Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: itsgraace    27/05/2011    1 recensioni
Between two lungs it was released
The breath that passed from you to me
That flew between us as we slept
That slipped from your mouth into mine It crept
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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«è vergine.»
«O meglio, lo era» mi corressi. Joe mi ascoltava, curioso. «Me l‘ha detto solo dopo. Perché l‘ha fatto? Insomma, ci sarà qualche motivo» dissi seguendolo nella sua stanza.
«Non essere paranoico, tu non sei uno che si fa i film mentali» rise «non crederai che l‘ha fatto perché si è innamorata di te o cose simili!».
Feci una smorfia «no, non lo credo»
«bene, perché non è così. La conosco, sappi che Clar non mi ha mai parlato di te, e sa che sono tuo fratello, se fosse stata interessata mi avrebbe fatto mille domande e roba simile. Scordatela, non succederà di nuovo»
disse infilandosi una maglia.
«Fai cambio corso con me? Tu sei il suo compagno di laboratorio in chimica, giusto?» gli chiesi «neanche per idea, riccio. Pensa ad altro, vai oltre, chiaro?!».
Volevo solo sapere il perché. Era così difficile? Dopo averci pensato, decisi che gliel’avrei chiesto, solo per curiosità niente di più. E così, conoscenti come prima. Mi ero deciso, le avrei parlato. Prima o poi..
 
C l a r i c e
Tornai a casa con un forte mal di testa. Come al solito mia madre non era in casa e di mio padre neanche l’ombra. Non mangiai nulla, volevo solo stendermi e riposare. Spensi anche il cellulare, per non essere disturbata. Mi allungai sul divano e chiusi gli occhi. In realtà il mal di testa non passò per niente, anzi, non avevo fatto altro che pensare a lui tutto il tempo. Quando mi alzai, fu perché sentii suonare il campanello. Era sicuramente Violet o chiunque altro essere vivente che non aveva niente da fare se non rompere le scatole a qualcun altro. Pensai che il giorno delle ripetizioni era il martedì, quindi non quel giorno e feci un sospiro di sollievo.
Aprii la porta e roteai lo sguardo «Jonas, che vuoi?!» dissi stando sull‘uscio.
«abbiamo un progetto da consegnare, ricordi? Probabilmente no» rise entrando.
«Joe, la consegna è per lunedì prossimo! E non pensare che non sappia il vero motivo per cui sei venuto» dissi andando di sopra.
Lui mi seguì «che ti sei scopata mio fratello? Beh, lo sanno tutti» «io non mi sono scopata proprio nessuno, semmai lui si è fatto me» dissi e subito mi resi conto di che cavolo avevo detto.
Joe rise, «la cosa che non sanno tutti però è che eri una piccola verginella!».
Sbiancai «che cosa dici? Chi te l‘ha» mi interruppe «me l‘ha detto Nick, poco fa. E mi ha anche chiesto di far cambio corso» fece una smorfia «come farei io senza di te?!» disse forse ironico.
«Perché te l‘ha chiesto?» dissi sedendomi sulla scrivania «non ne ho idea. Lo vedo un po’ abbattuto, l‘hai spiazzato» «non m‘importa» risposi, dopo un po’. 
«certo» Joe rise, aprendo il libro di chimica. 
«E‘ stata la sera più bella della mia vita, Joe» confessai.
Alzò lo sguardo e mi guardò «vuoi che glielo dica?» scossi subito la testa «assolutamente no. Che vuoi che se ne importa. Starà già facendo giochetti perversi con qualcuna» dissi sfogliando il libro nervosa. «Non ne sarei molto sicuro, ma come vuoi tu» concluse e passammo il resto delle ore dopo a parlare di legami chimici e molecole. 
  
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