(prato)
“ Io invece cercherò un vergine prato
cosparso d'intatta rugiada,
una sorgente che sgorghi in una grotta inesplorata,
che neanche Apollo abbia ancora gustato”
(Marco Manilio, Astronomicon)
Quando aveva annunciato a Molly che intendeva costruire la loro casa
con le sue stesse mani, lei aveva sorriso, divertita e allo stesso tempo
ammirata dalla sua determinazione.
Con i pochi soldi che possedeva aveva comprato un piccolo terreno sulle
colline di Ottery St Catchpole, occupato solo da una diroccata costruzione in
pietra simile ad un porcile.
Aveva subito iniziato il progetto di una piccola ma accogliente
casetta, nella quale creare il piccolo mondo perfetto che aveva promesso a
Molly quando le aveva fatto dono di quella piccola palla di vetro.
Nei giorni in cui Arthur era impegnato nella progettazione, Molly si sdraiava sul prato, osservando il suo
futuro marito costruire le fondamenta della loro casa e della loro vita
insieme.
Aveva persino dato un soprannome alla loro casetta ancora in
costruzione: amava definirla il loro rifugio, la loro Tana…
Andarono ad abitarvi subito dopo il matrimonio e quando ebbero il loro
primo figlio Arthur si mise al lavoro per aggiungere una stanza alla loro Tana,
e così fece per tutti i figli che sarebbero nati nel corso degli anni.
Era ormai passato molto tempo dal giorno in cui aveva iniziato ad
aggiungere nuove stanze alla loro piccola casetta.
Una sera come tante, tornando dal suo lavoro al Ministero, Arthur
Weasley si fermò ai piedi della collina e guardò verso la sua Tana.
Non poté fare a meno di sorridere pensando a quando, meno di quarant’anni
prima, là non c’era altro che un prato.
*
Ed ecco a voi l’ultimo capitolo!!!
Anche in questo caso ho penato un po’ per inserire il prompt in maniera non troppo atroce, ma devo dire che sono soddisfatta del risultato!
Intanto ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia nelle seguite, nelle preferite, eccetera, ma soprattutto chi ha recensito e lasciato la sua opinione!
A voi la sentenza! =)
Grazie *__*