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Autore: enchatedfire    25/05/2011    4 recensioni
non poteva mandare tutto all'aria non in quel momento, con una mano strinse la maglietta di lui, l'altra la fece scendere più giù lungo la sua schiena e strinse il bordo estremo della sua maglia, doveva sembrare reale, lui portò una mano dietro alla sua testa e se la porto più vicino, sorrise tra le sue labbra e mordicchio il labbro di lei, riprendendo subito a baciarla poi si scostò e si avvicinò al suo collo, prese a baciare anche quello, lei si nascose leggermente dietro alla sua spalla e cercò di respirare ma quel bacio le toglieva il fiato, la fece poggiare sullo scaffale dietro di lei, le passò una mano sulla gamba liscia e carnosa e poi dinuovo e dinuovo ancora, lei prese la maglia di lui e liela sfilò senza staccarsi mai dalle sue labbra, la porta di lato a loro si chiuse, Aaron non sembrava essersene accorto tant'è che continuò a toccarle la gamba lei passò una mano sui pettorali di lui e lo spinse leggermente indietro, -se ne è andato- disse -ma penso sia ancora dietro la porta-.
PRIMA FF SPERO PIACCIA A QUALCUNO gli one direction entrano dopo qualche capitolo(:
Genere: Romantico, Science-fiction, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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capitolo revisionato il 28/07/2011

vorrei scrivere qualcosina per iniziare perchè nel primo capitolo ero un po' timida uu fino ad adesso ho avuto otto visite e vorrei ringraziarvi davvero, zero recensioni çç perciò vi solleccito a lasciarmi un commentino *-* dopo di che vi chiedo scusa per come vengono presentati i capitoli a livello estetico, non sono brava nel mmh aggiustare (?) spero che il capitolo vi piaccia, enchatedfire.






capitolo 2



- se ne è andato,ma penso sia ancora dietro la porta. -  disse Allie ad Aaron spingendolo leggermente indietro e riprendendo fiato.


Carter sembrava confuso, sbattè un paio di volte le palpebre e sembrò riprendersi.

- oh ... si-  sussurrò.

Cadde il silenzio per un po' nella stanza ma venne interrotto quasi subito da Allie.

- Il tocco della gamba potevi anche risparmiartelo- disse sussurrando alla luce fioca.


- non mi sembrava ti stesse dispiacendo. - dissero un Carter e il suo sorrisetto furbastro sulle labbra.


- Penso che a te non stesse dispiacendo, Carter. - disse lei portandosi la mano vicino all'orlo della vestaglia celestina ed alzandosela leggermente con l'indice finchè non arrivo alla coscia in sè e per sè.


Lui sorrise e disse - nemmeno a te in ogni caso -.

Si portò una mano sui pettorali.

Lei lo guardò negli occhi, immobile nell'oscurità ma non disse niente, lui fece altrettanto.


Carter raccolse la sua maglia dal pavimento e se la rimise.



- Penso che dovremmo fare qualcosa - disse facendo oscillare il peso prima da una parte e poi dall'altra con le mani in tasca.


Trips era soprappensiero, non pensava a niente in realtà, era solo assorta, si, assorta nel vuoto.


- qualcosa? - il suo tono era quasi retorico ma era una domanda.


- qualcosa - ripetè lui, fissando la ragazza - ... sai tipo -  sembrò pensarci - per fare andare via il tipo là fuori - spiegò a bassa voce.


- Quando dici qualcosa cosa intendi, e s a t t a m e n t e ? -  la Trips scandì bene l'ultima parola.


- Non saprei - rispose lui vago.


La Trips si limitò a squadrarlo ma non disse niente.


Aaron si sedette a terra incrociando le gambe a mò di indiano, fece segno alla Trips di sedersi anche lei battendo leggermente a terra con la sua mano.


Lei sembrò pensarci ma dopo con un leggero cenno del capo si sedette anche lei,accanto a Carter... e pensare che era uscita solo per andare al bagno.


Appoggiò la testa alla mensola dietro di lei e chiuse gli occhi espirando leggermente.


Carter si spostò, si girò verso di lei e si alzò, lei socchiuse gli occhi e gli richiuse dopo aver visto che si era alzato, lui le si avvicinò lentamente, si mise quasi a gattoni sopra di lei e si piegò poggiandosi a terra, Allie sentì il suo respiro sul viso e aprì gli occhi ritrovandoselo lì davanti, cercò di drizzarsi mettendosi a sedere ma non poteva per colpa di Carter.


- Cosa stai facendo? -  chiese aggrottando le sopracciglia.

- stiamo sprecando tempo - disse lui.

- allontanati Aaron - intimò lei scrollando le spalle ma lui rimase lì dove era - sei forse sordo? - chiese la Trips.

- Ho sentito -  disse lui

- allora perchè non ti sposti ? - chiese lei sarcastica

- perchè voglio fare qualcosa - disse lui avvicinandosi, lei tentò di mollargli uno schiaffo ma Carter bloccò la sua mano -  siamo maneschi Trips?-  chiese lui sorridente, ancora sopra di lei

- siamo stufi Carter - disse lei ripetendo - l a s c i a m i a n d a r e - scandendo attentamente le parole.

- che male può farti? - disse lui tentando di avvicinarsi di nuovo, ma lei questa volta non si sarebbe fatta fregare, riuscì a spingerlo lontano e cercò di allontanarsi anche lei da lui.

Carter si alzò.

- non stai mai al gioco, Trips... sei davvero una noia - le disse, in Allie montò una rabbia omicida.

- io noiosa? la tua idea di divertimento, di "q u a l c o s a" implica necessariamente una presenza femminile e io, I O sarei noiosa? - affermò guardandolo con disprezzo.

Lui sembrò quasi pensarci e poi aggiunse - direi di si -.

La Trips gli diede un "calcio" sulla gamba, che fu la prima cosa a trovare davanti, e lui, non aspettandoselo, barcollò indietro e andò a sbattere contro lo scaffale alle sue spalle, qualcosa traballò, entrambi alzarono il viso verso l'alto e senza nemmeno il tempo di rendersene conto un barattolo colmo di vernice verde acceso si precipitò addosso alla Trips e la sporcò interamente dalla testa ai piedi, carter, per sua (s)fortuna rimase leggermente schizzato.


La Trips si alzò in piedi e intimando col dito verso lui disse - l'hai fatto apposta! -. 

le forme della Trips erano delineate dalla vernice che aveva bagnato la sua camicia da notte facendo si che si vedessero in modo più che lecito tutte le sue parti più intime



- Io non ho fatto niente, è successo, anche la mia maglietta si è rovinata! - disse indicando le macchioline.

la Trips incalzò.

- non penso che quelle macchioline siano proprio la stessa cosa di cui sto parlando io!-  disse.

- ORA - scandì lui - calmati, vai in camera tua e sciacquati, tanto oramai il sorvegliante se ne sarà andato sicuramente - propose.


- C'è solo un minuscolo problema -  disse lei - il mio bagno è rotto! -  affermò.


Lui la prese per il braccio e facendole segno di stare zitta aprì la porta, si guardò intorno e trascinò dietro sè la Trips per i corridoi fino ad arrivare ai bagni.


- Ecco - disse lui scocciato  - ora puoi lavarti in pace -.

detto questo fece per uscire ma la trips lo bloccò.

Era rossa in viso quando disse - le doccie sono aperte... -

-
quindi? - chiese lui come se non capisse il problema.

- QUINDI? -  abbassò il tono - quindi se arriva qualcuno e mi vede sotto la doccia? - sbottò.

lui sorrise - che dovrei fare? - chiese.

- Tu ti metti all'angolo e aspetti - disse lei imbarazzata - e non sbirci - aggiunse vedendolo perlustrare proprio allora il suo corpo avvolto nella vestaglia bagnata.


Lui fece cenno di si con il capo e lei si diresse dietro il muro.

si tolse i vestiti e la biancheria, si infilò sotto la doccia e cercò di togliersi la vernice che nel frattempo aveva iniziato a seccarsi, girandosi Allie vide due cose: prima cosa; il vetro si era appannato, seconda cosa; qualcuno sbirciava dallo specchio.

- ti vedo - disse.

Poi spense l'acqua tornò all'angolo nascosta dal muro e trovò un asciugamano nell'armadietto, era piccolo ma riuscì ad asciugarsi, si rimise la biancheria e gettò l'asciugamano fra quelli sporchi.

- sei ancora li? -  chiese facendo capolino e notando che il ragazzo c'era ancora,  tornò dietro dove prese il phon e mettendolo al massimo asciugò un po' i capelli.


Si riaffacciò verso Carter e disse - non ho niente da mettermi, la vestaglia è verde - affermò.

- Puoi mettere questa -  disse togliendosi la maglia e porgendogliela come se fosse una cosa normalissima.

lei un po' titubante la prese e sa la infilò, uscì da dietro il muro e a seguito del ragazzo percosse i corridoi, lui la lasciò poco distante dalla sua camera dicendo -  se vuoi entrare non c'è problema - molto probabilmente sottointendendo un qualche doppio senso ma lei sorrise e girandosi sulle punte si diresse finalmente alla sua camera. 

Carter si voltò a guardarla, era un po' più alto della Trips quindi la sua maglietta le arrivava poco oltre il sedere ma le lasciava scoperte tutte le gambe, alla fine la Trips non era così male pensò sorridendo entrando in camera sua.
  
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