Capitolo 5

-Non posso dormire con un simile ben di Dio a pochi passi di distanza!- dicendo questo Yume si alzò di scatto dal letto e, dopo aver aperto con circospezione la porta cercando di fare meno rumore possibile, si avviò spedita verso l’infermeria.
Dopo averla finalmente trovata, abbassò la maniglia e aprì la porta quel poco che le bastava per far entrare un po’ di luce nella stanza e illuminare il corpo muscoloso del pirata. La mente di  Yume iniziò a creare film perversi mentre un rivolo di bava le scendeva dall’angolo della bocca piegata in un ampissimo sorriso ebete. (Nda E ci credo diamine, se mi trovassi io di fronte Ace gli salterei addosso! Me perversa… )
-Uohohoho… quanto sei bello…-
-Oh già, me lo dicono in tante!-
Yume si risvegliò dal suo sogno ad occhi aperto e il suo viso iniziò a tingersi di tutte le tonalità di rosso esistenti.
-Oh… ehm… si insomma… ciao!- furono le uniche cose che la ragazza riuscì a balbettare prima di lanciarsi alla velocità della luce in direzione della camera da letto mentre Ace dal proprio letto se la rideva di gusto.
Nella frenetica corsa Yume passò davanti alla cucina e si fermò a riprendere fiato, aveva appena fatto una figura di merda colossale! Ad un tratto sentì una voce, che riconobbe all’istante come quella della sorella, e appoggiò l’orecchio alla porta della cucina per scoprire cosa diamine stesse facendo e con chi stesse parlando.
-Dai basta!-
-No ancora!- Un momento… quella era la voce di Rufy! Che cavolo stavano combinando quei due idioti?
-Finiscila Rufy!- Dal tono della sorella, Yume intuì che doveva essere davvero infuriata.
-Eddai ancora un pochino!-
-Ho detto NO!-
Quella fu l’ultima frase che la bionda sentì, perché quelli che seguirono furono rumori di bicchieri e piatti frantumati. A quel punto, decise di intervenire.
-Lasciala in pace dannato gommino pervertito!- dicendo questo, la maggiore entrò furente nella stanza.
I due ragazzi si voltarono verso di lei con sguardo interrogativo.
-Uhm? E ora che ho fatto?!- chiese lui facendo una faccia innocente.
-Già Yume che succede?-
-Ehm… Io veramente dalle urla pensavo… ecco… sembrava che tu le stessi facendo qualcosa… e così io… -
-Oh no è solo che lui vuole finire i MIEI biscotti ù.ù- spiegò la mora interrompendo i farfugliamenti della sorella.
-Daaaiii! Perfavore! Li hai mangiati tutti tu, ne rimangono tre cosa ti costa darmene uno?!-
-No!- detto questo Yuki si ficcò in bocca i tre dolcetti rimasti sputacchiando briciole mentre strillava un soddisfatto -Ecco!- accompagnato dalle urla di disapprovazione del capitano.
-Che manica di idioti...- mormorò Yume prima di uscire dalla cucina e tornare finalmente a dormire. Quella notte aveva già combinato troppi guai.
La mattina seguente, dopo i diversi incubi causati dalla figura decisamente non invidiabile che aveva fatto, Yume si svegliò con due occhiaie che sembrava avesse preso due pugni negli occhi da un pugile. Dopo un lunghissimo sbadiglio, tastò il letto al suo fianco, ma non vi trovò la sorella, quindi guardò la sveglia e si accorse che erano ormai le undici passate. Stava per alzarsi quando la porta si aprì con uno schianto.
-Ciao Yumeeeeeeeeeeee! Ma che sei ancora a lettoooo? Avanti alzatii è una bellissima giornataaa!-
Yume per poco non morì d’infarto per lo spavento appena preso, in compenso lanciò un urlo assordante e si dovette trattenere a stento dal picchiare in maniera violenta la sorella, che però le mise sotto al naso una invitante fetta di torta al cioccolato.
-E questa da dove spunta?-
-Ma ovviamente l’ha preparata Sanji! Sai com’è fatto, se una ragazza gli chiede qualcosa, lui la fa immediatamente! Te ne ho lasciato una fetta, è buonissima!-  spiegò la mora con il suo solito sorriso.
-Bhè, grazie mille sorellina!- rispose Yume addolcita stampandole un bacio sulla guancia e afferrando il piatto affamata.
Dopo che si furono lavate, vestite e truccate quel poco che bastava, le sorelle uscirono dalla cabina e si incamminarono verso il ponte della nave.
-Ehi Yume, guarda chi ho conosciuto stamattina mentre ancora dormivi!- esclamò Yuki
-Questo è Ace Pugno di Fuoco!-
Yume pregò di aver sentito male. Inizialmente sbiancò fino ad avere il colorito di una mozzarella, poi avvampò raggiungendo la tonalità di un pomodoro. Ecco, in quel momento avrebbe voluto che una forza sovrannaturale la buttasse oltre il corrimano e che un branco di 39 squali affamati la sbranasse. O semplicemente avrebbe voluto scomparire.
-Sono più bello alla luce del sole, non è vero?- chiese lui divertito notando la reazione della ragazza e ricordandosi ciò che era successo la notte precedente, dopodichè si mise a ridacchiare, ma un cazzotto piuttosto potente sul cranio lo inchiodò a terra.
-No, anzi sei orribile il buio fa brutti scherzi! ù.ù- mentì Yume per evitare altre figuracce.
-M-m-ma come?!- balbettò lui colto alla sprovvista mentre un alone di depressione iniziava a circondarlo.
-Uahahahahaha brava sorellona! Così si fa!- esclamò Yuki sbellicandosi dal ridere vedendo la reazione delusa del ragazzo, che si aspettava ben altra risposta.
-Ahahahahahahahah grandissima! Nessuno ha mai steso Ace così velocemente!- ironizzò Nami mettendosi a ridere.
-Ace, tutto bene?- si preoccupò Usopp picchiettandolo sul naso con un bastoncino.
-Non… non…-
-Non?- lo incitò a continuare Franky.
-Non sono mai stato rifiutato da una ragazza! Questo significa che…-
-Oh no, non vorrai sul serio…?!- strillò gesticolando Yume che iniziava a preoccuparsi, ma non fece in tempo a finire la frase che il moro le si era catapultato addosso.



Note delle Autrici
Rieccoci qui, per la vostra gioia (?) con un nuovo capiiitoolo XD
Tra l'altro, postato con un ritardo immane a causa della scuola ( queste ultime settimane sono da delirio çAç ) 
Sperando che vi piaccia... 
Leggete e commentate! :3