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Autore: angelikakiki    24/05/2011    7 recensioni
Lily e James: due giovani impareranno ad amarsi in un mondo di guerra
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Marzo arrivò con una velocità impressionante. Ora era ufficiale: i MAGO erano alle porte. I professori cercavano di mantenere la calma tra gli studenti alle notizie di morti quotidiane, distraendoci con i MAGO. E malgrado si iniziavano a fare le belle giornate, poco importava, perchè eravamo rinchiusi in biblioteca a studiare. Marlene e Remus ormai avevano preso il via. Era ufficiale. Malgrado Remus cercava di non farlo vedere, Marlene gli piaceva tantissimo. Lei invece non si faceva problemi a dirlo apertamente. Mary e Sirius erano affiatatissimi. Solo Peter era ancora single. Ma scriveva quotidianamente articoli per il giornale di Brown, e prendeva regolarmente soldi da inviare ai suoi genitori. Forse era questo il suo concetto di serenità. In fondo, lo capivo: non doveva essere facile per lui. James, intanto, aveva vinto la partita contro Tassorosso. Si avvicinava giugno, tutti lo sentivamo, chi più chi meno. Eravamo tutti felici. Tutti, per ora.
Sentii un rumore nell'oscurità. Mi svegliai. Che ore potevano essere? Guardai la finestra. Stava sorgendo l'alba.  Mi alzai dal letto dolorante. Nessuno era nel Dormitorio. Mi guardai intorno. Mary apparve improvvisamente.
“ Lily...” sussurrò. Mi agitai. Cos'era successo? Mary era in lacrime.
“ Cosa c'è che non va, Mary? Hai litigato con Sirius?” chiesi mettendomi i jeans. L'avrei ucciso. Lei scosse la testa.
“ Remus" sussurrò tra le lacrime.
" Che cosa è successo?" chiesi infilandomi la prima maglietta che vidi.
" Lui... non ce la faccio, aspetta, andiamo in Sala Comune..."
 Mi precipitai nella Sala Comune. La McGranitt stava lì. Vederla in piedi, con i capelli sciolti e in camincia da notte mi fece uno strano effetto, ma non ci badai.
“ Ragazzi, forse non sarebbe il caso di... forse il signor Black...”
“ PROFESSORESSA!” urlai. Tutti si voltarono. James, Sirius, Peter, Alice, Frank... Sgranai gli occhi. Remus?
“ Remus?" domandai. La McGranitt cercava di nascondere il suo dispiacere. Tutti cercavano di farlo.  
“ Signorina Evans... forse è meglio che si sieda...” disse la professoressa. Scossi la testa. Qualsiasi cosa fosse successa, non mi sarebbe piaciuta.
“ VOGLIO SAPERE CHE SUCCEDE!” esclamai in singhiozzi. James si avvicinò e mi abbracciò.
“Il padre di Remus... è morto” disse. Rimasi sbigottita. No... non poteva essere... prima Charles e adesso...
" No..." sussurrai, cercando di nascondere a me stessa la verità.
“ Sì, Lily, è così...” sussurrò James. Mi liberai.
“ Dov'è lui?” chiesi asciugandomi gli occhi.
“ Sta a casa sua. Suo padre è stato attaccato mentre tornava a casa dal lavoro. Non sappiamo bene come sia successo, ma..."  comunicò la McGranitt. Osservai il camino.
“ Quando l'ha saputo?” chiesi.
“ Stanotte... poche ore dopo l'attacco...” disse Peter. Guardai Mary.
“ Devo raggiungerlo!” esclamai.
“ Temo che non si possa fare, signorina Evans” disse la McGranitt.
“ Servirebbe una giustificazione e un permesso per...”
“ E INVECE SI FARà!” dissi fuori di me.
“ REMUS è UN NOSTRO AMICO! CI ANDRò IN VOLO, SE NON MI FARà ANDARE!” urlai. La professoressa non si scompose più di tanto. Notai solo un lampo triste passarle negli occhi. Annuì.
“ Molto bene. Allora, tutti dal Preside. Vediamo che si può fare...” annunciò. Ancora in pigiama, andammo tutti dal Preside.
“ Professore, la prego...” implorò Sirius. James era silenzioso, zitto e immobile, seduto su una sedia. Silente sorrise triste.
“ Vi capisco davvero, ragazzi, mi dispiace molto... Minerva, questi sono amici intimi di Remus. Mostrare indulgenza è un atto che ci rende umani. Sarebbe quantomeno crudele privarli di consolare il loro amico. Avete il mio permesso. Penso che sarà sufficente questo” disse con semplicità. Indicò il camino. Entrai io per prima. Con voce ferma recitai l'indirizzo che James mi disse.. E precipitai nel vortice di camini. Mi ritrovai in una piccola villetta di campagna. Guardai il salone: logoro, disordinato. Le tende alle finestre sporche erano strappate, e qua e là c'erano vecchi divanetti consumati. Remus stava su uno di quelli. Piangeva. Mi avvicinai. Lui non si accorse di me. Mi sedetti sul divano silenziosamente. Solo dopo mi vide. Si voltò con le lacrime agli occhi. Vederlo piangere era uno spettacolo mostruoso. Remus, colui che risolveva i miei problemi, che mi rassicurava... vederlo in quello stato. Ora capivo perchè James non si voleva far vedere quando piangeva: lo shock per i suoi amici sarebbe stato atroce.
“ Lily...” sussurrò. Lo abbracciai. Lo abbracciai forte, piangendo con lui. Gli altri anche vennero. E tutti piangemmo insieme come una grande famiglia.
Il funerale fu intimo e sbrigativo. Remus non poteva tollerarne altri. Entrambi i genitori. Io sarei caduta. Ma lui no. Reagiva. Reagiva. Eccome se reagiva. Tornammo a Hogwarts il giorno seguente. Eravamo nella Sala Comune. Restai con lui, mentre gli altri salivano a dormire. James mi diede un bacio veloce, sorridendomi.
" Se qualcuno può farlo stare bene, questa sei tu, Lily" disse prima di salire.
Remus fissava il fuoco, con estrema passione. Misi una mia mano sulla sua.
“ Remus... per qualsiasi cosa...” dissi. Lui sorrise amaramente.
“ Odio Voldemort” sussurrò. Come poteva non farlo?
“ Odio il fatto che mi abbia portato via tutto. Ma appunto perchè lo odio, riconosco che va fermato. E piangersi addosso non serve niente. Li vendicherò, Lily. Lo farò, perchè loro non hanno un'arma che invece noi abbiamo: l' Ordine. Siamo in tanti, e siamo con Silente. Questo dovrebbe bastare. Ti giuro che non avrò pace, finchè... finchè...”
“ Ho capito. So quello che vuoi dire. Io ti sono vicina, sul serio. Ma adesso devi reagire. Pensa all'Ordine, è colpa di... è copa Sua se ci sono tutti questi morti... devi lottare, Remus. Sorrise stancamente.
" James è andato su?" chiese. Annuii. Mi aveva augurato prima la buonanotte. Mi prese una mano.
" Grazie di stare qui vicino a me. Io... è già la seconda volta che mi sei accanto e...
" Per tutte le volte che tu l'hai fatto con me, Rem!" ammisi.
“ Vai a letto, Lily, è tardi...” sussurrò. Scossi la testa.
“ Oggi sto con te...” affermai. Scosse la testa.
“ Non voglio che rinunci al tuo sonno per me. Io me la cavo...” No, non era così.
“ Non vorresti per una volta che qualcuno provasse a... salvare te? Non devi mostrarti forte, Remus. Già lo sei. Ma per una volta... fatti aiutare...” sussurrai. Anche io stavo a pezzi, lo dovevo ammettere. Non che conoscessi il padre di Remus personalmente, ma sapevo quanto per Rem fosse importante. Ma il mondo girava ancora, e doveva continuare a girare.
" Troppe volte sono stato salvato. Mi avete sempre aiutato, io...
" Tu sei un essere umano e come tale vai aiutato! Non sei infallibile!" esclamai. Scosse la testa.
" No, io sono un lupo mannaro. Non merito le vostre attenzioni... solo perchè vi faccio pena..." ok, questo era troppo.
" Tu credi di farci pena? Remus, tu sei... sei una persona eccezionale! Sei intelligente, riflessivo, simpatico, romantico, sensibile, razionale... scherzi?? Tu non ci fai pena! Tu ci susciti ammirazione, Remus! E te lo dice una persona che per poche persone prova ammirazione! Ma tu sei una di quelle!" ammisi. Mi guardò.
" Grazie, Lily.
" Ma è la verità.
" Grazie lo stesso. Grazie per avermi detto la verità.

Spazio dell'autrice: Allora, intanto scusatemi per l'immenso ritardo. E soprattutto per il capitolo scadente. Remus è un adulto combattivo, deciso nella sua battaglia contro Voldemort. Volevo dargli un altro pretesto per lottare, al massimo delle sue possibilità.

  
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