23.Il contratto
Il giorno del provino Marta era estremamente in ansia. Tre signori erano seduti più o meno al centro della platea, tenevano dei fogli in mano, ed accanto a loro c'erano Marco e Micheal. Sembravano tranquilli, ma allora perchè lei aveva così paura? Era dietro le quinte e guardava tutta la scena, sperando e pregando, anche se non sapeva esattamente per cosa.
-Devi stare tranquilla.
Giorgio le si era avvicinato abbracciandola, sfregandole le braccia e poi massaggiandole le spalle per rilassarla, un po' aveva raggiunto il suo scopo, ma Marta era lo stesso preoccupata, soprattutto quando la chiamarono sul palco. Si era presentata sorridendo, si era inchinata, messa in posizione aspettando la base della variazione di classico. L'aveva eseguita cercando di non pensare a nulla, lei non stava ballando per il provino, stava ballando per se stessa, come se in quel momento a guardarla ci fossero solo Marco, Micheal e Giorgio. Nessuno ad esaminarla. Aveva eseguito le piroette in modo perfetto, e in altrettanto modo aveva terminato la coreografia. Si era nuovamente inchinata e sorriso, come era consuetudine per una ballerina classica. Aveva guardato per un attimo Giorgio, che le sorrideva soddisfatto.
I tre esaminatori le avevano chiesto di eseguire alcuni otto senza musica, per controllare la sua tecnica, e alla fine le avevano detto di andarsi a cambiare perchè avrebbe dovuto ballare la coreografia di moderno.
Mentre Giorgio le toglieva le punte, lei beveva e si asciugava il sudore che i riflettori e tutto il resto le avevano causato. Non appena fu pronta, sempre dietro le quinte, fece qualche salto e qualche passo, per scaricare la tensione, e per riscaldarsi ancora, fin quando non la chiamarono. Ovviamente entrò anche Giorgio, che le faceva da partner. Uno degli esaminatori le chiese di spiegare la coreografia, il significato delle parole della musica, e soprattutto cosa provava lei mentre la eseguiva. Dopo un momento di difficoltà, le era bastato guardato Giorgio per rispondere.
-Il senso della coreografia è quello della paura ma soprattutto della non rassegnazione di quando si perde qualcuno che si ama. C'è una netta connessione tra le parole ed i passi, ballando, bisogna esprimere questi sentimenti che teniamo sempre nascosti, liberarli tutti, paura, angoscia, dolore, amore.
-E' stato difficile per lei riuscire a ballare esprimendo questi sentimenti? Di solito l'interpretazione è la parte più difficile di una coreografia.
-All'inizio è stato molto difficile, ma credo che dobbiate essere voi a dirmi se ho raggiunto l'obiettivo previsto.
I tre esaminatori avevano annuito ed avevano invitato Marta a prepararsi per iniziare a danzare. Durante le prove le cose tra lei e Giorgio non andavano per il verso giusto, quindi i sentimenti erano perfetti, dolore e disperazione, adesso che le cose tra di loro si erano sistemate, e lei era un po' più tranquilla come poteva esternare quelle sensazioni, assenti?
-Sarà un disastro.
-Perchè?- Gli aveva risposto, gli aveva spiegato cos'è che pensava non andasse, era nel più completo panico, ma la frase di Giorgio prima di iniziare a ballare l'aveva mandata nel panico ancora di più. -A fine tour, andrò in Russia, l'ho deciso questa notte mentre ti guardavo dormire. Non posso perdere questa grande opportunità, mi dispiace.-
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Aveva stretto le mani a tutti e tre, con un sorriso enorme stampato in viso, le avevano detto che il contratto sarebbe arrivato negli uffici della compagni a Milano entro e non oltre una settimana, che erano contenti di averla presa nella loro compagnia, era un ottimo elemento ed avrebbe fatto un enorme figura soprattutto accanto al nuovo ballerino.
-Io ancora non posso crederci.- Si era buttata sul divanetto di una delle tante sale del teatro molto più rilassata.-Adesso posso dedicarmi a questa cavolo di tesi, e poi si parte.
-Sono contento per te.
-Grazie.
L'aria era ritornata un po' fredda tra loro due, ma Marta non poteva fare una colpa a Giorgio per la sua decisione, lei non sapeva la verità, lei non sapeva tutto quello che si celava dietro quella ardua scelta.
-Non capisco perchè non avete detto nulla a Marta del provino fino ad oggi.
-Perchè se glielo avessimo detto prima sarebbe andata in panico. Sai per dove è il contratto?- Giorgio aveva negato con la testa ad entrambi i coreografi,era arrabbiato con loro ed era andato a chiedere spiegazioni.-Per la Russia. E' per la tua stessa compagnia, li abbiamo chiamati e gli abbiamo detto quanto siete straordinari insieme, ci hanno detto che in effetti stanno cercando una nuova prima ballerina, e ta dan, ecco l'audizione per Marta. Pensi ancora che dovremmo dirle la verità?
-No. Assolutamente no!
-E faresti bene anche tu, a non dirle nulla, a comunicarle la tua decisione di partire, esattamente prima di ballare, così sarà così tanto arrabbiata, triste, da ballare ancora meglio.
-Mi odierà.
-Partirete insieme.
Aveva deciso di non dirle nulla della sua decisione di partire, nulla della Russia, fino a quando anche lei non avrebbe avuto il suo contratto. Ma, le cose tra di loro erano tornate perfette, si erano sistemate, e quando si era sentito dire quelle cose da lei, era entrato in panico, e quella frase era uscita dalla sua bocca quasi senza volerlo.
Si erano ritrovati tutti insieme in un pub a festeggiare il nuovo contratto -ancora da vedere e firmare- di Marta. Era la sera di pausa dallo spettacolo quindi potevano permettersi qualsiasi tipo di alcolico e di festeggiamento.
-A Marta, che finalmente possa realizzare il suo sogno.
-Grazie ragazzi, siete fantastici, vi voglio bene e mi mancherete tutti.
-Posso parlarti un attimo?- Giorgio glielo aveva chiesto dopo un paio di ore, e dopo un paio di drink. Erano entrambi un po' ubriachi, ma Marta aveva accettato ugualmente di parlare, dovevano chiarire quella specie di lite che non c'era stata dopo quella frase di Giorgio. -Se ti ho detto quelle cose era per farti arrabbiare e farti ballare meglio, mi hanno consigliato di dirtelo. E' vero che parto per la Russia, ma credimi, è la migliore scelta che ho fatto in vita mia.
-Io sono contenta se tu parti, non voglio privarti di un futuro, come di dice, bello ecco! Mi ha fatto male perchè me lo hai detto un secondo prima di ballare.
-Mi dispiace,ma era questo il punto, farti ballare benissimo, esattamente come hai fatto e farti avere quel contratto.
-Tu sai per dov'è vero?
-Lo vuoi sapere o aspetti?
-Dimmelo.
-E' per la Russia.
E mentre gli raccontava tutta la storia, leggeva nel viso di Marta le espressioni di stupore, meraviglia e felicità, perchè realizzava che non solo avrebbe ballato in una delle più importanti compagnie di danza del mondo, ma sarebbe stata accanto al suo Giorgio. Gli era saltata al collo, abbracciandolo, baciandolo e ovviamente perdonandolo. In realtà non era arrabbiata con lui, l'aveva perdonato fin da subito, ma voleva fargliela pagare un po', fingendosi offesa.
Tornati
in albergo, non si erano divisi come erano soliti fare negli ultimi
giorni, anzi erano andati in camera di Marta per festeggiare ancora
ed al meglio. Avevano fatto l'amore per tutta la notte, consapevoli e
felici che finalmente non si sarebbero più divisi, che
sarebbero
stati insieme per anni, professionalmente, fisicamente e
sentimentalmente.
Erano
tornati ad essere Marta e Giorgio, e lei si sentiva una stupida se
per un attimo, se per qualche mese aveva pensato di poter stare
lontana da lui, perchè era la sua perfetta metà,
il suo ossigeno
come aveva già detto una volta, e senza di lui sarebbe stata
vuota,
incompleta.
Marta
e Giorgio, Giorgio e Marta, erano due nomi, due persone, due corpi,
ma rappresentavano ormai un anima ed un cuore, lo avevano capito
forse in quel momento, ma infondo lo sapevano dal primo momento in
cui i loro sguardi si erano incrociati.
L'ultimo capitolo! *___________* (anche se manca l'epilogo!)
Ok, Alessia non essere triste, perdirindina se lo sono, ecco perchè ritardavo nel postare, volevo rimandare questo momento. Beh che dire. Come avete visto qui, Marta ha superato il provino, ed ha scoperto, parlando e chiarendo con Giorgio, che anche lei andrà in Russia, quindi potranno stare insieme, potranno ballare insieme. Le cose tra di loro finalmente si sono sistemate definitivamente, si amano, lo hanno capito anzi, se lo sono ficcati in quella testa dura che si ritrovano. Adesso basta parlare. Grazie per aver letto ;)Ci rileggiamo la prossima volta con l'epilogo e poi sarà davvero la fine! Baci.
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Vi lascio i link delle storie che ho scritto fino ad adesso:
I’m coming back home. (Storia conlusa su Edward/Bella)
L’appartamento accanto (One-Shot Originale)
Past&present (One-Shot Originale, Romantico, Introspettivo, sulle scelte di vita. Potrebbe diventare un’ipotetica storia in futuro.)
Aspettando l’alba (Storia conclusa su Bella/Edward. Diversa dai libri della Mayer. Potrebbe esserci un ipotetico continuo.)
Stranger with my face (Storia in corso, originale. Thriller rating rosso. Due gemelle nate a Londra sono state separate alla nascita. Una è andata a vivere con la madre in America (la madre però poi è morta quando la bambina aveva 5 anni) e un’altra è rimasta a Londra con il padre. Nessuna delle due sa dell’esistenza dell’altra, fino a quando, per compiere una missione pericolosa e sbagliata, la gemella "cattiva" prenderà il posto dell’altra, rapendola e facendola prigioniera con l'aiuto del fidanzato e di una equipe di scienziati. )