Capitolo 8
“Wow,
mi piace sempre di più questa pozione!” ammise Hermione. Era felice di aver
conosciuto in prima persona Napoleone e Giulio Cesare, ma soprattutto era
felice di aver fatto entrare nella sua vita Draco anche se sapeva che presto si
sarebbero dovuti separare.
“Ne
sono contento! Anche se non pensavo che tu ignorassi l’esistenza di questa
pozione” la punzecchiò Draco iniziando a sistemare tutti gli ingredienti, come
aveva fatto la volta prima.
Hermione
si fermò in mezzo alla stanza, traendo un lungo respiro. “ Beh, se devo essere
sincera avevo letto qualcosa di simile, ma non ho mai approfondito
l’argomento.” Ammise tristemente.
Draco
si stupì della confessione. “Ma come, La-So-Tutto-Io non ha approfondito la
ricerca? Davvero strano?!” Scherzò, non pensando al reale motivo.
“Mi
è cosato molto, lo ammetto… una parte di me, voleva sapere il più possibile, ma
l’altra sapeva che questo avrebbe portato ad una catena di bugie.. e non me la
sono sentita di ferire Harry.” Hermione si sedette sullo sgabello ripensato a
quel giorno.
“Dai
Herm, per favore! Te lo chiedo in ginocchio.” Harry la stava supplicando da ore
ed adesso si era messo in ginocchio con le mani unite e con sguardo
supplichevole. “Ti scongiuro, nessuno è brava come te nelle ricerche! E poi lo
sai che ti voglio tanto bene!”
“Uff,
e va bene. Vedrò quello che riesco a trovare ma non ti assicuro niente!”
Esasperata Hermione accettò.
Era
orami da una settimana che Harry la tormentava per scoprire un qualsiasi
incantesimo che gli facesse rivedere, anche solo per una volta i suoi genitori.
Secondo lei i morti non andavano risvegliati e conoscendo Harry non si sarebbe
limitato a vederli solo una volta, ma li avrebbe tormentati fin quando non li
avrebbe raggiunti. Ovviamente le dispiaceva tantissimo per Harry, i genitori
sono una figura molto importante ma se così aveva deciso il fato era meglio non
interferire troppo. Aveva deciso fin dall’inizio di mentirgli, avrebbe fatto
solo finta di condurre la ricerca.
Si
diresse in biblioteca, diretta nella sezione proibita e prese qualche libro a
caso iniziando la ricerca. Aveva trovato in vari tomi una qualche traccia che
parlava del risveglio dei morti ma mai la pozione vera e propria, ovviamente
sapeva che sarebbe bastato ampliare di poco la sua analisi per trovare qualcosa
di concreto ma per non mettere in pericolo Harry aveva deciso di far tacere la
sua sete di sapere e di raccontare una piccola bugia a fin di bene al suo
amico.
Draco
capì subito il problema “Certo, posso immaginare, hai fatto bene!”
“Si,
non è stato piacevole ma ne è valsa la pena.” Concluse Hermione alzandosi dallo
sgabello.
“Ma
come, vorresti dirmi che non hai mai detto una bugia a Potter o a Weasly?”
chiese stupito Draco mentre si dirigevano in sala.
Hermione
si fermò un attimo a riflettere… “Mhhh… penso proprio di no, non ne ho mai
avuto il bisogno, forse qualcuna ma piccola piccola..” si accomodò sul divano
pensando, Draco la imitò.
“Davvero?
E che scusa hai inventato per non andare da loro quest’estate? Avresti potuto
passare del tempo con loro anzi che con me.”
“Come
di avevo già accennato, loro sono molto importanti per me ma le vacanze estive
preferisco passarle qui con i miei genitori, anche se loro non ci sono quasi
mai. Sento che mi fa bene un po’ di riposo.”
“Ovvio,
li sopporti per tutto l’anno scolastico!” scherzò Draco.
“
Si, hai ragione..” Dopo un secondo Hermione si corresse. “Ma cosa mi fai dire?!
Lo ammetto sono un tantino pesanti ma sto bene in loro compagnia e sopportarli
è piacevole. Ehi, se non hai fretta di tornare a casa, ti va un po’ di the
freddo?” Chiese Hermione alzandosi dal divano.
“Volentieri
a patto che poi andiamo fuori a berlo, hai un così bel giardino, sfruttiamolo.”
Propose seguendola in cucina.
Presero
il loro the e poi si diressero fuori, in veranda. Sorseggiarono la bevanda in
silenzio, una patina di imbarazzo li aveva colpiti. Quell’ambiente fiorito
aveva reso l’atmosfera quasi romantica. Per fortuna Draco prese parola. “Quasi
dimenticavo, Blaise mi aveva chiesto, anzi pregato, di chiederti il numero di
Kate. Vorrebbe invitarla ad uscire.”
“Certo,
vado di sopra a prendere il mio cellulare, non penso che le dispiaccia se do il
suo numero a Blaise.” Hermione corse su per le scale dritta in camera sua
quando un pensiero si fece strada per la sua mente. E se fosse solo una
trappola? Insomma posso davvero fidarmi a dare il numero della mia amica a
Draco? E’ anche vero che se avesse voluto farmi del male lo avrebbe già fatto…
però si tratta sempre di Malfoy! Uffa… cosa posso fare?! BASTA! Gli ho promesso
che mi sarei fidata di lui e così intendo fare… niente pensieri negativi!”
Prese
il cellulare e lo accese. Aspettò che tutta la procedura di accensione finisse
e controllò se aveva ricevuto qualche chiamata o messaggio. Non si stupì nel
vedere il suo schermo vuoto, praticamente il suo numero non lo aveva nessuno a
parte i suoi genitori e qualche suo amico babbano, d’altronde ad Hogwarts non
le serviva. Ritornò sui suoi passi raggiungendo Draco.
“Eccoti
il numero.” Hermione porse il suo cellulare al biondo che riportò il numero di
telefono dell’amica su di un pezzo di carta.
“Grazie,
Blaise ne sarà felice!” Le porse il telefono. “Sai ha fatto davvero colpo la
tua amica..”
“Anche
Blaise non è passato inosservato. Se solo avessero più tempo da condividere…” ammise
amareggiata. Avremmo anche noi più tempo
a disposizione. “Penso che non debba essere facile, conoscere una persona
che ti piace e poi per più di un anno non poterla più vedere, è triste.”
“Si
hai ragione, ma scommetto che Blaise avrà già preso in considerazione questo
problema.” Rispose fiducioso, sorseggiando il the.
“Si
beh, io mi riferivo per lo più in generale, ma lo spero anche io.”
“E
poi ci si può sempre scrivere” aggiunse Draco.
“L’importante
è che utilizzi la posta babbana, non penso che le faccia piacere ritrovarsi per
casa una civetta.” Sorrise Hermione immaginandosi la scena, osservò il cielo,
sgombro da nuvole, perfettamente limpido, era davvero una bella giornata. “A
proposito di civette, penso che quella sia destinata a te.” Costatò notando il
volatile planare nella loro direzione. Draco prese la lettera leggendo il
destinatario ‘Hermione’. “No, mi sa invece che è per te!” Le disse porgendole
la missiva.
“Davvero?”
Hermione la prese notando subito il sigillo dei Weasly. “ Sarà da parte di Ron,
la leggerò dopo.” Prese la lettera e se la mise in tasca.
“Sicura?
Magari è una cosa importante?”
“No,
no figurati, nulla di importante e di urgente.. o almeno lo spero, sarà il
solito invito a trascorrere qualche giorno a casa sua.” Rispose tranquillamente
Hermione.
“Tesoro,
siamo a casa!”
Hermione
sentì i suoi genitori entrare in casa.
“Caspita,
sono già le 19.00?!” si stupì nel costatare quanto il tempo fosse volato via.
“Wow,
non me ne ero accorto nemmeno io.” Anche Draco si stupì.
“Sono
qua mamma!” Hermione la raggiunse seguita da Draco.
“Ciao,
non ti avevo vista.” La salutò sua madre.
“Si,
ero in giardino con Draco, non mi ero accorta che fossero già le sette”.
“Buona
sera Signora Granger.” La salutò educatamente Draco.
In
quel momento entrò anche sue padre, carico di buste della spesa, che posò
subito sul tavolo. “ Ah siete tutte qui!” Esordì avvicinandosi al biondo.
“Ciao, tu devi essere l’amico di nostra figlia! Piacere di conoscerti.” Gli
tese la mano.
“Buona
sera, il piacere è mio!” Ricambiò.
“Come
è andato lo studio?” Chiese curioso.
“Molto
bene, abbiamo incontrato Napoleone, davvero un gran bel personaggio.” Rispose
subito Draco.
“Ahh,
avessi anche io potuto studiare incontrando direttamente i personaggi che hanno
fatto la storia.. e non leggendo un noiosissimo libro… sarebbe stato molto
meglio.. e magari mi sarei applicato di più..” Rispose il padre di Hermione,
ripensando ai tempi passati.
“Si,
certo caro… devi sapere che lui odia la storia.. non gli è mai piaciuta..”
sogghignò sua moglie, iniziando a svuotare le borse della spesa aiutata da
Hermione.
“E
come facevo a farmela piacere, avevo un professore severissimo, non ci lasciava
mai in pace un momento.” Si giustificò.
“Se
è per questo anche i nostri sono abbastanza severi. Vero Draco?” chiese
Hermione sistemando la frutta nel contenitore.
“Vero.
Anzi sapendo che possiamo attingere a materiale ‘alternativo’ pretendono sempre
il massimo.” Concordò.
“E
fanno benissimo, vi devono sempre spronare a dare il massimo!” Aggiunse la
madre di Hermione.
Draco
iniziò a sentirsi un po’ di troppo in quell’aria di casa. Era bello vedere del
calore familiare, non che a casa sua non ci fosse, ma era diverso.
“Beh,
sarà meglio che vada. Buona serata Signori Granger.” Si congedò.
Hermione
lo accompagnò alla porta e poi fino al cancellino d’entrata.
“Grazie
per avermi aiutata con il mio tema storico.”
Hermione
glie ne era davvero grata. Non solo perché aveva scoperto una nuova pozione ma
soprattutto perché la vicinanza di Draco iniziava a piacerle davvero tanto, era
in qualche modo attratta da lui. Non solo fisicamente, ovvio era un bel
ragazzo, ma era anche molto intelligente e ben educato, certo doveva tener ben
presente chi fosse e da quale famiglia
provenisse, ma decise che per il momento non glie ne importava.
“Qualcosa
non va?” chiese Draco vedendola ferma immobile nei suoi pensieri.
“Oh
no, tutto ok! Pensavo…” si riscosse Hermione.
“Posso
sapere su cosa?” chiese curioso. Gli piaceva osservala mentre era concentrata
su qualcosa o mentre era assorta nei suoi pensieri. Non sapveva nemmeno lui il
perché, ma lo faceva stare tranquillo, soprattutto quando la si interrompeva,
le sue guance assumevano una colorazione un po’ più rosea e a Draco questo gli
piaceva molto.
E
così avvenne. Le guance di Hermione si colorarono un po’ di più e come se si
vergognasse abbassò gli occhi.
“Niente
di particolare. Ora che abbiamo finito con i temi storici cosa farai aspettando
Settembre?”
“Bella
domanda, non so, non faccio mai programmi a lunga scadenza, soprattutto perché
poi Blaise me li rovina sempre tutti. A proposito, noi due volevamo trascorrere
il prossimo fine settimana nella mia casa nelle colline scozzesi. Se ti va,
saremmo lieti di averti con noi. Penso che Blaise voglia chiederlo anche a
Kate.”
Propose
semplicemente Draco.
Hermione,
rimase un po’ sorpresa da questa inaspettata proposta. Non sapeva se era il
caso di allontanarsi da casa per passare un week-and sola con Draco, non la
faceva stare tranquilla, per di più non avrebbe potuto usare la magia, sia per
la presenza di Kate sia perché non le era ancora concesso.
Draco
notò l’esitazione di Hermione “So, che può sembrarti strano. Io per primo
rifiuterei l’invito. Troppo sospetto! Ma fidati se ti dico che non è una
trappola.”
Hermione
però non era ancora convinta. “Per te è semplice, ma come faccio veramente a
fidarmi di te? Un conto è vederti qui, alla luce del sole in un posto pieno di
babbani, un altro è seguirti in un posto che non conosco con la mia amica.
Vorrebbe dire fidarmi di te ciecamente. Non so se ne sono in grado. Sento che
non starei tranquilla. Per di più non posso usare neanche la magia.”
“Posso
comprendere le tue ragioni. So di non essermi ancora meritato la tua fiducia,
in questi anni non mi sono comportato molto bene. Comunque se ti va devi solo
dirmelo. Ok?” Fin’ Draco dandole un bacio sulla fronte. “ciao!”
“Va
bene, ci penserò! Ciao.” Lo salutò ancora immersa nei suoi pensieri.
Rientrò
in casa e quasi andò a sbattere contro sue padre. “Scusa, ero distratta.”
“Lo
avevo notato. Qualcosa non va?” chiese osservando meglio sua figlia.
“Tutto
a posto. Devo solo riflettere su alcune cose che non mi sono ancora chiare.”
Rispose salendo le scale verso camera sua.
“Se
ti posso aiutare sarei ben lieto di farlo!” si propose suo padre, anche se non
era un mago e non conosceva la magia era pur sempre suo padre e avrebbe sempre
cercato di aiutarla.
Hermione
si sdraiò sul letto ripensando alla proposta di Draco. Le sarebbe piaciuto
andarci, avrebbe voluto, ma sapeva che era altamente rischioso. Draco le piaceva
e su questo ormai ne era certa ma non poteva mettere a repentaglio la sua vita
e quella di Kate solo perché voleva stare in compagnia di Draco. No, proprio
non poteva! Doveva prendere in considerazione anche il fatto che Kate, avrebbe
sicuramente accettato, con o senza di lei. Non poteva lasciarla da sola. Quindi
decise di aspettare notizie da Kate.
Tolse
il telefono dalla tasca dei pantaloni facendo cadere la lettera da parte di
Ron. Se ne era del tutto dimenticata.
Ruppe
il sigillo estraendo il contenuto. Un foglio sgualcito carico di inchiostro.
Quando imparerà a stare
leggero col pennino?
Ciao Herm, come
procedono le vacanze? Qui alla Tana va tutto bene, anche se mia mamma continua
a rompermi le scatole per lo studio, ma ovviamente tu avrai già finito tutti i
compiti, io… diciamo… che sono a buon punto… più o meno… mi sto allenando
tanto, quest’anno voglio mantenere il ruolo di portiere nella squadra di
Quiddich e voglio essere al massimo della forma.
Questa te la voglio
proprio raccontare.
Qualche giorno fa sono
andato con Harry a Diagon Alley, per delle commissioni, indovina chi ho
incontrato? Quella serpe di Malfoy. Ci siamo scontrati con lui. Un suo amico
incappucciato ci è venuto addosso e pensa che non si è nemmeno scusato, tipico
delle serpi.
Ad
Hermione gli scoppiò un sorriso, ripensando alla scena, certo Ron non poteva
proprio immaginare che dietro al cappucci si nascondeva lei.
Comunque ti voleva
informare che Harry fra poco spedirà gli inviti per il suo compleanno. Hai già
pensato che regalo fargli? Mi potresti consigliare?
Hermione
se lo era proprio dimenticato. Come aveva potuto?! Doveva rimediare
immediatamente!! Iniziò a pensare ad un possibile regalo, scartando i libri
(fino ad adesso glie ne aveva regalati fin troppi) e gli articoli per il
Quiddich (di solito ci pensa Ron) restava ancora un bel po’ di cose… l’unica
soluzione era di fare un giro a Diangon Alley.
Io avevo intenzione di
andare a Diagon Alley con Ginny. Se vuoi unirti a noi, ci farebbe piacere. Così
possiamo approfittarne per ordinare i libri.”
Certo
i libri, doveva assolutamente trovare una scusa plausibile su come aveva fatto
ad averli non solo già ordinati ma anche già acquistati.
Beh, penso che per ora
possa essere tutto. Aspetto tue notizie.
Rom.
Decise
di rispondere subito a Ron. Prese un foglio pulito e si sedette sulla sua
scrivania.
Caro Ron, sono contenta
di sentirti. Le vacanze procedono bene, mi sto rilassando. Strano vero, io che
mi rilasso e mi godo un po’ di riposo… ma questo è dovuto al fatto che IO i
compiti li ho già terminati… quindi appoggio in pieno tua madre!! Datti da fare
perché manca solo un mese all’inizio della scuola!
Sarei felicissima di
accompagnare te e Ginny a Diagon Alley, quindi fammi sapere quando volete
andare, così vi posso raggiungere.
Harry è già li da voi?
Come sta? Sai già cosa ha in mente per la sua festa di compleanno? Per il
regalo… prova ad informarti senza farti scoprire, ripeto, senza farti scoprire…
magari gli serve qualcosa di particolare, comunque qualcosa trovermo a Diagon
Alley.
Ora
doveva solo inventarsi una scusa per i testi scolastici, ma cosa poteva dirgli?
Che li aveva già acquistati con Draco? Sarebbe sembrato a dir poco strano e
molto probabilmente non ci avrebbe creduto.. quindi decise di dire semplicemente
la verità omettendo alcuni piccoli particolari.
I libri, fortunatamente
li ho già acquistati. Non ci crederai, qualche settimana fa sono andata a
Diagon Alley per fare degli acquisti ed ho provato ad entrare al Ghirigoro…
pensa un ragazzo ne aveva ordinate tre copie ma poi ne aveva acquistate solo
due, così la terza invenduta, ha potuto darla a me! Sono stata fortunata.
Si,
così era molto più credibile. Decise di non commentare ulteriormente lo scontro
avvenuto tra di loro e così chiuse la lettera.
Spero di vederti presto.
Hermione.
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La
mattina seguente Hermione si svegliò con un cerchio alla testa. Non aveva
dormito molto a causa di Draco. Continuava a riflettere se accettare o meno il
suo invito. Voleva andarci, ma qualcosa
le diceva che sarebbe stato uno sbaglio. Un grosso sbaglio. Se per puro caso i
genitori di Draco fossero andati a trovarlo? Cosa avrebbero pensato? Come
avrebbero reagito? Non bene, di questo ne era sicura. Non poteva mettere a
rischio la vita di Kate…
Kate…
se ne era dimenticata. Lei di certo avrebbe accettato l’invito senza porsi
troppi problemi. Cosa poteva fare? Si sentiva tremendamente vulnerabile, non le
era mai successo di ritrovarsi in una situazione del genere..
Ancora
immersa nei suoi pensieri si accorse a mala pena che il suo telefono aveva
iniziato a vibrare. Aveva ricevuto un messaggio. Non si stupì più di tanto nel
leggere il mittente: Kate. Aveva quasi paura a leggerlo... sapeva cosa poteva
contenere... si fece forza e lo aprì: news
importanti… ti aspetto oggi pomeriggio all’una in piscina… ci sono anche i
ragazzi…
News
importanti… già le conosceva. Fece un profondo respiro e rispose all’amica. Ok, ci vediamo oggi. Rimase un attimo
indecisa se inviarlo oppure no… chiuse gli occhi e premette invio… sullo
schermo comparve la solita busta chiusa animata... messaggio inviato…
“Forza e coraggio
Hermione, ormai ci siamo…”
Ringrazio
come sempre per la vostra illimitata pazienza…
A
causa di una mia imperdonabile svista ho dovuto modificare alcune cose:
Capitolo
1: per motivi di età ho modificato l’anno di Hogwarts, non sarà più la fine del
terzo ma la fine del quinto così facendo i nostri protagonisti avranno 16 anni
e non 14.
Vari
capitoli: dopo essere capitata sotto l’incantesimo confundus ho scambiato i
luoghi Hogsmeade con Diagon Alley.
Se
vi accorgete di altri errori fatemelo sapere.
Buona
giornata a tutti e mi raccomando commentate!