Eccomi, ehm mi scuso e mi metto anche in ginocchio, scusate
davvero L’enoooorme ritardo, ma sto scrivendo anche un’altra storia e questa
non ho avuto modo di continuarla ^//^’’
Comunque, forse, qui avremo una svolta ù.U chissà. Non vi
anticipo niente ù.ù su su, buona lettura dolci donzelle :D
I love your
perfume
Da quella sera erano passati almeno due giorni. Ormai
mancava poco al termine della scuola, un mese stentato.
Quella mattina ero abbastanza felice. Ricordo ancora i
momenti passati quella sera. Dopo quel bagno ci siamo guardate negli occhi e ho
avuto la solita ed incredibile scossa lungo la schiena. Vederla solo in intimo
mi fece venire troppi brividi, soprattutto, quando avvicinandomi, la vidi accanto
alla sua migliore amica e il mio sguardo cadde sul suo fondoschiena.
Oddio, ancora quando ci penso il mio cervello va a farsi
benedire nei più oscuri meandri!
Comunque, ritornando a noi. Continuai a prepararmi finché,
pronta, uscii.
Quel giorno mi ero vestita semplicemente con dei jeans neri
(come al solito), con una maglietta a maniche corte nera, con una chitarra
stilizzata davanti e dietro la scritta “Vendi l’anima al blues”, ed infine le
solite vecchie converse.
Arrivata a scuola pensai subito che era da un bel po’ di
tempo che non vedevo Marco. Subito questo pensiero venne interrotto dal
suddetto interessato, che mi abbracciò.
<< Cara! Da quanto tempo! Dov’eri finita?? >> fa
lui
<< Dov’eri finito tu, invece! >> dico io
guardandolo storto. Lui fa la faccia di quello offeso e con il labbro
tremolante e mi risponde dispiaciuto.
<< Scusa piccola. Ho avuto da fare…sai com’è con quel
cretino di mio padre…Ho avuto ancora discussioni, inutili aggiungerei. >>
La mia espressione si addolcisce e gli do un bacio sulla guancia.
<< Dai tranquillo, ma come è finita allora? Alla fine
si è arreso? >>
<< Guarda non… >> non riesce a finire la frase
che già è suonata la campana ed è meglio entrare. Lui sbuffa e con un “ti
racconto più tardi” e un bacio sulla guancia, mi saluta.
Non capisco proprio perché suo padre si comporti così! Ė Assurdo!
Solo perché a lui piacciono i ragazzi. Mah.
La mattinata passò lenta senza eventi particolari. Tutto noioso
come sempre.
Verso le 12:20, ad un certo punto mi arriva un messaggio. Prendo
il mio caro cellulare che poveretto è sopravvissuto a cadute da altezze
inimmaginabili, e leggo sul display la scritta: “Nuovo messaggio da Ambra” e lo apro.
- Anastasia ti devo
parlare…Ė importante…Molto direi. Vediamoci più tardi verso le 17:30 in
spiaggia.-
Appena lessi il messaggio mi venne un tuffo al cuore. Tante
domande cominciarono a frullarmi nella testa.
“Forse, mi darà la fatidica risposta!” pensai agitandomi. Ormai
mancavano pochi minuti al suono della campana, e il mio cuore fremeva dalla
voglia di incontrarla per scoprire il motivo del suo messaggio.
Ed ecco la marmaglia di gente uscire dalla scuola, li seguii
finchè non mi diressi verso la strada che conduce alla fermata, ma una voce mi
fermò.
<< Anastasia, aspetta! >> Marco mi chiamò
avvicinandosi a me.
<< Come mai così di fretta? >> mi chiese lui malizioso.
<< Sempre con quella faccia tu, eh?? >> dissi io
guardandolo storto. Lui annuì con un sorriso a trentadue denti.
<< Comunque, così, ho da fare. >> dissi vaga. Lui mi
guardò intensamente per cercare di trapelare qualcosa, ma io lo guardai
indifferente.
<< Ok, comunque continuiamo il discorso domani allora. Vai a
sbrigare i tuoi doveri, a domani stronzetta. >> continuò lui scherzando.
Io sorrisi e gli risposi un “ti voglio bene anche io! Ciao” agitando la testa e
sorridendo.
Due minuti dopo ripresi la mia strada per tornare a casa. Arrivata,
come al solito la trovai vuota. Purtroppo i miei lavorano fino a tardi e quasi
ogni volta sono sola a casa a cucinarmi da sola.
Posai lo zaino nella mia stanza.
La mia mente vagava sull’immagine di Ambra: sul suo viso, sul suo
sorriso e sulla sua risata.
Ero in ansia…Troppa, per i miei gusti. Il tempo passava lento.
Dopo aver mangiato qualcosina, mi misi a studiare per il giorno dopo. Ogni tre
minuti guardavo l’orario e sembrava che il tempo si fosse fermato, dato che le
lancette erano ferme nello stesso punto. Oppure, si era rotta la sveglia!?
Sento le ginocchia tremare, non riesco a stare ferma!
Optai per fare una bella doccia, magari fredda! Chiusi il libro
velocemente, mentre mi alzai mi tolsi le scarpe e le calze, e per poco non
caddi. Presi il cellulare e il telefono portatile di casa e li portai in bagno.
Mi spogliai ed entrai velocemente dentro la doccia, posizionai la
maniglia dell’acqua verso quella tiepida e aprii. L’acqua iniziò a scendere
veloce sul mio corpo, rilassandomi. Alcuni pensieri arrivarono prontamente a
farmi visita. L’immagine di me e lei che, sotto la doccia, ci baciamo,
completamente nude, si presentò beffarda. Agitai la testa, scrollando quei
pensieri e portai la maniglia dell’acqua verso quella fredda, così da mandar
via i bollenti spiriti.
Dieci minuti dopo ero già vestita e profumata, guardai l’ora e mi
resi conto che erano già le 17:10.
Velocemente presi tutti gli oggetti che mi servivano e
uscii.
Il passo era abbastanza veloce. Beh, dopotutto ero in ansia!
E almeno il camminare veloce mi calmava un po’.
Arrivata al punto d’incontro, mi sedetti sulla sabbia. Il
sole era ancora alto e i raggi che filtravano attraverso le nuvole mi
accarezzavano il viso. Chiusi gli occhi e assaporai quel lieve calore.
<< Sei bellissima, lo sai? E i raggi del sole
incorniciano il tuo viso meraviglioso. >> mi girai di colpo imbarazzata,
completamente rossa in viso.
<< Ambra…N-non me l’avevi mai detto.. >> dissi
io alzandomi. Lei sorrise girandosi poi a guardare il mare.
<< Sai, ho riflettuto molto…su tutto quello che è
successo…sul mio comportamento >> qui fece una piccola pausa, in cui io
mi tormentavo l’orlo della maglietta, e la guardavo trepidante. Dopo un tempo
che parve infinito, si girò a guardarmi, avvicinandosi di qualche passo. I
capelli ondulati erano lucenti grazie ai raggi del sole, i miei occhi persi nei
suoi. Il mio cuore faceva una corsa mozzafiato contro il tempo. Migliaia di
farfalle nel mio stomaco facevano a gara anche loro. Ormai l’orlo della
maglietta non ne poteva veramente più. Avevo realmente paura di una sua
risposta negativa, ma…se sarebbe successo non avrei avuto alcun modo di poterla
conquistare. Pregavo in una risposta affermativa, la voglia di scoprire
l’eventuale e definitiva risposta, mi metteva a disagio ed era alquanto forte.
Inghiottii il vuoto e l’agitazione.
Ti prego non farmi soffrire ancora…
<< Alla fine ho preso una decisione…>> continuò
lei sempre guardandomi negli occhi.
<< Io… >> continuò lei. Ad un tratto la
interruppi.
<< Senti...Ambra…Se la tua risposta è “no”, e quindi
non vuoi fare niente, io cercherò di…almeno di dimenticarti…Anche se, i tuoi
occhi, così belli…così, che, appena li guardo mi ci perdo e non ne esco più,
nemmeno nei miei sogni. E il tuo profumo… >> chiusi gli occhi e aspirai
profondamente il suo profumo. << di lavanda…così meraviglioso. La tua
pelle, così candida e dolce…così morbida ed invitante…Sarà difficile, ma ci
prov… >> stavo finendo di dire “proverò”, quando mi ritrovai il suo dolce
e delicato dito indice sulle mie labbra, per zittirmi. Era a pochi centimetri
da me e dalle mie labbra, il suo profumo mi annebbiava il cervello.
<< Shhh…Non parlar più mia dea. Lascia che la tua musa
continui. Amore mio, sono stata una sciocca a comportarmi in quel modo. Non
avrei dovuto, ma…avevo paura. Avevo paura del giudizio della gente. Avevo paura
di questo sentimento, avevo paura perché per me è una cosa completamente nuova.
Ma ora ho capito, le mie paure sono diminuite rispetto a prima e so come devo
reagire adesso. >> detto questo prese delicatamente il mio viso fra le
mani e congiunse le nostre labbra dolcemente.
Non ci posso credere…Mi sta baciando…La fatidica risposta è
“sì”! Il mio cuore batte velocemente, così veloce e forte che vorrebbe uscire
dal petto.
Lei mi sta baciando ed io sto qui con gli occhi aperti a non
fare niente! Sono forse pazza??
No…Sono solo innamorata persa. Il problema è che devo
rispondere al bacio, se no potrebbe ripensarci!
Chiusi gli occhi e aprii lentamente le labbra per rispondere
al bellissimo bacio che mi stava dando.
Sentii la sua lingua leccare un labbro e poi toccare
delicatamente la mia, provocandomi una scarica di brividi lungo tutta la
schiena. Questa danza continuò per un tempo a me indefinito. Ero al settimo
cielo, ma l’ossigeno stava ormai scarseggiando, quindi ci staccammo e ci
guardammo negli occhi, poggiando la fronte l’una contro l’altra.
Lei si morse un labbro imbarazzata, io la guardai piena
d’amore, donandole un dolce sorriso.
<< Vorrei che questo momento non finisse mai. >>
disse lei.
<< Lo stesso vale per me. >> mi prese le mie
mani fra le sue e le portò al petto.
<< Non ho mai provato queste sensazioni. Giuro, sono
stupende! Scusami ancora se ti ho trattato in quel modo stupido… Purtroppo a
volte non riesco a capirmi nemmeno io, pensa tu. >> io sorrisi
dolcemente.
<< Tranquilla amore mio. L’importante è che ora siamo
qui, insieme. >>
<< Già.. >> si avvicinò nuovamente e mi baciò e
io prontamente risposi al bacio.
Successivamente passeggiammo lungo il Lungomare, mano nella
mano, fregandocene degli sguardi della gente e ammirando il mare.
Guardai l’orologio, ormai era tempo di ritornare a casa. La
riaccompagnai a casa e sull’uscio del portone mi abbracciò forte. Io ricambiai
e mi inebriai del profumo dei suoi capelli.
<< Purtroppo devo andare… >> dissi io.
<< Lo so… >> mi guardò negli occhi, poi si girò
a guardare se ci fosse qualcuno e se ci fosse qualcuno anche dietro di me, poi,
vedendo che non c’era nessuno, mi baciò dolcemente.
Ora sono a casa e ripenso a lei, ai suoi occhi e alle sue
labbra, al suo profumo, ai suoi capelli. A tutto.
Mi giro verso la libreria e cerco qualche libro da leggere.
Ancora è presto per cenare, quindi, ne approfitto.
“La passione di Artemisia” l’artista Artemisia Gentileschi.
Ne ha passate tante questa poveretta. Eh già.
Comunque, ritornando a noi. Mi immergo nella lettura, quando
ad un tratto il cellulare vibra nella tasca dei miei jeans e io ovviamente
salto in aria! Comunque, apro il messaggio senza leggere il nome e comincio a
leggere.
- Bene, cosa posso
scrivere?...È da quando sono salita a casa
e mi sono messa sul letto che ti penso...avevo preso il cellulare fra le mani
perché volevo scriverti qualcosa, ma solo adesso mi viene in mente cosa
scrivere. Sei davvero dolce, hai aspettato tutto questo tempo per avere una
risposta da me. Ora che vorresti fare? Anzi la domanda me la dovrei fare io,
che vorrei fare..? Ci ho riflettuto, se tu vuoi…forse non dovrei chiedertelo
qui, forse è meglio di presenza… -
- Anche io ti penso,
da quanto ti ho lasciata sull’uscio della porta, la mia mente va a quel momento
in spiaggia…a quel bacio, al tuo profumo…cosa devi chiedermi amore mio? –
La risposta non tarda ad arrivare.
-Io..beh, una cosa…te
la chiedo domani, basta, ho deciso. – alzai un sopracciglio e con un “ok” e
una faccina sorridente, mandai il messaggio e continuai a leggere.
Bene bene, cosa dovrà chiedere la nostra cara Ambra ad Anastasia??
Ahhh, proprio non lo so u.U
Finalmente si sono scambiate il bacio tanto desiderato e
quella poveretta di Anastasia ha ricevuto la fatidica risposta *w* che dolci
che sono u.u comunque, spero che vi sia
piaciuto questo chappy :D
Scusate ancora il ritardo T^T spero di essermi fatta
perdonare con questo :D XD
Mi raccomando :D commentate J
ringrazio anche solo quelli che leggono senza commentare, e ovviamente anche
quelle ragazzuole che hanno inserito la mia storia nei preferiti & co. :D
Sia chiaro, è sempre un coso streuso XD ahahaha
Spazio commenti:
littlewhitedevil – beh :D, si il primo capitolo è venuto un po’
così, come viene prima XD meno male che ho tolto le faccine XD nemmeno a me
piaceva. Comunque, qui finalmente si baciano *-* che dolci vero? XD bah, a
volte anche io non so che scrivere, quindi non ti preoccupare ;D
Grazie per il commento :D
Al prossimo capitolo ^-^