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Autore: saramik    02/06/2011    1 recensioni
Liz ragazza semplice si scontrera con un musicista, tra i due nascerà odio ma si sa il passo tra amore e odio è breve!!!
la differenza di età, le culture diverse saranno un problema?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fecero tutti colazioni, facendomi i complimenti per l’ottima cucina.
-         ehi Liz noi andiamo che dobbiamo fare il soud-chek ci vediamo dopo…mi raccomando non aprire a nessuno e fai attenzione…- disse Tom prima di uscire.
-         Ok non apro a nessuno e non accetterò caramelle dagli estranei! Adesso tutti fuori…vi devo aspettare per pranzo?- chiesi.
-         Non so ti faccio sapere…ciao!- rispose Tom.
Finalmente avevo tutta casa per me! Visto che era presto rimisi un po’ in ordine e poi andai a cucinare non feci nulla di complicato preparai una semplice insalata di riso, cosi se non tornavano a pranzo si poteva sempre conservare.
Mentre aspettavo che mi chiamassero per pranzo, decisi di andare un po’ al pianoforte e inizia a suonare era una canzone che avevo imperato da poco e come mi diceva il mio ex insegnante mi dovevo esercitare.
Inizia a suonare, era da un po’ che non lo facevo, i gesti erano quelli di sempre le mie dita scorrevano veloci e precise sulla tastiera. Dopo un po’ mi stufai però della solita musica classica cosi andai a prendere in camera degli spartiti che mi avevano regalato i miei prima di partire, forse nella speranza che credessi ancora nel mio stupido sogno.
Varie canzoni non le avevo sentite nominare neanche cosi feci una ricerca su internet, mi stupì scoprire che non erano dei soliti artisti ma di gruppi moderni.
Andai di sotto e presi questa volta la chitarra e inizia a suonare una delle canzoni che avevo degli spartiti, l’avevo gia sentita qualche volta e mi piaceva.
 
when I was younger I saw
my daddy cry
and curse at the wind
he broke his own heart
and I watched
as he tried to reassemble it
and my momma swore
that she would
never let herself forget
and that was the day that I promised
I'd never sing of love
if it does not exist


But Darling...
you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception


maybe I know somewhere
deep in my soul
that love never lasts
and we've got to find other ways
to make it alone
keep a straight face
and I’ve always lived like this, keeping a comfortable distance
and up until now I had sworn to myself that I'm content with loneliness
because none of it was ever worth the risk

[CHORUS:]
well you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception

I’ve got a tight grip on reality
but I can't let go of what's in front of me here
I know you're leaving in the morning when you wake up leave me with some kind of proof it's not a dream

oh oh oh


you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception
you are the only exception


and I'm on my way to believing
oh and I'm on my way to believing


 
 
Quando sentii la porta sbattere mi fermai di colpo, qualcuno doveva essere rientrato.
-         chi è?- chiesi ad alta voce.
-         Sono Tom….- disse lui spuntando da dietro la porta.
-         Ah….mi hai messo paura….ero qui solo per…- dissi io, cercando di capire se mi avesse sentita.
-         Scusa non volevo…comunque che combinavi?- disse lui.
-         Provavo solo una canzone..gli altri?- dissi io cercando di sviare il discorso.
-         Gli altri rimangono li…io dovevo solo dare una mano…
 
 
La sera mi preparai con molta calma, erano gia le 21 quando Tom mi chiamo dal piano di sotto.
-         forza Liz sbrigati!- disse lui.
-         Ok un minuto e sono pronta…- dissi io mentre stavo riordinando la borsa.
-         Okok ma ti avverto se hai messo solo un minigonna o qualche vestitino molto mini non esci da questa casa!- disse lui serio.
-         Scusa Tom ma non avevi detto che ero cresciuta?- dissi io ridendo mentre scendevo le scale- comunque cosi vado bene? E poi i vestiti di ieri me li ha comprati mamma io non indosserei mai quella roba!- dissi io uscendo di casa.
Lui mi aveva avvertita di non mettermi in ghingheri perché era un concerto rock e quindi niente di elegante, cosi optai per un jeans finto strappato e un top nero sopra senza spalline, scarpe con poco tacco. Mi feci anche una coda alta, per non sentire caldo e non mi truccai molto solo lucidalabbra e un po’ di ombretto chiaro.
Il locale era pieno di gente, Tom diceva che era cosi perché c’erano anche degli attori amici di Jared. Andammo nei camerini, perché mio fratello doveva portare una cosa a jared.
Mi disse di aspettare solo un attimo fuori.
-         ehi ma qui non è permesso sostare…come sei entrata?- mi disse subito un omone grosso e alto, era uno dei buttafuori sicuramente.
-         Eh io…ho accompagnato….- dissi io balbettando quell’uomo mi incuteva timore.
-         Non puoi stare qui e adesso fuori…- disse lui spingendomi fuori dall’aria camerini.
-         E adesso?- presi il cellulare in mano cercando di chiamare Tom ma purtroppo non c’era campo.
Ero cosi nervosa lasciata li in mezzo a fan urlanti e alcune sembrare avessero crisi nervose.
Non sapevo più cosa fare quando un ragazzo molto alto con i capelli biondi mi viene adosso.
-         ehm scusa non volevo..- disse lui per scusarsi e porgendomi la mano per rialzarmi.
-         Figurati…- dissi io alzandomi ma non mi reggevo molto bene in piedi avevo preso sicuramente una storta – ahia che male – dissi poggiandomi al bancone.
-         È colpa mia non volevo mi dispiace…bisogna metterci subito del ghiaccio…- disse lui osservando la caviglia.
-         Non ti preoccupare nulla di grave…- dissi io mettendoci il ghiaccio che nel frattempo il barista mi aveva portato.
-         Ok mi dispiace comunque, ma sei qui da sola? Vuoi che chiamo qualcuno?- disse lui.
-         No sono con mio fratello ma l’ho perso di vista con tutta questa gente…- dissi io.
-         Ok allora facciamo cosi, qui c’è troppa gente…vieni con me..- disse lui aiutandomi ad alzarmi dalla sedia.
-         Ma dove andiamo?- chiesi io un po’ preoccupata non lo conoscevo in fondo.
-         Andiamo nel privè sai i miei amici conoscono gli artisti e allora lo hanno riservato per noi..- disse lui mentre mi aiutava ad entrare in quello che sembrava essere un corridoio.
-         Ah ok…- dissi io.
-         Signor Lutz da questa parte…- disse un altro buttafuori.
-         Luzt? Dov’è che ho sentito questo nome…- dissi io tra me e me .
-         Ehi Kellan ce l’hai fatta…e lei chi è?- chiese una ragazza appena ci vide.
-         Lei è….scusa ma il tuo nome?- chiese Kellan.
-         Io sono…- stavo per presentarmi quando.
-         Elisabeth Marie Castro dove diavolo eri finita?- disse Tom urlando.
-         Scusa fratellone ma il buttafuori mi ha preso per un fan…e non prendeva il cellulare…- dissi io mortificata.
-         Dai Tom poverina…- disse una ragazza abbracciando mio fratello.
-         Ok ok è solo che mi sono spaventata a morte! Comunque che ci fai abbracciata a Kellan?- disse lui vedendo che abbracciavo ancora il mio salvatore.
-         Nulla ci siamo scontrati e mi sono storta una caviglia cosi Kellan giusto? Mi ha aiutato ad arrivare qui…- dissi io.
Ok ok Kellan grazie…adesso faccio io…-

  
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