#1- Bacio sul collo: malinconia
 
Quanto tempo dal loro ultimo incontro? Molto. Troppo.
Da quando la famiglia Uchiha aveva dovuto trasferirsi altrove, per motivi di lavoro, era sempre la stessa, identica solfa: potevano vedersi soltanto di rado, quando il moro approfittava del fine settimana, stranamente libero, per recarsi dalla persona che gli faceva sentire di avere un cuore dentro quel guscio che gli fungeva da corpo. E come sempre cominciava a baciarla, per portarsi con sé qualcosa della ragazza, per poter resistere fino a quando non si sarebbero rincontrati. Avvolgeva le sue braccia forti intorno alle spalle di lei, dirigendo al contempo anche le labbra, desiderose di un contatto fisico, verso il collo perfetto della rosa.
Non glielo avrebbe mai detto, ma l’Uchiha soffriva nell’allontanarsi da lei.
 
 
 
#2- Bacio sulla fronte: rispetto
 
Sakura si avvicinava a passo svelto verso Sasuke, avendo trovato il coraggio per agire.
Si alzò in punta di piedi, cercando di arrivare alle labbra del moro. Questi, per sua sfortuna, la bloccò, prendendola per il mento e abbassandole il capo.
Si limitò soltanto a poggiare le sue labbra sulla fronte - detta da tutti spaziosa - di Sakura, perché lui non la amava, o perlomeno non ancora, ma, differentemente da qualche tempo prima, la considerava. Non la ignorava più come una volta: la rispettava.
Come persona.
 
 
 
#3- Bacio sulle labbra: amore
 
Se Sasuke avesse dovuto descrivere quello che lo aveva spinto ad agire come aveva fatto, non avrebbe saputo dir nulla. Gli era bastato osservare Sakura negli occhi e tutto era successo da sé, senza che lui avesse potuto impedirlo.
L’aveva afferrata per un braccio e, una volta voltata verso di lui, aveva sentito l’esigenza di assaporare quelle sue labbra.
E così aveva fatto.
 
 
 
#4- Bacio sulla guancia: amicizia
 
-Quindi cosa sono per te, Sasuke?- la rosa non si aspettava molto.
Tutto del moro andava contro quella sua domanda: l’atteggiamento decisamente distaccato, lo sguardo perso a contemplare il nulla e la sua figura in generale  che non esprimeva alcun sentimento d’amore che lei avrebbe desiderato.
L’attesa era snervante, ma Sakura continuava a restare lì, immobile, con gli occhi già umidi.
La risposta, però, non arrivò.
O perlomeno non a parole.
Il moro, infatti, le si avvicinò, sollevandole il volto e baciandola.
Baciandola sì: ma su una guancia.
 
 
 
#5- Ti prende i polsi: gli piaci
 
-E allora, Sakura?- Ino era ansiosa si sapere cosa fosse successo tra l’Uchiha e la sua amica. Era impensabile che nessuno dei due avesse agito, dal momento che erano stati chiusi in infermeria a causa di un malessere del moro.
-Nulla di rilevante.- confessò Sakura, leggermente rossa in viso.
-Io non ci casco, mia cara! Sputa il rospo!- fece la bionda, altezzosa.
-Mi ha solo afferrato i polsi, ma credo che lo abbia fatto a causa di un giramento di testa.- proseguì, paonazza più che mai.
-Certo, certo! Tutti così i ragazzi che non vogliono rendere visibili i loro sentimenti! Sicuramente gli piaci!- concluse soddisfatta, emettendo un largo sorriso.
 
 
 
#6- Ti stringe le mani: gelosia
 
-Non sopporto vederti parlare con lui.- ammise Sasuke, guardando la sua fidanzata negli occhi.
Avevano organizzato una vacanza al mare, tutti insieme. Naruto, però, in quei giorni si era avvicinato troppo a Sakura, a detta dell’Uchiha.
Non reggeva quella situazione: odiava sentire la risata cristallina della rosa rivolta ad un altro che non fosse lui stesso. Odiava anche la confidenza che l’Ukumaki si prendeva con la sua Sakura.
Era arrivato a detestare lo stesso Naruto.
Strinse più forte le mani della ragazza tra le sue, per poi emanare un ultimo avvertimento: -Evita, dunque.-
 
 
 
#7- Ti mette le mani sui fianchi: ti desidera
 
-Ma… Sasuke?- La rosa era rossissima in viso. Non si sarebbe mai aspettata una mossa del genere da un tipo come il suo ragazzo. Insomma, per lei era già tanto essere la fidanzata del ragazzo più amato della scuola, ma pensare che tra di loro stava succedendo qualcosa di molto grande… in un certo senso la spaventava e imbarazzava allo stesso momento.
Avvertiva le mani di Sasuke sui fianchi, mani che volevano spogliarla dei vestiti che indossava, che desideravano sentirla, percepirla, possederla.
Era una sensazione strana alla quale, però, Sakura non riuscì a resistere a lungo.
 
 
 
#8- Si morde le labbra: vuole un bacio
 
Sakura si comportava stranamente quel giorno.
Si era seduta sul divano, accanto a lui e, come d’accordo, stavano guardando un film particolarmente noioso per i gusti di Sasuke. Però lei non sembrava soddisfatta per niente dello sforzo compito dall’Uchiha: si era accoccolata, portandosi le ginocchia al petto, e aveva messo il broncio.
-Si può sapere che hai?- domandò, spazientito, Sasuke.
La rosa fece spallucce, cominciando a mordersi le labbra.
Sasuke capì e, accennando ad un ghigno del tutto invisibile, le si accostò, distogliendola dal film che faceva finta di guardare e indirizzandola verso la sua bocca.
Fu un bacio puro e casto.
Inizialmente.
 
 
 
#9- Si bacia con la lingua: ti vuole
 
Era stata Sakura ad iniziare quel contatto.
Non aveva badato a nulla. Aveva finto di non sentire quelle vocine che la intimavano a stare ferma al suo posto e di non avvicinarsi al cupo Uchiha.
Si era posta dinnanzi a lui e l’aveva fatto: c’era stato un bacio.
La ragazza era pronta a sentirsi rifiutata, aveva persino chiuso gli occhi per rendere più piacevole il distacco, quando sarebbe arrivato.
E invece aveva sbagliato: Sasuke non l’aveva allontanata, anzi, l’aveva spinta verso il muro e aveva cominciato a baciarla con sempre più foga.
Lei sentiva la lingua di lui chiedere il permesso per entrare nella sua bocca.
Glielo concesse.
 
 
 
#10- Ti slaccia i pantaloni: è giunto il momento
 
Il passo da un semplice bacio ad un momento di passione non è difficile da compiere: l’importante è essere sicuri e consapevoli della proprie azioni e Sasuke Uchiha e Sakura Haruno lo erano.
Il moro la desiderava, voleva farla sua.
Staccatosi dalle labbra dell’Haruno per riprendere fiato, diresse immediatamente le mani verso i pantaloncini, troppo corti, di lei e prese a sbottonarglieli.
Il passo era stato compiuto.



 

 
 
 
 
Mi è venuto in mente di scrivere ‘sta cosa, mentre aspettavo il pullman. Mentre leggevo i messaggi sul cellulare, mi sono ricordata di questa catena di sms che mi mandarono tre o quattro anni fa. Me ne ricordavo qualcuno ed ho trovato opportuno scrivere qualche storiella breve su un pairing che mi piace moltissimo.
Spero apprezziate, nonostante a me non soddisfi.
Grazie per aver letto…