La bolla d’aria entra come un dolce caldo.
Si infiltra nelle ossa, che diventano meno dure e fredde per appena un attimo.
No - forse non avrei dovuto andarmene.
E’ inverno, ma per un attimo non ho più freddo.
Li immagino ancora - loro, lei - in quella tenda, la neve alta, il freddo che gela le loro ossa.
E’ troppo comodo ascoltare tutto il giorno Radio Potter.
Commemorare i caduti, un minuto di silenzio per ognuno.
- Ron - dice una voce.
E’ il momento di uscire e rischiare di essere anche io non più che un nome sussurrato.