1 Originalità
1
Grammatica
1 IC Personaggio Base
1 IC Personaggio Aggiunto
1 Plausibilità flashfic
// Uso del Prompt
1 Bonus/Malus
Totale: 6 punti
Nick:
Bimba_Chic_Aiko/Bumbuni su EFP
Titolo: Senza
stelle, senza luna
Personaggio base: Hinata
Personaggio
aggiunto: Naruto
Prompt: Sesso
Note
dell'autore: Qui Hinata è
una dea, una ninfa del seguito di Diana per la precisione. Tecnicamente nessuna
legge vietava l'amore tra una divinità e un mortale, come ci fanno presente le
mille storie d'amore di questo genere di cui la letteratura greca abbonda (se
hai fatto il classico sai di cosa parlo). Però Hinata è una ninfa di Diana e
tutti sappiamo bene che la sorella di Apollo teneva in gran conto la purezza
delle proprie accolite come di sé stessa. Spero di non aver sbagliato l'utilizzo
del prompt.
Oh, dimenticavo: per questa storia bisogna
ringraziare il buon vecchio Boccaccio, ma questa è un'altra
storia.
Buona lettura.
Senza stelle, senza luna.
E' solo nelle notti senza luna che Hinata si
mostra.
Quando il cielo è un manto nero senza stelle, lei
compare tra i faggi. Incede con una grazia ultraterrena, semplicemente
inumana.
Naruto la guarda ipnotizzato e confuso da tanta
bellezza.
Osserva il modo ondeggiante con cui cammina, il
sorriso timido e le gote velate di un delicato rossore.
Tra le tenebre
della notte Hinata sembra sostituire la luna.
Naruto annega nei
suoi luminosi occhi.
Ogni cosa gli ricorda che lei è una ninfa,
un'incantevole crisalide inavvicinabile.
Lui è un semplice
mortale, degno solo di adorarla.
Eppure osa
addirittura stringerla a sé, baciarle le labbra e le guance ardenti di
imbarazzo.
Hinata sa che ciò che stanno facendo è sbagliato
e ogni volta si ripromette di non ripetere l'errore, ma quando lui la accarezza
ogni buon proposito si scioglie come neve al sole.
E' fin troppo
facile per Hinata dimenticare quando Naruto è con lei.
Dimenticare il
castigo in cui incorrerebbero se qualcuno li scoprisse; scordarsi di essere una
dea, di aver giurato a Diana, sua signora, di rimanere pura. E' una promessa
che le pesa non rispettare, ma è un istinto ingovernabile quello che la spinge
ad amare Naruto.
Lui è come l'ambrosia, come il nettare. Lui è
vita.
Timidamente Hinata gli sfiora una guancia e sente
le proprie labbra carpite da quelle di lui, irruente e
dolcissime.
E' facile tralasciare ogni giuramento nel momento
in cui la sua manto fa scivolare via i loro vestiti.
Ancora più facile
quando i loro corpi si cercano e si uniscono.
E' con pudore che
Hinata assapora quel momento di pura pace; esiste solo
Naruto.
L'aria accoglie i loro sospiri, l'erba accarezza
i loro corpi; l'intera radura concede gentilmente loro un luogo in cui amarsi al
riparo da sguardi indiscreti.
Naruto si puntella
sui gomiti e la contempla.
Hinata sorride: Naruto riempie il suo orizzonte e
il suo universo.
Non c'è niente al mondo che potrebbe eclissare il
suo splendido sorriso e il suo sguardo appassionato.
Non gli dice che
lo ama; non gli dice niente per la verità. Eppure è sicura
che lui lo sappia e che la ricambi.
Lo capisce dal
modo in cui la stringe mentre fanno l'amore, dal modo in cui la
bacia.
Hinata sente respirare Naruto contro la pelle del
collo, solleticarla con il suo respiro caldo.
Rabbrividisce e
arrossisce, ma lascia che lui la baci, ancora e ancora.
E vanno avanti
così per tutta la notte fino a quando Naruto non si
addormenta.
Hinata lo guarda e
sospira.
Il cielo si schiarisce e gli uccellini
cinguettano in una nebbiosa alba. Hinata sa che deve andarsene prima che Apollo
e il suo carro facciano capolino tra gli alberi.
Non ci sono più le
tenebre a nasconderli ora, solo un lattiginoso chiarore.
Perciò, con gli
occhi lucidi di lacrime trattenute, indossa la veste leggera. A passo di danza,
leggiadra e silenziosa come è arrivata, Hinata se ne va, lasciando ad
aleggiare dietro di sé il profumo di un ultimo bacio.
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