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Autore: Gaea    24/05/2011    2 recensioni
Un castello, una scala.
Un sogno rimasto nella retina anche dopo il risveglio... dopo mesi e mesi (diciamo anche anni) ha trovato un seguito. O forse no?!
Un castello. Una scala. Qualcuno dimenticato che aspetta
Genere: Avventura, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aspetto che arrivi e salga perché non ho altro da aspettare

 

L'alba porta il profumo del mare.
Mi alzo, mi scarico, raccolgo le ceneri della notte
cerco di ricordare da quanto tempo sono qui
non lo so
la barba è sfatta: due giorni
le unghie lunghe: due settimane
la pelle, cuoio vecchio: due mesi

e ancora mi chiedo quando si concluderanno questi maledettissimi quattro lustri in mezzo al più fottuto nulla

 

ammiro il cristallo sotto di me, le scaglie di luce dell'enorme drago addormentato
il suo respiro regolare
guardo fuori dalla finestra

così in alto nemmeno gli uccelli osano volare, forse solo le aquile
ma qui non ci sono aquile
 

Ho sputato sangue per essere qui
ma perchè sono qui?
Ricordo che volevo dare lustro al mio clan
volevo essere Re per un giorno
volevo che il Vecchio mi guardasse e ricordasse il mio viso
ma tutto passa e niente rimane e nemmeno le rughe in più mi convincono che il tempo sia passato
che il tempo passerà
e che potrò lasciare questo assurdo buco

Ricordo che volevo salire
davvero
ma poi, perché fare tanta fatica?
Il sole è implacabile
la sete letale
il marmo abbaglia come lame di ghigliottina

 

Non tornerà.
Nessuno la riporterà da me
Nessuno...cosa?
Chi?

più che aquile polli
perchè non vengono?
io aspetto
aspetto lui perchè non ho altro da aspettare
solo il sorgere del sole e il calare della notte
Aspetto che il Vecchio Padre mandi qualcuno a farmi uscire
accompagnandomi giù per l'Infinita
candida come il più candido dei cigni,
bellissima
io, sempre in fiore
io, sempre giovane
bianca sposa di colui che salirà e sarà Re per sempre

 

Nessuno sa davvero cosa significhi stare qui
si immaginano gesta eroiche
si immaginano creature feroci
nessuno sa davvero quanto feroce sia il sole
nè quanto eroico sia l'assoluto ozio in un assoluto nulla
Solo nelle favole che mi racconto la notte trovo conforto
ma chi, dopo diciannove anni di questo inferno, crede ancora alle favole?
 

le favole raccontano di principesse chiuse dentro alte torri
e di castelli da sorvegliare in attesa del principe
non parlano certo di luoghi dimenticati
e spettri che ululano la notte
dentro il cuore che si fredda

chi crede più alle favole?

 

Non la ricordo.
Che Dio mi perdoni
Ho dimenticato la mia unica bambina

 

 

 

Sono la Figlia e prima o poi qualcuno verrà a salvarmi. Di certo nessuno può dimenticare le favole
Di certo nessuno può dimenticare il Castello
Di certo nessuno può dimenticare me.

 

____________________

sarà il caldo, mi è uscita questa cosa qua.

Sì, duedicoppe. È spudoratamente una brutta copia del tuo stile. Ma amo avere tre personaggi in un solo foglio! Anche se i miei hanno una mezza logica e un minimo di legame: ci tengo ai neuroni dei lettori.

Se invece non siete lei, ma volete vedere la Musa di questa cosa, fate un salto qui
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=99844
vi innamorerete!

Credo sia tutto chiaro. Se non lo è, chiedete pure :)
 

   
 
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