Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MaryElizabethVictoria    01/06/2011    2 recensioni
Una vecchia fotografia viene ritrovata a Grimmauld Place. Contiene i ricordi dell'ultimo anno a Hogwarts dei Malandrini, dei loro primi amori,della dubbia frequentazione di tre ragazze Serpeverde, come è cominciata la guerra magica e chi vi ha preso parte. Se 'i ricordi sono l'unico paradiso dal quale non si può essere cacciati' per qualcuno è semplicemente è sprofondare all'Inferno.
(Assolutamente un esperimento, vorrei sapere se è degna di essere continuata^^ Buona lettura!MEV)
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

Darcy Hardgraves Black aveva cominciato la giornata prendendo una decisione, nella beata ignoranza che quella sarebbe stata l'ultima della sua vita.

Sapeva solo che sarebbe stato rischioso, che probabilmente avrebbe dovuto lasciar perdere e starsene a casa ad occuparsi di sua figlia così piccola, ma sapeva anche che era qualcosa che avrebbe dovuto fare prima o poi per il bene di entrambe.  Con estrema calma aveva vestito la bambina, assaporando ogni glorioso istante da madre che  le era concesso, le aveva dato da mangiare e dopo qualche ora trascorsa pigramente a farla giocare e a provarle miriadi di vestitini coordinati l'aveva consegnata  alle amorevoli cure della sua madrina.

-Me la dovresti tenere per un po' - disse accarezzando la testolina della neonata- io andrò a fare qualche ...commissione .

-Dimmi che cosa ti serve, vado io più tardi - propose Amalya -sai che faresti meglio a non farti vedere in giro per Londra, troppa gente ti cerca.

-Sciocchezze...- la liquidò l'amica- ...se resto rinchiusa ancora un po' in questa casa impazzisco!Prometto di fare attenzione, tu devi solo farmi il favore di badare ad Arya mentre sono via. Detto tra noi, non mi fido molto a lasciarla a tua madre...

Amy la squadrò brevemente, come alla ricerca di una menzogna in quello che aveva appena detto. O almeno questa fu l'impressione di Darcy, che aveva deciso in precedenza che dire 'commissione' non era poi come mentire su quello che stava andando a fare. Le dita della ragazza si serrarono sulla delicata boccetta che teneva in tasca e dalla quale sarebbe dipeso l'esito della sua missione.

-Cerca di tornare per cena... - Amalya sembrò concederle il beneficio del dubbio ,e di questo si sarebbe pentita in eterno, mentre prendeva in braccio la bambina- ...forse Elios passa di qui più tardi e potremmo chiedergli se si ferma a mangiare con noi- concluse leggermente imbarazzata.

-Allora farò tardi di proposito, giusto per lasciarvi un po' di intimità...- Darcy sogghignò divertita- ...a parte gli scherzi l'ho sempre detto che state bene insieme ...e proprio qualche giorno fa mio fratello  ha chiesto consiglio alla sottoscritta per la scelta di un certo anello... Aspetta, era un segreto, non dovevo dirtelo fino  a stasera!Non so proprio come mi sia scappato...

-Vai e cerca di non fare tardi: ti garantisco che non vorrai perderti la sua faccia quando gli dirò ...di si!- Amy sorrise  a sua volta, uno dei suoi sempre più rari sorrisi, per quello che aveva appena detto. Non avrebbe mai immaginato che un giorno avrebbe trovato quasi allettante l'idea di sposare l'odioso fratello della sua migliore amica.

Certo per tanti anni aveva pensato a lui solo come a un gelido pallone gonfiato incapace di provare emozioni, invece adesso che era a conoscenza di tutto quello che aveva fatto per lei e di quello che continuava a fare provava una sorta di strana riconoscenza nei suoi confronti . Non era l'amore incondizionato che sentiva per Remus, ma qualcosa di diverso e indefinito: senza dubbio ammirazione per il suo sangue freddo e anche una specie di affetto per tutte le volte che riusciva a farla sentire meno sola . Infine dovette ammettere con estrema onestà che nemmeno a letto era male.

-Ovviamente non me la perderei per nulla al mondo!- Darcy si chinò a baciare, un'ultima volta, la piccola Arya sussurrandole un dolcissimo - Torno presto, amore.

Non era vero, ma questo lei non poteva ancora saperlo.


...


 Sirius Black rientrò al quartier generale dell'Ordine della Fenice stanco morto dopo una giornata passata al campo di addestramento degli auror e reduce da uno dei turni di guardia imposto da Malocchio al ministero della magia. Non era tutto: prima di potersi godere qualche ora di riposo doveva stendere un rapporto dettagliato per Moody delle ore passate in servizio, almeno quattro fogli di pergamena. Era peggio che essere tornati a scuola.

Di norma avrebbe convinto Lunastorta con qualche moina a dargli una mano con quelle inutili scartoffie, ma Remus era partito ormai da diverse settimane, in missione segreta per conto di Silente. Nemmeno di James aveva notizie da quando lui, la moglie e il piccolo Harry erano stati costretti a nascondersi, poteva solo sperare che stessero bene. Combattere una guerra non era divertente senza i suoi amici, si ritrovò a pensare... Perfino Codaliscia sembrava strano negli ultimi tempi, era diventato nervoso e taciturno e quasi sembrava volesse evitarlo...o forse era solo lo stress per il troppo lavoro che gli faceva immaginare le cose!

Convinto di questo fatto dapprima sperò di essersi immaginato anche  la donna dai lunghi capelli corvini che lo stava aspettando, appoggiata allo stipite della porta. Tuttavia quando lei lo puntò con quegli inconfondibili occhi violetti fu costretto a chiedersi cosa diavolo ci facesse lì Amalya Earnshaw.

- Remus non c'è e non lo troverai nemmeno se aspetti- la informò brevemente, non aveva certo voglia di perdere tempo  andando per il sottile- è in missione per conto di Silente e in ogni caso non vorrebbe vederti, dopo quello che gli hai fatto. Adesso si vede con un altra persona.

Ok, forse non molto delicato ma lo doveva comunque sapere da qualcuno, si disse Sirius. Fece per sorpassarla credendo che la conversazione fosse così conclusa ma la donna lo seguì fin dentro casa  senza battere ciglio.

-Allora è una fortuna che non sia qui per vedere lui- disse Amalya tranquillamente- vorrei  invece scambiare qualche parola con te, Sirius.

-Non posso davvero immaginare a cosa devo questo immeritato onore...- lui alzò le spalle con noncuranza.

-Bugiardo  - commentò la donna altrettanto disinvolta  - ...e, per rispondere alla tua prossima domanda, lei  non sa che sono qui.

-Non è più affar mio cosa sa o non sa Darcy Black - Sirius si premurò di accompagnare il cognome acquisito di lei col suo più evidente disgusto.

-Bene, sono contenta che tu abbia tirato fuori la questione- proseguì Amalya amabile- perchè così puoi spiegarmi una cosa che non so io: cosa diavolo ti ha fatto per meritarsi un simile disprezzo?!

Sirius non potette credere che gliel'avesse chiesto. Non era possibile che dopo un anno che aveva troncato completamente i rapporti con quella donna questa  gli sguinzagliasse contro la migliore amica, altrettanto subdola e manipolatrice, per chiedergli conto della loro rottura come se fosse stata colpa sua. Lui ci aveva provato, si era impegnato come mai aveva fatto nella sua vita... ma era stata Darcy a rovinare tutto, lei ad averlo tradito in talmente tanti modi che faticò molto a mantenere un tono di voce normale mentre li elencava.

-Fammi pensare... bè, a parte mentire, cercare di manipolarmi, lasciarmi di punto in bianco per sposare mio fratello, fare il doppio gioco per mesi , tornare come se nulla fosse solo per mentirmi ancora ed infine tradirci tutti...magari essere responsabile della morte di Marlene, per dirne una!Oh, ti ha detto che non è stata lei vero? E tu da brava amica le avrai pure creduto...- Sirius rise alla sua espressione di sdegno- Bene, non lo avrai notato, ma i Serpeverde mentono!E' questo che sanno fare meglio per coprire le loro malefatte, ma tu dovresti saperne qualcosa visto che non sei diversa da lei ...

-Ha avuto una figlia!- proruppe Amalya mossa da una improvvisa vampata di rabbia - Una bambina!Ma tanto a te cosa interessa se hai già deciso di condannarla in partenza, senza nemmeno lasciarle spiegare...

-Una bambina... - ripetè Sirius come immobilizzato, ma si riprese quasi subito aggiungendo in tono sprezzante- ...ah, che dovrei dire? Spero che crescendo non diventi una serpe come la madre o una stupida Mangiamorte come il padre, chiunque egli sia...

-Potresti essere tu- replicò Amalya serissima.

-Premettendo che non credo a una parola delle stronzate che mi stai raccontando ... anche se fosse?!- ringhiò Sirius, ormai la calma che aveva cercato di imporsi era un lontano ricordo- Cosa aspettava a farmelo sapere?!Un invito scritto?!

-Magari che tu non le puntassi contro una bacchetta dichiarando di volerla uccidere!- esclamò Amy altrettanto alterata, tanto che non sembrava quasi lei.

-Ma non l'ho fatto- scandì Sirius , era assurdo ma si sentiva come se dovesse giustificarsi con lei - non l'ho fatto, non avrei potuto ...io l'ho lasciata andare anche dopo che ho saputo quello che aveva fatto.

-Perchè?- mormorò Amalya ora pianissimo, come se temesse la risposta.

-Perchè sono innamorato di lei! - Sirius non si rese nemmeno conto di averlo detto, ormai era così ovvio per lui, che  aveva capito quello che provava tempo fa ma che era anche consapevole di quanto sbagliato fosse continuare a nutrire questi sentimenti per una donna simile- Perchè Darcy Hardgraves  è una gelida stronza falsa doppiogiochista traditrice Serpeverde e io sono innamorato di lei!Va bene?Perchè non riesco a smettere di pensare a lei non appena mi sveglio e di sognarla durante la notte... e credimi, mi odio già abbastanza per questo.

-Oh Sirius...- sospirò Amalya,un velo sottile di lacrime le offuscava gli occhi, che forse per quello stano effetto cominciavano ad avere riflessi sempre più verdi.

-Nemmeno se volessi... nemmeno dopo tutto quello che so ha fatto, anche se uccidesse altre cento volte ... non potrei  mai smettere di amarla- concluse serrando i pugni tremanti.

Lei  glieli fermò prendendoli con delicatezza tra le mani e quindi fece una cosa che Sirius non si sarebbe mai aspettato da lei, si alzò leggermente sulle punte e lo baciò. Per un istante desiderò poter chiudere gli occhi e immaginare le labbra calde di Darcy contro le sue, ma poi recuperando un grammo di razionalità  Sirius si staccò bruscamente da lei facendola quasi cadere se non si fosse sorretta al tavolo. Guardandola come se la ritenesse pazza se ne andò senza ulteriori indugi, accompagnato da quel sapore fin troppo familiare e ingannevole  sulle labbra.

La donna si accasciò su una sedia, ormai priva di forze si sentiva come completamente svuotata. Forse parte di quel malessere lo doveva agli effetti della pozione polisucco che stavano svanendo, i suoi occhi ormai erano completamente verdi e i capelli cominciavano a tornare biondi e mossi.

 Entro qualche minuto Darcy Hardgraves si ritrovò col suo vero aspetto a piangere in silenzio, sola in quella stanza.

L'effetto non era durato molto, in fondo era sempre stata negata nel preparare pozioni...ma quella volta ce l'aveva fatta anche senza l'aiuto di Amy a produrre una polisucco quasi accettabile con un impegno che non aveva mai messo nella classe del professor Lumacorno. Forse perchè in quel caso non c'era in ballo uno stupido voto, ma il futuro di sua figlia.

-Poverina...- d'un tratto si accorse di una mano che era scivolata delicatamente sulla sua spalla e di una voce gentile alle sue spalle- ... dev'essere davvero  umiliante per te...

Coraggiosamente ricacciò indietro le lacrime per poter sostenere lo sguardo compassionevole di Lavinia.

-Ti ha usata e adesso si è stancato di te- proseguì quella come se stesse facendo solo un'ovvia constatazione sul tempo-  ma io posso aiutarti a riprenderti almeno un po' di dignità, mia cara, vieni con me....- senza aspettare la sua risposta la prese per mano tirandosela dietro con energia- ... ne parleremo con più calma nella mia stanza, dove nessuno ci potrà disturbare.

Lavinia era strana, non era da lei parlare a quel modo, ma di questo Darcy non si preoccupò perchè al momento era troppo egoisticamente concentrata sul suo dolore. La seguì mansueta fino alla sua camera da letto, dove letteralmente nessun altro avrebbe potuto interromperle,  visto che era stata protetta da vari incantesimi in modo che solo la proprietaria ci potesse accedere con i suoi ospiti. Fu fatta accomodare direttamente  sulla sponda del letto più distante dalla porta.

-Sembra ieri che andavamo a scuola insieme vero?- disse Lavinia , appoggiandosi direttamente ad essa-  Mi ricordo ancora quando ci siamo conosciute. Tutti noi del primo anno ce ne stavamo in un angolo intimoriti, aspettando di essere chiamati dalla professoressa... tu invece eri così fiera e sicura di te quando hai affrontato lo smistamento...E perchè non avresti dovuto? Una ragazza che appartiene ad una nobile e ricca famiglia di Purosangue non può che esser beneaccetta tra i Serpeverde. Avrei fatto qualsiasi cosa per ottenere lo stesso rispetto, incluso mentire sulla provenienza della mia famiglia... avrei dato qualsiasi cosa per essere come te.

-Molte cose sono cambiate da allora... non credo che quelle sciocchezze contino poi molto, nella vita reale- mormorò Darcy.

-Quelle sciocchezze ,come le chiami tu, sono tutto nella vita reale- ribattè Lavinia, piuttosto irritata- perchè credi che la mia famiglia si debba nascondere nei sobborghi di Londra mentre la tua gelida madre purosangue dà tranquillamente i suoi ricevimenti nella tenuta di famiglia e alla luce del sole?

-Ehi non prendertela con me- ribattè Darcy a sua volta irritata dal commento- io ne sono fuori da un pezzo!

-Il che non ti ha impedito di avere il tuo bel matrimonio rispettabile con l'erede dei Black e allo stesso tempo di continuare a scoparti suo fratello ... - ribattè Lavinia per poi aggiungere in tono ironico- ...ma vedi ... non si può avere sempre tutto, cara mia.

-Stai dicendo un sacco di cazzate - scandì Darcy con estrema lentezza- e se non fossi tu bada che ti avrei già chiuso la bocca da un pezzo.

-Oh Dee, ma non capisci? Non siamo più a scuola. Non si può fare sempre come vuoi tu!No, questa volta mi ascolterai... Expelliarmus!

Il pensiero di sua figlia sola a casa fu il primo che attraversò come un fulmine la mente di Darcy non appena vide la sua bacchetta volare in mano a Lavinia. Si maledisse mentalmente per non essere stata più rapida nell'evitare il suo incantesimo, ma tutto si aspettava fuorché di doversi guardare le spalle da una sua amica.

-Ti trovo alquanto cambiata, Lavy - Darcy odiava trovarsi priva di bacchetta e tuttavia ciò non le impedì di ostentare sicurezza nelle sue parole-  in effetti mi ricordo di quel giorno... quando  ho raccolto un patetico cucciolo spaventato dalle dubbie origini e ho deciso di farne una delle ragazze più popolari di Serpeverde.

-Hai ragione, sono cambiata- affermò Lavinia con altrettanta fierezza-  io sono diventata più forte, ho saputo fare quello che andava fatto per metterci tutte al sicuro. L'Oscuro Signore vincerà questa guerra, è inutile cha fai quella faccia, succederà. In fondo lo sappiamo tutti che tentare di opporsi a lui è solo un inutile spreco di tempo .

- Lavinia ... che cosa dici?!- Darcy cercò di mantenere un'assoluta calma per vedere dove voleva andare a parare, ma la sua voce tradiva preoccupazione- Ridammi la mia bacchetta,ora!

-Questa notte Lui si libererà del moccioso dei Potter e anche Sirius sarà presto tolto di mezzo...- continuò invece rivolgendole un sorrisetto studiato...- dovrebbe essere una bella notizia per te, voglio dire, dopo quello che ti ha fatto.

-Tu sei completamente pazza...

Voleva scagliarsi conto di lei, voleva ferirla, farla sanguinare per le cose terribili che aveva osato dire, ma Lavinia aveva una bacchetta a disposizione e le bastò mormorare un semplice incantesimo perchè funi invisibili trattenessero Darcy al suo posto, sua prigioniera. Lei tentò di ribellarsi, lottando contro le corde che la trattenevano ma ben presto dovette ammettere che era inutile: e totalmente alla sua mercé.

-Ma non capisci che ti sto offrendo la possibilità di vivere?-inveì Lavinia, ormai fuori di sè- Quando Tu-sai -chi avrà vinto chi mi garantisce che avrà ancora bisogno di me? Invece se godrò della protezione di una famiglia importante come la tua...potremmo salvarci entrambe!Sia tu che Amalya siete purosangue, vi accoglieranno a braccia aperte...pensaci! Saremo ancora noi tre, come ai vecchi tempi...andiamo, una volta non avresti esitato a fare il tuo interesse.

Aveva parlato velocemente e con un guizzo folle nello sguardo che le conferiva l'aria famelica di una belva che era stata messa all'angolo e che stava lottando disperatamente per la vita, per un momento il suo respiro affannato fu l'unico suono di sottofondo al gelido silenzio che era calato tra le due streghe.

-Lo sai... hai ragione-  Darcy aveva smesso di divincolarsi e parlava con un tono di voce sommesso,  scuotendo il capo- Forse una volta sarei riuscita ad essere tanto stupida da pensare solo a me stessa, ma non sei l'unica ad essere cambiata in questi anni...Pensi che potrei tradire in questo modo Lily e James? Pensi che potrei tradire Sirius così?

-Perchè no? Loro non sono niente per te- insistette Lavinia con una significativa alzata di spalle.

-Loro sono tutto per me!- ribattè Darcy con forza - Sono i miei amici e...il mio amore.

- Amore? Per favore ...Sirius Black non ti ama di certo nè ti ha mai amata! Andiamo, lo sai perfettamente...- Lavinia fece una risata sprezzante- Credi che se ne sia restato devotamente  ad aspettarti mentre  eri via a rischiare la vita per conto dell'Ordine? No, si scopava quella insulsa della McKinnon finchè io non ho messo fine alla cosa... Oh, adesso lui ti odia perchè crede che sia stata tu a farla uccidere... ma che gran considerazione che ha di te!

-Tu gli hai detto questo ...- realizzò Darcy improvvisamente- ...tu ... non sai che cosa hai fatto, piccola intrigante traditrice...

-Gli ho solo dato una mano a realizzare che non eri la donna giusta per lui... in effetti non sai come ci siamo divertiti insieme una volta che ti sei tolta di mezzo - mentì Lavinia, giusto per farle più male.

Ormai doveva giocarsi il tutto per tutto, pensò, stava lottando per la sua sopravvivenza. Doveva convincere Darcy ad appoggiarla nel suo folle paino o tutto quello che aveva fatto fin ora, tutti i segreti, le menzogne e i sotterfugi sarebbero stati vani. Doveva convincerla con le buone o con le cattive.

-Ti aspetti che creda a una così volgare menzogna ? - ma stavolta fu il turno di Darcy di riderle in faccia- Mi spiace per te, ma Sirius può permettersi di meglio di una stupida sgualdrina come te...

-Ora basta. E' per il tuo bene Dee, spero che tu lo capisca...- le sussurrò  quasi amorevolmente Lavinia puntandole contro la bacchetta- crucio!

Il dolore si irradiò immediatamente nel suo corpo come un liquido bollente versatole direttamente in gola, ma il dolore fisico non era nulla paragonato alla bruciante consapevolezza del tradimento. Darcy strinse i denti e trattenne le lacrime solo per non darle la soddisfazione di vederla soffrire. Neanche dovendo patire le pene dell'inferno si sarebbe mai piegata.

-E tu vorresti diventare una Mangiamorte...- ansimò, riuscendo a infondere nelle sue parole tutta la derisione di cui era capace- ...quando non sai nemmeno fare una maledizione decente?Mi deludi Lavy, credevo di averti insegnato a fare di meglio.

-Benissimo... magari migliorerò con un po' di pratica.

Le maledizioni successive in effetti dimostrarono che Lavinia era notevolmente migliorata nella pratica delle arti oscure, ma questo non aveva alcuna importanza per Darcy, ormai aveva deciso che non si sarebbe arresa. Aveva  preso tante decisioni sbagliate nella sua vita, si ritrovò a considerare... Cosa non avrebbe dato per tornare indietro all'ultima notte del settimo anno, quando Sirius le aveva chiesto di andare a vivere con lui... No, le parole esatte erano state di dividere la sua vita con lui. Avrebbe voluto averlo fatto davvero. Ormai quel sogno era svanito per sempre, ma Darcy sapeva di poter fare almeno un'ultima cosa per onorare la memoria di esso: doveva resistere.

 Doveva resistere, ricordò a sè stessa, per Arya, per Sirius, per Amy e per tutti quelli che amava.

-La tua risposta- le ripetè Lavinia tranquillamente.

-Fottiti.

La strega era ormai alle strette, guardando gli occhi verdi e sfavillanti di determinazione della sua amica di un tempo si rese conto che non gliel'avrebbe mai data vinta. Lavinia tremò di rabbia al pensiero di ciò che questo comportava per la riuscita del suo piano. Tutto per colpa di una stupida, orgogliosa , ostinata, donna innamorata.

-Capisco. Allora credo... che qua abbiamo finito. In fondo ti sto facendo un favore...-  disse cercando di celare rabbia , delusione e paura che ormai si erano impossessati di lei e non la facevano più ragionare- .. quando l'Oscuro Signore avrà vinto  vorrà sicuramente ricompensare tanta ostinazione con ben più atroci sofferenze. Invece io ti prometto che sarà veloce, sarà come addormentarsi...dopotutto siamo amiche, il minimo che posso fare per te è darti una morte rapida e indolore.

Levò nuovamente la bacchetta pronta a pronunciare l'incanto.

-Vieni qui, voglio rivelarti un segreto Lavinia  ...- mormorò Darcy, che era ormai allo stremo delle forze,  facendo in modo che lei si chinasse per poter sussurrare direttamente al suo orecchio- ...ci sono cose per cui vale la pena morire!- ripetè esattamente  quello che una volta le aveva detto Sirius prima di morderle il lobo con tutta la forza della disperazione, portandosi via un pezzo di orecchio.

-Puttana ... - Lavinia si mise a strillare sconvolta, portandosi entrambe le mani sulla ferita da cui sgorgava sangue- ... Credevo preferissi una morte veloce e dignitosa, ma vedo che vuoi proprio soffrire!

Darcy per tutta risposta le sputò addosso il suo stesso sangue.

 

 

 

 

 


 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MaryElizabethVictoria