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Autore: Lils__L7    27/05/2011    7 recensioni
E se Lumacorno decidesse di far produrre ai suoi studenti del settimo anno una pozione che prevede un procedimento.. particolare? Dopotutto, nessun uomo sano di mente imporrebbe James Potter come compagno di pozioni di Lily Evans, no?!
E' la mia prima fic.. siate clementi! :D
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Lui e lei che stanno insieme solo con la colla.'
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Eighth day.

«Lo so che la tua strada l'hai già disegnata,
ma io ti ho messo in mano una gomma e una matita:
tu dici che non si può tra noi due mai.. ma non dire mai!
Perchè le regole non sono oracoli in fondo, sai!
»
[Matteo Branciamore - Un mare di guai]


Lilian Evans si svegliò rimpiangendo la morbidezza del suo letto a baldacchino, costretta in una posizione più che scomoda da quelle che ormai dovevano essere ore; aprì gli occhi, riconoscendo il familiare aspetto della Sala Comune dei Grifondoro illuminata dalle prime luci dell'alba. Che ci faceva lì?
Passandosi una mano a spostare indietro delle ciocche di capelli rossi che le ricadevano sugli occhi, notò qualcosa sul tavolo accanto alla sua poltroncina di stoffa rossa. Lentamente si alzò stiracchiandosi e si inginocchiò accanto al tavolino, accompagnata dall'insistente e quanto mai giustificabile brontolìo dello stomaco.
Allungò una mano per afferrare il piatto appoggiato sul tavolo, contenente un sandwich al prosciutto, dei tovagliolini di carta, un bicchiere di succo di zucca e un bigliettino ripiegato con su scritto il suo nome in una calligrafia disordinata che avrebbe riconosciuto tra mille; non esitò neanche un attimo ad addentare il panino, affamata come non era mai stata prima, poi aprì il bigliettino.

Ehi, Evans,
sei proprio carina quando dormi.
Non ti ho visto a cena, pensavo avresti avuto fame. E' al prosciutto, lo so che ti piace, e posso giurarti che non contiene veleno o - peggio - filtri d'Amore.
Se non ci becchiamo tra i corridoi, ci vediamo alle 19 al solito posto per la Lumaconata, ok?
Divertiti ad Hogsmeade oggi (neanche te lo chiedo se verresti con me, immagino la risposta).
A dopo,
              James

Lily si stropicciò gli occhi, abbozzando un sorriso. Che carino, si era preoccupato per lei.. aveva come la sensazione che presto avrebbe dovuto sostenere un colloquio alquanto imbarazzante con la sua coscienza su quel Potter, cominciava a pensare che davvero l'aveva sottovalutato durante quei sei ann..
«Godric!» esclamò, facendo un balzo all'indietro.
Ma allora era vivo! Il lupo mannaro non l'aveva sbranato, né lui né i suoi inseparabili amichetti!
Tirò un sospiro di sollievo, rassicurata sulla sorte dei suoi compagni di Casa, sperando ardentemente che anche il cervo della sera prima si fosse salvato dalle grinfie di quel mostro. Certo, strano in ogni caso: cervi e lupi mannari ad Hogwarts?! Qualcuno avrebbe dovuto avvertire Silente, per Morgana. Qualcuno come.. un Caposcuola, ecco. Dove accidenti si cacciavano quando servivano?!
«Oh, ma io sono una Caposcuola.» si disse, ricordandosi in quel momento di essere Lily Evans.
Si diede un buffetto sulla testa per riscuotersi e addentò l'ultimo pezzo di sandwich; da quando era così tarda?! Beh, comunque anche Potter era un Caposcuola, e non sembrava aver avuto problemi, la sera prima, ad addentrarsi nella Foresta Proibita coi suoi compari ben sapendo quanto fosse pericolos..
«Merlino!» trasalì, strozzandosi col panino che aveva ingoiato e cominciando a tossire sputacchiando - bene, aveva quasi finito la lista di maghi a cui appellarsi.
Come colpita da un'illuminazione divina, improvvisamente collegò varie immagini che fino a quel momento le avevano vorticato per la testa senza riuscire ad incontrarsi.
Potter che si apostrofava come un bellissimo cervo.
Potter che si faceva chiamare Ramoso e riceveva continue battutine di scherno per le sue presunte corna.
Potter che paragonava un Remus arrabbiato ad un lupo mannaro nelle notti di luna piena.
Potter che rideva alla battuta di Remus, o Lunastorta, come lo chiamavano i suoi Malandrini, che diceva per le scale che l'unica cosa 'da lupi' che gli era passata era la fame.
Potter che accusava Black di essere un grosso sacco di pulci dalla risata simile ad un latrato.
Potter che..
«POTTER!».

«Esigo una spiegazione convincente, ora!».
James Potter sorrise nel cuscino, allietato dai toni soavi di quella voce che aveva sempre desiderato sentire come primo suono al mattino; si rigirò su se stesso godendo del tepore delle sue coperte e chiedendosi cosa mai doveva aver sognato quella notte per far sbraitare in quel modo la Lily della sua immaginazione, e si stropicciò gli occhi con le mani prima di decidersi ad aprirli.
«Evans, per le mutande di Silente!» esclamò, trovandosi faccia a faccia con una Lilian Evans livida di rabbia, spettinata ed assonnata ma senza dubbio alquanto vera.
Frank Paciock si strofinava gli occhi, assonnato e perplesso. Peter osservava la scena terrorizzato, coperto quasi interamente dal lenzuolo che lasciava intravedere solo i suoi occhietti acquosi; Remus boccheggiava come un pesce lesso, non meno spaventato e sorpreso dell'amico cicciottello. Sirius.. beh, Sirius continuava placidamente a ronfare, coperto soltanto da un paio di boxer neri. James arrossì pudicamente; dannazione, non era lui che la Evans avrebbe dovuto vedere in mutande!
«L-Lily..» balbettò, mettendosi a sedere e cercando con gli occhi la maglietta del suo pigiama verde e boccinoso. «Cosa.. cosa ci fai qui?».
«Cosa ci faccio qui?!» sbraitò lei puntandogli la bacchetta al petto. «Mi devi delle risposte, Potter! Parla o ti affatturo, e sai che lo farei!».
Remus si schiarì la voce, provando senza molto successo ad attirare l'attenzione su di sé.
«Lily, ehm, posso spiegarti tutto io..».
James gli lanciò un'occhiata di fuoco, come per intimargli di rimanere in silenzio.
«Non capisco di che parli, Evans.. ti ha per caso fatto male il sandwich?» domandò, fingendosi ignaro di tutto.
«Potter,» scandì la rossa, «o mi dici subito cosa facevate ieri notte tutti e quattro nella Foresta Proibita o sarò costretta a saltare a delle conclusioni poco convenienti!».
«Ehi, ehi, Caposcuola! Con calma e per piacere, che qui c'è gente che vorrebbe dormire.» intervenne Sirius tra il lamentoso e l'irritato, svegliato dalla voce della ragazza.
«Black, smettila di fare il simpatico!».
«Ehm, ragazzi, io vado, ok?» mormorò Frank, infilandosi le ciabatte e dirigendosi alla porta del dormitorio. «Avevo proprio pensato di vedere Alice alle.. ehm.. cinque di mattina, sì.. Ciao!».
La porta sbatté dietro di lui, lasciando la stanza nel silenzio.
«Lily, James non c'entra.» riprovò Remus. «In effetti avrei qualcosa da spiegarti..».
«No Remus, voglio che sia lui a spiegarmelo!» ribatté Lily, continuando a minacciare James con la bacchetta.
«Non c'è niente da spiegare, Evans.» disse atono Sirius, mettendosi a sedere sul suo letto. «E ora, se per favore ci lasci dormire..».
«Black, accidenti! Il parco di Hogwarts si riempie improvvisamente di cervi, cani e lupi mannari dopo la vostra casuale scomparsa, e non c'è niente da spiegare?!».
Sirius sbiancò, ma mantenne il suo cipiglio fermo.
«Evans, dovresti mangiare la sera. Andare a letto senza cena gioca brutti scherzi!».
«Adesso basta, Felpato.» intervenne Remus. «Lily non è una stupida e tantomeno una visionaria. C'è qualcosa che devi sapere Lily, ma riguarda solo me: io.. non ti biasimerò se deciderai di dirlo in giro o decidere di evitarmi, davvero. Lily, io sono un licantropo.» ammise, lo sguardo basso.
La rossa sbuffò, incrociando le braccia, incassando la confessione non senza vacillare; povero Remus, che aveva fatto di male per meritarsi un tale destino? Era proprio come aveva pensato.. ma a quello avrebbe pensato in un altro momento.
«Beh Remus, mi dispiace molto per te,» replicò. «ma non è questo il mio problema!».
I quattro la fissarono interdetti. Remus aveva appena ammesso di essere un licantropo e lei non faceva una piega?!
«Potter, non osare mentirmi.» cominciò, fissandolo dritto negli occhi nocciola. Lui deglutì, quasi tremante.
Che viso tenero che ha, senza occhiali..
Ah no, non adesso per favore!!
«Eri tu il cervo di ieri sera?».
James aprì la bocca per negare, come gli suggeriva Sirius che sbucava da dietro Lily scuotendo con decisione la testa, quando incontrò lo sguardo sereno e fiducioso di Remus; il modo in cui la ragazza aveva accolto la notizia gli aveva fatto ricordare quanto fosse leale e onesta: era sicuro che tutto si sarebbe risolto per il meglio.
Il Caposcuola aprì e chiuse la bocca un paio di volte prima di decidersi a rispondere; abbassò lo sguardo, colpevole, incassando la testa tra le spalle pronto ad una lavata di capo sui rischi che avevano corso e che correvano tuttora nella trasformazione in Animagi.
«Lily.. io.. sì.».
Lily trattenne il fiato per una manciata di secondi, sgranando gli occhi, poi aggrottò nuovamente la fronte in un'espressione arrabbiata e risfoderò la bacchetta.
«E come hai osato leccarmi la faccia?!».

«A che ora devi vedere Potter?».
«Alle 19, perché?».
«Oh beh, mancano dieci minuti alle 19, non credi sia il caso di cominciare a prepararti?».
«Come sarebbe a dire dieci minuti?!».
Alice osservò ridacchiando la sua migliore amica che si precipitava in bagno a darsi una sistemata; il pomeriggio ad Hogsmeade era stato davvero divertente, passato tra un dolcetto da Mielandia - ancora non riusciva a spiegarsi da dove venisse tutta la fame di Lily - e uno scherzo da Zonko, dove avevano ovviamente incontrato i Malandrini. Frank aveva scambiato una strana occhiata con James che non era riuscita ad interpretare e che aveva catalogato tra gli sguardi di solidarietà maschile, anche se era sicura che si fosse trovato molto bene con lei, Lily, Mary e Margaret. La rossa, dal canto suo, aveva rivolto al Cercatore una finta occhiata di rabbia, tradita dal sorriso sbieco che premeva per allargarsi sul suo viso; Frank le aveva raccontato che quella mattina i due avevano avuto una piccola discussione, che dai loro sguardi non poteva che essersi conclusa con qualche battuta di James che Lily doveva aver trovato stranamente divertente.
La Caposcuola uscì dal bagno con la divisa scolastica perfettamente sistemata, ravviandosi i capelli rossi con le mani e mandando un bacio frettoloso alle sue amiche, avvertendole che sarebbe tornata di lì ad un'oretta.
Lily si sentì rispondere un vivace «Ciao!» dalle sue compagne di dormitorio e si precipitò giù per le scale; erano le 19 precise quando imboccò il corridoio che portava all'aula in cui erano soliti incontrarsi, quando all'improvviso sentì la voce inconfondibile di un paio di Serpeverde provenire dalla direzione verso cui si stava dirigendo. Troppo stanca per prendere parte al dibattito in cui era sicura l'avrebbero coinvolta si appiattì nella nicchia tra due statue, appuntandosi mentalmente di ringraziare i fondatori di Hogwarts per aver riempito il castello di posti in cui nascondersi.
«Sì, li ho visti entrare da Zonko anche oggi.. staranno senza dubbio architettando qualcos'altro per vendicarsi del nostro scherzetto.».
«Non gli sono bastati quei diavolo di rospi parlanti? Ancora non li ho scovati tutti!».
«Non preoccuparti, avranno quello che si meritano.».
«Abbiamo un piano?».
«Beh no, non ancora. Ma l'avremo presto, e si pentiranno di averci riempiti di Caccabombe!».
Lily ridacchiò silenziosamente, aspettando che le voci e i passi dei Serpeverde si allontanassero per uscire allo scoperto. L'aveva combinata grossa, in un certo senso era anche colpa sua se si sarebbero vendicati.. ma ne era dannatamente valsa la pena, e se fosse successo ancora qualcosa lei sarebbe stata in prima fila a duellare contro quegli scimmioni, al fianco di James!
Di Potter, si corresse arrossendo. I pensieri non valevano per la scommessa, vero?
Entrò nell'aula in fondo al corridoio, sorridendo per la presenza del ragazzo moro occupato a sistemare gli ingredienti necessari sul grosso tavolo al centro della stanza.
«Ehi,» lo salutò.
James si voltò di scatto, facendosi male al collo.
«Lily, ciao.».
«Scusa il ritardo, ho incontrato dei Serpeverde che progettano vendetta per i nostri scherzetti.».
«Non ti preoccupare, noi non saremo da meno!» le rispose lui ridendo.
Lily arrossì, afferrandosi una ciocca di capelli.
«Sì, lo so, ma.. state attenti, ok?».
«Sei preoccupata per me, Evans?» chiese James sorridendo, pronto all'ennesima risposta negativa.
«Un po', Potter, un po'.» ammise invece lei.
Lui sgranò gli occhi, stupito.
«Pensavo che ti avrei trovato tra loro a cospirare per la mia morte.» sdrammatizzò.
«Non prima di restituirti il favore.» rispose Lily ridacchiando.
«Che favore?».
«Non sei stato tu ad impedirmi di andare verso la Foresta, stanotte?».
«Oh,» fece James. Si mordicchiò un labbro per una manciata di secondi, cercando le parole giuste da dire. «Lily, senti, io.. mi dispiace non averti detto niente prima, noi..».
Lily alzò una mano per zittirlo, brandendo un coltellaccio imbrattato del liquido rosso che era sgorgato da alcune radici violacee; il ragazzo si interruppe subito, fingendosi spaventato. Risero insieme.
«Non c'è bisogno di scusarsi, l'avete fatto per Remus dopotutto. Anzi.. siete stati davvero fantastici, non me lo sarei aspettato da voi tre.».
«Ehi!» la riprese scherzoso lui.
«Ammettilo, non sembrate tipi premurosi.» ribatté lei, facendogli la linguaccia.
«Non ci conosce bene allora, signorina Evans.» replicò James, imitando il tono di Lumacorno e gonfiando le guance per sembrare più paffuto.
Lily rise, e per alcuni secondi non sentirono altro rumore all'infuori dei loro respiri e delle lame di coltello che torturavano le radici.
«Mi racconti tutto dall'inizio?» gli chiese infine, vinta dalla curiosità.
James sorrise, scodellando delle fettine sanguinanti nel calderone - che sprigionò un delizioso profumo di mentina - , e si apprestò a cominciare il suo racconto.
«Beh, tutto è cominciato quando Remus aveva solo pochi anni. Si era addentrato in un bosco per dimostrare a suo padre che era un ometto coraggioso, e.. è successo. Ricorda ancora perfettamente il dolore che gli causarono le ferite inferte da quel mostro, e il morso.. certe notti lo sogna ancora.» fece una pausa, stringendo i pugni. «Silente ha sempre creduto in lui; ha fatto piantare il Platano Picchiatore l'anno che arrivammo ad Hogwarts, per permettere a Lunastorta di arrivare alla Stamberga Strillante senza farsi notare.».
«Il Platano Picchiatore è un passaggio segreto verso la Stamberga?» lo interruppe Lily incredula.
«Esatto.» rispose James. «Noi l'abbiamo scoperto al secondo anno, quando la nostra amicizia cominciava a consolidarsi; credo che la cosa che ci abbia stupito più di tutto sia il fatto che non ce l'aveva detto. Sirius la prese malissimo, non gli parlò per una settimana!».
Si fermò per ridacchiare al ricordo dei suoi migliori amici che non si rivolgevano la parola.
«E quando siete diventati Animagi?».
«Al quinto anno, non senza difficoltà in effetti. Anche se per un mago della trasfigurazione come me..» si fermò per farle l'occhiolino, e Lily rise alzando gli occhi al cielo. «Eravamo parecchio preoccupati per Peter, temevamo avrebbe combinato qualche pasticcio, ma..».
«Cosa? Aspetta, anche Minus è un Animagus?».
«Non sei sveglia come sembri, Evans.. Pete è il topo che ti ha trascinato in Sala Comune ieri notte!».
La rossa ammutolì, ricordando disgustata l'animale che le zampettava addosso a ridosso della porta del castello.
«Gran bell'animale..».
«E' vero, c'è da ammetterlo: il più bello sono sempre io!».
«Nessuno lo mette in dubbio..» ribatté distrattamente lei con un sorriso.
James sgranò gli occhi, incredulo. «Per Godric Grifondoro, Evans, quello era un complimento?!».
E che cos'altro doveva essere, tonto?!
Lily, che accidenti stai combinando! Riprenditi, lui è James Potter!
«Scherzavo, Potter, scherzavo!» si affrettò a rispondere, arrossendo fino alle punte dei capelli.
Il ragazzo sghignazzò di sottecchi, fingendo di essere preoccupato per la loro pozione - che nel frattempo aveva assunto una tinta alquanto somigliante a quella di un papavero appena sbocciato - per non farsi beccare col sorriso sulla faccia.
«Smettila di ridere!» lo rimbeccò Lily. Poi, notando che non accennava affatto a smettere, «Ah Potter, comunque devo ammettere che Black ha un gran bel fondoschiena. Magari comincerò a venire più spesso nel vostro dormitorio..».
«EVANS!».


Buonasera!
Ecco un altro capitolo, anche l'ottavo giorno è andato! Ne mancano solo sei, riuscirà James a vincere la scommessa? E la pozione smetterà di sembrare un profumo per ambienti o farà prendere ai nostri una bella T?! Lo scopriremo.. nei prossimi capitoli! :D
Io.. io.. ç____ç.. davvero non so che dire, 7 recensioni anche per il capitolo precedente, IO VI AMO *_______________* !!! Vi dedico questo capitolo, spero proprio che vi piaccia! Grazie!!
Alla prossima!
L7!
(Ah, passatemi la canzone xD..)

  
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