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Autore: MrsLovett    25/05/2011    1 recensioni
"Solo l'agnello è bianco come la neve" e Sirius aveva smesso di essere un agnello tanto tempo fa...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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White as snow


Quell'anno faceva freddo. Molto freddo. La neve era arrivata presto e aveva coperto tutto con una soffice coltre bianca. Non ci sono più le stagioni di una volta si ritrovò a pensare. Scosse la testa: stava parlando come un vecchio. Sentì dei rumori in lontananza e drizzò le orecchie. Vide degli studenti passare schiamazzando a gran voce. Li osservò per bene soffermandosi sulle divise ricamate in argento: Serpeverde. Bah... non aveva mai sopportato la mania di grandezza di quella Casa e men che meno quella dei suoi parenti. Tutta quella pomposità di essere un'importante famiglia purosangue gli faceva venire il voltastomaco. Poi arrivò lui, la pecora nera, che divenne il primo Black Grifondoro. Quando i suoi lo vennero a sapere sua madre iniziò ad urlare, suo padre non voleva rivolgergli più la parola e suo fratello minore Regulus voleva persino evitare di vivere sotto lo stesso tetto con lui.

Ma Sirius era contento di essere un valoroso Grifondoro. Molto presto si fece degli amici, amici veri e anche traditori... pensò con disgusto. James, Lily, Remus...

Brrr! Una folata di vento gelido lo fece rabbrividire. Si strinse ancora di più nella folta pelliccia. Forse l'idea di trasfigurarsi non era stata molto buona... Decise di mettersi al riparo tra gli alberi, almeno il sottobosco l'avrebbe protetto un po' dalla morsa del gelo. Si alzò pigramente e, trotterellando, si addentrò nella foresta lasciando dietro di sé delle piccole impronte nella neve fresca. Si sistemò sotto un grosso albero spoglio in prossimità della scuola: da quella posizione avrebbe potuto controllare ciò che accadeva senza farsi notare.

La neve riprese a cadere. I fiocchi danzavano leggeri nell'aria prima di cadere al suolo. Sirius affondò il muso in quella soffice coltre bianca che lo fece starnutire. Non gli era mai piaciuto l'inverno, soprattutto la neve: troppo fredda, troppo umida.

Osservò quel manto candido così simile alla lana Solo l'agnello è bianco come la neve aveva detto qualcuno. Sirius era l'esatto contrario del bianco, era nero: capelli neri, pelliccia nera, persino il suo cognome era nero! Lui aveva smesso di essere un agnello tanto tempo fa, quando si era unito nella guerra contro Voldemort. Lentamente si era trasformato in un leone quando dissennatori l'avevano preso e portato ad Azkaban. Lì, nelle umide celle, aveva pensato e ripensato come sfuggire da quella prigione e, soprattutto, su come avrebbe distrutto quello sporco traditore di Peter Minus. Perché Sirius l'avrebbe ucciso, eccome se l'avrebbe ucciso. Aveva fatto una promessa a sé stesso, ora che era riuscito ad evadere avrebbe portato a termine la sua vendetta. Lottare e lottare finché gli agnelli non diventeranno leoni.

La temperatura si abbassò di colpo e lo fece tornare alla realtà. Avrebbe aspettato ancora un po', se il ragazzo non si fosse fatto vivo sarebbe andato via.

Sospirò e si guardò intorno: tutto era immacolato, perfino il cielo aveva lo stesso colore del paesaggio circostante. Non c'era più un orizzonte, tutto si fondeva, terra e aria, per dar vita a uno spettacolare effetto ottico. Annoiato Sirius iniziò a giocare con la neve disegnando (per quanto era possibile) distrattamente con le zampe. Dopo qualche minuto guardò il proprio lavoro: inconsciamente aveva scritto più volte bianco, bianco, bianco. Non aveva mai capito quel colore... Come fa un una tinta a contenere tutte le altre?...

Dei saluti e uno scalpiccio di piedi giunsero a lui. Drizzò le orecchie e si guardò intorno cercando la fonte del rumore. Tre ragazzi uscirono dalla capanna del guardiacaccia, a una decina di metri da lui. Si acquattò tra i cespugli per non farsi notare mentre seguiva attento la scena. Analizzò per bene le loro divise... Grifondoro! Silenziosamente esultò e si concentrò sui volti dei personaggi che rimanevano seminascosti.

Stacci attento Harry” disse in modo sgrammaticato il mezzo gigante.

Harry!

Silenzioso, si spostò verso l'abitazione. Era veramente lui?

Nel frattempo la porta si richiuse e il trio si diresse verso il castello. Sirius si soffermò sul ragazzo al centro: capelli neri sbarazzini, occhiali... Non aveva più dubbi, era Harry, era lui che aveva aspettato per quasi tutto il pomeriggio. Lo guardò mentre incespicava un poco sulla neve Sembra la copia di James commentò.

Quando fu troppo lontano anche il grosso cane si alzò scrollandosi di dosso la coltre bianca e si incamminò nella direzione opposta, verso la grotta-rifugio che aveva trovato nei pressi di Hogwarts.

Non gli era mai piaciuta la neve, neanche il bianco, ma in quel momento non gli importava, il mondo avrebbe potuto anche essere sommerso da quella coltre e diventare completamente bianco. Sarebbe stato felice lo stesso.






Storia partecipante al contest “The lover with no home” indetto da ClaireTheSnitch sul forum di EFP.

  
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