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Autore: Halley_Hellawes    16/05/2011    3 recensioni
Sono passati 21 anni dalla famosa battaglia svoltasi ad Hogwarts contro Lord Voldemort. Gli alunni ora sono adulti, genitori di ragazzi che a loro volta stanno per entrare nella loro vecchia casa. Da una parte vediamo Lily Luna Potter, una ragazzina di 11 anni, perseguitata ovunque dalla famosa storia di suo padre. Dall'altra abbiamo Snape Drakeen Malfoy, anch'essa di 11 anni, che da sempre è stata cresciuta con gli ideali dei Malfoy. E proprio a lei capita una cosa inattesa. Dopo generazioni di serpeverde, lei è l'unica Malfoy smistata in Grifondoro. Questa novità sconvolgente, metterà in dubbio tante cose date per certe, come per esempio l'odio fra la sua famiglia e quella dei Potter. Perchè, senza volerlo consciamente, le due ragazze si avvicineranno molto, e, chi lo sa, forse riusciranno finalmente a portare la pace nelle famiglie.
P.S. Questa ff doveva essere inserita qui e non nel mio altro profilo, in quanto questo profilo è insieme ad una mia amica e questo racconto lo scriviamo insieme. Mi scuso in anticipo.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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10 settembre. 10 di mattina.
Il treno per Hogwarts parte fra 1 ora e noi siamo ancora a casa, in pieno caos.
E' dalle 8 che io e i miei fratelli, facciamo su e giu dalle scale recuperando tutte le cose che ci siamo dimenticati di mettere nei bauli.
Papà è isterico, mamma cerca di calmarlo, senza molto successo.
"James! James dannazione non potevi prepararlo ieri il baule? Sempre all'ultimo minuto!" grida nostro padre, agguantandolo per il colletto della maglia.
"Mààà! Dove hai messo la felpa rossa?"
"Albus me l'hai chiesto un minuto fa. E' gia nel baule tesoro".
Eccoci qui. Questa è la famiglia Potter.
Io sono Lily Luna Potter. Sono cresciuta costantemente all'ombra di mio padre, o più che altro all'ombra di quello che è stato. Il bambino che è sopravvissuto, il prescelto, colui che hai sconfitto Voldemort.
Appena la gente viene a conoscenza del mio cognome, perde ogni interesse verso di me, e spara a raffica domande sui miei genitori e sulla fatidica battiglia del '98.
Finalmente ho compiuto 11 anni, e sto per affrontare il primo anno ad Hogwarts. Ora potro' dimostrare di che pasta sono fatta, dimostrando che c'è altro di me oltre al mio famoso cognome.
Dopo un altro paio di urli, siamo tutti in macchina, magicamente ingrandita per farci stare tutti i bauli.
James è al quarto anno, Albus al terzo. Entrambi sono in Grifondoro, e ora che il momento fatidico è vicino, la paura di finire in un'altra casa mi attenaglia lo stomaco.
E se fossi l'unica a finire in Serpeverde?
Questi pensieri non lasciano la mia testa, neanche quando attraversiamo di corsa il muro per il binario 9 e 3\4, e ci avviamo verso i binari.
Papà mi si avvicina, per salutarmi, ma si blocca quando veda la mia faccia spaventata.
"Cosa succede tesoro?"
"Io.. niente." mugugno, abbassando lo sguardo.
"Lily, è troppo facile capire quando menti. Dimmi cosa ti preoccupa".
"Ecco.. e se fossi l'unica a finire a Serpeverde? Se rimanessi da sola? Se venissi odiata da James e Albus? Se tu e la mamma decideste di abbandonarmi?".
Avevo sparato a raffica tutte le mie paure, mentre odiose lacrime mi inondavano gli occhi.
Mio padre mi asciugò una lacrima col pollice, sorridendo comprensivo.
"Tesoro ma cosa dici? Non rimarrai mai sola, te lo prometto. Io, la mamma, i tuoi fratelli e tutto il resto della famiglia, ti staremo sempre vicini. E poi se anche finissi a Serpeverde cosa ci sarebbe di male piccola? Non ti ho già raccontato che uno dei presidi più coraggiosi e più leali era un Serpeverde?" chiese dandomi una carezza. Annuì, asciugandomi gli occhi.
"Quindi non ti devi preoccupare. Noi ti vorremo sempre bene. Sempre."
Detto questo mi abbracciò, dandomi un bacio sulla fronte.
Salutai la mamma, che mi passò la gabbia con la mia civetta, Edwige. Avevo scelto lo stesso nome di quella che aveva papà, anche perchè era identica alla sua. Bella, di un bianco lucente.
Con il cuore un po' più leggero salì dietro ai miei fratelli e a Hugo e Rose, sul treno.
Albus e James, andarono a sedersi con i loro amici, e cosi fece Rose.
"Stai attenta. Non parlare coi Serpeverde. Se qualcuno ti da fastidio dimmelo." sentenziò Albus.
Sbuffai, lasciandomi però scappare un sorriso. Era così protettivo delle volte.
Io e Hugo ci avviammo dalla parte opposta, cercando uno scompartimento libero. Ne trovammo uno accupato solo da una ragazzina della nostra età, con lunghi capelli biondi e l'aria annoiata.
"Scusami possiamo sederci?" chiesi, infilandomi nello scompartimento.
"Piacere io sono Lily Potter" mi presentai, sperando di non dover passare la solita routine di domande.
"Snape Malfoy" rispose lei secca.
Mi venne da ridere pensando alla raccomandazione di poco prima di James.
Sentì Hugo mormorare che era meglio andarcene, gli tirai un colpo allo stomaco.
"Io sono Hugo Weasley" boffonchiò.
"Dovevo immaginarlo".
Classico atteggiamento di una Malfoy. Sprezzante. Fredda. Cinica.
Però era meglio tenersela buona, nel caso fossi diventata una serpeverde. Opzione che cercavo disperatamente di vedere sotto una luce migliore.

Attraversavo la sala grande con il volto rivolto al soffito che sembrava un cielo stellato. Era proprio come me l'aveva descritto zia Hermione.
A un cenno della preside McGranitt ci accalcammo intorno a uno sgamello, sopra cui era appoggiato il cappello parlante che ci avrebbe smistato nelle case.
Dopo molti nomi sentì quello della Malfoy, e la vidi avvicinarsi al professore, che le depositò il cappello sulla testa.
Dopo pochi attimi, decise dove smistarla.
"Grifondoro".
Sulla sala calò il silenzio. Non era mai successo che un Malfoy venisse smistato in Grifondoro.
Immaginai dalla sua faccia sconvolta, che lei la pensava uguale.
Sarebbe stato il colmo sei io alla fine fossi finita in Serpeverde.
Fu il turno di Hugo. Grifondoro.
Poi toccò a me. Feci quei pochi passi con i nervi a fior di pelle.
-Uhm.. difficile. Mi ritrovo nella stessa, complicata scelta che dovetti fare con tuo padre. Sei astuta come un serpeverde. Leale come un tassorosso. Intelligente come un corvonero. Coraggiosa come un grifondoro. Dove ti colloco?-
-Grifondoro. Grifondoro. Grifondoro- ripetevo convulsamente.
-Se questa è la tua decisione cosi sia. Chissà che anche tu non sia riservata a un destino importante.- "Grifondoro".
Sospirando di sollievo, scesi dallo sgabello, sorridendo e sedendomi nel tavolo di Grifondoro vicino a James, che mi abbracciò contento.
"Che inizi il banchetto" la voce imperiosa della preside McGranitt fece apparire piatti e piatti di cibi dall'aspetto stupendo.
Allungai la mano per afferrare la brocca d'acqua, quando con la coda dell'occhio vidi il viso triste della Malfoy. Non toccò cibo.
La mattina seguente la trovai addormentata vicino alla finistra, con il viso rigato dalle lacrime. Allora dopotutto anche i Malfoy avevano un cuore.

Pochi giorni prima delle vacanze di natale, stavo attraversando un corridoio diretta verso la nostra sala comune, quando mi imbattei nel fratello di Snape. Scorpius Malfoy. Serpeverde fino al midollo.
Ci scambiammo un'occhiata truce.
"Potter" chiamò squadrandomi.
"Cosa vuoi, Malfoy?"
"Stai lontana da mia sorella. Le giri troppo vicino. Non voglio più sentire su di lei l'odore di una sporca mezzosangue." ringhiò.
Agendo d'istinto, gli mollai un ceffone in pieno viso.
Mossa sbagliata.
Le sue mani si strinsero intorno ai miei polsi, facendomi cadere la bacchetta, e bloccandomi contro il muro.
"Brutta mossa Potter. Ti dovrò punire" ghignò.
"Tu non farai proprio niente Malfoy!" gridò una voce a me famigliare. Albus.
"Stupeficium!".
Malfoy volò per terra, la mano già sulla bacchetta.
"Malfoy! Potter! Che cosa state combinado?". La voce della preside, raffreddò gli animi già pronti a combattere.
"Nulla signora preside. Ci scusi". disse Albus, afferrandomi la mano e trascinandomi nell'ala comune.
"Stai bene?" mormorò.
Annuì, ancora un po' scossa.
"Se quel bastardo ti si avvicina ancora una volta, dimmelo, e lo faccio fuori". ringhiò, dandomi un veloce bacio sulla testa e sparendo nel domitorio dei ragazzi.

Per Natale ci ritrovammo tutti insieme, noi, zio Ron e zia Hermione con Hugo e Rose, zio George e zia Angelina con Fred e Roxanne, zio Bill e zia Fleur con Victorie, Dominique e Louis, e i nonni.
Ovviamente James non riuscì a tenersi per se lo scontro con Malfoy. Zio Ron era furioso, propose di farlo a pezzi, ma zia Hermione lo fece ragionare.
Dopo un'intera giornata di discussione, papà ordinò che mi tenessi più lontana possibile da lui, e che non rispondessi ai suoi insulti.
Annuii, chiudendo il discorso.

Peccato che il mio orgoglio era più forte, da quel mese ogni momento era buono per attaccar briga. Di natura non rispondevo alle istagazioni, ma lui mi irritava in un modo inspiegabile.
Sta di fatto che da quell'anno i rapporti con Scorpius si fecero spinosi, mentre quelli con Snape si fecero più tranquilli. Ci si poteva quasi definire amiche.

Erano passati cinque anni, eppure quel 10 settembre, come tutti gli anni, mancava poco all'arrivo del treno per Hogwarts ed eravamo in ritardo.
In fretta e furia caricammo i bauli, e io e Hugo ci sedemmo nello scompartimento insieme a Snape, che mi rivolse uno dei suoi rari sorrisi.
"Ciao Snape" le dissi dandole un bacio sulla guancia.
Lei storse il naso. Ancora non gradiva quei gesti d'affetto, ma io feci finta di niente.
"Malfoy" disse Hugo a mo' di saluto.
"Weasley" rispose fredda.
Mi sedetti davanti a lei, chiedendole com'erano andate le vacanze per alleggerire la tensione.
A un certo punto sentimmo bussare alla porta, ed entrò un ragazzino minuto del secondo anno, che balbettando mi disse che mi voleva Albus.
Lo ringraziai e mi avviai dove sapevo si trovava mio fratello.
Era a metà del percorso quando mi ritrovai davanti Scorpius Malfoy.
"Potter" ghignò, sbarrandomi la strada con un braccio.
"Malfoy. Levati di mezzo" disse guardandolo male.
"Se no?"
"Se no ti faccio finire male".
"Oh, oh, che minaccia" mi prese in giro crudele.
Feci per dirgliene quattro quando il treno frenò di colpo e io mi ritrovai sbattuta a terra sopra di lui.
"Se volevi potevi dirlo e trovavo un posto più intimo di un corridoio del treno" mi provocò.
"Fottiti Malfoy" risposi alzandomi.
"Se vuoi posso fottere te" ribattè, alzandosi a sua volta.
Scossi la testa disgustata e aumentai il passo per andare da Albus.
Aprii lo scompartimento e mi dipensi in faccia un sorriso.
"Ehi Lily vieni qui" mi disse facendomi spazio vicino a lui.
"Ciao dolcezza" sorrise Alex Jordan.
Lo salutai con la mano. Quel ragazzo aveva più tentacoli di una piante tentacular.
"Ho un ragalo per te sorellina".
Mi illuminai. "Davvero?"
Annuì e prese dallo zaino un grosso pacchetto argento.
Fremendo di gioia lo scartai e rimasi imbambolata. Era un vestito blu notte.
"Oh All è bellissimo" dissi abbracciandolo.
"Voglio che tu sia la più bella al ballo" sorrise.
"Te l'ho già detto che ti voglio un casino di bene?"
"Bhe è sempre bello sentirselo dire" ridacchiò.
Poco dopo arrivammo ad Hogwarts e io mi riunì a Snape e Hugo.
"Con chi andrai al ballo?" le chiesi.
"Con nessuno. O comunque con uno di serpeverde."
Alzai gli occhi al cielo, sbuffando tra me e me.
"Tu? Andrai con quel Jordan?" provocò.
"Neanche morta" risposi.
Entrambe scoppiammo a ridere pensando alla sua faccia quando lo avrei rifiutato.
  
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