Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: saundersery    17/05/2011    2 recensioni
Anche quella sera Harry le avrebbe prese… era inutile, per quanto si sforzasse di fare il bravo proprio non riusciva ad evitare di essere punito da zio Vernon...
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Harry si rigirava tra le mani la mappa del malandrino sperando di scorgere il nome di Hermione o di Black ma nessuno dei due appariva mai, dovevano essere fuori Hogwarts, il pensiero che la sua amica fosse nelle mani di quel folle lo faceva impazzire, si sentiva impotente.

Quella domenica mezzo ordine arrivò al castello mentre i coniugi Granger aspettavano notizie della loro unica, amatissima figlia alla tana, Silente sembrava fiducioso nonostane l'assenza di novità.

"Non capisco cosa voglia fare Black, in fondo è riuscito a scappare perchè non lascia andare Hermione?" Domandò Harry al suo professore di difesa

"non lo so Harry ma dobbiamo essere fiduciosi" Replicò Remus pacato

 

"sembra davvero pazzo quando è entrato nella torre la scorsa notte delirava, diceva che assomigliavo a mio padre e che dovevamo consegnargli un topo... non lo trovi bizzarro? Insomma non lo so ma non sembrava volermi uccidere" Remus sbiancò all'istante

"cosa hai detto Harry?" Balbettò ansioso, il grifondoro restò stupito dal comportamento del suo insegnante

"beh è entrato chiedendo di un topo, lo cercava e poi Hermione gli è saltata addosso prima che arrivasse Severus".

L'espressione stupita di Lupin divenne pensosa, voltò le spalle ad Harry che faticò a capire perchè venne congedato in pochi attimi, forse aveva detto qualcosa di importante o forse il professor Lupin era solo preoccupato per Hermione, si incamminò verso la torre che era già sera, il sole stava calando e le ombre si allungavano su Hogwarts innaturalmente silenziosa, Silente aveva proibito agli studenti di uscire dal castello.

Harry raggiunse l'atrio per vedere se Ron era ancora a cena ma si rese conto che era tardi e che la sala grande era già vuota, tirò fuori la mappa del malandrino

"giuro di non avere buone intenzioni" Mormorò e la pergamena prese magicamente vita, Severus passeggiava avanti e indietro nello studio del preside che era affolata, i nomi della Mcgrannit, Moody, Tonks e il signor Weasley di sovrapponevano confusamente, spostò la sua attenzione più in basso e il sangue gli si gelò nelle vene quando lesse il nome di Hermione Granger muoversi verso la capanna di Hagrid.

Il cervello di Harry si spense, la mappa gli cadde dalle mani, aprì la grande porta di quercia con un incantesimo e corse come il vento verso la sua amica. Era spaventato e impaziente, forse era ferita, forse era riuscita a scappare e aveva Black alle calcagna, non riusciva a pensare ad altro, raggiunse la capanna e si fermò in attesa di vederla arrivare.

 

 

"Hermione!" Chiamò tra un respiro e l'altro "Herm dove sei? Sono io Harry" Attese ancora e dopo qualche istante la strega comparve davanti a lui

"Ha... Harry" Il mago riconobbe la sua voce e la raggiunse abbracciandola forte

"Herm per tutti i mollicci stai bene?" Chiese ansioso staccandosi da lei per guardarla sotto la luce della luna

"stò bene tranquillo, non mi ha fatto del male" Si affrettò a dire Hermione

 

"sei scappata? Ti ha lasciato andare?" Harry era un fiume in piena, Hermione riuscì a zittirlo prendendolo per le spalle

"Shh calmati adesso fammi spiegare, mi ha lasciata andare ma devo dirti una cosa " Riuscì a dire

"lo so che sembra una pazzia però io credo che Black non c'entri niente con la morte dei tuoi genitori credo sia innocente Harry e non vuole ucciderti"

Lui la guardò stralunato "cosa... cosa dici? Cosa ti ha fatto? Sei sotto imperio non c'è altra spiegazione, ti ha stregata"


"NO " Ansimò lei "No ascoltami, ti ricordi che quando è entrato nella torre cercava un topo " Harry annuì sforzandosi si restare calmo e di capire se Hermione fosse in sè " Crosta il topo di Ron, Black dice che è Peter Minus il vecchio amico di tuo padre, Minus è un'animagus ed ha le sembianze di un topo da dodici anni".

Non fù facile per il precelto collegare tutto ma Hermione insistette " é venuto per lui non per te, è stato Minus a tradire i tuoi genitori e quando Black lo ha affrontato Peter si è tagliato un dito e si è trasformato e tutti hanno incolpato Sirius Black capisci? Pensaci Harry se voleva ucciderti ci avrebbe provato subito, avrebbe potuto farlo appena entrato nella torre"

"Non è possibile Hermione ti rendi conto che è... una follia?" Replicò ripensando allo strano comportamento di Lupin quando aveva nominato il topo,

"Harry io credo che dica la verità" Concluse la strega continuando a camminare verso il castello trascinando Harry dietro di sè.

"Non lo so forse hai ragione o forse ti ha montato questa storia per..."


"per cosa Harry? Pensaci non ha senso mi ha rilasciata chiedendomi di verificare se Crosta è davvero un ratto, si è fidato capisci?" Il grifondoro restò in silenzio fermandosi, in effetti per quanto strampalata potesse sembrare quella storia meritava di essere verificata, ora l'importante era che Hermione stesse bene.

 

 

 

 

Severus lasciò in fretta l'ufficio del preside assieme a Minerva per dirigersi alla torre dei grifoni, voleva assicurarsi che Harry fosse al sicuro come avrebbe fatto ogni sera, entrarono dopo aver prenunciato la parola d'ordine, nella sala comune regnava il solito caos ma tutti si zittirono appena entrarono i due professori

"silenzio" Tuonò Minerva infastidita dal fatto che Piton vedesse l'anarchia che dominava la torre

"Weasley?" Ron avanzò facendosi largo tra i grifondoro ammutoliti di colpo

"dov'è Potter?"

"Io... ecco io non lo so credevo fosse dal preside" Rispose intimidito il mago, Severus si scambiò uno sguardo esasperato con la sua collega

" Vado a cercarlo nei sotterranei tu avverti Silente" Concluse il pozionista sparendo all'istante.

Severus correva per le scale, davvero non si spiegava come quel ragazzo attirasse più guai di Neville Paciok in un laboratorio di pozioni, sperò di sbagliarsi stavolta, sperò che Harry fosse in biblioteca o con Lupin o in sala grande a leggere, qualunque cosa purchè non fosse fuori dal castello, non fece in tempo a fermarsi che appena raggiunto l'atrio notò il grande portone spalancato e il suo cuore perse un battito.

 

 

 

"Non lo so Herm mi sembra tutto così incredibile! Se è come dici Sirius Black è stato dodici anni ad Azkaban ed era..."

"Innocente si lo so sembra assurdo ma ..."
Hermione non finì la frase, perchè di colpo una familiare sensazione di torpore li gelò e un'ondata di terrore misto ad oppressione colpì i loro stomaci

"No" Sussurrò terrorizzato Harry "Herm presto i dissennatori dobbiamo andare" Disse catturando la mano della strega e ricominciando a correre, raggiunsero il ponte e riuscirono ad attraversarlo in fretta, centinaia di figure incappucciate fluttuavano su di loro inseguendoli

"Presto di quà " Urlò Hermione in preda al panico "non fermarti Harry ti prego... non... fe... fermarti" La voce di Hermione si spense nelle orecchie di Harry e un'altra voce fredda e malevola lo raggiunse

"Spostati stupida spostati" Ancora lui

 

"NO PRENDI ME MA NON HARRY" Di nuovo quell'incubo, non voleva sentirlo, non voleva viverlo ancora ma non sarebbe riuscito ad evitarlo.

 

Severus Piton uscì nel cortile, quel ragazzo gli avrebbe tolto la ragione prima o poi, stavolta non l'avrebbe passata liscia, se davvero si era avventurato fuori dal castello la punizione che lo attandeva sarebbe stata epica, si voltò a destra e a sinistra per tentare di scorgerlo.

"AVADA KADAVRA!" E sua madre non parlò più, sentì solo il tonfo sordo e sgradevole di un corpo che cadeva a terra, la mano di Hermione non c'era più, le sua braccia non c'erano più, un bambino piangeva forte, era lui quel bambino, voleva sua madre, dov'era? Quel viso serpentesco lo spaventava tanto e pianse ancora più forte.

Minerva, Lupin e Silente comparvero sulla porta agghiacciati per la scena che si presentò davanti ai loro occhi, Harry ed Hermione avvolti dai dissennatori Piton con la bacchetta tesa pronto a colpire.

" EXPECTO PATRONUS!" Urlò una voce e una luce fortissima rischiarò il cortile scacciando via quei mostri incappucciati, lasciarono andare Harry ed Hermione che si precipitò verso il suo amico preoccupata, piangeva anche lei e non si accorse subito della presenza di Piton

"Granger stai... bene?" La voce tremante del professore riscosse Hermione dal suo terrore, Lupin prese Harry in braccio

"stò bene" Singhiozzò la strega alzandosi

"presto dentro tutti quanti" Li esortò il preside ansioso, Hermione provò a muoversi ma le gambe non ressero a tutto quello che era appena successo e svenne in braccio a Severus che l'acchiappò al volo.

 

I suoni tornarono lentamente e da molto molto lontano, Hermione si svegliò riconoscendo il soffitto dell'infermeria, si voltò e riconobbe Harry, era ancora addormentato i suoi occhiali tondi scintillavano sul comodino, cercò di ricordare e quelle immagini terribili le tornarono alla mente, i dissennatori visti da così vicino erano la cosa più spaventosa che avesse mai immaginato, poi ricordò quelle urla, un'uomo e una donna che implorava di non uccidere suo figlio, e poi un bambino piccolissimo che piangeva disperato.

Una lacrima di comprensione spuntò dal suo viso pallido, aveva condiviso l'orrore del ricordo più terrificante di Harry, non riusciva a toglersi dalla mente quei suoni, si mise a sedere

"vedo che stà meglio, prenda" Si voltò e mise a fuoco il suo professore di pozioni che gli stava dando del cioccolato

"grazie" Mormorò stanca sfiorando la mano fredda di Piton, prese il cioccolato ma non lo mangiò subito

"Devo parlarle" Annunciò vedendo Severus allontanarsi

"si riposi più tardi parlerà quanto vuole..." Ma lei lo interruppe con decisione

"NO è importante ci vorrà poco mi ascolti" Severus catturò quella lacrima e non riuscì a resistere, si maledì stava diventando sentimentale come Silente, si avvicinò di nuovo e ascoltò il racconto della sua allieva più cocciuta e brillante.

Non disse nulla quando Hermione finì di parlare, era semplicemente assurdo quello che aveva ascoltato, odiava Sirius Black più di James Potter e sentire che c'era la possibilità che fosse innocente perchè una ragazzina aveva creduto alla sua storia strampalata lo mandò su tutte le furie.

"Sgnorina Granger lei ha bisogno di riposo, è sconvolta e provata e Black è un torbido individuo che venderebbe sua madre pur di raggiungere i suoi scopi"

"Ma ma... non vuole almeno verificare? Magari dice la verità" Ribattè delusa, Piton non rispose, si allontanò lasciandola confusa e arrabbiata, a volte quell'uomo era davvero incomprensibile e irritante.

 

SCUSATE SE AGGIORNO SOLO ORA MA SONO TORNATA DA UN LUNGO VIAGGIO A LONDRA SOLO QUALCHE GIORNO FA' MA PROMETTO CHE RICOMINCERO' AD AGGIORNARE REGOLARMENTE. ACCETTO VOLENTIERI CRITICHE, IDEE E CONSIGLI, UN ABBRACCIO SERY.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: saundersery