“Quando sorge la luna…”
Verità,
ricordi e tempeste…
Svelto
ed incredulo, prende in mano un’altra lettera, anche questa firmata da
Narcissa.
Sente
la mano della ragazza posarsi delicatamente sulla sua, alza gli occhi e si ritrova
a fissare la foto che Ginevra gli porge con leggero tremito delle mani.
Ritrae
una bella bambina sui due anni, ha capelli mori, ma
inconfondibili occhi azzurri, sorride gioiosa.
Non
ha nemmeno il tempo di assimilare le varie informazioni ricevute, il rumore
inconfondibile di passi e voci li costringe a
scappare, permettendogli però di portarsi
via altre due lettere.
Non
si sono smaterializzati, avrebbero fatto troppo rumore, così adesso sono
costretti a scivolare furtivamente sotto le finestre,un
po’ rincuorati del fatto che i due avessero scelto di abitare al pianoterra.
Lui
vuole aspettare ad entrare nel castello, non si è messo la maschera che è solito portare per evitare di essere riconosciuto, tanto era
preso dal pensiero di doverla rivedere…
Così
restano fermi, l’uno forse troppo vicino all’altro nell’aria
gelida ed immobile, ognuno apparentemente perso nei propri pensieri, poi,
improvvisamente si volta a scrutare dubbioso il volto della ragazza.
I
lineamenti del suo bel volto sono tesi ed una lacrima indugia tra le ciglia sottili,
si accorge del suo sguardo e riesce ad articolare uno stentato “Mi dispiace
Draco, mi dispiace così tanto…”.
Cerca
di capire per cosa stia piangendo, per cosa sia così dispiaciuta, ma le è
talmente vicino che può sentire tutte le sfumature di quel profumo particolare
e ciò gli impedisce di compiere un qualsiasi pensiero
razionale, poi, con lentezza estenuante, trova le parole per chiederle il
motivo di quello sfogo, sente però che la risposta della donna sarà per lui
motivo di grande sgomento.
“Ricordi
quella sera, poco prima di Natale?Venni a farti visita al maniero,ma
tua madre tornò prima del previsto e noi ci calammo dalla finestra…Ricordi, Draco, quanto faceva
freddo quella sera?”
come previsto, la risposta di Ginevra lo scuote
profondamente…
Non
ricorda nulla di ciò che gli è stato appena detto, anche se la sensazione di
aver visto quella scena da qualche altra parte è
vivida in lui, per quanto cerchi di sopprimerla.
Incapace
di dirle qualcosa, si alza, quasi adesso la sua fragranza potesse soffocarlo…
Si
accorge di avere ancora in mano le lettere che hanno trovato poco prima, ma
ancora una volta non gli viene permesso di indagare
oltre “Ci rincontriamo, nipote caro…Non vi ho visto alla riunione, eravate
impegnato in…Qualcosa di più importante?” esclama l’inconfondibile voce di Bellatrix posando lo sguardo su Ginevra che nel frattempo
si è alzata “Non preoccupatevi zia, so gestire i miei affari da solo e
preferirei che voi non ci ficcaste il vostro naso…” le risponde con tono di
sfida, prima insulta sua madre, poi lei…
Lo
ignora fortemente, ma non può negare di avere un istinto protettivo nei
confronti di quella ragazza… “Avete scoperto qualcosa d’interessante?” Ha
scelto di non curarsi dell’offesa che il ragazzo gli ha appena recato. La
curiosità e la voglia di svelare quel segreto poco a poco sono troppo forti “Mi
sembrava di avervi già gentilmente chiesto di…” “So dove siete andati, ho
suggerito io all’Oscuro di stare attento a quei due, sono stata io a
smascherare quei due esserini, insieme con vostra
madre…” l’espressione di pura cattiveria mista a vanità sul volto della donna è
ben visibile e lei non fa nulla per celarla “Smettetela con queste mezze-frasi!
Se avete qualcosa da dire fatelo senza tante storie!”
“Oh no mio caro… Lascerò che siate voi a scoprire la verità…” detto ciò si
smaterializza lasciando l’uomo palesemente furente…
Ginevra
è scossa, quei ricordi che tanto aveva cercato di seppellire, erano tornati a farle visita con un impeto impressionante.
Voleva
credere di potergli stare così vicina senza tornare con la mente a quegli
attimi, a quel passato che profuma di proibito… Ha
fatto così tanto per lasciarselo alle spalle, ci ha provato così intensamente
da credere di esserci riuscita, ma il sonno dei ricordi, si sa, è inquieto e
spesso breve…
Sposta
lo sguardo su di lui, è di profilo , ma riesce
ugualmente a scorgere quegli occhi grigi che tanto l’avevano fatta fremere in
passato.
Mille
domande le stanno torturando la mente… Fa finta di non
ricordare? Non ricorda? Sono stata così insignificante per lui da essere stata
rimossa? Perché? Eppure
quando gli dissi che non potevamo più vederci la sua reazione fu terribile…
Eppure…
Vede
l’uomo voltarsi improvvisamente verso di lei. Nella mano destra stringe una lettera aperta.
Negli occhi ha riflessa quella muta richiesta che già
tante volte le aveva rivolto.
Il
suo sguardo, il suo silenzio la trafiggono con
crudeltà.
Quelle
immagini che per tanto tempo erano state assopite,
sembrano essersi risvegliate bruscamente; sembrano volere la loro vendetta.
Nella
sua testa scorrono veloci, attimi, sguardi, carezze…
Gesti così leggeri in quel tempo lontano e così eternamente
pesanti adesso…
Il
respiro gli mozza in gola ed il resto viene di
conseguenza; le gambe che macinano veloci il terreno sotto di loro, la fuga da
ciò che più ama e che più la spaventa.
Lo
lascia lì, da solo, con in mano solo pezzi di carta
che non hanno sputo celare quel segreto scottante…
Ero un germoglio, piccola e debole, messa in
ombra dai petali dei fiori più grandi e belli, son
cresciuta in fretta, divenuta una foglia sottile, la mia giovinezza è passata
velocemente, sospinta dai venti tiepidi e poco forti, ho restito
finchè ho potuto, poi mi son
seccata, son diventata leggera ed è stato impegno di
poco conto, per i venti forti del nord, portarmi via.
Mi hanno trascinata fuori ed adagiata in un mucchio di altre foglie, tutti insieme, stretti nella stessa finzione, per proteggersi dalla forza del freddo, poco più in là.
Mi ero orami
rassegnata a trascorrere gli ultimi tempi della mia esistenza in quel modo,
quando sei arrivato tu…
Mi hai accarezzata,
portata via dal resto del mondo, trascinata nel turbine del vento caldo…
Abbiam ballato su note mute, insieme, io e te,
sfiorandoci, abbracciandoci, amandoci in silenzio.
È stato un tempo bellissimo,
cullato da dolci visioni della realtà che mai avevo avuto prima…
Purtroppo, come ben sai, il vento
ha presto smesso di soffiare, si è assopito e ci ha lasciati da soli, divisi.
Il ricordo di quei giorni mi culla
ancora, sospinge i miei pensieri quando sono sola.
Quando ci siamo separati ho ritrovato la mia freddezza, ho riposto la
passione in un angolo buio di me, ho finto.
Quando però vedo i suoi occhi, il suo volto, i ricordi
riaffiorano in me, gli occhi divengono lucidi ed i rimpianti fanno sentire il
loro peso schiacciante sulle spalle mie deboli.
Non so se mai ti rivedrò, ma spero
che tu l’ami quanto l’amo io, che ti senta in colpa per ciò che abbiamo fatto
quanto me.
In ogni caso lei continuerà a
vivere sul mondo che, per poco, abbiamo visto da
fuori, porterà un po’ della tua passione, del tuo sentimento e un po’ della mia
forte fragilità.
Lei vivrà in ogni caso, ed un
giorno saprà chi erano i loro genitori, magari ci
disprezzerà o forse amerà la nostra storia…
Ho preso la mia decisione e non ho
intenzione di cambiare idea, stavolta…
Non sbaglierò
ancora, è una promessa.
Con tutto l’amore che ho
conservato per te,
Narcissa.
Quanto possono ferire così poche righe?
Quanto
dolore, amore, quanto sentimenti possono sorreggere?
A
nessuno è dato saperlo, nemmeno a lui…
Non c’è
nulla tranne la firma ad indicare che quella lettera è stata scritta da Narcissa Malfoy, ma per qualche
ignoto motivo non ha dubbi. Sente che quelle parole sono sue.
Fa
male, immensamente male sostenere tutto solo sulle sue spalle, vorrebbe farsi aiutare, permettere a qualcuno di sostenerlo
adesso che sente le gambe cedere sotto quel peso.
Si
volta istintivamente verso la ragazza, ha la mente sgombra, i suoi gesti non sono accompagnati da ragionamenti, neanche il pensiero delle parole
della zia riesce a scalfire quella barriera.
C’è
solo una parola impolverata che viaggia furiosamente dentro la sua testa e si
riflette inevitabilmente nei suoi occhi: AIUTO
…Aiutoaiutoaiutoaiutoaiutoaiutoaiutoaiutoaiuto…
Incontra
gli occhi di lei e vede scatenarsi nella donna una
tempesta di ineguagliabile potenza.
Senza
il minimo preavviso la medesima tempesta sembra
infuriare anche dentro di lui.
La
vede. Lei, i suoi capelli rossi, la sua pelle bianca, i suoi
occhi grandi, il suo sorriso…
Momenti
che non sapeva di aver vissuto si succedono veloci
davanti ai suoi occhi.
Attimi
carichi di sentimenti, passioni, emozioni travolgenti.
Ore, minuti, secondi, di un tempo che credeva di esser riuscito a cancellare
per sempre.
Non
sapeva che in quel caso la bacchetta di un uomo vale
ben poco contro sensazioni così radicate dentro…
Ok, non mi metto a fare tanti preamboli, ormai mi sembra piuttosto
inutile, il ritardo l’ho fatto come al solito e come
al solito mi scuso…
Questa volta gioca a
mio favore il fatto che ho avuto un problema al tendine del braccio destro che
mi ha messo fuori gioco per un pezzo.
Adesso però sono
tornata e, alla fine, è solo questo ciò che conta, no?^^
In questo cap il nostro Draco scopre molte
cose intressanti…
La lettera di Narcissa è ovviamente indirizzata ad un
uomo molto importante per lei, fa riferimento ad una relazione breve e
segreta ed alle conseguenze di questa relazione…
Non vi ho detto il
nome dell’uomo, ma qualche cosa importante l’ho
svelata e noi non vogliamo di certo andare di fretta, o no?^^
Fate attenzione ai
ricordi di Draco che vengono a galla, sono
importantissimi come vedrete in seguito…
Non so davvero
cos’altro possa dirvi, solo che spero con tutto il
cuore che questo cap vi sia piaciuto, ma che soprattutto
spero che mi lascerete il vostro parere in una recensione…
Intanto saluto tutti
quelli che leggono e non commentano e poi mi metto a rispondere ai mitici che
hanno deciso di lasciarmi un commento…
Bad Angel:alias “perfetta sconosciuta”…CIAO
BELLA!^^ (Oggi il tormentone è Nemo…**) questo cap è
fresco-fresco, quindi potrai godertelo meglio dato che non ti ho informata in
anteprima sugli sviluppi della storia…Spero ti faccia piacere che sono tornata…
Adesso però tocca a te con il secondino!^^ Ci conto eh!
Beh, spero di
averti soddisfatta…Kisso Bella!^^
Jessikketta:Sono felicissima che la poesia ti sia piaciuta, ero così
preoccupata…!^^
Qui ho inserito la
lettera di Narcissa, è molto poetica anche questa e
spero tanto che sia di tuo gusto, ci tengo al tuo parere!^^ Mi raccomando
commento lungo e succulento!^_______^
Ethel:#__#...Lasciamo perdere i miei tempi di aggiornamento che sono a
dir poco raccapriccianti…! Mi spiace molto di essere sparita dal sito per un po’,
mi spiace di non aver potuto seguire gli sviluppi della tua bellissima storia…Recupererò,
promesso!^^ Spero che tu abbia apprezzato anche questo cap,
sai bene che ti ritengo un’autrice fantastica, tengo
tantissimo al tuo parere davvero!^^
Un bacione!!!!^^
Karry:Sono decisamente contenta che la mia storia ti piaccia… Per la
morte di Sfregy-Sfregy…Beh, io non darei tutto per
scontato…Tutto può succedere, no?
Io non ti ho detto
niente però, eh!^____^ Spero che anche questo cap ti piaccia!
Un bacio!^^
Con la speranza di riscrivervi
presto (tendine permettendo..**)
Un kiss
di quelli belli e un mega “In bocca al lupo” per Cyanide ed i suoi esami universitari… Spero di risentirti
presto!!!!^^
Sarry