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Autore: Medea Astra    25/05/2011    7 recensioni
Adesso che i loro corpi giacciono sul freddo pavimento, privi del respiro, della loro forza vitale, forse sarebbe opportuno rivivere con loro le ultime ore di una vita breve ma intensa e forte quanto la morte che improvvisamente li ha coinvolti nella loro ultima danza e con quel bacio fatale gli ha tolto la possibilità di vedere sorgere il sole per un’altra volta…
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
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Olga

Sono seduta su una sedia di legno un po’ sgangherata e, con aria sognante guardo i fiori sul balcone davanti a me. Sono davvero meravigliosi, il loro colore, così simile all’oro mi ricorda lo sfarzo di quella che fino a pochi mesi fa era la mia casa. Vorrei tanto poter uscire per sentire il loro profumo e bearmi della morbidezza dei loro petali ma, fra me e loro, fra me e la libertà , ci sono delle spesse sbarre di ferro.
Per una ragazza abituata a vivere a contatto con il mondo esterno non è affatto facile non poter uscire di casa. Da quando siamo arritati a casa Ipatiev la presenza continua delle guardie ci ha creato molti problemi. Questi uomini reclutati dai bassi fondi non fanno altro che minare la nostra serenità non lasciandoci soli neppure per un momento. Ce li troviamo ovunque: in sala da pranzo, in salotto, in giardino e ieri perfino in bagno. Maria infatti, dopo aver fatto il suo solito bagno pomeridiano si stava vestendo nell’anticamera del bagno principale quando un uomo, se così lo si può definire, quel vile ed infimo essere, Iakov Yuorosky è entrato come se nulla fosse per prendere delle lame da barba per sé e i suoi commilitoni. Quando Maria ha raccontato dell’accaduto a noi sorelle, siamo state tutte d’accordo sul fatto che fosse meglio non dire nulla a mamma e papà che già soffrono molto a causa di Aleksej.
Baby settimana scorsa è caduto dal letto e la sua gamba destra è ancora una volta vittima di un’emorragia che non gli permette di camminare. Mamma questa volta l’ha presa davvero male. Si sente sempre più responsabile delle sofferenze di Aliosha e noi tutti non possiamo fare a meno di compatire il suo dolore di madre. Non sono ancora sposata e non ho bambini ma non oso immaginare quanta tristezza si celi nel povero vecchio cuore di mamma.
Papà è passato poco fa dalla mia stanza e mi ha detto che nel pomeriggio avrebbe preso il the con lei per cercare di farla distrarre un po’. Io naturalmente mi sarei dovuta occupare del nostro raggio di solo ma Tatiana si è offerta di farlo al posto mio. Quell’adorabile creatura ultimamente è sempre a disposizione di tutti, non mi stupisco che la mamma la tratti meglio di noi altre.
Io sinceramente non mi cruccio molto per la mancanza di attenzioni da parte di mamma, io e lei non siamo mai andate molto d’accordo. Ha un carattere troppo bigotto per certi aspetti ed io, secondo lei, sono troppo reazionaria. Il mio sogno ad esempio sarebbe quello di sposare un soldato ed avere tanti bambini. Mi piacerebbe trascorrere le mie giornate a cucinare e pulire casa. Vorrei cucire tutte le tovaglie per le grandi tavolate da mettere in giardino dove mangiare con i bambini d’estate. Per me desidero solo una vita semplice, all’insegna della frugalità. Mamma però non è d’accordo con queste mie idee, le giudica poco adatte per una granduchessa. Lei vorrebbe che mi sposassi con uno dei ministri di mio padre o, meglio ancora, con qualche principe europeo in modo da condurre una vita agiata.
Proprio su queste nostre differenze caratteriali discorrevo ieri sera con Aliosha che mi faceva notare come in realtà io e lei siamo molto simili. Lui è un bambino meraviglioso e devo ammettere anche molto maturo per la sua età. Credo che tutto sia ascrivibile alla sua sofferenza continua. Ormai nel sentirlo parlare nessuno oserebbe dire che si tratti di un quattordicenne, chiunque crederebbe di discorrere con un giovane uomo.
È molto intelligente e quando sta bene il suo colorito diventa roseo e anche la bellezza del suo volto si palesa al mondo. Credo che quando finirà la prigionia non sarà affatto difficile trovargli una moglie e sono certa che sarà la donna più felice al mondo perché lui le dedicherà mille e più attenzioni.
Inizia a fare un po’ di fresco, mi alzo per chiudere la finestra e mi avvio verso la cucina. Lungo le scale sento Youroski parlare con i suoi uomini a voce bassa. Chissà cosa staranno complottando quei loschi figuri. Spero solo che non ci facciano del male.
Poche ore dopo…
Il soviet degli urali ha decretato la vostra condanna a morte… le parole del telegramma che annunciano l’uccisione dello zar e della sua famiglia. Un mormorio concitato si leva tra i presenti quando le baionette esplodono i primi colpi, il silenzio cala come una pesante coltre. Tra il fumo Olga scorge il viso della sorella Anastasia che per la prima volta in vita sua ha perso la sua parvenza di sicurezza ed è contratto in una smorfia di puro terrore. L’ultima cosa che la granduchessa Olga vede sono i riccioli della sorella intrisi di sangue, poi, anche il suo cuore, cessa di battere.
   
 
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