde, con la voce impastata. O stava già dormendo o sta bevendo.
- Ho una sorpresa per te, domani devi venire a casa mia! -
- Che sorpresa? -
- Non te lo dico. E poi mi devi aiutare a organizzare una cosa.. – quasi mi vengono le lacrime agli occhi a pensarci.
- Sei troppo misteriosa, cosa hai in mente? -
- Domani mattina lo scoprirai. E preparati a morire, you gonna die! – rido.
- Mi fai paura – ride anche lei.
- Dai, ora riposa che domani ci aspetta una giornata intensa, bellezza -
- Va bene, buona notte tesoro -
- ‘Notte -
Ho detto a lei di riposare, ma io non chiudo occhio neanche cinque minuti, devo preparare tutto alla perfezione.  



Note:
Anf anf anf.. Ce l'ho fatta anche questa volta! :'D Vabbè, però da adesso alla fine della storia ho una motivazione valida per i ritardi: devo praparare le cose per gli esami, quiiiindi u.u Ma mi sono comunque imposta che entro la fine della scuola devo finirla 'sta benedetta fic!
Aaaaanyway, vi tengo un po' sulle spine, anche se credo sia abbastanza ovvio quello che la nostra Hil voglia preparare xD
Aspetto un po' di recensioni, mie care *-*
Un bacio <3

 

  
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