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Autore: Daisy Potter    25/02/2006    1 recensioni
Sana sta per comprare un appartamento, ma il giorno in cui si deve incontrare con il proprietario per discuterne scopre che non è l'unica a voltere quella casa...sarà l'inizio di una speciale convivenza tra due persone che si conoscono molto bene...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

Capitolo 11.

 

Dopo un mese, trascorso tra passeggiate sulla sabbia, nuotate tra i pesci colorati, pomeriggi fatti di baci, tramonti di abbracci e notti di sospiri, giunse il termine della luna di miele. Sana e Akito si trovarono, pur con un po‘ di malinconia, sull’aereo di ritorno a Tokyo. Arrivati all’aeroporto, chiamarono un taxi e si fecero accompagnare a casa.. Akito fece scattare la serratura, portò dentro le valigie, le posò subito dietro la porta, poi la chiuse alle spalle di Sana e l’abbracciò nel buio della loro casa. Tra un bacio e l’altro lei sussurrò, con un po‘ di tristezza: “Finalmente a casa …”

“Già …” mormorò lui prima di sigillare la sua bocca con le proprie labbra. Qualcosa però gli fece interrompere il bacio.

“Cos’era?!” bisbigliò Sana, che aveva sentito un rumore provenire dal soggiorno.

“Non lo so … No!” disse, vedendo che lei stava per accendere la luce. “Se c’è un ladro, noi conosciamo la casa meglio di lui, quindi il buio ci aiuta. Stammi vicino.”

Sana gli si accostò e lo seguì mentre si avvicinava lentamente alla porta del soggiorno. Trattenne il fiato mentre Akito l’apriva con cautela. Dietro, però, si vedeva solo il buio. Akito fece qualche passo nella stanza, facendo attenzione a non far rumore. D’improvviso Sana lo afferrò per un braccio, fermandolo: “Ho sentito qualcosa dietro di noi!” sussurrò. Akito cercò di penetrare l’oscurità con lo sguardo, quando d’improvviso sentirono un click alle loro spalle …

“SORPRESA!!!”

Quando i loro occhi si furono abituati alla luce, Sana e Akito poterono vedere tutti i loro amici di fronte a loro che li salutavano tenendo in mano un grande striscione con la scritta: “Bentornati!” e il disegno stilizzato di un aereo che si allontanava da una piccola isoletta con al centro una palma, piccola caricatura di Tahiti. Dietro di loro, Tsuyoshi si stava allontanando dall’interruttore che aveva appena premuto.

Sana corse ad abbracciare e baciare Aya, Hisae, Fuka e Gomi, mentre Akito si avventò su Tsuyoshi gridando: “Ma sei impazzito?! Ci hai fatto prendere un colpo! Ti ricordo che Sana è incinta! Non puoi permetterti di spaventarla, nelle sue condizioni!” e intanto fingeva di colpirlo.

“Dai, Aky, smettila!” gli disse Sana “Lo so che fa piacere anche a te che siano tutti qui!” sorrise divertita vedendo che lui arrossiva, sapendo che aveva fatto centro.

È incredibile come con me non abbia timore a mostrare i suoi sentimenti e di come invece gli sia difficile con gli altri, pensò sorridendo.

“Allora, com’è stata la vostra vacanza?” chiese Fuka.

“Non penso che possa superare la nostra incredibilmente dolce e romantica luna di miele, vero tesoruccio?” disse Aya abbracciando Tsuyoshi.

“Certo che no, cara!” rispose lui baciandola.

Cercando di non badare alle sdolcinatezze dei due, Sana rispose: “è stata meravigliosa! Un intero mese in un’isola stupenda, con tramonti mozzafiato, da sola con Akito, che è il marito più dolce che si possa desiderare! Mi sentivo in paradiso!!

Le ragazze la ascoltavano con occhi sognanti.

E sapete che una sera mi ha portata nel ristorante migliore di Tahiti, e poi ha noleggiato uno yacht carissimo e mi ha portata ad ammirare il tramonto in mezzo al mare, lontano dal resto del mondo, soli sul lettino della barca, abbracciati e cullati dalle onde …”

“Ok, ok! Ora basta! Sì, è stata una bella luna di miele, tutto qui!” si intromise Akito, leggermente imbarazzato, impedendo che Sana svelasse altri particolari di quella serata. Per sua fortuna, Hisae sviò la conversazione esclamando: “Ah, Sana! Hai letto i giornali? Sei sulla prima pagina di tutte le riviste scandalistiche! O meglio … lo è Naozumi Kamura!”

Forse non era stata davvero una fortuna, visto che Akito cercava di dimenticare l’episodio.

“Ma è vero che ti ha aggredita nel vostro bungalow?!” continuò l’amica con gli occhi sgranati, mentre anche le altre si facevano più attente in attesa di una conferma.

“Ehm … sì, in effetti è vero …” disse solo Sana, ma le amiche, avide di particolari, le chiesero di raccontare tutto l’episodio. Lei, sapendo che ad Akito dava fastidio, cercò di non soffermarsi troppo su quel fatto.

“Ma no, niente … era sconvolto per la notizia del nostro matrimonio … pensava di poter avere ancora una chance con me, ma poi ha capito che io e Akito ci amiamo davvero e se n’è andato … piuttosto, ragazze, ditemi: c’è qualche novità?”

Fortunatamente, la prospettiva di poter raccontare tutti i piccoli avvenimenti che Sana si era persa distolse le amiche dall’episodio “Kamura”, e si lanciarono in una fitta rete di pettegolezzi. I ragazzi scuoterono la testa indignati e se ne andarono nella vecchia camera di Akito (ora vuota e in attesa di ospitare il nuovo piccolo Hayama) per non sentire quel fiume di chiacchiere.

“Allora, Hayama. Com’è stata per te la luna di miele?” chiese Gomi buttandosi sul letto.

“Stupenda” disse sinceramente lui, arrossendo leggermente. I suoi amici restarono a bocca aperta. Infatti si aspettavano più una risposta del tipo “Niente di speciale” o “Non mi è dispiaciuta”, come Akito avrebbe detto una volta. Quando si ripresero, Tsuyoshi squadrò l’amico con occhio critico: “Sana ti ha davvero cambiato, Akito!” fu il suo commento, subito approvato da Gomi. Eh già … Sana lo aveva davvero cambiato. Una volta non avrebbe mai dato a vedere che qualcosa gli piaceva, ma quando si trattava di lei … era come se volesse far sapere a tutto il mondo che Sana era meravigliosa, che l’amava e che era sua. Cercando di riacquistare un po’ del suo vecchio atteggiamento diede un piccolo pugno al braccio dell’amico intimandogli di smetterla, poi fece lo scontroso per il resto del tempo, con un sospiro di Gomi che disse: “Riecco l’Hayama di un tempo”. Ma anche questo commento fu accompagnato da un colpo di Akito.

Molte ore dopo, i ragazzi scesero di nuovo nel salotto, trovando ancora le ragazze impegnate in divertenti discussioni, almeno a sentire le risatine che ogni tanto si levavano dal loro gruppetto. Quando si fu avvicinato abbastanza, Akito riuscì a capire l’argomento del dialogo:
“… e ne è convinto!” stava dicendo Sana. “Pensa tu che ogni giorno continuavamo a litigarci.”

“Secondo me hai ragione tu” fu il parere convinto di Fuka.

“Già, anch’io penso che sarà un maschietto!” disse Aya.

“Infatti!” ribadì Sana. “Se ne dovrà convincere anche lui quando vedrà i completini azzurri che comprerò domani …”

Akito si avvicinò lentamente alle sue spalle senza farsi vedere e all’improvvisò l’abbracciò da dietro posandole le mani sul ventre già un po’ gonfio. Sana emise un gridolino di sorpresa.

“Cos’è che comprerai, cara?” chiese lui con un sorriso.

“Hai sentito bene: dei completini azzurri per il nostro piccolo, caro!” rispose lei guardandolo con aria di sfida.

Ma scusa, amore, la piccola Karin avrà bisogno di un corredo rosa, è la tradizione per le bambine!” le ricordò Akito.

“Hai ragione, ma il nostro Kim avrà bisogno di un corredo azzurro, essendo un bellissimo maschietto!” replicò Sana.

I loro amici restavano a guardarli a bocca aperta ascoltando quel bizzarro litigio, poi finalmente Fuka li interruppe:
“Alt! Basta! Fermi!” esclamò. “Abbiamo capito che ancora non conoscete il sesso del bambino!”

Ma veramente lo sappiamo! Sarà …” protestarono marito e moglie insieme, ma Fuka li zittì di nuovo: “Ho detto smettetela! Mancano ancora pochi mesi alla nascita, no? Fra un po’ saprete chi avrà ragione, non c’è bisogno di litigare ora … E i completini possono aspettare!” aggiunse anticipando la successiva battuta di Sana. Seguì un momento di silenzio, durante il quale tutti si guardarono, poi scoppiarono a ridere insieme, divertiti dalla situazione.

Infine i loro amici decisero di lasciare i neosposi da soli e se ne andarono insieme poco prima dell’ora di cena. Akito preparò un pasto veloce per entrambi, poi portò i bagagli nella loro camera al piano di sopra e iniziarono a sistemarli. Quando ebbero finito erano già le undici ed entrambi crollarono sfiniti sul letto e, stravolti per il viaggio in aereo, si addormentarono non appena chiusero gli occhi.

 

Salve a tutti! qst capitolo è un po’ deludente, vero?! Please, forgive me, ma in qst giorni sn un po’ a corto di idee, qndi dovrete aspettare una mia ispirazione improvvisa x vedere un altro capitolo (sempre ke lo vogliate …). Cmq spero di riuscire ad aggiornare presto, anke se nn vi prometto niente visto ke tra l’altro lunedì si torna a scuola! Grazie a tutti quelli ke ancora continuano a leggere la mia ff e grazie 1000 x i commenti! J vvtttb

 

  
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