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Autore: Miza    16/05/2011    44 recensioni
-Oh Ronald, per l'amor del cielo!- sospirò Hermione -Ti senti bene?-
Ron battè le palpebre un paio di volte.
Poi, lentamente, si rimise in piedi.
Con sommo stupore di tutti, si passò una mano nei capelli con fare suadente, e fece un sospiro teatrale.
-Caspita, spero di non essermi tutto scompigliato!-
Lasciò vagare lo sguardo sui visi attoniti dei quattro amici.
Finchè non incontrò lo sguardo di Hermione.
La osservò per qualche istante.
Poi alzò un sopracciglio, si schiarì la voce e le lanciò un sorrisone seducente.
-Ehilà, Grangy!-
I tre ragazzi strabuzzarono gli occhi, increduli.
Hermione deglutì.
-G...Grangy???-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo decimo.



A un passo dal possibile, a un passo da Te.
Paura di decidere, paura di Me.
Di tutto quello che non so. Di tutto quello che non ho.
Eppure sentire, nei fiori, tra l'asfalto, nei cieli di cobalto c'è
un senso di Te.

                                                  -Elisa.





-Io proprio non capisco per quale motivo dobbiamo seguire pozioni!-
Borbottando più che mai, Ron uscì dall'aula trascinando la propria borsa.
-E' per ampliare il tuo bagaglio culturale, Ron. Devi avere una conoscenza completa delle arti magiche se vuoi ambire ad un futuro lavorativo nel mondo dei maghi!-
Ron fissò Hermione battendo le palpebre diverse volte.
-E chi l'ha detto che ambisco ad un futuro nel mondo lavorativo e bla bla bla?- osservò.
Hermione inarcò le sopracciglia.
-Oh bè, se vuoi finire a fare lo spazzino per le vie di Hogsmeade non sarò certo io a fermarti!-
Gli lanciò un'occhiata di sbieco e si allontanò in direzione della biblioteca.
Ron fece un grosso sospiro.
-Mi sa tanto che questa situazione va chiarita...-
-Già- assentì Harry -Direi che dovete parlarvi. Da persone mature!- si sbrigò ad aggiungere.
Ron si grattò la nuca.
-E' che è sempre così complicato con Hermione!- disse piano -Non la capisco proprio! Guarda come mi tratta adesso!-
Harry si schiarì la voce, preso tutto ad un tratto dal proprio stemma di Grifondoro appuntato sul petto.
-Be', Ron. Diciamo che non ti sei comportato esattamente bene con lei. Non ti incolpo, so che era quell'accidenti di profumo!- aggiunse in fretta quando vide l'espressione contrariata dell'amico. -Solo che, voglio dire, è normale che se la sia un po' presa.-
Ron abbassò lo sguardo, a disagio.
-Lo so.- ammise alla fine. -E adesso voglio solo che le cose tornino com'erano prima. Cioè... ho esagerato con Hermione. Anche se non posso nascondere che sia stato bello...- tossicchiò con le orecchie in fiamme.
Harry fissò l'amico, riflettendo.
-Sai- azzardò -Magari potreste provarci. Potrebbe funzionare, senza che tu sia un insopportabile culturista...-
-No!- lo interruppe Ron scuotendo il capo -No Harry, non può esserci null'altro tra noi se non amicizia. Il modo in cui si ritraeva nei giorni passati ne è stata la prova.-
Si interruppe e arrossì di botto. -E poi scusa, cosa diamine ti fa pensare che io voglia stare con Hermione?!?-
Harry gli lanciò un'occhiatina sarcastica.
-Allora va bene! Siate amici! Basta che vi chiarite!- esclamò in tono rassegnato.
Ron aprì la bocca per rispondere, ma la voce che si udì fu decisamente più cristallina e femminile.
-Ciao Ron! Ciao Harry!-
Lorena si avvicinò con un gran sorriso stampato sul viso delicato, i libri nuovi tra le braccia.
I due amici le fecero un sorrisetto incerto, stupiti.
-Perdonatemi se vi ho interrotto!- esclamò mortificata spalancando gli occhioni scuri -E' solo che ho visto due visi amici, e avrei proprio bisogno di un favore!-
-Certo... ti ascoltiamo!- sorrise Harry.
La brunetta si schiarì la voce -Mi domandavo, Ron... visto che sei stato così gentile l'altra sera... magari ti andrebbe di farmi vedere la Scuola, oggi pomeriggio? E' tutto così immenso, e non la conosco per nulla!-
Stupito, Ron spalancò gli occhi.
-Oh... io? Certo, volentieri... puoi contarci!-
La ragazza sorrise riconoscente.
-Oh, grazie, sapevo di poter contare su di te! Ci vediamo più tardi, allora!-
Harry lanciò un'occhiata rapida all'amico.
Ron annuì.
-D'accordo Lorena- sospirò -Dammi solo il tempo di sistemare una questione.-


*

Hermione chiuse il libro di Aritmanzia e sospirò.
Forse non era stata una buona idea mettersi a studiare in cortile, dal momento che quel giorno gli studenti sembravano particolarmente rumorosi.
Posò il libro accanto a sé e rabbrividì: Il marmo della panchina era veramente gelido.
Chiuse gli occhi, stropicciandosi il viso con le mani.
Era stanca, nervosa e assolutamente infelice.
Se avesse potuto avrebbe passato tutte le giornate rintanata sotto le coperte, senza mai uscire dalle coltri del suo baldacchino.
-Non essere sciocca, Hermione!- pensò immediatamente -Avresti prima o poi la necessità di mangiare o di andare in bagno, e dovresti alzarti. Anche se potrei studiare un modo per cadere in una specie di letargo che...-
Aprì le palpebre e per poco non cadde dalla panchina:
Ron la osservava, perplesso.
-Per l'amor del cielo, Ronald!- strillò, balzando in piedi -Che... che cosa diamine stai facendo?!-
-Aspettavo che finissi di meditare!- rispose Ron con un sorrisetto -E' tutto ok?-
Hermione raccolse le sue cose, rossa in viso. -Sì, più o meno. Stavo solo... Oh, non importa.-
Ron ridacchiò.
-Allora!- Disse, schiarendosi la voce -Sei molto impegnata o posso parlarti per qualche minuto?-
Hermione fece spallucce.
-Non ho fretta. Dimmi pure.-
Si incamminarono verso i portici del chiostro, e Ron sedette sotto uno di questi.
-Ascolta, Hermione- iniziò serio. -Non mi piace affatto questa situazione che si è creata. Io... so di non essermi comportato bene con te, e questo mi dispiace veramente. Però... io non voglio che il nostro rapporto si rovini.-
Hermione, in piedi davanti a lui, fissava ostentatamente il pavimento.
-Il nostro rapporto.- ripetè dopo un po', lentamente.
-Bene, non gliene importa nulla di quello che è successo.- pensò, arrabbiata -Che razza di idiota! Be', non ho alcuna intenzione di fare la figura della disperata che gli piagnucola dietro e che elemosina le sue attenzioni!-
La ragazza si schiarì la voce e lo fissò.
-Per quel che mi riguarda, Ron, è come se nulla fosse accaduto. Definiamoli... spiacevoli errori e non parliamone più, d'accordo?-
-Spiacevoli errori!- pensò Ron, arrabbiato -Miseriaccia, non gliene importa niente di niente di quello che c'è stato tra noi? Be', non ho certo intenzione di fare la figura del dispiaciuto nè dell'illuso che si aspettava qualcosa!-
-Bene!- borbottò Ron alzandosi in piedi -Allora è risolto! Tra noi non ci sono problemi!-
-Assolutamente!- rispose Hermione con stizza, sollevando il mento.
-Splendido!- ribattè Ron -Allora io andrei, ho promesso a Lorena di farle fare il giro della...-
Hermione sgranò gli occhi.
-LORENA???- urlò.
Ron sollevò un sopracciglio. -Lorena, sì. C'è qualche problema?-
-Figurarsi!- sibilò Hermione con un sorriso tiratissimo -Anzi, divertitevi mi raccomando!-
-Ehi, ragazzi!-
Scapigliato e con la camicia fuori posto, Dean Thomas li raggiunse di corsa, con un sorriso enorme stampato sul viso.
-Come ve la passate? Vi ricordate, vero, che questo sabato è il mio compleanno?-
-M-ma certo!- balbettò Ron, le orecchie paonazze.
-Ci stavo pensando proprio stamattina!- esclamò Hermione, la voce stranamente acuta.
Dean battè la mano sulla schiena di Ron e rise.
-Ah! Meraviglioso, meraviglioso! E adesso, sentite qua! I miei mi hanno affittato I Tre Manici di Scopa per il prossimo sabato sera! Non è fantastico??? Avremo il locale tutto per noi Grifondoro! Ho già chiesto alla McGrannit il permesso e lei è d'accordo! Verrete non è vero?! Ci saranno montagne di cose buone, e fiumi di Burrobirra, e...-
-Non mancherò, Dean!- sorrise Hermione -Anzi, credo proprio che chiederò a Cormac McLaggen di accompagnarmi!- aggiunse poi, voltandosi a guardare Ron con aria di sfida.
Il ragazzo, dal canto suo, strinse gli occhi fino a ridurli a due fessure.
-SARA' UNA GRANDIOSA SERATA, DEAN!- urlò, fissando Hermione -SOPRATTUTTO PERCHE' VERRO' CON LORENA!-
Dean spostò lo sguardo dall'uno all'altra, preoccupato.
Buttò lì un -Mmmh... d'accordo... ci vediamo in Sala comune più tardi...- e si affrettò ad andarsene.
Ron ed Hermione continuarono a fissarsi in cagnesco.
-Molto bene, Ronald!- abbaiò lei con sguardo truce -Non vorrai far aspettare la tua bellezza latina!-
-E tu non vorrai che Cormac vada con qualcun'altra, ti conviene invitarlo subito!- ringhiò Ron.
Si fissarono ancora per qualche istante.
Poi Ron le voltò le spalle e si allontanò.
-E MI RACCOMANDO, STATE ATTENTI ALLE CREPE NEL PAVIMENTO!-
Gli urlò dietro Hermione.
-State attenti a beccarle tutte e cercate di farvi più male possibile!- aggiunse tra sé e sé, coi pugni stretti.


*

I giorni seguenti, Ron passò molto tempo con Lorena.
E ciò che fece più saltare i nervi ad Hermione fu il fatto che, spesso, se la trascinava dietro anche quando stava con lei ed Harry.
-Non esiste al mondo che diventi parte del gruppo!- sibilò un giorno ad Harry mentre facevano colazione.
Harry sospirò.
-E dai Hermione, da quando in qua sei così poco propensa a conoscere nuove persone?-
-Sono sempre stata poco propensa a conoscere nuove persone! Anzi sono poco propensa ai rapporti umani!-
-Ma non è vero!- disse Harry con pazienza -Di solito sei gentile con tutti! E poi dai, è simpatica!-
-Come no, simpaticissima! Come un Asticello nelle mutande!!!-  sbottò lei.
Harry soffocò una risata e scosse il capo.
-C'è stata solamente un'altra persona con la quale sei stata così ostile. Ed è stata Lavanda.- buttò lì Harry con noncuranza.
Hermione lo fissò stringendo gli occhi.
-Che cosa vorresti insinuare?- domandò cruda.
-Ma no, nulla...- rispose Harry con tranquillità, spalmando del burro su una fetta di pane tostato -E' che magari sei un po' gelosa...-
-AHAH, QUESTA E' BUONA!- urlò Hermione facendo voltare parecchie teste -Ma fammi il favore, Harry!-
Afferrò con foga La Gazzetta del Profeta e vi sprofondò dentro la testa.
Harry alzò gli occhi al cielo.

Fu la sera del martedì che successe.
Perchè le notizie, belle o brutte che siano, arrivano quasi sempre di sera.
-Merlino, sono esausta... ma che ore sono?- domandò Ginny con uno sbadiglio.
Lei, Harry ed Hermione stavano studiando in Sala Comune da quelle che sembravano ore.
-Abbiamo quasi finito!- esclamò Hermione, sfogliando febbrilmente il proprio libro di Astronomia -Devo solo trovare la parte in cui parla... Ah, eccola!-
Intinse la piuma nell'inchiostro, si chinò sulla pergamena, e con un movimento fluido della mano concluse la propria ricerca.
-Ecco fatto!- esclamò soddisfatta, mettendo il punto.
Harry si stiracchiò e arrotolò il proprio lavoro.
-Ho finito anche io... spero che la professoressa Sinistra sia soddisfatta, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto...-
-Oh, vedrai che ne sarà entusiasta!- disse Hermione con un sorrisone, il naso macchiato d'inchiostro.
-Quando dovete consegnarla?- domandò Ginny chiudendo il proprio libro di Storia della Magia e rannicchiandosi sulla poltrona.
Harry si grattò il mento, pensieroso.
-Mi sembra fosse dopodomani... Era per giovedì, giusto?- chiese ad Hermione.
La ragazza annuì e Ginny li guardò con la fronte aggrottata.
-E perchè Ron non l'ha fatta con voi? L'ha già finita?- Poi battè le palpebre -A proposito, dov'è Ron?-
Hermione incrociò le braccia e fece una risatina sprezzante.
-E' con la sua nuova fantastica amica, ovviamente. Dove vuoi che sia.- rispose stizzita.
Harry aprì la bocca per dire qualcosa, ma il ritratto della Signora Grassa si aprì per lasciare entrare due persone.
Due persone che ridevano felici, due persone che quella sera sembravano più belle che mai.
Lui alto, i capelli rossi ricchi di sfumature, gli occhi blu brillanti, un maglione blu che gli calzava perfettamente.
Lei piccola, i capelli una cascata di seta scura e lucidissima, un sorriso smagliante e candido, una gonna lunga in stoffa scozzese.
Ron e Lorena si avvicinarono al tavolo degli amici.
Tenendosi per mano.
-Ciao ragazzi!- salutò lei felice -Avete finito di studiare?-
Il silenzio fu rotto da Harry che, con gli occhi spalancati, si schiarì la voce.
-Quelle, ehm... quelle sono due mani?- domandò lentamente, accennando con la testa alle dita intrecciate dei due.
Lorena scoppiò a ridere e si strinse a Ron, arrossendo.
Ron fece un sorrisone imbarazzato.
-Be' sì, ecco... Io e Lorena ci siamo messi insieme!- disse.
Ginny trattenne il fiato.
Harry spalancò la bocca.
Hermione, con uno sguardo da pazza, scoppiò in una risata isterica.










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Eeeeeee rieccoci qua!
Salve miei prodi ^^ Visto, stavolta sono stata un pò più rapida del solito ;)
Allora, sono abbastanza soddisfatta di questo capitolo, anche se sono convinta che riceverò parecchie minacce di morte xD
Ma voi non dovete dubitare di me ;) Credo che ormai sappiate benissimo che la mia mente perversa alla fine devia verso l'happy ending. Quasi sempre xD
Colgo l'occasione per ringraziare di cuore tutti voi lettori, i nuovi e i vecchi :)
Siete deliziosi come sempre, amo le vostre recensioni, i commenti, le critiche, le risate, tutto *____*
Vi adoro!
Aspetto di sapere cosa ne pensate e nel frattempo vi lascio un abbraccione stritolante! :D

Miza










   
 
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