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Autore: Remedios la Bella    26/05/2011    5 recensioni
Visto che ci sono troppe Miharu x Yoite, ho pensato di cambiare le cose e di mettere in campo Raimei e Kouichi, che lo meritano profondamente. A due anni dall'ultima volta che lo Shinrabansho si è manifestato, un nuovo pericolo incombe su Nabari, ma stavolta il bersaglio non è Miharu ... E dentro al cuore di Kouichi, nasce qualcosa oltre al desiderio di Morire ... Amore? beh .. basta scoprirlo! Basti sapere che quel sentimento sarà ricambiato in qualche modo da una bionda samurai ..
Basta ho detto troppo! Godetevi la mia storia!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Koichi Aizawa, Raimei Shimizu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: Questa è la mia seconda fanfiction (La prima è Future Sugar Sugar ecc ecc) e si basa sulla mia immaginata storia d'amore tra Kouichi e Raimei, i mie personaggi preferiti. Sarà pieno di momenti emozionanti, e ringrazierò tutti quelli che commenteranno!
Grazie e arrivederci, Remedios la Bella


 Quegli occhi oltre le lenti

Due anni erano passati, due anni da quando lo Shinrabansho si era manifestato e mai più rivisto. Tutto era tornato normale, la guerra tra Shinobi e Kairoshu si era finalmente conclusa. Tutti amici e tutti fratelli. E di questo Raimei se ne era ormai resa conto. Era felice, aveva ottimi amici, sapeva combattere e ogni giorno di più diventava sempre più carina. Ma c’era qualcosa in lei, che ancora non le era molto chiaro.  

Camminava nel sentiero del bosco accanto al villaggio di Fuma, diretta verso il tempio lì vicino. Indossava abiti invernali, poiché ormai l’inverno aveva fatto capolino in quel piccolo villaggio racchiuso tra le montagne. Tutto il paesaggio era coperto di candida neve, e il rumore dei passi della samurai veniva attutito dalla spessa coltre. Salì i gradini e arrivò al tempio, ma invece di entrarvi svoltò verso un piccolissimo sentiero solitario lì vicino. Lo percorse in fretta, e arrivò a destinazione. Una lapide, e un cumulo di terra si trovavano ben nascosti dalla neve. Raimei scostò quel manto bianco con le mani e lesse: “ Raiko Shimizu”.
Si. Quella era la tomba di suo fratello. Si inginocchiò davanti ad essa, accese una bacchetta di incenso che aveva portato con sé, e recitò una piccola preghiera per il suo caro parente.
Ormai non lo odiava più, dopotutto quello che le aveva fatto in passato. Il suo ricordo era vivo nei pensieri della sorella, e lo ricordava come un gentile e eccentrico ragazzo, disposto a tutto per i suoi cari.
Raiko, fratello mio … Spero che tu stia bene lassù.” Sussurrò tra sé la ragazza. Guardò profondamente la lapide e strinse a sé la Gamon Nera. Poi sfiorò quella bianca, poggiata alla lapide come elemento della tomba stessa. Qualcosa come una lacrima le solcò il viso.
“ Non piangere, tuo fratello non vorrebbe che lo facessi.” Una voce dolcissima squarciò il silenzio religioso che si era creato. Raimei si voltò alquanto turbata, e due occhi rossi coperti da un paio di occhiali la stavano guardando commossi.
“ Kouichi … sei tu …” esclamò quasi senza fiato.” Posso?” E  lo Shinobi si accovacciò accanto a lei, e pregò. Raimei lo osservò, i corti capelli bianchi del ragazzo che quasi si mimetizzavano con il colore della neve, una morbida sciarpa che gli copriva il collo e quella figura snella e alta inginocchiata a venerare un morto. Sembrava un devoto, messo in quel modo. Raimei sorrise.
Lui finì di pregare e si accorse del suo sorriso: “ Perché sorridi? Ti sembro buffo per caso?”
“ C – cosa? No! È che ho pensato a qualcosa di divertente e allora …” Le guance le si avvamparono e la sua voce divenne debolissima.
“ Capisco … anche se sinceramente non me la dai tanto a bere!” Disse convinto il ragazzo. La ragazza lo guardò di sottecchi mentre stava sorridendo: “ Quanto è carino …” pensò e non riuscì a trattenere un lieve rossore. Per sua sfortuna, lui la stava guardando: “ E ora perché sei arrossita?”
“ E tutte queste domande?” Sbottò quasi furiosa lei.
“ Calmati! Stavo solo facendo un’osservazione! Tutto qui! Scusa eh!”
“ Si, mi sono lasciata prendere dalla rabbia scusami …” Non lasciò trasparire la lieve vergogna che provava per aver urlato contro Kouichi: “ Vieni, torniamo a casa, inizia a fare molto freddo …” E si coprì bene con il suo cappotto. Kouichi si alzò e la seguì, mettendosi di fianco a lei.
Dopo un po’ che camminavano silenziosi, iniziarono a parlare. Iniziò Raimei:
“ Kouichi …”
“ Dimmi pure …”
“ Provi ancora quel tuo desiderio di …” e qui Raimei si interruppe. Ogni volta che sentiva la parola “ Morire” le veniva come una fitta al cuore.
“ Morire?” disse flebilmente il ragazzo. A Raimei si gelò il sangue.
“ Ehm … si …”
“ Solo a volte …” Rispose sempre lievemente Kouichi. Raimei osservò un lieve velo di malinconia nel suo sguardo. Si pentì di ciò che aveva chiesto.
“ Oh mio dio! Scusa non volevo fare l’insensibile! Perdonami!”
“ E per cosa?”
“ Per aver toccato il tema “ Immortalità” Con te … so quanto ne soffri!” Era realmente dispiaciuta e si inchinò davanti a lui per scusarsi: “ Non sapevo di che parlare, e guarda dove sono andata a parare!”
“ Non fa niente … ormai ci ho fatto l’abitudine … e poi …” Kouichi inaspettatamente prese lievemente il viso di Raimei tra le mani: “ Ho ben altro a cui pensare in questi giorni …”
Raimei sentì il suo cuore battere a mille. Kouichi e lei non erano mai stati così vicini. Vide nei suoi occhi una scintilla di calore. Il peso dell’immortalità lo rendeva quasi uno spettro in questo mondo, e lui ne soffriva, lo sentiva come una maledizione, ma Raimei voleva vedere cosa ci fosse oltre quello sguardo da pensatore triste.
Con un sussurro disse: “ E di cosa si tratta?”
Lui la guardò dritta negli occhi: “ Si tratta di qualcosa che mi impedisce di pensare alla morte … penso che tu sappia di cosa parlo.”
E piano piano avvicinò il suo viso a quello di Raimei. La ragazza ormai sapeva che un pochino Kouichi ci aveva sempre provato con lei, ma mai lui aveva osato tanto. Però, sentì di non voler opporre resistenza. In fondo, anche lei …
Chiuse gli occhi, mentre  sussurrò il suo nome. E aspettò che qualcosa le sfiorasse le labbra, e le facesse scaldare il cuore. Ma …
“ Raimei! Kouichi! Dove siete?” La voce di Juji echeggiò nell’aria. I due interruppero ciò che stavano per fare e si guardarono piuttosto imbarazzati.
“ Ehm .. scusa mi sono lasciato prendere da … i tuoi occhi …” Disse Kouichi, suadentemente.
Raimei per poco non gli sarebbe saltato addosso per baciarlo, ma il richiamo della piccola ninja aveva rovinato la magia.
“ Dai miei occhi? Che coincidenza …” Lo disse così piano che Il ragazzo, per poterlo sentire dovette riavvicinare il viso a quello di Raimei: “ Ripeti più forte …” Bastavano pochi centimetri e si sarebbero veramente baciati. Ma non era giornata!
“ Insomma Ragazzi!! Quanto ci mettete?” urlò di nuovo Juji. I due tornarono alla realtà, e corsero verso  Fuma. L’amica di Raimei, li stava aspettando da chissà quanto. Appena li vide arrivare, andò loro incontro.
“ Presto abbiamo bisogno di voi due!” Disse quasi senza fiato. Li afferrò per le braccia e li trascinò dentro casa sua. In sala, Tobari beveva una tazza di the verde, ma non aveva affatto un aspetto tranquillo.
I due si sedettero vicino al maestro, che parlò: “ Finalmente siete qui … c’è una cosa urgente che devo dirvi.”
Posò il bicchiere del the sul tavolo, giunse le mani, e poggiò i gomiti sul tavolo. Aveva un’espressione piuttosto seria: “ Un nuovo pericolo incombe sul mondo di Nabari.”
I visi di Kouichi e Raimei si ritrassero in una smorfia di paura. Qualcosa di oscuro si celava di nuovo nell’ombra.
“ Di cosa si tratta? E perché non ce ne ha parlato Fuma ma lei professore?” Chiese Kouichi.
“ Kotaro è andato a vedere di che si tratta … e non sembra niente di buono.”
“ Io direi pessimo!” La voce di Kotaro Fuma il capo villaggio apparve dal nulla. Insieme a un vortice di foglie, apparve lui. Che si aggiustò gli occhiali in modo nervoso: “ I Kairoshu hanno intenzione di ritornare, e stavolta più agguerriti che mai … Ma stranamente, sembra che il loro obiettivo non sia lo Shinrabansho, ma ben altro … E non so di cosa si tratti ….” Abbassò lo sguardo e si sedette.
Un nuovo pericolo incombeva su loro mondo. Raimei e Kouichi rimasero alquanto perplessi. Senza chiedere ulteriori spiegazioni, uscirono dalla stanza insieme, e andarono a sedersi fuori.
“ Un nuovo nemico … “ Sussurrò Raimei. Kouichi le strinse la mano. Lei poggiò la sua testa sulla spalla dell’amico.
“ Andrà tutto bene … Staremo a vedere …” Le sussurrò all’orecchio. Guardarono il cielo, mentre lievi fiocchi di neve scendevano lentamente.
Cosa li aspettava dietro quel bosco? 

Commentate in molti! E scusate per la scrittura piuttosto piccola e il testo lungo, ma quando mi viene da scrivere non riesco più a fermarmi!!
   
 
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