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Autore: Lils__L7    03/06/2011    15 recensioni
E se Lumacorno decidesse di far produrre ai suoi studenti del settimo anno una pozione che prevede un procedimento.. particolare? Dopotutto, nessun uomo sano di mente imporrebbe James Potter come compagno di pozioni di Lily Evans, no?!
E' la mia prima fic.. siate clementi! :D
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Lui e lei che stanno insieme solo con la colla.'
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nove
Ninth day.

«Dentro ho un'immagine di te che non parla:
l'ho fatta per guardarla e non voglio rovinarla.
Tengo solo il buono, come il tuo profumo
che mi ha sballato
più d'ogni cosa abbia bevuto o fumato.
E mai nessuna foto renderà giustizia
al tuo sorriso
quando esplode all'improvviso sul tuo viso..
»
[Domani - Articolo 31]


Un gemito, uno sbuffo e il suono vellutato delle coperte che si muovono.
Lily nascose la testa sotto il cuscino, maledicendo in tutte le lingue che conosceva l'insistente raggio di sole che aveva pensato di andarla a svegliare di domenica mattina, penetrando dall'unico spiraglio che le tende del suo letto non avevano coperto.
Mugugnò, scocciata. Stupido Potter - oh sì, era sempre colpa sua.
Senza riuscire a trattenere un sorrisetto, ripensò alla notte prima: il Cercatore dei Grifoni e i suoi compari l'avevano convinta (con non poca riluttanza di Black) a passare un po' di tempo con loro per
«farsi perdonare per lo spavento della sera precedente», e tra le chiacchiere erano riusciti a farle totalmente perdere il senso del tempo; risultato? Era tornata in camera alle due di notte, ridendo come una stupida per le cose buffe che aveva scoperto sui Malandrini e sul resto della scuola e finendo per beccarsi uno scappellotto in piena nuca da una preoccupatissima Alice.
Per cui, odiandosi con tutto il cuore per aver trascurato ben due materie ed aver quindi accumulato centoventi centimetri complessivi di pergamena da scrivere, si costrinse a mettersi a sedere sul morbido baldacchino e si stiracchiò, facendo per alzarsi; controllò l'orologio: le nove. Beh, almeno non avrebbe trovato nessuno a disturbarla mentre studiava.. no?

«Che ci fai qui alle nove di mattina?».
Un assonnato Remus Lupin si voltò di scatto al sentire la voce della ragazza; lasciò cadere la piuma con cui stava scrivendo per il balzo che fece, e poi, sorridendo, si chinò a raccoglierla ai piedi del divano su cui era seduto. «Lily, buongiorno. Sto.. finendo il tema di Trasfigurazione.» rispose.
«Ma non l'avevi già fatto?» gli chiese lei, accomodandosi al suo fianco sul divano e srotolando il suo foglio di pergamena.
«Oh, sì, beh, sto sviluppando delle linee guida..» cominciò lentamente, imbarazzato. «..per quelli di James e gli altri.».
Lily inarcò un sopracciglio, senza capire. «E perchè lo fai? Te l'hanno chiesto loro?».
«Affatto, anzi.. Sirius e James si lamentano tutte le volte. Ma direi che val bene quello che loro fanno per me, non trovi?» le disse il biondino con un sorriso.
La rossa non rispose; aprì il libro di Trasfigurazione che aveva portato giù con lei e cominciò il suo tema, non riuscendo in realtà a concentrarsi. Quei quattro erano davvero incredibili; non avrebbe mai immaginato che la loro amicizia fosse così profonda, sincera e altruista; erano sempre pronti ad aiutarsi l'uno con l'altro, volesse questo dire trasformarsi in Animagi a quindici anni o scrivere quattro temi anzi che uno solo per far risparmiare agli altri tempo da passare insieme.
«Mi sono divertita molto ieri sera.» disse infine, concludendo i primi quindici centimetri del tema con un grosso punto. «Quei tre sono meglio di quanto pensassi. Grazie.».
Remus si aprì in un sorriso vero, mettendosi ad avvolgere una delle tre pergamene che aveva terminato di riempire di schemi e freccette.
«Grazie a te, Lily. Non avevo mai visto James così contento.».
«Come?» fece lei, arrossendo lievemente. Era stato contento perchè c'era lei?
«Più di quattro ore a ridere e scherzare coi suoi migliori amici e la ragazza che ama! Che altro avrebbe potuto desiderare?».
Lily divenne dello stesso colore dei suoi capelli e sentì un sorriso salirle spontaneo alle labbra; che razza di reazione era quella?! Una settimana prima se la sarebbe presa a morte per una frase del genere: James-sono-il-più-figo-di-Hogwarts-Potter che amava qualcuno? E per di più.. che amava lei e gioiva della sua presenza? Che stava succedendo al mondo?!
«Che si svolgesse tutto a cavallo di una scopa, immagino..» bisbigliò per sdrammatizzare, abbozzando un sorrisetto e facendo ridere Remus.
«Forse!» concordò lui, chiudendo con forza la sua boccetta d'inchiostro. «Allora, procede bene la vostra pozione?».
«Assolutamente no, per Morgana! Non so cosa ci sia di sbagliato, ma dopo aver passato due ore a lavorarci sopra ieri aveva un dolcissimo odore di menta..» rispose Lily, contenta di aver cambiato argomento ma a dir poco disperata per il suo lavoro.
Remus ghignò.
«Lilian Evans che sbaglia qualcosa in una pozione? Impossibile!».
«Sicuramente sarà colpa del tuo amico, infatti!» ribatté lei facendogli la linguaccia, ridendo. «Sul serio, non so proprio..».
«Sicura che non sia davvero per colpa del vostro odio, Lily?» la interruppe il biondino, sorridendole da vero Malandrino.
Lily sgranò gli occhi dalla vergogna e dallo stupore.
«Che dici, Rem? Io e Ja.. io e Potter ci odiamo davvero! Cioè, non so se lui mi odia nel vero senso del termine, ma io, insomma, non lo sopporto sul serio! Dai, vorresti dire che non si vede? Stiamo sempre a litigare, non passa giorno che..».
«Ne sono passati sette credo, in realtà.» la fermò di nuovo Remus, interrompendo il suo delirio imbarazzato. «Avanti, ammettilo Lil. Non voglio dire che deve per forza piacerti, ma sono sicuro che ormai stai imparando quantomeno a volergli bene.».
La rossa sospirò, portandosi una mano ai capelli per tirare indietro le ciocche rosse più ribelli in un gesto che somigliava davvero tanto a quello del Cercatore. Fece una smorfia tesa e dubbiosa che suscitò immediatamente le risate del ragazzo, poi si lasciò cadere tra i morbidi cuscini del divano.
«Hai mai cambiato drasticamente opinione su qualcuno in così poco tempo?» gli domandò, chiudendo gli occhi.
Remus sorrise intenerito.
«Mi è capitato, sì.» ammise, pensando a come era cambiata la concezione di lui stesso da un momento all'altro dopo che i Malandrini avevano scoperto chi era davvero. Quella sera, quando aveva trovato James e Sirius ad aspettarlo svegli in dormitorio, si era sentito pessimo, falso, uno straccio; ricordava ancora l'espressione divertita del ragazzino con gli occhiali che lo rassicurava dicendogli che il suo era solo un piccolo problema peloso, e quella glaciale dell'altro moro che gli rimproverava di aver tenuto un segreto con loro.
«E come ti sei sentito?».
Il ragazzo biondo attese qualche secondo prima di parlare, cercando di riassumere tutte le emozioni che aveva provato in una sola parola. Alla fine, mormorò semplicemente
«Bene. Davvero bene..».
Lily aprì gli occhi e gli sorrise dolcemente, forse immaginando quello che passava per la testa dell'amico. Dopo qualche istante però Remus perse tutta la tenerezza che aveva messo in mostra e ghignò di nuovo, voltandosi a guardarla negli occhi.
«Dovresti dirglielo.» sentenziò.
«Non ci penso neanche!» ribatté lei. «Si pavoneggerebbe come la prima volta che ha acchiappato un Boccino, oh no, no no no. E tu» continuò puntandogli un dito contro con fare minaccioso, «non provare a dire una parola! Questa conversazione non è mai esistita!».
«Tutto ha un prezzo, Evans..».
Era decisamente possibile cambiare opinione di una persona in un arco di pochi minuti: Lily Evans, da quel momento, provò un odio sviscerato e feroce nei confronti del placido, onesto e leale Remus Lupin.

«Ciao Potter.».
«Ciao Lily. Tutto bene?».
«Andrebbe meglio se la nostra pozione non fosse così dannatamente rossa, ma.. sì, tutto bene.».
James fece una smorfia divertita, non riuscendo tuttavia a sentirsi in colpa per come stava procedendo il loro lavoro insieme: a lui, in effetti, sembrava davvero un gran bel segno che quell'intruglio non fosse diventato verde e puzzolente.. e non gli importava proprio nulla della E in Pozioni!
Si mise al lavoro, cercando quantomeno di impegnarsi per non incappare nelle ire della Caposcuola.
«Potter?» chiese però lei, sedendosi su un banco.
«Sì?» replicò lui, smettendo di strappare le foglie ad una pianta piena di pustole e spine che già un paio di volte gli avevano graffiato le mani.
«Hai già pensato ad una buona scusa da rifilare a Lumacorno per questo?» domandò Lily indicando con una mano il calderone.
«Oh» fece lui, «beh, diremo che ho sbagliato verso di mescolatura, così la colpa sarà solo mia..».
«Sarebbe carino da parte tua, ma non mi sembra giusto. Metà della colpa è anche mia!».
James sorrise abbassando gli occhi, sentendosi improvvisamente molto felice; Lily Evans che prendeva le sue difese a costo di rovinarsi la media scolastica, e chi l'avrebbe mai creduto? Quando l'avrebbe raccontato ai Malandrini l'avrebbero sicuramente preso per pazzo, e Sirius..
«Sirius!» esclamò ad un tratto, facendo sobbalzare la rossa. «La pozione di Sirius è fatta maledettamente bene, Evans! Potremmo prendergliene un po'!».
Lily sgranò gli occhi verdi, incredula.
«E secondo te non si accorgerebbe di niente, Potter?!».
«No, perchè saremo noi a versare gli ultimi ingredienti! Dati i precedenti, rovineremo anche quella pozione.. ma non abbastanza da meritarci una T!».
«Potter, tu sei fuori di testa!».
«Oh avanti Evans, è un'idea geniale!».
«Ma non è leale! E' una cosa da Serpi, e noi Grifondoro non..».
«Noi Grifondoro non siamo così petulanti!» la interruppe James, fingendosi scocciato e agitando la bacchetta per far sistemare gli oggetti al loro posto negli armadi. «Avanti, andiamo a cercare Felpato!».
Detto questo prese per mano Lily facendola scendere, tra le velate proteste, dal banco su cui si era accomodata poco prima e spalancò con forza la porta dell'aula in fondo ai sotterranei, dirigendosi di corsa verso la Sala Comune dei Grifondoro, dov'era certo avrebbe trovato Sirius.
«Potter, il merito di quest'idiozia sarà tutto tuo, te lo garantisco!» sbraitò Lily correndo a perdifiato dietro di lui.
«Lumacone ne sarà contento!» rispose semplicemente lui, reprimendo una risata.
Travolgendo un gruppetto di Tassorosso che puntavano il portone del castello e beccandosi non pochi rimproveri da parte del Barone Sanguinario e della Dama Grigia che fluttuavano per i corridoi, i due arrivarono fino al quadro della Signora Grassa, che li squadrò divertita.
«Amor vincit omnia!» esclamò James sorridendo.
La Signora Grassa si spostò facendo l'occhiolino e guadagnandosi un'occhiataccia da Lily, che seguì il ragazzo attraverso il buco del ritratto.
La Sala Comune era quasi vuota, fatta eccezione per un gruppetto di ragazzi del quinto anno che studiavano in vista dei loro G.U.F.O.; la rossa si piantò al centro della stanza a braccia incrociate, uno sguardo ben poco arrabbiato dipinto sul viso.
«Ottima idea Evans, aspetta qua.» le disse James imbarazzato, passandosi una mano tra i capelli. «Non si sa mai che quel casanova abbia deciso di divertirsi un po', oggi..».
«Il solito allupato!» commentò Lily, senza riuscire ad evitare di arrossire lievemente.
James abbozzò un mezzo sorriso e si avviò con una corsetta su per le scale del suo dormitorio, bussando forte prima di entrare; Lily non riusciva a credere, invece, a quello che stava facendo: davvero stava permettendo a Potter di imbrogliare per ingannare un professore e scansarsi un votaccio?! Certo, Lumacorno se lo meritava dopo quello stupido compito che aveva deciso di assegnare!, ma.. insomma, lei era Lilian Evans, Caposcuola, ex Prefetto, studentessa modello, fedele - e rabbrividì al pensarlo - imitazione della McGranitt, fonte di ispirazione di tutti gli student..
«Evans, ti hanno pietrificato?».
Lily sbatté un paio di volte le palpebre prima di realizzare che James la stava osservando abbastanza perplesso, sventolandole una mano davanti la faccia per richiamare la sua attenzione.
«Potter! Già.. già fatto?».
«Oh sì, Felpato era alquanto.. accondiscendente, in quel momento.» rispose lui, annuendo con un ghigno e mostrando soddisfatto una fialetta contenente un liquido denso e color acido. «Adesso non ci resta che ingrandirla a dismisura, gettarla nel nostro calderone, mescolarci un paio di radici puzzolenti rovinando il tutto e sperare in una misera A!».
«Sei proprio un genietto del male, Potter.» commentò sarcastica la rossa. «Andiamo, avanti..».
Tornarono nei sotterranei quasi senza parlare, limitandosi a occhiatine tra il divertito e lo scocciato; giunti nell'aula in fondo al corridoio presero dall'armadio dei tuberi da sbucciare e dei grossi coltellacci, una fiala vuota e il loro calderone, magicamente di nuovo pieno di quell'intruglio rossastro.
«Comincia a sbucciare quella roba, io faccio sparire la nostra pozione.» disse Lily, stappando la fialetta vuota che aveva tra le mani e facendo per riempirla del contenuto del calderone.
«Perché ne vuoi tenere un po'?» le domandò James.
Lei arrossì incassando la testa tra le spalle.
«Ha un buon odore.».
«Vero?» concordò lui. «Non so di preciso cosa mi ricorda, ma sono sicuro di aver già sentito un profumo simile..».
«Amortentia.» sussurrò Lily.
«Come?».
«E' simile ad uno dei profumi che sento nell'Amortentia.» spiegò.
«Che odori senti?» le domandò James, curioso.
«Erba, libri appena comprati. Poi cioccolata al latte, e.. fragole. Tu?».
«Legno, menta, biscotti. E fragole.».
«Non sapevo ti piacessero le fragole!».
«Non ne vado matto, in effetti. Ma adoro il loro profumo.» ammise lui, tentando un sorriso imbarazzato.
Sorrise anche lei.
«Anch'io. Ne compro boccette intere e me ne spruzzo un po' ogni mattina.».
«Appunto.».
Lily aggrottò la fronte, colpita da quella risposta così secca, e si girò a fissarlo negli occhi; James era arrossito fin sopra i capelli, e per non darlo a vedere aveva chinato la testa sui tuberi che aveva poggiato sul tavolo. Era così carino, tutto imbarazzato..
La Caposcuola impiegò una manciata di secondi a capire cosa potessero significare le parole del ragazzo, finendo inevitabilmente per arrossire a sua volta.
Era il suo profumo che sentiva nell'Amortentia?
Che buffo, e pensare che anche lei..
«Io invece non sapevo che a te piacesse così tanto la cioccolata al latte.» buttò lì lui, interrompendo quel silenzio che avevano creato.
«Oh, ehm, già.» replicò Lily, chiedendosi ardentemente se Potter fosse un maledetto Legilimens.
«Non ti vedo quasi mai mangiarla, però.».
«Mm.» mugugnò, cercando una scusa il più velocemente possibile. «La preferisco fondente. Per.. per la dieta.».
James emise un verso divertito molto simile a uno sbuffo.
«Tu non segui una dieta, Evans!».
«Cosa.. cosa ne sai?».
«So così tante cose di te, Lily..» mormorò.
«Sai quello che sanno tutti, e basta.» ribatté lei, piccata. «Sai che la mattina bevo del succo di zucca, che odio quando i capelli mi coprono gli occhi e che quando ho voglia di stare sola vado a sedermi in riva al Lago. Quindi spiegami come fai a sapere che non seguo una d..».
«So che bevi il succo di zucca ma odi il tè con il limone,» la interruppe, «e che la sera, quando fai tardi, ti piace bere una tazza di latte freddo con la menta. Odi avere i capelli davanti agli occhi ma li metti sempre in modo che ti coprano le orecchie, per nascondere quel piccolo neo che hai che, a dirla tutta, a me piace un sacco. Quando hai voglia di stare sola vai in riva al Lago perchè era lì che vedevi Mocc.. Piton quand'eravate amici, e ancora oggi sotto sotto speri di vederlo arrivare a consolarti. Cerchi sempre di farti crescere le unghie ma te le mordicchi tutte prima di un compito in classe. Ti piace sederti sulla poltrona di fronte al camino a leggere libri di Shakespeare, anche se non so chi sia, e devo confessarti che una volta ti ho preso un libro senza il tuo permesso per sapere com'era, e mi è piaciuto, davvero. Come mi piace il tuo profumo, e sapevo molto prima di preparare la mia prima Amortentia che avrebbe odorato di fragole.. So tante cose di te, Lily, e vorrei che mi dessi la possibilità di farti capire quanto sei importante per me, per Godric!».
Lily rimase in silenzio, sconvolta; le parole di James l'avevano colpita e commossa
come nient'altro mai. Ma che cosa avrebbe dovuto fare adesso? Buttargli le braccia al collo e giurargli amore eterno, come le stava poco amabilmente suggerendo la sua perversa vocina interiore? E poi, perchè?! A lei non piaceva affatto Potter!
Sì che ti piace. Altrimenti non staresti qui a boccheggiare come un pesce fuor d'acqua!
Ok, ok, chiudo la bocca. Ma ero stupita, tutto qui: lui non mi piace!
Beh, allora diglielo, no? Digli chiaramente che lui per te non conta niente!
James si costrinse a rimanere fermo dov'era e a non correre verso la Torre di Astronomia per tentare il suicidio; che accidenti gli era passato per la testa?! Stava andando tutto così bene, tra loro due, e come sempre aveva rovinato tutto!
Si sforzò di sostenere lo sguardo di Lily per qualche altro secondo, sapendo di non poter resistere a lungo; ma poi, inaspettatamente, fu lei ad abbassare il viso, arrossendo.
Immerse la fialetta che ancora teneva tra le mani nella pozione di un rosso ora tendente al fucsia, cercando di respirare il meno possibile quello stupido profumo di fragole; richiuse la provetta in silenzio, raccolse il maglione che si era tolta poco prima e, senza voltarsi verso James, aprì la porta dell'aula e uscì, chiudendosela alle spalle.
Ottimo lavoro, James, pensò il moro, scivolando lentamente a sedere sul pavimento, la testa tra le mani. Ottimo lavoro.

Codarda. Vigliacca. Cacca di vermicolo. Unto dei capelli di Piton. Codarda!
Lily si appoggiò allo stipite della porta, incapace di muoversi oltre. Era scossa, molto scossa. Ma non abbastanza da scappare come la più vile delle streghe d'Europa!
Non sei riuscita a dirgli che non ti piace.
E' stato solo un momento. Ora rientro e glielo dico.
Avanti, non aspetto altro!
Infuriata con se stessa: ecco come si sentiva. Infuriata perchè si sentiva maledettamente attratta da quell'aula, infuriata perchè non aveva trovato niente da rispondergli, infuriata perchè avevano ragione gli altri, aveva ragione Remus - che l'avrebbe uccisa, e a ragione - , aveva ragione Alice, solo lei non l'aveva mai capito, per Morgana!
Picchiò con forza un pugno contro il muro, facendosi male e odiandosi anche per questo.
Entrare o non entrare?
Poggiò una mano sulla maniglia della porta, indecisa. Che stava facendo Potter lì dentro? Non sentiva nessun rumore..
Maledizione Lily, sei o non sei una Grifondoro?! Abbassa quella maniglia ed entra!
Inspirò profondamente e si decise a spingere la porta, facendo capolino nell'aula solo con la testa; James era seduto dove l'aveva lasciato, la testa nascosta tra le braccia e i pugni serrati.
Sentì come un tuffo al cuore che la fece sussultare. Era colpa sua se stava male.

«P-Potter?» chiamò, esitante, con voce spezzata.
James alzò la testa di scatto, sorpreso, gli occhi rossi e una lacrimuccia che gli era rimasta in bilico sul naso che l'avrebbe fatta ridere, se solo non fosse stata così tesa.
«Lily..» sussurrò lui. «Lily, io..».
«La nostra pozione sarà un disastro in ogni caso, Potter.» lo interruppe, cercando di dare alla sua voce un tono sicuro. Poi, un attimo prima di girarsi e correre via, sussurrò «Volevo solo ricordarti che la prima volta che abbiamo parlato, mi hai offerto della cioccolata al latte.».
 

Sbem! - no, non era il suono della mia testa fracassata sotto tutto ciò che mi state tirando dietro (e fate bene), quella farà più un rumore del tipo CRASH!
Che dire? Ho quasi ufficialmente terminato la luuunga lista dei miei impegni scolastici, quindi a breve.. sarò tutta per voi! E giuro che finirò quest'epopea xD.. anche se mi mancherà un po', lo sapete?! *_* amo questa coppia, e ancora di più amo le persone che mi riempiono di complimenti ad ogni capitolo, grazieee *w* !
Spero vi sia piaciuto anche questo, la situazione comincia a smuoversi!
Alla prossima! Bacioni,
L7!


  
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