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Autore: 12032008    29/05/2011    1 recensioni
Ingiusto, solo ingiusto.
Credo che questa sia la parola più adatta per descrivere questa storia.
Leggete e recensite ... Saranno una serie di fic (del tutto senza collegamenti fra loro) e tutte drammatiche al massimo ...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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FUCKING PERFECT

Piangere.
Vaffanculo la perfezione.  Ma anche il non perfetto.
Io cerco solo qualcuno da amare.
Certo ... chi non ha mai detto ‘ti voglio bene’ a una persona che CREDEVATE perfetta ... e poi è andato tutto via?
Credevi che la tua relazione fosse un castello di pietra. Invece, è solo di sabbia. Sabbia che, puf, con un calcio o con un onda va via tutto.
Ma chi lo pensava?
Dopotutto, non è colpa tua se è passata quella macchina.
Ma perché hai dovuto dire quelle parole, quelle cinque fottutissime parole?
‘Ma perché sei così stronzo?’
Perché lui, il tuo migliore amico, il tuo confidente da 14 anni, ti ha dato uno schiaffo?
Perché la vita, quando fa così, è ingiusta per tutti.
Un litigio, uno schiaffo. Ma grazie a Dio avete continuato la strada insieme, anche se separati dentro. Fuori, sembravate due ragazzi che camminavano per una strada di Praga. Alle cinque del mattino.
Poi, è successo. Te sei dalla parte del marciapiede, tranquillo. Lui è davanti a te, si gira per fare pace. Tu stai per annuire.
Poi arriva la macchina. E te, che la vedi per primo, butti via dalla strada il tuo amico.
E vieni investito.
Un colpo.
Il buio.
Un lampo e vedi tua madre, che è morta più di un anno fa, che ti chiama. Dall’altra parte c’è il tuo amico che urla. Tu vai da lui.
Gli ultimi tuoi ricordi, però, sono di un ragazzo, del ragazzo con cui hai quasi una vita in comune, che ti alza. E ti chiede scusa, urlando. Tu annuisci e chiedi scusa a tua volta, ma sputi sangue. Lui ti prende in braccio e urla aiuto.
Poi, ospedale. Coma. Senti la tua sorellina che piange e che ti dice ti voglio bene.
Rispondi dicendole che anch’io ti voglio bene, e i dottori esultano.
Poi, arriva il tuo migliore amico e ti ringrazia, ti chiede scusa, piange.
Tu gli rispondi cose confuse, ti si appanna il cervello e la vista.
Dai un bacio sulla fronte al tuo amico, a tua sorella, e poi muori col sorriso sulle labbra.
Tre giorni dopo, al tuo funerale, Jonathan, che dice di essere stato salvato da te, fa incidere sulla lapide queste parole: Marshall, sarai per sempre un eroe. Per tutti noi.

 

NOTE: monologo per Marshall ... molto deprimente!!!!!!!! alla prossima!

  
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