To the last syllable of recorded time;
[Soul/Maka,
community syllables of time.
Fluff, fluff e ancora fluff. Ed un
po’ di sano erotismo.
Dedicated
to aki_penn.]
#3. Indugia
sulla punta della lingua
La
mano di Soul allontanò una ciocca di capelli biondo miele dalla sua guancia, il
desiderio di poter meglio guardare quel profilo da bambina. Maka era carina, da
quell’angolazione: teneva le labbra arricciate, le guance gonfie e leggermente
tinte di rosso porpora. La trovava graziosa e divertente al tempo stesso,
nonostante non l’avrebbe mai ammesso.
«Quindi,
Maka, vorresti spiegarmi quella scenata?»
Quando
la mano di Soul calò sulla sua spalla, la meister
sobbalzò. Era la seconda volta che le porgeva quella domanda, e Maka non poteva
far altro che rimanere in silenzio, le parole che premevano sulle labbra per
uscire, sfuggirle maliziose e dispettose, trattenute per troppo tempo in fondo
alla sua gola.
Poche
ore prima, era sbottata contro due ragazzine del primo anno che nemmeno a
volerlo sarebbero riuscite a sollevare Soul in assetto da combattimento.
Eppure, vederle lì, con delle voci canterine e gli occhi luccicanti di
felicità, le avevano fatto perdere il controllo. Aveva staccato duramente la
mano di quella più minuta, allontanandola malamente dalla sua falce e
fulminandola con lo sguardo.
«Non
sono affari tuoi; ora esci dalla mia stanza, mi stai disturbando,» sbottò con
acidità, cercando con gli occhi verdi lo sguardo di Soul. Trovandolo terribilmente
vicino al suo, Maka udì il proprio cuore sobbalzare.
La buki
stese le labbra in un sorriso divertito, mentre i denti aguzzi la facevano
rabbrividire vistosamente: anche senza bisogno di parlare, Soul aveva compreso
tutto.
«Sei gelosa? Andiamo, Maka. Erano due
ragazzine con un corpo minutissimo e senza forme,» si bloccò un secondo,
abbassando gli occhi sul seno quasi invisibile della ragazza. Subito, un
sorriso sfacciato si fece nuovamente largo su quel volto: «Ops. Scusa,
Maka-chan.»
Di certo
quel dolce suffisso non gli aveva risparmiato un Maka-chop
dritto in testa. Col cavolo che gli avrebbe mai svelato di essere gelosa, ne
avrebbe nuovamente approfittato per prenderla in giro! Dannata buki.
[311 parole.]
N/a
Una
piccolezza. A dire il vero, personalmente la trovo leggerissima, si discosta
totalmente dall’idea che mi ero prefissata. Solo che ero in (terribile)
ritardo, avevo voglia di pubblicare, etc., etc.
Attualmente
non sono più attiva su EFP: non ho il tempo per rispondere alle recensioni
(quindi, vi ringrazio qui. ♥), non ho il tempo di
leggere le storie che sto seguendo, né quelle nuove. E, soprattutto, non trovo
il tempo per recensire. Odio gli esami. Odio, odio, odio!
Scusate per il mostruoso
ritardo. Spero di poter aggiungere presto il prossimo capitolo!
Sempre e comunque (?)
vostra,
Mimi.