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Autore: Ang3l    25/05/2011    4 recensioni
All’improvviso, sentì un respiro caldo contro il suo orecchio e la voce di Sasuke vicinissima “Se hai bisogno di un’amante, non hai che da chiedere, e lo sai” mormorò, facendolo rabbrividire. Ma prima che Naruto potesse reagire, il ragazzo si era già allontanato, guardandolo con uno strano sorrisino sulle labbra “Non dirmi che hai ancora paura di quel ragnetto” lo schernì.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Spider Attack

Storia altamente demenziale, dedicata alla mia adorata Roby e al mio odiatissimo ragno saltellatore xD




La finestra si spalancò di colpo, vinta dal furente soffio del vento che reclamava indignato la dovuta attenzione, sbattendo con un colpo sordo contro la parete. Il vetro vibrò infastidito, risvegliato bruscamente dal suo monotono riposo.
Ma il vento, si sa, non si ferma a prestar attenzione a nessuno. Soffia, corre, travolge. Indifferente.
Continuò tranquillo il suo giro turistico per la stanza, comportandosi peggio di un’ispettore di polizia o un padrone di casa alquanto puntiglioso, soffermandosi talora tra le lenzuola fredde e sfatte del grande lettone, annusando con fare critico il mucchio di vestiti sporchi nella cesta, gettando con disprezzo alcuni fazzoletti sul pavimento. La pesante tenda dall’aria alquanto polverosa, sbuffò irritata il suo parere, costretta a danzare insieme a quell’ospite inatteso e sicuramente sgradito.
Un’ultima occhiata sotto l’armadio, soffiando una nuvola di polvere verso il soffitto, e il vento sembrò essersi finalmente deciso a battere in ritirata, quando un leggero sbuffo dall’altra parte del tavolo, non lo indusse a cambiare idea. Si avvicinò lentamente alla figura in ombra, insinuandosi tra i setosi capelli già scompigliati, sfiorando la fronte corrugata e scendendo giù, ad accarezzare le morbide guancie.
Ma il ragazzo non vi badò minimamente, accucciato nella sua postazione dietro una sedia ribaltata, scopa alla mano, e gli occhi fissi sul suo avversario, dall’altra parte della stanza.
Era da più di un’ora che si guardavano, silenziosi. Entrambi aspettavano che fosse l’altro a fare la prima mossa e, ovviamente, nessuno dei due voleva essere il primo.  Anche se, Naruto era pronto a giurarci, l’altro lo stava solo prendendo in giro. Di sicuro aveva architettato una qualche strategia, uno di quei suoi maledettissimi piani per metterlo fuori uso.. si, si. Quel bastardo stava solo aspettando il momento giusto, sicuramente si aspettava che sarebbe crollato dal sonno, e poi… zack! Avrebbe attaccato.
Ma, quant’è vero che si chiamava Naruto Uzumaki, non si sarebbe mai lasciato sconfiggere.
Rafforzò la presa sul manico della scopa, oggetto che non avrebbe esitato ad usare come arma se necessario, e alzò il mento in aria di sfida.
Tsè, figurarsi se lui, futuro Hokage, avr…
“Naruto”
 Il ragazzo sussultò spaventato nel sentirsi chiamare, lasciando cadere la scopa con un urlo da femminucce. Si alzò di colpo, voltandosi verso la finestra “Teme!! Ti sembra questo il modo di entrare?!”
Sasuke, seduto comodamente sul davanzale con le gambe divaricate e la solita espressione annoiata dipinta sul volto,si prese qualche secondo per percorrere il corpo dell’altro col suo sguardo pigro “Cosa stavi facendo?”
Naruto lo ignorò, incrociando le braccia al petto “Non sono affari tuoi” sbuffò,  gonfiando le guancie.
“Cosa ci facevi con quella scopa?”
Gli occhi chiari del ragazzo si abbassarono veloci, colpevoli “Mi esercitavo nella danza del bacio, no?” fece sarcastico.
All’improvviso, sentì un respiro caldo contro il suo orecchio e la voce di Sasuke vicinissima “Se hai bisogno di un’amante, non hai che da chiedere, e lo sai” mormorò, facendolo rabbrividire. Ma prima che Naruto potesse reagire, il ragazzo si era già allontanato, guardandolo con uno strano sorrisino sulle labbra “Non dirmi che hai ancora paura di quel ragnetto” lo schernì.
“Non è un ragnetto!” scattò il biondino, stringendo il pugno “E’ una dannatissima creatura piena di zampette terrificanti che non vede l’ora di pungermi e… “ si bloccò di colpo, guardandosi attorno confuso.
“E…?” Lo incoraggio l’altro, tanto per vedere la stupidità di quel dobe dove potesse arrivare.
Ma Naruto sembrò non sentirlo, continuando a guardarsi freneticamente intorno “E’ scomparso… è scomparso… dov’è? Dov’è? Dov’è?” farneticò, riafferrando la scopa.
“Di cosa parli, ora?” alzò gli occhi al cielo.
“DEL RAGNO!” urlò quasi l’altro. E senza dare tempo a Sasuke di dar sfogo ad una della sue rarissime risatine, gli gettò le braccia al collo, aggrappandosi come una bambina impaurita al suo papà “Si è nascoto da qualche parte per saltarmi addosso all’improvviso! AHH!!!!!” continuò a urlare, disperato.
Sasuke scosse il capo, chiedendosi cosa avesse fatto di male per meritarsi un ragazzo tanto idiota, per poi stringerlo contro di sé “Bè, se sei tanto terrorizzato da un ragnetto”
“Insetto peloso molto grande”
“Comunque sia, puoi sempre rimanermi attaccato” concluse, posandogli le mani sul sedere tondo e sodo.
Naruto fece per staccarsi, punto nell’orgoglio –lui non aveva paura di niente, ehi!- ma un fruscio sospetto nell’aria lo fece desistere, stringendosi ancora di più Sasuke contro “Me la pagherete entrambi domani” bofonchiò.
E Sasuke sorrise. Doveva proprio ammetterlo, quel ragnetto cominciava a stargli simpatico.
 
   
 
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