Love in Texas

Ok, ok, ho capito... i capitoli fanno sempre più pena ma.... su ragazze!! Questo è l' ultimo!

Devo essere sincera, non ho più molta ispirazione, quindi questo capitolo è stato tirato fuori A FORZA! E' stata una mia amica ad obbligarmi a postare, quindi se fa pena, prendetevela con lei!

Vi lascio direttamente al capitolo!

Baci

Puffa

Epilogo

Alice' s pov

Edward se ne era andato: aveva appena varcato la soglia di casa.

Ma io avrei dovuto scoprire perchè, e lo avrei scoperto, parola di Alice Cullen!

Negli ultimi tempi era stato sempre più spesso fuori casa, quando usciva era come se svanisse in un enorme buco nero: solo a prevedere il suo futuro, mi veniva un crampo alla testa... e se prolungavo la mia ispezione mi ritrovavo a terra immersa in un baratro di dolore!

In che guaio si era cacciato, quel deficiente?

Certo... sarà un deficiente, però era il miglior fratello che si possa desiderare...

La verità era che mi mancava.

In quei giorni stava sempre fuori e quando era a casa sì, ci parlava, però di cose stupide e che si chiamano convenevoli.

Io e Jazz, il MIO Jazz, eravamo abbracciati su divano, erano passate 48 ore dalla sua partenza, ed eravamo tutti nelle stesse identiche posizioni di quando lui se ne era andato. Eravamo tutti pietrificati dal dolore: noi eravamo la sua famiglia e tutti gli volevano immensamente bene...

Rimaniamo così per almeno altre 24/25 ore quando silenziosamente decidiamo di andare ognuno nelle proprie stanze.

Guardo negli occhi di Jasper e vi scorgo dolore, anche se non lo dimostrava pure lui voleva bene a nostro fratello.

Ah, il mio Jasperino! * Pensa con gli occhi a cuoricino*

Rimanemmo un po' a fissarci, nell' immobilità e nel silenzio della casa, quando sentimmo un respiro smorzato provenire da camera di Esme e Carlisle, poi un urletto sommesso ed un' esclamazione – Ragazzi... venite, svelti!-

Rose ed Emmet, con io e Jazz al seguito, entrarono nella stanza,

e leggemmo il biglietto che Esme ci indicava: era la scrittura di Edward, e nella stanza c' era ancora il suo odore mischiato a.... cosa?

Era un' indirizzo, guardai negli occhi di tutti, uno ad uno, poi, come fossimo telepatici, ci lanciammo nella foresta, andando precisamente dove il biglietto ci indicava.

Ci nascondemmo tra i cespugli, abbastanza lontani perchè non udisse i nostri pensieri, ma abbastanza vicino per consentirci di spiare.

Edward era seduto,in jeans e camicia, sugli scalini di un' entrata.

Ci fece un' immensa solitudine.

Emmet, sussurrando in modo che lui non ci sentisse, disse – E noi che pensavamo chissà cosa... povero è tutto solo soletto...-

All' improvviso una ragazza, con degli shorts e una canotta apparve dietro.

Era.... bellissima, non sembrava quasi una vampira, tanto i suoi atteggiamenti erano simili a quelli umani.

Edward, ed una ragazza? In una casa? Nooo, come era possibile? Il mio fratellone non si era mai interessato a nessuna, e poi, presupponendo che fosse scappato per lei, Edward fare una fuga d' amore? Ma stiamo scherzando, vero?

E poi... Alice, ma cosa pensi, non si sono neanche sfiorati!

Edward si alzò, lei posò la testa sul torace di mio fratello, e disse – Cosa c' è, amore? Cosa ti preoccupa? - Amore?

Eddino le sollevo il mento e la..........BACIO' !

Questa me l' avrebbe pagata, ed anche cara! Il prezzo era la sua amata Aston! Hi hi.....

Poi Edward rispose – No, non sono preoccupato, solo... stavo ripensando a cosa è accaduto in questi giorni!- E cosa è accaduto in questi giorni?

Bo!

La ragazza, gli sorrise e disse – Non ti preoccupare, lei non ci disturberà più! E poi... adesso finalmente siamo insieme, ed è questo che conte, no?!-

Lui annuì leggermente.

A quel punto non ce la feci più: mi dovevano qualche spiegazione, quei due... anzi! Solo lui!

Mi avvicinai a passo di carica e non appena Edward mi vide, socchiuse gli occhi, per poi sorridermi radioso.

A quel punto la ragazza, che non era vampira, mi sorrise e mi venne in contro – Ciao! Tu devi essere alice, vero? Edward mi ha parlato tantissimo di te! Devo dire che dal vivo, però, è tutta un' altra cosa!-

Provai uno strano moto d' affetto verso quella ragazza, e la rabbia scemò appena.

Poi apparve anche il resto della mia famiglia.

Edward fece le presentazioni e senza dire niente se ne andò dentro: forse avevamo esagerato a lanciargli tutte quelle accuse mentali...

La ragazza, Bella, ci guardò.

Poi disse – scusatelo... teme di avervi deluso, e penso che abbia trovato conferma nelle vostre menti... non preoccupatevi, è naturale, io sarei più arrabbiata di voi, ma.... è stato costretto ad andarsene, ed è stato altrettanto costretto a non dirvi niente.

Edward! Scendi! Se non spieghi loro non capiranno maiiiii!-

Urlò Isabella da giù.

Mio fratello scese, lanciando uno sguardo supplichevole verso Bella, il cuale lo guardò divertita – Carissimo Edward, parla, se non vuoi fare la fine che ho pensato!-

Lui annuì spaventato e ci invitò ad entrare.

Il salotto era sulle tonalità marroni/ legnose e panna: bellissima!

Anche Bella, in quanto a moda, non scherzava! Ci saremmo trovate proprio bene, noi due!

Quando Ed ebbe finito di raccontare la storia, tutti lo guardammo comprensivi e lo abbracciammo, poi abbracciammo anche la nostra nuova cognatina.

Io la presi per mano e le dissi sicura – Coraggio! Dov' è la tua stanza? Domani andiamo a fare shopping? Che macchina hai?

Allora ragazze! Tutto è bene quel che finisce bene!

Un ringraziamento ed un bacione a tutte

Puffa