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Autore: Miss Loki_Riddle Gold    17/05/2011    2 recensioni
Ciao! Sono tornata con una nuova FF questa racconta una storia un po' migliore delle altre dato che sono anni che ci penso. Come tutti, anch'io mentre leggevo HP mi sono fatta un'idea o meglio mi sono creata un personaggio che rivivrà con noi la maggior parte delle avventure del "fantastico trio". Dato che, però, non potevo far altro che pensare a scriverlo e a dividerlo con gli altri oggi mi sono decisa a pubblicare. Dico già alcune cose sulla storia e cioè che parte dal secondo anno di Hp e lo segue come un cagnolino fino alla fine. Potete, però, stare certi che non vi annoierò, ancora, riprendendo ciò che ha scritto la Row dato che lo dò per acquisito e fino a un certo punto la storia non cambia.
Non leggete questa storia verrá presto eliminata per essere riscritta da capo
Quindi non leggete
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton, Tom O. Riddle
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Deborah Durell'
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Scusatemi per non essere riuscita a scrivere prima questa seconda parte del capitolo ma non ho avuto tempo nemmeno per pensarci. Ringraziando Mary_House e tutte coloro che mi seguono vi auguro una buona lettura.
 
 
Deborah, mentre andava a pranzo, si ritrovò a fare il punto della situazione: Iniziava già a litigare con un prof e non uno qualunque ma proprio colui con il quale avrebbe dovuto avere il miglior rapporto, colui senza il quale non sarebbe potuta arrivare a considerarsi la proprietaria di una grande montagna di beni: Severus Snape.
Adorava, invece, il comportamento e il carattere della rappresentante della sua Casa che era, d’altronde, perfettamente serio, proprio come desiderava divenire lei, decise, pure, che non era affatto saggio litigare già da subito con Harry, per cui si doveva far perdonare.
Harry, Ron ed Hermione erano già seduti, quando i primini entrarono nella Sala Grande.
Il bambino-sopravvissuto li vide entrare, poi, si soffermò su Deborah che gli si sedette accanto.
- Come stai?- fece Deborah, guardandolo.
Harry non rispose, troppo stupito che l’amica non fosse più arrabbiata con lui.
- Allora…come stai?- ripetè Deborah, con pazienza.
- Bene, vedo che non sei più arrabbiata! Cos’è successo per farti cambiare tanto?
Deborah non riuscì a trattenere uno sbuffo:- Off… Abbiamo appena avuto pozioni e Trasfigurazione! In una sono stata quasi punita mentre l’altra è stata la lezione più noiosa che abbia mai seguito!-
Hermione s’intromise :- Come mai Snape ti ha quasi punito?
- L’ha sfidato! – rispose Ginny, sedendosi vicino all’amica.
- Cos’hai fatto???- Domandò Ron, altamente stupito.
- L’ho sfidato ma lui non mi ha punito!- fu la fiera risposta.
- Strano!… Di solito punisce a un solo sguardo ma, forse è…- Harry abbassò la voce -impazzito!-
Tutti risero osservando il tavolo degli insegnanti dove Snape era seduto al suo solito posto, nel suo nero mantello, annoiato mentre stava cercando di parlare con gli altri.
Deborah fu la prima a tornare seria: - No, non credo!- esordì – direi, piuttosto, che abbia a che vedere con lo stesso motivo per cui mi sta osservando in questo momento, anche se non so il motivo.- Tutti divennero seri e osservarono dove l’uomo guardava.
In effetti, la primina aveva visto giusto, Snape li stava osservando.
- Bel pomeriggio che avremo, Snape non ci scuserà tanto facilmente!- borbottò Ron, rammaricato, prima di incominciare a mangiare.
- A voi, invece, com’è andata?- decise di cambiare discorso Ginny.
- Oh, bene!- Hermione, che aveva risposto, iniziò a spiegare nei minimi dettagli la loro mattinata.
Il pomeriggio passò come la mattina: lungo, lento e incredibilmente noioso, almeno fino a quando Deborah non riuscì ad andare in biblioteca.
Entrò e scelse dei libri da leggere la mattina ma quando andò a domandare di prenderli a noleggio Madama Prince non glielo acconsentì, a sentir lei, perché non si può iniziare a prendere libri già dalla prima settimana di scuola. Così fu costretta ad andare dal preside. Mentre camminava incontrò Malfoy che cercò di fermarla dicendo che le doveva parlare ma dato che la ragazza non sembrava intenzionata ad ascoltare le ripeté:-Ti devo parlare!-
- Sentiamo!-
Draco la guardò, poi sembrò cambiare idea:- Tu non sai…!- Prima di andarsene lasciando Deborah piena di domande e punti interrogativi in testa.
Fu proprio in quel momento che si ritrovò a pensare, fra gli altri come avrebbe potuto raggiungere l’ufficio di Silente. Per questo si ritrovò a girare alla ricerca di qualche insegnante che trovò ben presto in sala insegnanti, per quanto non ci entrò. La Mc Granitt fu la prima ad uscire e così la ragazza, dopo un interrogatorio che durò circa venti minuti fu accompagnata dal preside. Deborah, però, fu lasciata sola quando la professoressa fu richiamata dai due dei suoi alunni.
- Api Frizzale è la parola d’ordine per entrare da Silente!- la professoressa stava per seguire gli altri alunni quando, ad un tratto, si voltò quasi ricordando di non averle detto qualcosa.- Ah, per arrivare dal preside basta che continui dritto e poi svolti alla prima a destra, la porta è a sinistra! Si ricordi la parola d’ordine!-
- Grazie, professoressa!- rispose la ragazza prima di seguire le indicazioni della vice-preside.
Quando, finalmente raggiunse l’ufficio del preside sentì degli strani rumori all’interno. Ascoltò con attenzione per capire cosa stesse succedendo e si accorse che quelli dovevano essere per forza i rumori di qualcuno che stava camminando avanti-indietro. Dopo qualche altro secondo sentì distintamente qualcuno, con un tono di voce scura e accattivante
- …Lo sai, un altro argomento che mi spaventa è Bellatrix…-
- Chi?- chiese il preside con un tono totalmente innocente.
- La signorina Bellatrix… Insomma, come si fa chiamare pure? Ah, sì, la signorina Durell Deborah!-
- Non credo ne dovremmo parlare qui! Abbiamo un ospite, Severus!-
Così dicendo Deborah, che fino ad allora non aveva fiatato restando ad ascoltare il discorso su di sé si accorse di essere stata beccata ad origliare. Fu per questo che entrò a testa bassa e rossa di vergogna quando le fu detto di entrare.
-Scusatemi!- Mormorò amareggiata.
- Che ci fa…qui, signorina Durell?- Le domandò il preside che pareva piuttosto stupito ma, pur sempre gentile.
- Io vorrei chiederle, Preside, il permesso di prendere libri in prestito perché Madama Prince mi ha detto che solo lei avrebbe potuto darmelo!
-Capisco…Ti faccio questo permesso ma vorrei davvero sapere cosa leggerebbe!
- Roba di scuola!...Credo che sarebbe soprattutto Storia della Magia o, tutto al più, Incantesimi, Signor Preside!- Deborah non aveva potuto vedere il sorriso del professor Silente dato che teneva la testa abbassata né il sopraciglio alzato di Severus.
- Le posso chiedere di non chiamarmi Signor Preside o Preside? Mi dà l’aria di un vecchio…Credo di preferire Professore!- Silente continuò a sorriderle anche quando Deborah alzò lo sguardo sorpresa ed annuì. Silente fece apparire un permesso che firmò e consegnò all’alunna.
Quando la porta si fu definitivamente chiusa il preside si rivolse a Snape.
- Credo che a volte ti preoccupi per niente, Severus!- e, con questo sorrise, nuovamente.
- Ma…- Cercò di ribattere Snape, subito bloccato da Silente.
- Per ora mi è sembrata una normale ragazza, forse una studentessa modello, ma nulla di preoccupante!- Aveva scherzato Silente.
-Però è, comunque…- aveva borbottato il professore di pozioni
-Sì, ne sono a conoscenza.- Queste ultime parole furono dette con un tono che non intendeva repliche e, con questo, il discorso fu chiuso.
   
 
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