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Autore: Groucho    20/02/2006    12 recensioni
Sapete cos'è una Mary Sue? è un virus, che attacca le fict e non si scolla. è il risultato dei viaggi mentali degli autori. è una delle "ragazzie perfette" delle fict. E io non ne posso più. Per cui, questa mia fict è una presa in giro spietata di tutte le Mary Sue
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11617,62 (in lire) – Piani malvagi

Capitolo 11617,62 (in lire) – Piani malvagi

 

-         Harry! Harry! –

-         Oh, no… - Harry stava già per tirare fuori lo spray anti-aggressione

-         Harry aspetta ho una cosa importantissima da dirti! –

-         Ok ma non scodinzolare quando parli con me! Mi fa un tantino schifo! –

-         Harry come puoi trattarmi così? Non hai rispetto per la memoria di mio padre?? –

-         Non era tuo padre! Tu non esisti cazzo! Sei il parto dell’immaginazione malata di qualcuno! –

La figlia di Sirius smise di scodinzolare e fissò Harry con occhini lacrimoni

-         Oh no questo no! – mugugnò il moretto

-         Harry.. –

-         Nooo… -

-         Sniff.. –

-         Ti prego, nooooo!! –

-         BWAAAAAAAAAHHH! Sei cattivo cattivo cattivo Harry non mi vuoi bene neanche un po’!!!! – pianse fino a sgolarsi

-         In effetti no – confermò Harry, girando gli occhi verso la tavolata verde-argento e incrociando lo sguardo assassino di ‘qualcuno’

Tutta la Sala Grande stava guardando loro

-         Harry… snifff… -

-         INSOMMA, CHE VUOI??? –

-         Mi ascolti un minuto? –

-         Altrimenti? –

-         Altrimenti vengo a fare la pipì sul tuo letto –

-         Tu non ti avvicinerai al mio letto. MAI, capito?? – gridò Harry, mentre “qualcuno” lo strangolava con lo sguardo

-         Ma devo dirti una cosaaaa… -

-         Ok! Ok! Tutto quello che vuoi! –

-         C’è un complotto di Voldemort per ucciderti, Harry –

-         Va bene. Adesso dimmi qualcosa che ancora non so. –

-         Alcuni studenti di Hogwarts ne sono coinvolti –

-         Cosa? Dei Serpeverde? –

-         No, delle ragazze della mia Casa –

-         Ah cretina, ma non avevi detto studenti di Hogwarts??? –

-         CATTIIIVOOO!! –

-         Mii che lagna scherzavo! Mica sai chi sono? –

-         Si, sono figlie di Voldemort –

-         Beh mi dici tanto… chi, Sasha? –

-         No, credo di no. Sai che non lo sopporta più di quanto non sopporti te. –

-         Va beh, allora Ele? –

-         Chi, quella? Ma non sai che ti muore dietro? –

-         Ah già è vero. Rose? –

-         Rose? –

-         La dolce e piccola Rose – rettificò Harry

-         Rose-guardami-sono-al-decimo-livello-di-Age-of-Empire? Rose-vuoi-assaggiare-i-miei-pastelli-a-cera? Non lo so, può darsi. –

-         E chi altro? –

-         Chi potrebbe avere qualcosa contro di te? –

-         Bo… Sasha? –

-         Non l’avevamo già esclusa? –

-         Ah già è vero. Beh, non importa, posso anche scoprirlo da solo. Dov’è che si riuniscono? –

-         Nella Camera dei Segreti – spiegò la brunetta – Ho seguito da lontano una di loro –

-         Oh, no! – gemette Harry, all’idea di doversi calare giù per lo sciaquone del cesso del bagno delle ragazze per l’ennesima volta.

-         Senti, se proprio non vuoi andare – intervenne Ron – possiamo aspettare che facciano loro la prima mossa! –

-         Grande idea, Ron! E poi, se sarò ancora vivo, li avremo smascherati, eh? – fece notare Harry, leggermente sarcastico

 

 

Nello stesso momento, anzi, in un altro momento non meglio identificato, nella Camera dei Segreti…

-         Quando colpiremo, papi? –

-         Taci, troia –

-         Il Lord sta pensando, bionda – le rese noto Codaliscia

-         Uh. Questa me la segno sull’agenda! – esclamò la biondina

-         Ho detto TACI, troia! – le urlò Voldemort

-         Io so quando potremmo fare un bello scherzo a Harry – disse Rose, senza staccare gli occhi dal game boy – tra una settimana c’è il ballo, e io volevo tanto che Harry mi invitava, ma lui ha detto che sono troppo piccola e io gli ho dato un bel calcio negli stinchi, ma non mi basta! –

-         Rose… amoruccio di papà… ma alle elementari non ti hanno insegnato un po’ di grammatica? – chiese il Dark Lord con voce falsamente gentile – Sai, non esiste solo il modo indicativo –

-         Vuoi che non lo so? – rispose la bambina, quasi indignata

-         Non si dice “volevo tanto che Harry mi invitava”, si dice “avrei tanto voluto che Harry mi invitasse, e solo per mettere del veleno nel suo punch” –

-         He c’entra il veleno? – domandò lei, ingenua

-         Questioni di grammatica –Voldemort liquidò il problema con un gesto vago

-         L’idea di Rose non è male – considerò Lorena, la sorella brutta – Una di noi potrebbe davvero invitare Harry al ballo e, non so, avvelenarlo o attirarlo fuori con la scusa di appartarsi e… -

-         Abbiamo già capito che quella non sarai tu – dedusse Codaliscia

-         Già, dovrebbe farlo Dolly. – propose Voldy

-         Con quel bastardo? Mai e poi mai!!! – ribattè lei

-         Ti ricordo che lavoriamo per uccidere quel bastardo. Rifiuti di dare il tuo contributo? – la accusò Codaliscia

-         Dolly, ti ordino di farlo! –

-         Vaffanculo, stronzo! – rispose lei per le rime

-         Fallo oppure giuro che ti ammazzo e mi prendo una pecora al posto tuo. Tanto, sempre Dolly è –

Codaliscia rise, servile

-         Che ti ridi tu? Crucio! – Voldemort usò la maledizione senza perdono sul servo, mentre con noncuranza continuava a discutere con le figlie – Magari Potter preferirebbe davvero una pecora… -

-         Bleah! – considerò Rose

-         Ma papààà, Potter fa così schifo! –

-         Dolly, se vuoi rimanere, devi lavorare. –

-         Uffaaa… e va bene. Ma sia chiaro che è solo un pretesto per ucciderlo! –

 

 

In quel momento, nel Dormitorio Maschile del Settimo Anno di Grifondoro… [oh, come Mi piacciono le Lettere Maiuscole! NdA]

 

Harry si tastò la cicatrice e si accovacciò, come in preda ad un dolore atroce.

-         AAAAARGHHH! –

-         Harry! Harry! Che ti prende?? – chiesero gli amici, in coro

-         AAAAAAAAAARGHHH! – ribadì Harry, muovendosi a scatti come se avesse una crisi epilettica, urtando la scacchiera e facendola cadere dal letto

Ron si alzò di scatto, precipitandosi ad aiutare l’amico, che stava per cadere a sua volta.

-         Harry! Harry! –

Il moretto si calmò un po’, smise di tremare e le sue grida si affievolirono fino a sparire. Rimase accasciato sul letto, respirando lentamente.

-         Harry, mio dio, che ti è successo? –

-         La cicatrice… faceva male… accidenti, ragazzi, mi spiace di avervi spaventati così tanto… -

Laidamente, guardò la scacchiera a terra, i pezzi sparsi sul pavimento di pietra. La partita che stava giocando con Ron era stata brutalmente interrotta

“Così impari a mangiarmi la regina, bastardo!” si congratulò silenziosamente. E ancora una volta, benedì la sua cicatrice che gli permetteva di saltare lezioni, sviare compiti in classe e occasionalmente di tirarsi fuori da un torneo di Scacchi Magici che volgeva senza dubbio a suo sfavore…

 

  
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