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Autore: soel95    27/05/2011    7 recensioni
Se la prima persona di cui Oscar si innamora veramente non fosse Fersen ma Andrè, come avrebbe reagito dopo lo scontro con il cavaliere nero?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nella mia stanza Andrè sente la porta aprirsi di getto e voltata di colpo la testa vede la figura ferma sulla porta, con lo sguardo fisso, di sua nonna… lo osserva sorpreso chiedendosi probabilmente cosa ci fa li, soprattutto a petto nudo; tuttavia si ricompone subito dicendogli…
 
-Andrè… il generale mi ha detto di mandarti a chiamare… ti attende all’ingresso-
-Certo… grazie nonna- risponde tentando di mantenere il controllo e soprattutto di ricomporsi mentre afferra la sua camicia dal pavimento e la indossa velocemente
 
Si dirige in corridoio seguendo Nanny con lo sguardo perso nei suoi pensieri… probabilmente domandandosi come mi è successo dal momento che mio padre lo ha mandato a chiamare, questo flusso di pensieri viene interrotto quando senteil suono dei miei passi alle sue spalle
 
-Andrè…- dico concitata non appena ti vedo in lontananza, volti la testa di scatto e per un istante mi sembra che il tuo occhio si sia inumidito a causa di alcune lacrime ribelli mentre mi abbracci con slancio lasciando tua nonna a proseguire da sola
-Oscar… ero così in ansia per te, cos’è successo… il generale vuole che vada all’ingresso…- dici mentre mi accarezzi dolcemente la testa che ho affondato nell’incavo del tuo collo
-Non mi ha creduto… ho cercato in tutti i modi a convincerlo che fra di noi non c’era stato nulla… ma lui… non ha voluto credermi…- senza volerlo scoppio in un pianto silenzioso e mi stringo maggiormente su Andrè, ho bisogno di sentirlti vicino, ora più che mai…
 
‘’Andrè… non so cosa farei senza di te, ormai sei diventato più indispensabile dell’aria che respiro... vorrei che mio padre non ci avesse mai interrotto… ho bisogno di sentirti su di me, di sentire che sei parte di me… perché tu ormai sei già nel mio cuore, e lo controlli a tuo piacimento…’’
 
-Sssh…- cerchi di calmarmi facendo passare dolcemente la mano in mezzo ai miei capelli biondi con movimenti lineari mentre l’altra la posi nel mezzo delle mie scapole, puoi sentire il mio petto alzarsi e abbassarsi a ritmo con il mio cuore, quel cuore che ormai è sincronizzato con il tuo
-Non che mi aspettassi che tu ci riuscissi Oscar… ma almeno ci hai provato… ora devo andare a sentire cosa vuole dirmi- provi ad infondermi fiducia attraverso uno di quei sorrisi che io adoro, come se rischiarassero il cielo in un giorno di tempesta
-Vengo con te Andrè… non voglio lasciarti da solo di fronte alla furia di mio padre- ti guardo con scurezza afferrandoti la mano e i nostri sguardi si incontrano, complici degli stessi pensieri e delle stesse emozioni
 
Insieme riprendiamo a percorrere i corridoi della villa fino a quando non giungiamo difronte alla grande porta d’ingresso… mio padre è li davanti con un’espressione grave sul volto, ci sta aspettando è chiaro, non appena ci vede sulla soglia delle scale alza il volto per incontrare con il suo sguardo truce i nostri limpidi; istintivamente ci prendiamo per mano e questo gesto non deve essere passato inosservato agli occhi indagatori di Francois de Jarjeyes che inizia a guardarci in modo ancora più contrariato, lentamente scendiamo fino a giungergli davanti dove per un tempo interminabile… non facciamo altro che far passare i nostri sguardi gli uni sugli altri…
 
-Avevo detto che volevo parlare con Andrè… perché sei qui anche tu?- mi domanda con tono solenne e un improvviso brivido mi attraversa al suono di quella voce così tagliente, questa mia reazione viene subito intercettata da Andrè che mi afferra la mano con maggior decisione
-Qualunque cosa dobbiate dirgli… non c’è motivo per cui io non possa ascoltarla…- gli rispondo mentre già attendo lo schiaffo che di li a breve mi avrebbe colpito ma che invece non arriva…
-Andrè…- tuona mentre ho la presunta sensazione che stia tentando di far sembrare il suo tono il più minaccioso possibile così da intimidirci
-… credo tu sappia il perché ti trovi qui ora…- inizia, questa volta sono io a stingere la tua mano non appena vedo delle gocce di sudore freddo scenderti lungo il volto, partendo dalla tempia per poi percorrere la linea della mascella
-Lo posso immaginare signore- rispondi tranquillamente nel tentativo di non lasciar trasparire alcuna emozione dalle tue parole
-Sono stato io a farti giungere in questa casa quasi vent’anni fa… e francamente mi aspettavo un comportamento più rispettoso da parte tua…-
-Non capisco a cosa vi riferiate, ho sempre mantenuto un comportamento consono al ruolo che ricopro…-
-Davvero? E quale sarebbe ora questo ruolo… quello dell’amante?- domanda alzando la voce all’improvviso, il controllo che ha cercato di mantenere fino ad ora è scomparso lasciando al suo posto solo la rabbia
-Vi state sbagliando signor generale, tra me ed Oscar non è mai accaduto nulla…- gli rispondi a tono eppure con garbo, per quanto tu possa essere infastidito da questa situazione… non dimentichi mai le buone maniere che ti sono state insegnate
-Credete che sia nato ieri? Pensate che non mi sia reso conto di ciò che stavate facendo in quella camera?!-
 
Ora mio padre non cerca neanche di controllare il tono… tutto il suo risentimento esplode contro di noi insieme alle sue parole; secondo lui ho tradito l’onore della mia famiglia, nutrire dei sentimenti nei confronti di un membro della servitù è considerato un crimine imperdonabile in una famiglia nobile…
 
‘’Ma perché nessuno, in questa società chiusa mentalmente, vuole capire che non è il rango a fare di una persona un individuo diverso? Perché io ed Andrè non possiamo vivere insieme come due persone che si amano? E’ mai possibile che il generale non riesca a comprendere i miei sentimenti?...’’
 
-Padre…- mi intrometto, prima non ha sentito ragioni e non mi ha dato retta, ma ora voglio che sappia finalmente ciò che penso e provo
-Non ti immischiare Oscar…- mi ribatte scontento dalla mia uscita
-Invece mi dovrete ascoltare…  sono consapevole di quali siano le vostre opinioni a riguardo, ma non ho nessuna intenzione di rinunciare ad Andrè proprio ora che l’ho finalmente trovato…io… io lo amo padre!- concludo risoluta, con la coda dell’occhio posso scorgere Andrè compiaciuto e sorpreso dalle mie parole, per quanto gli abbia già confessato i miei sentimenti… sentirselo ripetere gli procura ancora una piacevolissima fitta al cuore e inoltre, è sorpreso dall’incredibile coraggio che ho avuto nel dichiarare tutto così apertamente a mio padre sfidandone l’ira;
 
Mi si avvicina con passo deciso e solo l’intervento di Andrè che si interpone tra noi gli impedisce questa volta di colpirmi; a questo gesto il suo sguardo contrariato diventa ancora più pesante da sopportare ma dopo pochi secondi, ci si affianca sibilando tra i denti e con un’espressione grave in volto
 
-Saranno le loro maestà… a stabilire la vostra punizione- e dicendo questo si allontana per tornare probabilmente nel suo studio lascandoci all’ingresso come pietrificati da una potere innaturale…
  
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