Alzò la testa e cominciò a sbattere gli occhi, cercando di non far entrare i fiocchi di neve.
Cercando di non far uscire le lacrime.
Anche a lei piaceva tanto la neve.
Da bambina correva in strada e si metteva a bocca aperta davanti a tutti per scoprire che sapore avesse la neve fresca.
Abbassò lo sguardo sulla manica del proprio cappotto, viola e morbido al tatto e vi passò sopra la mano, cercando di non far entrare la neve nelle maniche.
Cercando di non far uscire quel po’ di calore rimastole.
Anche lei era veramente molto freddolosa.
Da ragazzina le piaceva accoccolarsi sotto le coperte per leggere il suo nuovo libro e spesso si sbrodolava tutta con la sua cioccolata calda.
Il suo sguardo si protese in avanti, sfiorando le punte degli alberi che sembravano colorate da un bambino maldestro.
Si strinse la sciarpa sulla bocca, cercando di non far entrare tutta quell’aria fredda che le avrebbe sicuramente causato un terribile mal di gola.
Cercando di non far uscire tutta l’aria dai polmoni e morire lì sulla strada.
Anche lei amava vivere.
Da donna aveva sempre sorriso nonostante le avversità ed aveva continuato a camminare con passo spedito, rifiutandosi di crollare.
Lei questo lo sapeva, senza però averlo mai realmente visto.
Rientrò in casa chiudendosi dietro la porta con dolcezza per non far svegliare i suoi cari.
Il bambino aprì gli occhi e la scrutò, fissandola intensamente, per poi rigirarsi e tornare a dormire, tutto acciambellato nel suo lettino del sottoscala.
Petunia salì le scale e si tolse il cappotto, poi si stese di nuovo accanto al marito, tremando per il freddo.
Chiuse gli occhi, cercando di non far entrare la luce che filtrava debolmente dalla finestra, segno dell’imminente arrivo dell’alba.
Cercando di non far uscire l’immagine di quegli occhi verdi dalla sua mente.
Anche Lily aveva gli occhi verdi.
E ora, da morta, la tormentava ancora con essi.