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Autore: Hikari93    22/05/2011    13 recensioni
Una "bella" (non proprio bella .-.) fic per festeggiare l'arrivo imminente (si spera xD) dell'estate! Buona lettura! ^.^
Per questo – e solo per questo – l’Uchiha aveva scaraventato l’oggetto a terra con violenza, incurante degli sguardi sorpresi della gente di passaggio. Il gesto eseguito non c’entrava assolutamente nulla col fatto che Sakura, ovvero la sua ragazza, stesse ridendo e scherzando con quello che lei definiva il suo migliore amico, ossia un tale biondino di nome Naruto Uzumaki
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La gelosia gioca brutti scherzi!
 

 

   Capitolo 1: Morning - part 1

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Sasuke era seduto al tavolino di un bar ed osservava, accigliato, la scena che, disgustosa, si svolgeva a pochi metri di distanza da lui. Come se non bastasse, ad aumentare quella sensazione di fastidio, misto ad odio, ci si mettevano anche i raggi solari, che sembravano quasi inseguirlo, andandosi a poggiare in tutto il loro calore sulla sua figura già abbastanza accaldata. Inoltre, questi facevano sì che i capelli, neri come la notte, gli si attaccassero sulla fronte sudata.
 
Odiava il caldo: gli prosciugava tutte le forze senza che potesse opporre resistenza. Si sentiva, quindi, spossato, incapace di agire, di muoversi… gli risultava complicato e tremendamente noioso persino il farsi aria con un ventaglio. Per questo – e solo per questo – l’Uchiha aveva scaraventato l’oggetto a terra con violenza, incurante degli sguardi sorpresi della gente di passaggio. Il gesto eseguito non c’entrava assolutamente nulla col fatto che Sakura, ovvero la sua ragazza, stesse ridendo e scherzando con quello che lei definiva il suo migliore amico, ossia un tale biondino di nome Naruto Uzumaki il quale, in realtà, era anche amico suo. Amico che, per come si stavano mettendo le cose, poteva considerarsi morto, già bello e pronto per essere portato al cimitero.
 
E allora perché Sasuke Uchiha, pur nutrendo un tale sentimento, non si smuoveva da quella sediolina di plastica ma continuava a fissare irritato la scena e a mordicchiare, con astio, un ghiacciolo al limone – unico gelato che avrebbe mai mangiato in vita sua -, invece di interrompere il tutto? Molto semplice. Perché, nonostante tutto, il ragazzo non poteva mandare a farsi friggere quel velo di disinteresse che aveva sempre mostrato di provare verso tutti, compresa la sua ragazza.
 
“Ho deciso di stare con te solo perché ti preferisco alle altre.”le aveva detto, sapendo, però, che Sakura conosceva quei suoi reali sentimenti, quelli che lui non avrebbe mai espresso a parole.
 
-Suvvia Sasuke! Perché non ti lasci andare? A momenti sembra che esplodi!- Shikamaru arrivò alle sue spalle senza che nemmeno se ne rendesse conto. Infatti l’Uchiha sobbalzò quasi invisibilmente.
-Che vuoi, Nara?- chiese, lasciando trapelare quello che era tutto il suo disprezzo verso quell’individuo che, in tutta la città, era l’unico che riuscisse veramente a capirlo, a leggergli dentro senza che proferisse parola.
-Tu fa un po’ come vuoi, ma si vede lontano un miglio che vorresti maltrattare Naruto un po’ come stai facendo con quel ghiacciolo.- continuò l’altro, piegando la testa di lato e prendendo a massaggiarsi la testa.
Sasuke posò lo sguardo prima sull’odioso essere che, nel frattempo, fece per prendere posto accanto a lui, e poi sul gelato che aveva in mano: in effetti lo stava mordicchiando per benino. Si limitò a sbuffare come risposta, per poi indirizzare, involontariamente, le iridi scure verso quei due, ricordando cosa fosse successo pochi attimi prima.
 
Quando erano arrivati, tutti si erano disposti ai tavoli, decisi più che mai a passare un’allegra giornata in compagnia: tutti tranne uno, tranne Sasuke Uchiha, che aveva espresso il desiderio di mettersi lontano da quella bolgia che gli avrebbe sicuramente riempito la testa di chiacchiere. Sakura, ovviamente, aveva optato per sedersi accanto al fidanzato.
Naruto, però, aveva obiettato.
-Tranquillo, Naru! Tanto il tuo tavolo è appena dietro il nostro!- aveva rassicurato l’Haruno, sorridendo.
In una semplice frase, l’Uchiha era riuscito a trovare ben tre punti che non gli andassero a genio.
Innanzitutto quel “Naru”. Da dove era spuntato? Sapeva benissimo che i due ragazzi si conoscevano da quando erano piccoli e che la loro amicizia era molto solida, ma i soprannomi affettivi lo infastidivano e, perciò, tralasciato che Sakura non poteva affibbiarli a lui – perché li odiava –non le era comunque consentito di chiamare altri così. Gli sembrava logico.
Punto secondo: era necessario rassicurarlo? Che cosa sarebbe successo se il povero, piccolo, cucciolo indifeso si fosse trovato senza la sua “mammina” ad accudirlo?
“Tranquillo Naru!” ripeteva tra sé, scimmiottando il tono che la ragazza aveva usato.
E poi c’era quel dannato, terzo motivo per cui l’Uchiha aveva detestato a morte la breve conversazione che c’era stata tra i due amici di infanzia: il sorrisino sincero che Sakura aveva indirizzato all’Uzumaki. Quanto lo aveva infastidito quel gesto!
Sasuke Uchiha era capace solo di farla soffrire, a causa dei suoi modi sgarbati.
Sasuke Uchiha la vedeva sorridere raramente, perché non gliene dava motivo.
Sasuke Uchiha non sopportava il faccino fintamente allegro dell’Haruno.
Perché con l’Ukumaki la cosa era diversa? L’allegria era naturale…
E non solo lei si trovava bene con lui, ma anche il contrario era più che valido! Naruto, infatti, fissava l’Haruno con una strana luce negli occhi, ascoltando attentamente ogni sua singola sillaba e gioiendo nel sentirsi rivolgere delle frasi dette in un tono tanto rasserenante e dolce: -Hai ragione, Sakura! Che sciocco! D’altronde si sa che Uchiha deve sempre distinguersi dalla massa!- scherzò questi, dando una sonora pacca sulla spalla del ragazzo in questione.
Anche Sakura rise.
Rideva, ma non lo faceva per lui, ma di lui.
-Senti, Sakura, perché non andiamo a prendere da bere per tutti?- propose l’Ukumaki, afferrandola per le braccia. Gesto che non sfuggì al cupo ragazzo moro, come non gli sfuggì il rossore del viso dell’Haruno. Digrignò i denti, silenzioso più che mai.
-Ottima idea, Naru!- diede conferma la ragazza, prima di rivolgere – finalmente – l’attenzione a quello che era il suo fidanzato: -Posso andare, vero?-
 
“Bene, Sakura. Ora mi chiedi il permesso? Prima ti diverti e tratti affettuosamente l’Uzumaki e poi te ne esci con questa presa in giro? Che cosa dovrei dirti? No? Mi da fastidio se ci vai?”
 
E invece, sebbene pensasse tutt’altro, si limitò ad annuire, ricevendo un bacio veloce a stampo da Sakura. E poi la vide allontanarsi, fin troppo vicina a Naruto… per i suoi gusti.
 
-Nel frattempo io mi occuperò dei gelati!- enunciò Ino, alzandosi di scatto e cominciando a chiedere a tutti cosa volessero. Con lei andò anche Shikamaru, con il compito ben preciso di fissare gusti e tipo di gelato richiesto: d’altronde era l’unico che potesse farlo.
-Ghiacciolo al limone.- farfugliò l’Uchiha, quando gli venne domandato cosa desiderasse.
 
Nell’attesa che i quattro ragazzi tornassero, Sasuke non fece altro che fissare l’insegna del bar in cui erano entrati, sperando di vederli uscire di lì al più presto. Non capiva nemmeno lui queste sue emozioni – anche perché non le aveva mai provate – ma era da un po’, ormai, che tra lui e Sakura andava tutto lineare: si parlavano a malapena, il loro scambio d’amore era dovuto a semplici gesti e, soprattutto, uscivano poco insieme.
Sasuke, inizialmente, aveva pensato che se anche avessero rotto lì, per lui non sarebbe stato poi un dramma così difficile da superare: sì, provava un sentimento diverso verso Sakura rispetto ad Ino, per esempio, ma ancora non era capace di riconoscere cosa fosse. Ma, considerati gli ultimi eventi, più trascorreva il tempo e più si capiva di star provando gelosia… e la gelosia non si prova per qualcuno che non ti interessa. Piano piano stava facendo chiarezza dentro di lui… ma che fosse già troppo tardi?
 
I primi a ritornare furono Shikamaru ed Ino, nonostante Naruto e Sakura li avessero preceduti.
La ragazza bionda consegnò, vivacemente, tutto quello che la compagnia aveva ordinato, per poi risedersi comodamente, mentre Shikamaru, visto ed analizzato il comportamento dell’Uchiha, stava considerando l’ipotesi di avvicinarsi a lui. Magari si sarebbe goduto prima il gelato.
Pochi minuti dopo, sbucarono anche le figure degli altri due.
Sasuke poteva scorgere la ragazza ridere della goffaggine del compagno, il quale stava trasportando tutte le bottiglie da solo, facendo persino fatica a camminare.
 
“Che sbruffone! Il solito imbecille!”
 
Se Naruto Uzumaki eccelleva in qualcosa, quella era sicuramente il mettersi in mostra.
Come in quel momento.
Gradualmente, la rabbia cominciò ad assalire l’Uchiha, portandolo dapprima a scartocciare il dolciume con foga, facendo fare una fine orribile alla carta che lo avvolgeva, e poi a lanciare all’aria il ventaglio con cui cercava di combattere il caldo infernale di quell’estate.
 
Naruto e Sakura lì, insieme.
Shikamaru Nara che cerca di far ragionare Sasuke.
Sasuke che preferisce rinchiudersi in quel silenzio che gli è fedele, osservando, nel frattempo, lo svolgersi degli eventi…
 
… è assodato.
 
Era ufficialmente geloso.



 



 
 
 
Ma salve! >w<
Non avrei mai pensato di scrivere un’altra longfic! Anche se, sicuramente, questa sarà formata da pochi capitoli (credo al massimo cinque o sei, se non di meno… tutto dipenderà dai vostri giudizi: se vedo che piace, cercherò di allungare un po’ il brodo (ma non eccessivamente), se non è gradita, scrivo di meno… al popolo l’ardua sentenza! xD)
 
Spero che abbiate capito come si è svolta la storia: si parte con Sasuke che vede la “coppietta” lontana. Poi ricorda cosa è successo e, alla fine, si “ritorna” alla situazione iniziale… spero di essere stata chiara. >.<
 
Dedico questa fic ad Angy, perché mi sostiene sempre in tutte le mie fic e mi segue con costanza! *.*
 
Diciamo che lo spunto per questa fic l’ho preso da quella precedente:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=719006&i=1
 
Ultima cosa: mi sa che questa è la fic più malriuscita che io abbia scritto TT-TT
 

 
 
  
 

   
 
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