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Autore: Clodie Swan    27/05/2011    10 recensioni
Il secondo capitolo della parodia che ha per protagonista un Edward sadico ed ironico. Stare con un'umana può rivelarsi davvero stressante per un vampiro. Specie se lei ha l'abitudine di ferirsi in continuazione.Ma per il povero Ed non sarà così facile liberarsene.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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- Questa storia fa parte della serie 'Le parodie del sadico Edward'
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Votate per Bella

Alice in aereo mi fece una rapida sintesi e mi riferì quello che era successo a Bella nei mesi dell'abbandono e soprattutto come mai le sue visioni erano andate in corto circuito. Prima di tutto Bella era entrata in una depressione profonda come il Gran Canyon e si era rintanata in casa cantando le canzoni di Laura Pausini: "Edward se ne è andato e non ritorna più..." Per non pensare più a me aveva fatto un falò con tutti i cd ed i libri con la parola cuore o amore ed andava a vedere solo film pieni di morti ammazzati. In qualche modo era diventata ancora più asociale di prima ed aveva smesso di lavarsi e pettinarsi i capelli. Il povero Charlie non ne poteva in più e aveva tentato di rispedirla dalla madre ma Bella si era messa a strillare che voleva rimanere a Forks. Sotto sotto  sperava nel mio ritorno...
Per tranquillizzare il babbo e far vedere che non era poi così apatica, una sera uscì con Jessica per andare al cinema e a mangiare al Mac. Sai che botta di vita! Quella sera le due ragazze passarono davanti ad un bar malfamato dove dei tipi dall’aria poco raccomandabile che fumavano scolandosi una birra. Bella credendosi furba pensò di provare a farsi violentare un’altra volta con la speranza che io sarei spuntato fuori come Superman, pronto a salvarla. Quei loschi individui manco se la filarono, ma in compenso Bella cominciò ad avere delle allucinazioni su di me. Ma che ci avevano messo nel Big Mac? “Bellaaaahhh!” le dicevo io lentamente in un’atmosfera spettrale. “Ma che stai a fàaaah?”
Quella matta schizzata rimase a bocca a aperta, tutta felice per quello scherzetto del suo subconscio che perlomeno le faceva rivedere il mio bel faccino. Modestamente, chi non vorrebbe rivederlo? Quanto sono figo!
Da quella sera Bella decise di avventurarsi nei pericoli più terribili per farmi ricomparire in formato allucinogenoi. Trovarsi in pericolo non era però così semplice, in una cittadina monotona come Forks. La cosa più rischiosa al massimo farsi multare per divieto di sosta! Bella valutò varie opzioni tra cui rotolare dalle scale, (ma quello le succedeva già tutte le mattine) sdraiarsi in mezzo alla strada per farsi investire (ma a Forks non circolava un’anima) poi alla fine vide due vecchie motociclette sotto un cartello vendesi.
Chiamare moto quelle due carcasse arrugginite forse era un pò troppo, ma Bella ormai aveva la passione per i rottami e corse a suonare il campanello. Il ragazzino che le aprì le disse che poteva averle anche gratis. “Tanto non se le piglia nessuno, o te o lo sfascio è uguale.” Bella tutta contenta, come se avesse fatto l’affare del secolo, caricò sul suo catorcio di pick up quegli altri due catorci di moto e corse a cercare il suo meccanico di fiducia, Jacob Black, il suo amico indiano esperto in leggende folcloristiche. Il tipo era pure venuto al ballo l'anno precedente per convicere Bella lasciarmi, in cambio della ferraglia per la sua auto nuova.
Come vide quei due cosi che Bella gli aveva portato, ci mise mezz’ora per capire cosa fossero, poi quando lei spiegò che era disposta a sganciare i soldi accettò di ripararle e farne due bolidi. Jacob lavorò di buona lena e tirò fuori da quelle carcasse di ferro informi, due moto da corsa. Bella e moto da corsa nella stessa frase? Fosse agile... fosse una che aveva la fortuna dalla sua. Secondo me era tutto un trucco dell'indiano per mandarla a sfracellarsi da qualche parte e togliersela dai piedi.
Infatti Bella-vogliounavitaspericolata, al primo tentativo non fece neanche centro metri che si stampò contro un albero. Identica scena la seconda volta.
Jacob la seguiva sempre, in duplice veste di meccanico e infermiere, pronto a raccattare i cocci.
Per premiarlo Bella lo portò al cinema insieme a Mike Newton che passò la serata a vomitare. Che uscita romantica. Il giorno dopo  l’indiano scomparve (come dargli torto) e Bella andò nel panico. Dove trovava un altro disposto a sopportarla? Dopo averlo cercato per mari e per monti, Bella scoprì che Jacob era diventato un fustacchione alto due metri che girava a torso nudo e che si era tagliato i capelli.
“Era diventato uno spogliarellista?”chiesi io seguendo il racconto.
"No, Jacob è un licantropo." mi spiegò Alice
Noooo. Ma uno normale nella vita mai? Mi girai a fissare Bella che dormiva sul sedile.
"Amò, ma tutti tu li incontri? Vampiri, licantropi...la prossima volta ti imbatterai in una mummia!” Jacob e i lupi del suo branco si trasformavano ogni volta che arrivavano dei vampiri pericolosi nei dintorni di Forks. In realtà era tutta una scusa per girare a torso nudo coi pantaloncini e fare strage di cuori ma vabbè...
Scoprii che dopo avermi fatto perdere la sue tracce in Sud America, Victoria era tornata a Forks per uccidere Bella ma era stata messa in fuga dalla squadra dei lupetti. Laurent il vampi-rasta, appena tornato da Denali, invece lo avevano fatto a fettine. Belle treccine infatti non aveva gradito molto la dieta vegetariana e a casa di Tanya c’era andato solo per rimorchiare.
Alice non poteva leggere nel futuro dei licantropi nè dei loro protetti e da ciò era nato il malinteso con il tuffo nella scogliera. Bella-staseramibutto non aveva rinunciato ai suoi sport estremi ed aveva deciso di farsi un tuffetto. Dopo essere stata risucchiata in un mulinello e sbatacchiata su tutti gli scogli della costa, Jacob era andato a raccattarla e l’aveva riportata a riva. Il poveraccio cominciava a farmi pena sul serio.
Quando atterammo all'areoporto c'era tutta la mia famiglia al completo con uno stricione WELCOME BACK. Carlisle ci venne incontro tutto felice. "Edward che gioia rivederti. Mi hai portato una bottiglia di Rosso di Montepulciano?"
Bella a causa del fuso orario dormiva in piedi e dovetti portarla subito a casa. Suo padre ci aspettava sulla porta col fucile in mano. Aveva sempre avuto simpatia per me! Io mi dovetti sorbire una delle sue ramanzine lunghe una quaresima e Bella si beccò tre mesi di arresti domiciliari per la fuga in Italia. Charlie però non sapeva che se mi cacciava dalla porta io rientravo dalla finestra. In tutti i sensi. Non appena la mia eroina si fu ripresa un tantino dal jet lag infatti mi infilai in camera sua come ai vecchi tempi per un'annusatina di bentornato. Inutile dire che mi misi ad implorare il perdono della mia amata prostrandomi ai suoi piedi come un tappetino. Bella, invece di mandarmi a quel paese col diretto delle 7:30,  (come avrebbe dovuto fare una qualunque ragazza normale mollata crudelmente dall'ex ricomparso dopo sei mesi)  si sciolse in lacrime dicendomi che mi amava e mi avrebbe amato per sempre. Insomma non me ne sarei più liberato. Mi disse che mi aveva pensato sempre in tutti quei mesi e che se aveva iniziato a darsi al motociclismo lo aveva fatto per me.
"Devi sapere" mi spiegò Bella-il pericolo è il mio mestiere
"Che quando correvo in moto sentivo le voci."
"E chi sei? Giovanna d'Arco?"
"Quando mi trovavo in pericolo vedevo te e sentivo la tua voce."
Ovvio con tutte le volte che era andato a raccattarla da qualche accidente i suoi neuroi avevano elaborato l’equazione: Bella + pericolo= Edward.
Stavo proprio con una sciroccata. Ma non era tutto.
Bella era presa da un altro problema: la sua trasformazione. Già mi dava il tormento prima figuriamoci adesso che i Volturi avevano dato l'ultimatum. Io non ne volevo sapere di ridurre ad un surgelato quel tenero bocconcino di sangue pulsante. Bella doveva crescere, avere una vita normale ed invecchiare. Allora me la sarei pappata....forse. Miss Capocciona  allora convocò un G8 a casa Cullen per mettere ai voti la sua trasformazione.
“Io voto subito no” dissi. “Il mio bocconcino tenero deve rimanere viva, pulsante e calduccia”
I miei genitori votarono si. “Sei come una figlia per noi.” Grrr.
Alice pure. “Sei come una sorella per me”
Emmett era tutto triste per l’occasione perduta di fare a botte con i Volturi ma votò sì anche lui.
“Se diventa vampira potrò menare almeno lei.”
Jasper votì sì senza pensarci due volte. “Sono stufo di tentare di ammazzarti e di passare per lo psicopatico di famiglia. Voglio vedere te come te la cavi.”
Rosalie fu l’unica a votare no. “Non ho niente contro di te” cominciò. Seee come no! “ Ma al tuo posto io non rinuncerei ad una vita da umana tranquilla, serena ed alla possibilità di avere figli.”
Rose, l’unica sana di mente, meritava l’applauso. La porsche gialla la dovevo regalare a lei.
Alla fine però vinse il partito dei si. Che bello avere la famiglia che ti appoggia nei momenti critici!
“Non possiamo andare al ballottaggio?” chiesi. Non mi si filò nessuno e Carlisle propose a Bella di aspettare il diploma per trasformarsi così con la scusa del college avrebbe lasciato al casa del babbo senza destare sospetti. E per Natale, feste e compleanni come avrebbe fatto? Si sarebbe data malata o avrebbe indossato una museruola?
“Bella” le dissi quando tornammo in camera sua. “Ti prego...concedimi un altro pò di tempo!”
Cominciammo a trattare come ad un asta. Cinque anni. No. Due anni. No. Sei mesi.Chi offre di meno?
“Non posso permettermi di invecchiare!”piagnucolò lei “Io tra un pò avrò le rughe mentre tu resterai sempre giovane e figo!”
“E allora? Va di moda avere il compagno più giovane. Anche Demi Moore ce l’ha.”
“Però mi trasformeresti tu? Sarebbe così romantico!”disse
L’idea di affondare di nuovo i denti nella sua carnina tenera e farmi una bella bevuta non mi dispiaceva, ma non potevo nemmeno dargliela vinta.
Alla fine arrivai ad una soluzione estrema. "Bella io ti trasformo ma in cambio devi sposarmi."
Mi ero fatto il mio bel piano in mente. Una volta sposati mi assicuravo la legittima proprietà del mio happy meal con tutto il suo contenuto. Avrei portato via la mia polpettina al sugo in luogo tranquillo, isolato, lontano dai Volturi cattivi, lontano dalla mia famiglia, e da qualunque altro vampiro volontario per la vampirizzazione. Non l’avrebbe toccata nessuno.
Guardai Bella tutto romanticoso col mio sguardo affascinante che faceva svenire le ragazzine e lei per risposta si fece una matta risata!  Bella era una ragazza moderna, traumatizzata dal divorzio dei genitori, e non  avrebbe mai accettato. Nella sua mente malata e contorta il matrimonio era peggio dell’eterna dannazione.
“Bene io la mia condizione te l’ho messa. Mo’ vedi tu che vuoi fare!”
Bella mi guardò in cagnesco e rimanemmo così in una situazione di stallo. Possibili che tutte le nostre discussioni dovessero concludersi con un nulla di fatto?
Zia Steph per la prossima storia, non si potrebbe avere un finale diverso?
Sto cominciando seriamente a rompermi le scatole.

  
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