Mi spiace che il capitolo non sia molto lungo, ma la prosa occupa meno spazio delle terzine di Dante…
Buona Lettura e, alla fine ricordatevi di commentare ^^
Siaoooo
…
Ψ …Inferno… Ψ
†…Canto I…†
Un ragazzo dai capelli neri bagnati dalla pioggia, occhi verdi ed occhiali con indosso vestiti quattro volte più grandi di lui, stava camminando silenzioso per delle piccole vie non troppo lontane dalla casa dei suoi zii…
Ancora pochi giorni, e poi sarebbe andato a Godric’s Hollow…Per la prima volta avrebbe visto il luogo in cui era vissuto per un anno e le tombe dei suoi genitori.
Harry Potter era famoso, una celebrità nel mondo dei maghi. Harry Potter era lui, ma si sentiva terribilmente solo.
Harry aveva appena visto morire davanti ai suoi occhi, per l’ennesima una volta, una delle persone che più l’avevano aiutato durante i suoi anni alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts…
Prima era morto Cedric Diggory, un ragazzo di Hufflepuff ucciso la notte della rinascita di Voldemort, poi il suo padrino, Sirius Black…Era stato un secondo padre per lui anche se solo per due anni…e per ultimo Albus Dumbledore, il preside della scuola. Albus Dumbledore era stato ucciso da professore di Pozioni ed Harry aveva giurato, che prima o poi, avrebbe spezzato al sua vita, come Snape aveva spezzato quella del Preside.
Harry arrivò in un parco giochi, salì in uno scivolo per bambini protetto e rimase lì… Anche se stretto, sempre meglio della pioggia.
Appoggiò il capo alla parete di legno e chiuse gli occhi, stanco.
Si svegliò all’improvviso ritrovandosi nell’Ufficio dei Misteri, quello in cui era stato l’anno precedente.
La sala era quella del Velo, dietro al quale era caduto il suo padrino, sparendo così per sempre.
Harry voleva avvicinarsi, quel velo celava il mistero della morte, ma era ben cosciente che non avrebbe potuto.
Tirò un pugno alla parete e sentì calde lacrime che gli bagnavano il viso.
-Così sveglierai tutti…- disse una voce alle sue spalle.
Harry si girò e sbarrò gli occhi. Vide un uomo con una lunga barba argentata e vivaci occhi azzurri. Indossava una lunga tunica blu, un cappello a punta e nella mano sinistra reggeva un bastone con una pietra in cima ad esso.
Inizialmente credeva fosse Dumbledore, ma poi intuì che non poteva essere lui.
-Mi dispiace…-
Il mago sorrise.
-Lei..ehm…chi è?-
-Non provi ad immaginare?-
-Di certo, temo che non sia Dumbledore…- affermò gravemente il ragazzo.
-Nacqui sotto una guerra, vissi in Bretagna e fui il consigliere del più grande tra i Re…Fui un potente mago e aiutai molti, anche se commisi diversi errori. Venni riconosciuto come indovino quando narrai del drago bianco e del drago rosso che rappresentavano due paesi in guerra, venni deriso quando presentai il nuovo Re…Venni acclamato alla consegna di Excalibur…Divenni leggenda ma la mia magia venne dimenticata dai non-maghi che aiutai…-
Harry aprì la bocca stranito, sconvolto ed incredulo
-Per la barba di Merlino!...Ops…Mi scusi…- disse il ragazzo mortificato.
Il mago sorrise nuovamente.
-Ma hai indovinato…Sono Merlino, e qualcuno mi ha
pregato di condurti per un lungo viaggio attraverso il Mondo di quei Maghi che
hanno scelto di affrontare
Harry si diede un pizzicotto e constatò di essere ben sveglio e presente.
-Hai bisogno di capire ed io posso aiutarti. Ti accompagnerò attraverso gli Inferi e il Campo della Redenzione… Nell’Eden, invece, incontrerai chi mi ha implorato di condurti a lei…-
-Mamma!- disse Harry senza pensare e il mago annuì.
-Tua madre ti accompagnerà…ma ti aspettano molte sorprese, e forse delusioni, lungo il nostro cammino…- disse serio -…Vogliamo andare?- propose scostando il velo nero con il bastone.
Harry annuì.
-Dopo di te…-
Harry non poté fare a meno di pensare a Dumbledore udendo quelle parole; così fece un passo avanti e sorpassò il Velo…Lo stesso Velo che aveva portato via Sirius…
Srius…Suo padre e sua madre…forse anche Cedric…li avrebbe rivisti,,,Ma di certo non sarebbe stato in grado di dire se ciò lo rendesse felice e gli spezzasse il cuore al solo pensiero.
Si ritrovò immerso nell’oscurità e, vedendo illuminata la pietra che Merlino aveva sul bastone, seguì quella luce che l’avrebbe condotto agli Inferi…
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Ok…Come idea è un po’ fuori di contenna, ma spero che l’idea vi possa piacere…Mi sono buttato su un classico della letteratura italiana…Tra me e Dante c’è un rapporto di “odio et amo”…
Preparandomi per un interrogazione mi è venuta l’idea e ho buttato già qualche appunti sul retro del libro di tedesco…
Dopo l’Inferno, o Inferi, ci sarà il Purgatorio, anche se verrà chiamato Campo della Redenzione, ed infine il Paradiso, l’Eden.
Tutto è gia ben definito e concluso…nella mia testa!!
Au revoir…ma prima di chiudere/tornare indietro o quasi altra cosa…COMMENTATE PLEASE!!
Siao
Judeau