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Autore: MitsukiAngel    19/02/2006    12 recensioni
Urla,confusione,rumori acuti che si ripetono ininterrottamente nella mia testa,un lungo grido proveniente non molto lontano,un ghigno perfido e poi più niente,buio.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2°. Affrontare La Realtà

 

Un freddo penetrante mi fece rabbrividire. Attorno a me non riuscì a riconoscere nulla: alberi eminenti e innevati mi fecero capire che dovevo essere capitata in un bosco. Presi a tremare come una foglia mentre mi guardavo intorno per capire quale fosse il senso di tutto ciò,un po’ per il freddo straziante che sembrava entrarmi nella pelle,un po’ per terrore dato dal fatto che non riconobbi il luogo in cui mi trovai. Non udii altro che il mio respiro affannoso e misto al fruscio del vento nevoso che mi avvolse. Mentre continuai a pormi milioni di domande rimaste senza nessuna risposta comincia a camminare, fu più difficile del previsto: la neve era alta e ad ogni passo mi sembrò di cadere dentro delle sabbie mobili,che desiderose di portarmi al loro interno,mi spingevano in profondità contro il mio insignificante volere.

Nonostante tutto riuscii a camminare per qualche metro lasciandomi dietro alle spalle un paesaggio che ritrovavo identico a quello che mi aspettava al contrario dinnanzi.

Ad un tratto non vidi più nulla,calò il buio più totale e mi sentì cadere completamente nel vuoto. Mentre la forza di gravità mi trascinava possentemente in chissà quale altro luogo sempre più oscuro,non potei fare a meno di lanciare un urlo,un grido straziato e stanco,carico di terrore e stupore per tutto ciò che mi successe in pochi secondi.

Continuai a precipitare fino a quando non riuscii a sentire di nuovo qualcosa sotto il mio corpo. La forza con la quale caddi nel vuoto si manifestò anche nel dolore che il mio fisico risentì,una volta aver realizzato di essere finalmente di nuovo a terra.

Il buio,tuttavia, perdurava e io non seppi più come comportami,poiché non riuscii a capire nemmeno dove fossi e come potessi muovermi.

Ad un tratto un faro di luce abbagliante illuminò un punto preciso ad una distanza abbondante dalla mia posizione, riuscii a scorgere solo una confusa figura umana. Fui subito incuriosita,perciò cominciai ad avvicinarmi mentre la corporatura si faceva sempre più vicina e in un certo senso anche famigliare.

Iniziai a preoccuparmi.

 

“Non può essere…”

 

Non potei non riconoscere la sua fisionomia e il lineamenti  man mano che finalmente riuscivo ad avvicinarmi.

 

“RON!”

 

Presi a correre con tutta la forza che avevo,non potei sprecare nemmeno un secondo ad esitare,Ron era steso a terra,avvolto nel buio,così debole e indifeso.

Quando in fine riuscii a raggiungerlo non ebbi più fiato per dire alcuna parola, mi misi in ginocchio all’atroce visione che i miei occhi dovettero sopportare. Una lacrima mi solcò il viso mentre con la mano mi avvicinai ad guancia pallida,ma il gelo mortale della sua pelle me la fece ritrarre di colpo.

Senza neanche accorgermi cominciai a singhiozzare e di colpo le lacrime sul mio viso parevano fiumi in piena. Mi piegai sul suo pallido corpo supino,continuando a piangere dalla disperazione lo abbracciai come per fargli forza e aiutarlo a risvegliarsi da una morte certa.

 

“Ron,non farmi questo!Ron ti prego… non puoi lasciarmi…”

 

Le mie parole scorsero insieme alle lacrime incessantemente. Continuai a ripetere la stessa frase tante,tante e tante volte senza rendermi conto,che non sarebbe servito a nulla.

 

“Non mi lasciare”

 

Poi la luce svanì a poco a poco,e con lei anche la mia speranza di riportare al mio fianco il mio Ron.

 

Di nuovo buio pesto.

 

Una forza sconosciuta mi prese in vita e io non feci altro che continuare ad urlare l’unica cosa che per me in un quel momento avesse senso:

 

“RON!”

 

 

 

“Hemione,tesoro!E’ tutto ok?”

 

Non realizzai subito in che stato dovetti essere ridotta,ma mi fu quasi subito comprensibile dall’espressione inquietata di mia madre, che non dovessi essere nelle migliori condizioni.

Mi sentii stringere la mano, il che mi trasmise tutta la preoccupazione di mia madre in quella assurda situazione. Gliela strinse di conseguenza.

Mi portai le mani alla viso guardandomi attorno,ero terribilmente sudata,ancora una volta seduta in quel letto d’ospedale senza la minima idea di cosa mi stesse succedendo.

 

“Ehy… hai avuto un incubo probabilmente!Non è così?”

 

Il sorriso affettuoso di mia madre mi fece sentire un po’ più sicura e,nello sconforto più totale,mi accorsi che stavo ancora piangendo.

 

Era solo uno stupido sogno.

 

Tirai un sospiro di sollievo e restituì il sorriso a mia mamma,che sembrava sempre più preoccupata dal mio strano comportamento. Le presi ancora più saldamente la mano e la tirai verso di me per poterla abbracciare,era tutto quello di cui avevo bisogno in quel momento: affetto e comprensione.

 

“Scusa,ti ho fatta preoccupare.. era solo un brutto sogno…”

 

Mi asciugai le lacrime e spostai lo sguardo sui miei fiori che rimasero sul comodino per tutto il tempo.

 

Che illusa.

 

Mi resi conto in quel momento che non poteva avermeli mandati lui. Era in fin di vita, e anche se fosse stato bene,l’idea di Ron che mi mandava dei fiori era una probabilità così lontana dalla realtà che non potei fare a meno di ridere di me stessa e della mia ingenuità.

D'altronde fu anche colpa mia se mi trovai in quella situazione,non fui mai stata capace di esternare i miei sentimenti per nessuno,figuriamoci per Ron.

C’era una probabilità che il ragazzo del quale era sempre stata segretamente innamorata non si sarebbe svegliato,che non avrei potuto più neanche litigarci, e sarebbe successo tutto senza che potessi dire al diretto interessato che cosa provai dal primo momento in cui mi resi conto di essere persa per lui.

 

“Ti piacciono?Li ha portati papà stamattina!”

 

Lo sapevo.

 

“Bellissimi,davvero!Dov’è ora papà?”

 

Cercai di cambiare discorso in fretta,la consapevolezza di aver sbagliato ed essermi comportata così stupidamente davanti ad una probabilità inesistente,mi faceva male.

 

“E’ a lavoro tesoro. Verrà stasera a trovarti”

 

Sentii le parole di mia madre molto lontane e confuse. E come se niente fosse annuì dolcemente alle parole che udii e feci per alzarmi dal soffice letto che già mi aveva dato tanta pena.

 

 

“Come sta Ron?Si è svegliato?”

 

“Non ne ho idea..ma…”

 

Scoccai un bacio sulla guancia a mia madre e le chiesi di accompagnarmi fino a destinazione poiché ero ancora troppo debole per poter camminare completamente da sola. Feci un sospiro di incoraggiamento per me stessa.

 

“Dove credi di andare?”

 

“A fare i conti con me stessa”

 

Coraggio Hermione, non puoi aggrapparti sempre alla speranza.E’ ora di affrontare la realtà.

 

 

 

 

**Eccomiiii!!Innanzi tutto volevo ringraziare le persone che si sono armate di pazienza e hanno letto e lasciando delle recensioni più che positive mi hanno spronata ad andare avanti a scrivere!^^ GRAZIE!

Per quanto riguarda questo capitolo lo so, è un po’ angosciante ma spero di non aver annoiato nessuno e che vi piaccia come è piaciuto il primo!>.<

Ah,scusate i miei errori di battitura!La dislessia da tastiera non si smentisce mai!XD

Bacio!**

  
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