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Autore: Platone    18/02/2006    0 recensioni
Primo capitolo delle avventure di Althalus
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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'Sei sicuro che sia qui?'
Nel mezzo della foresta amazzonica Salazar e Morgan erano in una missione che li teneva occupati da oramai una settimana e pareva, finalmente, esser giunta alla conclusione.
Erano passati dieci anni dalla loro fuga da casa Slyterin ed ora i due viaggiavano da un paese all'altro vivendo alla giornata e imparando il più possibile su ogni aspetto della magia che incontravano.

Sebbene Morgan non avesse bisogno di cibo per sopravvivere, le richieste di Salazar venivano soddisfatte dal loro lavoro part-time: cacciatori di rarità oscure, siano esse maghi Oscuri, creature o rarefatti.
Negli ambienti internazionale, i due fratelli erano molto conosciuti e godevano di una certa stima e reputazione e di una certa influenza su molte decisioni.
In questi anni avevano visitato ogni luogo possibile del mondo, conosciuto e no e Morgan aveva mostrato al fratello la geografia che per altri quattro secoli non sarebbe stata scoperta.
Sebbene lontano dall'essere anche solo visto come un fastidio per il fratello, Salazar Slyterin era oramai considerato uno dei quattro maghi più grandi dell'epoca e del secolo: il più grande essere magico esistente era classificato come un certo Althalus, il Vampiro, ma non lo aveva mai incontrato e, a dirla tutta, non ne aveva nemmeno quella gran voglia.
Se c'era una cosa che stupiva Salazar, erano le capacità del fratello: in undici anni che si conoscevano non era ancora riuscito a dare una misura alla vastità di quello che il vampiro era in grado di fare e con il passare del tempo i poteri sembravano aumentare... ogni volta che né chiedeva spiegazioni al fratello, la risposta era sempre che i vampiri diventavano più potenti con l'età e lui di anni ne aveva qualcuno di troppo.
Nel corso del tempo, Morgan aveva allenato il fratello in Occlumanzia e i due avevano creato un collegamento mentale per parlare fra di loro, anche se il collegamento era più per Salazar, essendo i vampiri in grado di leggere il pensiero.
'Si, sono sicuro e faremo meglio a sbrigarci... affari più piacevoli ci attendono a casa'
Salazar, ormai ventisettenne, aveva la fama di grande amatore, secondo solo al fratello e nel corso dei loro viaggi, i due non si facevano mancare serate divertenti e stimolanti.
Quello che spaventava Salazar era l'impressionante numero delle conquiste del fratello, ma ogni volta si ricordava della sua età e si metteva il cuore in pace.

Una volta tornati a quella che loro definivano casa, una casetta in Tibet, mantenuta sempre a temperatura ottimale per magia e protetta con tutte le protezioni del caso quali campi anti-apparizione, barriere respingi Magia Oscura e ultima misura, la più importante, l'Incanto Fidelius per renderla introvabile: per migliorarne l'efficacia, ognuno dei due fratelli faceva da Custode all'altro
'Ori, pensi sia possibile che noi torniamo in Inghilterra? Ho ricevuto una lettera da un mio amico d'infanzia con una curiosa richiesta....'
E mentre diceva ciò, passo una pergamena al fratello che la cominciò a leggere


Caro Salazar,

spero tu stia bene e ovunque tu sia, perché so per certo che non ti trovi sul suolo inglese, ti stia divertendo.
Anche se so che potrà sembrarti una proposta inusuale, è da alcuni anni che a me, e due nostre comuni amiche, sembrerebbe opportuno aprire una scuola ove potremo insegnare la magia alle generazioni future.
In questo modo potremo sopravvivere nei secoli e creeremo maghi e streghe capaci di fronteggiare il mondo senza aver paura di quello che sono.
Chiedo il tuo aiuto non per la questione economica, poiché il nostro piccolo gruppo può già sopperire, ma quanto più per il fatto che ho sentito voci sul tuo conto che mi intrigano molto: chiunque parli di ti te lo fa decantando le capacità di 'Uno dei più grandi maghi del secolo'.
Non so se ne se al corrente, ma le tue imprese in giro per il mondo sono diventate famose anche qui in patria.
Sono piacevolmente stupito che in soli dieci anni tu sia arrivato ad avere così tanto successo e mi sento fiero di essere tuo amico.
Ma ho divagato troppo... se sei interessato alla mia idea e vuoi saperne di più, ti aspetto al mio castello in Scozia non appena ti sarà possibile.
Utilizza tranquillamente questo gufo per la risposta.


Tuo amico,
Lord Godric Gryffindor


'Cosa ne pensi fratello?'
Un ghigno innaturale comparve sul volto del vampiro che disse
'Rispondigli che andrai da lui la settimana prossima... utilizza Shadow per rispondergli....'
'E tu?'
'Ho detto di scrivergli che tu verrai... non che verrai solo...'
Lo stesso ghigno comparve si stampò anche sul volto di Salazar e i due, dopo esser resistiti qualche istante, scoppiarono entrambi a ridere.
Una volta calmati, Salazar disse al fratello che stava portando da scrivere.
'Bene, bene.... vediamo un po cosa scrivergli..'
E i due fratelli si misero all'opera.

Godric Gryffindor era tranquillamente seduto alla sua tavola a prendere il tè quando un bagliore improvviso attirò la sua attenzione.
Davanti a lui si era materializzata, in una vampata di fiamme nere, una splendida fenice completamente nera e dai penetranti occhi di un verde smeraldo.
Attaccata alla zampa, il regale animale portava una pergamena che subito l'uomo prese e una volta srotolata, cominciò a leggere con curiosità

Caro Godric,

per rispondere alla tua inusuale richiesta, utilizzo un inusuale messaggero: il suo nome è Shadow ed è una fenice reale che vanta un età superiore ai tre millenni.
Come avrai già intuito, l'idea mi interessa e non vedo l'ora di discuterne con voi.
Se per te non è un problema, aspettati una mia visita la settimana prossima verso cena.
Se vuoi invitare le nostre due amiche a questo incontro preliminare, sarei felice di rivederle.


A presto,
Lord Salazar Slyterin


Non appena la fenice scomparve, Godric scrisse due lettere che furono subito inviate.
Dopo così tanto tempo il suo progetto si stava realizzando...

Una settimana dopo...
'
Questa sera, a breve, dovrebbe arrivare Salazar e finalmente potremo parlare del progetto che tanto ci sta a cuore'
Disse un felice Godric che, insieme a due giovani donne, si trovava nella sala principale del suo castello intento a aspettare l'arrivo dell'amico.
Non appena ebbe finito di parlare, comparvero dal nulla due figure incappucciate.
'Chi siete?'
Chiese subito Godric, puntando la bacchetta ai nuovi arrivati.
L'uomo di destra, senza fare un movimento e per nulla intimorito, disse
'Ma come? Mi inviti a casa tua e poi mi punti una bacchetta contro? Dove è finita l'etichetta dell'ospitalità?'
'Sa-Salazar?'
Chiese un sospettoso e alquanto incerto Godric, la bacchetta sempre puntata ai due
Facendo scendere il cappuccio, l'uomo disse
'Si, Gran Cercatore Salazar Slyterin al tuo servizio... vedo che anche le care Lady Hufflepuff e Lady Ravenclaw' disse fissando le due donne' sono riuscite a venire alla nostra piccola riunione'
Godric, sorpreso di vedere davanti a se non più il ragazzo che si aspettava ma un giovane uomo che emanava un'aria di autorità grandissima che era supportata da un aura di magia che, una volta sentita, confermava le voci sul mago, era rimasto momentaneamente senza parole
Il silenzio innaturale fu rotto da Lady Huflepuff che, sorridendo a Salazar e fissando stranamente l'altro uomo, chiese gentilmente
'E' meraviglioso rivederti Salazar, sei cambiato molto! Ma dimmi, chi è che hai portato con te?'
Salazar, togliendosi il mantello e facendolo scomparire con un movimento casuale della mano, ghigno sul suo volto, rispose
'Signore e Signori... ho l'onore di presentarvi Morgan Orion Slyterin, mio fratello e mio socio nelle mie imprese.' poi, rivolgendosi al fratello' Ori, ti presento i miei amici.' Fissando Godric disse 'Il mio amico Godric, proprietario del castello e al momento in cerca di mosche che abitino la sua cavità orale... E le mie fantastiche amiche: a destra Lady Helga Hufflepuff e a sinistra Lady Rowina Ravenclaw'
Dopo le presentazioni, Godric, che aveva recuperato un minimo di compostezza, fissando Morgan, disse
'Non sapevo che avessi un fratello Salazar'
'Ci sono molte cose che non sai su di me, amico mio...'
'Questa tua affermazione mi porta ad una domanda: tra le questioni curiose che ti riguardano, potresti rispondere ad una?'
Sebbene con un sopracciglio inarcato, Salazar disse
'Certo'
'La fenice reale che mi ha consegnato il massaggio, è tua?'
Salazar fisso per qualche istante i suoi amici come se stesse ponderando cosa rispondere e alla fine cominciò a spiegare ai tre incuriositi amici
'In effetti non è mia ma è di Ori e sarebbe...'
'Non credo che tu voglia finire questa frase, Sal'
Lo interruppe Morgan, parlando per la prima volta dal suo arrivo. La sua voce era roca e profonda.
'Ma Ori, lo sai che tanto prima o poi ...'
'Non è un buon motivo... però se riesci a battermi in un piccolo duello, puoi dirglielo'
Salazar, arcuando un sopracciglio e abbozzando un mezzo sorriso, disse
'Batterti?In qualcosa?'

Senza dare alcuna risposta, Morgan, alzò il braccio e, mosse la mano come per scacciare una mosca: Salazar venne sbalzato in avanti di 30 metri da una forza invisibile.
Una volta rialzatosi, Salazar, un sorriso increspava le sue labbra, disse
'Ma bene, vedo che hai voglia di giocare'
Detto questo, mosse anche lui la mano e Morgan stette fermo sul posto senza neanche muoversi.
'Puoi fare di meglio... non l'ho quasi sentito...se volete potete attaccarmi tutti assieme'
Senza farselo dire due volte i quattro maghi lanciarono il loro Schiantesimo più forte.
L'incantesimo di ciascuno, una volta raggiunto Morgan, incontrò una barriera invisibile e fu assorbito

I tre maghi erano incapacitati di parlare in seguito allo shock.
'Che cosa sei esattamente?'

La voce di Lady Hufflepuff, unica in grado di parlare, dopo un lungo silenzio, voleva sembrare calma ma era in realtà debole e tremante
Morgan, abbassato il cappuccio, rivelò il suo volto: lunghi capelli neri raccolti in una coda facevano da cornice ad un volto autoritario e a due occhi smeraldo di una profondità mai vista.

'Io sono semplicemente un mago che si trova ad essere dotato di una discreta capacità magica...'
'Discreta capacità? Hai assorbito come se nulla fosse un attacco congiunto di tre Mage e di un Gran Cercatore come se nulla fosse e tu dici che sei...discreto?'

Disse Godric incredulo
'Eh già' disse Salazar con un ghigno che presto comparve anche su volto del fratello' Ori è sempre stato modesto....ma secondo voi, chi mi ha allenato fino a portarmi dove sono ora?'

'Ma quanti anni ha esattamente tuo fratello? Non ne dimostra più di 20...'
Sempre con un espressione diabolica, Salazar rispose
'Questo non posso dirvelo! Mio fratello è pieno di segreti e questo è uno di quelli'
'Ma tu lo sai?'
'Questo è per te da scoprire e per me da conoscere'

  
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