Nel mezzo della foresta amazzonica Salazar e Morgan erano in una missione che li teneva occupati da oramai una settimana e pareva, finalmente, esser giunta alla conclusione.
Erano passati dieci anni dalla loro fuga da casa Slyterin ed ora i due viaggiavano da un paese all'altro vivendo alla giornata e imparando il più possibile su ogni aspetto della magia che incontravano.
Sebbene Morgan
non avesse bisogno di cibo per sopravvivere, le richieste di Salazar
venivano soddisfatte dal loro lavoro part-time: cacciatori di rarità
oscure, siano esse maghi Oscuri, creature o rarefatti.
Negli
ambienti internazionale, i due fratelli erano molto conosciuti e
godevano di una certa stima e reputazione e di una certa influenza su
molte decisioni.
In questi anni avevano visitato ogni luogo
possibile del mondo, conosciuto e no e Morgan aveva mostrato al
fratello la geografia che per altri quattro secoli non sarebbe stata
scoperta.
Sebbene lontano dall'essere anche solo visto come un
fastidio per il fratello, Salazar Slyterin era oramai considerato uno
dei quattro maghi più grandi dell'epoca e del secolo: il più
grande essere magico esistente era classificato come un certo
Althalus, il Vampiro, ma non lo aveva mai incontrato e, a dirla
tutta, non ne aveva nemmeno quella gran voglia.
Se c'era una cosa
che stupiva Salazar, erano le capacità del fratello: in undici
anni che si conoscevano non era ancora riuscito a dare una misura
alla vastità di quello che il vampiro era in grado di fare e
con il passare del tempo i poteri sembravano aumentare... ogni volta
che né chiedeva spiegazioni al fratello, la risposta era
sempre che i vampiri diventavano più potenti con l'età
e lui di anni ne aveva qualcuno di troppo.
Nel corso del tempo,
Morgan aveva allenato il fratello in Occlumanzia e i due avevano
creato un collegamento mentale per parlare fra di loro, anche se il
collegamento era più per Salazar, essendo i vampiri in grado
di leggere il pensiero.
'Si, sono sicuro e faremo meglio a
sbrigarci... affari più piacevoli ci attendono a
casa'
Salazar, ormai ventisettenne, aveva la fama di grande
amatore, secondo solo al fratello e nel corso dei loro viaggi, i due
non si facevano mancare serate divertenti e stimolanti.
Quello che
spaventava Salazar era l'impressionante numero delle conquiste del
fratello, ma ogni volta si ricordava della sua età e si
metteva il cuore in pace.
Una volta tornati
a quella che loro definivano casa, una casetta in Tibet, mantenuta
sempre a temperatura ottimale per magia e protetta con tutte le
protezioni del caso quali campi anti-apparizione, barriere respingi
Magia Oscura e ultima misura, la più importante, l'Incanto
Fidelius per renderla introvabile: per migliorarne l'efficacia,
ognuno dei due fratelli faceva da Custode all'altro
'Ori, pensi
sia possibile che noi torniamo in Inghilterra? Ho ricevuto una
lettera da un mio amico d'infanzia con una curiosa richiesta....'
E
mentre diceva ciò, passo una pergamena al fratello che la
cominciò a leggere
Caro Salazar,
spero tu stia bene e
ovunque tu sia, perché so per certo che non ti trovi sul suolo
inglese, ti stia divertendo.
Anche se so che potrà
sembrarti una proposta inusuale, è da alcuni anni che a me, e
due nostre comuni amiche, sembrerebbe opportuno aprire una scuola ove
potremo insegnare la magia alle generazioni future.
In questo modo
potremo sopravvivere nei secoli e creeremo maghi e streghe capaci di
fronteggiare il mondo senza aver paura di quello che sono.
Chiedo
il tuo aiuto non per la questione economica, poiché il nostro
piccolo gruppo può già sopperire, ma quanto più
per il fatto che ho sentito voci sul tuo conto che mi intrigano
molto: chiunque parli di ti te lo fa decantando le capacità di
'Uno dei più grandi maghi del secolo'.
Non so se ne se al
corrente, ma le tue imprese in giro per il mondo sono diventate
famose anche qui in patria.
Sono piacevolmente stupito che in soli
dieci anni tu sia arrivato ad avere così tanto successo e mi
sento fiero di essere tuo amico.
Ma ho divagato troppo... se sei
interessato alla mia idea e vuoi saperne di più, ti aspetto al
mio castello in Scozia non appena ti sarà possibile.
Utilizza
tranquillamente questo gufo per la risposta.
Tuo
amico,
Lord
Godric Gryffindor
'Cosa ne pensi
fratello?'
Un ghigno innaturale comparve sul volto del vampiro che
disse
'Rispondigli che andrai da lui la settimana prossima...
utilizza Shadow per rispondergli....'
'E tu?'
'Ho detto di
scrivergli che tu verrai... non che verrai solo...'
Lo
stesso ghigno comparve si stampò anche sul volto di Salazar e
i due, dopo esser resistiti qualche istante, scoppiarono entrambi a
ridere.
Una volta calmati, Salazar disse al fratello che stava
portando da scrivere.
'Bene, bene.... vediamo un po cosa
scrivergli..'
E i due fratelli si misero all'opera.
Godric
Gryffindor era tranquillamente seduto alla sua tavola a prendere il
tè quando un bagliore improvviso attirò la sua
attenzione.
Davanti a lui si era materializzata, in una vampata di
fiamme nere, una splendida fenice completamente nera e dai penetranti
occhi di un verde smeraldo.
Attaccata alla zampa, il regale
animale portava una pergamena che subito l'uomo prese e una volta
srotolata, cominciò a leggere con curiosità
Caro
Godric,
per rispondere alla tua
inusuale richiesta, utilizzo un inusuale messaggero: il suo nome è
Shadow ed è una fenice reale che vanta un età superiore
ai tre millenni.
Come avrai già intuito, l'idea mi
interessa e non vedo l'ora di discuterne con voi.
Se per te non è
un problema, aspettati una mia visita la settimana prossima verso
cena.
Se vuoi invitare le nostre due amiche a questo incontro
preliminare, sarei felice di rivederle.
A presto,
Lord
Salazar Slyterin
Non appena la fenice scomparve,
Godric scrisse due lettere che furono subito inviate.
Dopo così
tanto tempo il suo progetto si stava realizzando...
Una settimana dopo...
'Questa
sera, a breve, dovrebbe arrivare Salazar e finalmente potremo parlare
del progetto che tanto ci sta a cuore'
Disse un felice Godric che,
insieme a due giovani donne, si trovava nella sala principale del suo
castello intento a aspettare l'arrivo dell'amico.
Non appena ebbe
finito di parlare, comparvero dal nulla due figure
incappucciate.
'Chi siete?'
Chiese subito Godric, puntando la
bacchetta ai nuovi arrivati.
L'uomo di destra, senza fare un
movimento e per nulla intimorito, disse
'Ma come? Mi inviti a casa
tua e poi mi punti una bacchetta contro? Dove è finita
l'etichetta dell'ospitalità?'
'Sa-Salazar?'
Chiese un
sospettoso e alquanto incerto Godric, la bacchetta sempre puntata ai
due
Facendo scendere il cappuccio, l'uomo disse
'Si, Gran
Cercatore Salazar Slyterin al tuo servizio... vedo che anche le care
Lady Hufflepuff e Lady Ravenclaw' disse fissando le due donne' sono
riuscite a venire alla nostra piccola riunione'
Godric, sorpreso
di vedere davanti a se non più il ragazzo che si aspettava ma
un giovane uomo che emanava un'aria di autorità grandissima
che era supportata da un aura di magia che, una volta sentita,
confermava le voci sul mago, era rimasto momentaneamente senza
parole
Il silenzio innaturale fu rotto da Lady Huflepuff che,
sorridendo a Salazar e fissando stranamente l'altro uomo, chiese
gentilmente
'E' meraviglioso rivederti Salazar, sei cambiato
molto! Ma dimmi, chi è che hai portato con te?'
Salazar,
togliendosi il mantello e facendolo scomparire con un movimento
casuale della mano, ghigno sul suo volto, rispose
'Signore e
Signori... ho l'onore di presentarvi Morgan Orion Slyterin, mio
fratello e mio socio nelle mie imprese.' poi, rivolgendosi al
fratello' Ori, ti presento i miei amici.' Fissando Godric disse 'Il
mio amico Godric, proprietario del castello e al momento in cerca di
mosche che abitino la sua cavità orale... E le mie fantastiche
amiche: a destra Lady Helga Hufflepuff e a sinistra Lady Rowina
Ravenclaw'
Dopo le presentazioni, Godric, che aveva recuperato un
minimo di compostezza, fissando Morgan, disse
'Non sapevo che
avessi un fratello Salazar'
'Ci sono molte cose che non sai su di
me, amico mio...'
'Questa tua affermazione mi porta ad una
domanda: tra le questioni curiose che ti riguardano, potresti
rispondere ad una?'
Sebbene con un sopracciglio inarcato, Salazar
disse
'Certo'
'La fenice reale che mi ha consegnato il
massaggio, è tua?'
Salazar fisso per qualche istante i suoi
amici come se stesse ponderando cosa rispondere e alla fine cominciò
a spiegare ai tre incuriositi amici
'In effetti non è mia
ma è di Ori e sarebbe...'
'Non credo che tu voglia finire
questa frase, Sal'
Lo interruppe Morgan, parlando per la prima
volta dal suo arrivo. La sua voce era roca e profonda.
'Ma Ori, lo
sai che tanto prima o poi ...'
'Non è un buon motivo...
però se riesci a battermi in un piccolo duello, puoi
dirglielo'
Salazar, arcuando un sopracciglio e abbozzando un mezzo
sorriso, disse
'Batterti?In qualcosa?'
Senza dare alcuna risposta,
Morgan, alzò il braccio e, mosse la mano come per scacciare
una mosca: Salazar venne sbalzato in avanti di 30 metri da una forza
invisibile.
Una volta rialzatosi, Salazar, un sorriso increspava
le sue labbra, disse
'Ma bene, vedo che hai voglia di
giocare'
Detto questo, mosse anche lui la mano e Morgan stette
fermo sul posto senza neanche muoversi.
'Puoi fare di meglio...
non l'ho quasi sentito...se volete potete attaccarmi tutti
assieme'
Senza farselo dire due volte i quattro maghi lanciarono
il loro Schiantesimo più forte.
L'incantesimo di ciascuno,
una volta raggiunto Morgan, incontrò una barriera invisibile e
fu assorbito
I tre maghi erano incapacitati di
parlare in seguito allo shock.
'Che cosa sei esattamente?'
La voce di Lady Hufflepuff, unica
in grado di parlare, dopo un lungo silenzio, voleva sembrare calma ma
era in realtà debole e tremante
Morgan, abbassato il
cappuccio, rivelò il suo volto: lunghi capelli neri raccolti
in una coda facevano da cornice ad un volto autoritario e a due occhi
smeraldo di una profondità mai vista.
'Io sono semplicemente un mago
che si trova ad essere dotato di una discreta capacità
magica...'
'Discreta capacità? Hai assorbito come se nulla
fosse un attacco congiunto di tre Mage e di un Gran Cercatore come se
nulla fosse e tu dici che sei...discreto?'
Disse Godric incredulo
'Eh
già' disse Salazar con un ghigno che presto comparve anche su
volto del fratello' Ori è sempre stato modesto....ma secondo
voi, chi mi ha allenato fino a portarmi dove sono ora?'
'Ma quanti anni ha esattamente
tuo fratello? Non ne dimostra più di 20...'
Sempre con un
espressione diabolica, Salazar rispose
'Questo non posso dirvelo!
Mio fratello è pieno di segreti e questo è uno di
quelli'
'Ma tu lo sai?'
'Questo è per te da scoprire e
per me da conoscere'