-Ora puoi anche mollare la presa sai?-Dissi a mezza voce a causa della forte stretta di Izumi. -No,non mi va!-Assunse lo stesso tono di un bambino che non vuole lasciare il suo gioco preferito. -No,dico sul serio,io ti ringrazio di avermi salvata,ma sarebbe meglio andare a scuola.Non trovi?-Mi voltai e lo fissai negli occhi. -Si forse hai ragione,eheh!-Mollò la presa,si alzò in piedi e mi porse la sua mano,quando l'afferrai sfoderò un bellissimo sorriso che mi fece arrossire terribilmente. Durante il tragitto per la scuola,mi teneva la mano.Non ne sapevo bene il perchè ma immaginai lo facesse perchè pensava non riuscissi a camminare per il colpo ricevuto.Mentre camminavamo nessuno dei due disse niente.Quando arrivammo a scuola tutti ci guardavamo straniti,come se non avessero mai visto due ragazzi tenersi la mano. -Non credi sia meglio mollarla ora?-Lo chiesi con un filo di disperazione nella voce. -No,assolutamente,almeno non fin quando non arriveremo in infermeria,e cioè fra ancora 10 minuti.-Rise divertito -Ehm,Si-Lo guardai come inebetita. -Cavoli sei terribilmente carina,dico sul serio-Mi rivolgeva quel suo bellissimo sorriso che insieme alla sua frase mi fece nuovamente arrossire. -Si,soprattutto così- sorrideva ancora. Nel frattempo eravamo arrivati davanti alla porta dell'infermeria. -Uff!Sei proprio sfacciato eh!-Risposi bruscamente. -Bene,ora entriamo poi a lezione!- Assunse il tono di un padre severo ma scherzoso allo stesso tempo. -Ah!Capisco!Quindi hai intenzione di inseguirmi anche qua dentro?!-Risposi quasi divertita. -Si-Stranamente serio. L'infermiera mi visitò per circa mezz'ora,non avevo niente di che ma visto che avevo la caviglia infiammata ci spalmò sopra dell'antidolorifico. Izumi restò a guardare in silenzio,ma non guardava l'infermiera,guardava me e sembrava assorto nei suoi pensieri. Quando uscii approfittò del fatto di stare affianco alla mia classe per accompagnarmici. Ripresi le lezioni alla seconda ora e cioè alle 10.30,la matematica non mi va molto a genio ma seguii comunque la lezione con molta attenzione. Verso le 11:00 sentii il bisogno di andare al bagno,così mi alzai dalla sedia e uscii silenziosamente dall'aula per evitare di disturbare.Camminavo tranquillamente e a mio agio questo anche grazie al fatto che il corridoio pareva deserto. Cominciai,mentre percorrevo la strada per il bagno,a pensare a ciò che era successo poco prima.Ero contenta del fatto che mi avesse salvata ma non capivo il perchè del suo gesto. -Ehi!Come va ora?-La voce dietro me fu talmente improvvisa da farmi spaventare fino a cadere all'indietro. -Ti piace forse cadere?-Izumi che rideva divertito alle mie spalle mi aveva afferrata per la vita e messa nuovamente in salvo. -Non proprio,ma ultimamente non faccio altro!-Alzai la testa all'insù e lo fissai negli occhi come in cerca di qualcosa,ma non sapevo bene neanche io cosa.Lui ricambiò il mio sguardo con un sorriso. -Vedi che facevo bene a tenerti per mano prima?- Assunse un tono paterno e preoccupato. -Tu invece ti diverti ad essere iperprotettivo?-In quel momento mi rialzai e lo guardai a lungo. Restituì il mio lungo fissare con un debole sorriso.Lo guardai in cerca di una risposta ma non ottenni nulla. A quel punto mi diressi verso il bagno senza dire nulla. Quando ad un tratto mi voltai vidi che teneva lo sguardo basso,poi si avviò verso la sua classe.Mi sentivo dannatamente in colpa l'avevo lasciato solo senza motivo a causa del mio imbarazzo.