Oscillan le pianure nel vento
E il Sole illumina e brucia.
Vola il falco tagliando la luce,
Ali e artigli e becco uncinato.
Il passerotto sfugge quell’ombra,
Ignoto tra gli aghi verdi.
Oltre va il falco, esce il passero,
Spiega le ali e canta soave.
Il passero ama,
Dolcissima creatura.
Se perde l’Amore,
Si lascia morire.
Sfuggì al falco,
L’uccise il suo Amore.
Amore, tu sei vita e gioia,
Perché tu proprio devi bruciare
Così,
Perché anche tu, vita, devi uccidere?
Perché tu, gioia, devi sopprimere
La Felicità?
Il povero passero canta,
Altro non può fare
Se l’Amore gli è negato,
A lui, che tanto ne ha e ne vuole.
Se non si lascerà morire,
Può forse sperare
Di tornare a cantare
Per Lei e, forse, con Lei.
Povero passero,
Piccolo e dolce,
Fragile;
Ma il tuo canto supera il Falco,
Forse La raggiungerà.