Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: Back To Vegas Skies    03/06/2011    3 recensioni
- Lui lo ama, B. Lo ama da sempre. E anche Frank. Non... non volevo essere io a dirti queste cose. Sapevamo che prima o poi l'avresti scoperto...
Bandit non disse nulla. Si sentiva piccola, si sentiva sola. Voleva vedere suo padre, voleva abbracciarlo, voleva chiedergli spiegazioni.
Bisbigliò un "Grazie zio Mikes", si voltò e camminò lentamente verso casa.
Le faceva male il cuore. Ormai lo aveva accettato, aveva capito come stavano le cose, si era arresa all'evidenza. Ma faceva male. Perchè non poteva avere una famiglia normale? Perchè non poteva essere come tutti gli altri ragazzini della sua età?
Pensò a Cherry e Lily, al fatto che loro sembravano convivere in modo leggero con quella situzione, per loro era semplice: si amano, quindi stanno insieme. Ma per lei no, non era così.
[Frerard]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter 2:
All these things I hate revolve around me

 
Sentiva l’erba fresca farle il solletico sulla pelle e provava una piacevole sensazione di quiete, stesa lì su quel prato con i suoi amici, a guardare le stelle.
- Guarda quella! – trillò Cherry, indicando l’Orsa Maggiore, - è la più bella! È così luminosa!
- E quella, allora? – disse poi Lily, indicandone un’altra.
Dopo qualche minuto di silenzio, fu Brian a parlare.
- Secondo voi, noi riusciremo mai a brillare?
Bandit si girò verso di lui, perplessa.
- Che vuoi dire? – chiese poi, aggrottando le sopracciglia.
- Nel senso che… - sospirò, in evidente battaglia interiore nell’esprimere un concetto che nemmeno lui riusciva a spiegare bene a se stesso – insomma, saremo sempre “i figli di”? Voglio dire, saremo sempre messi in ombra dai nostri genitori?
Bandit si era spesso posta questa domanda. Ma per lei era diverso, lei non era come Brian, lui non aveva nulla da invidiare al padre! Era un ragazzo meraviglioso, perché diavolo non riusciva a capirlo?
- Non capisco perché ti fai questi problemi, Bri. Tu – si girò di lato verso di lui – già brilli! – concluse con un sorriso, schioccandogli poi un sonoro bacio sulla guancia, facendolo diventare paonazzo e scatenando le risatine delle gemelle.
Si mise di nuovo sulla schiena, perdendosi ancora una volta nel blu infinito che si distendeva sotto i suoi occhi e inspirò profondamente il profumo dell’aria limpida e pulita. Sentì Brian stringerle timidamente la mano, cercando di non essere visto dalle altre due, e sorrise, guardando le stelle brillare.
 

* * *

 
Stava sfogliando pigramente una rivista, seduta all’ombra di un grande albero nel giardino di sua nonna, dove l’afa sembrava leggermente più sopportabile. Le gemelle erano accanto a lei, Cherry con il suo Ipod con la musica ad un volume spropositato e Lily immersa nel suo inseparabile libro di 500-600 pagine.
- Tz! Amore vero! – sbottò poi, guardando scettica la foto di due attori famosi in vacanza alle Hawaii che si scambiavano effusioni – Tra una settimana si lasciano!
Cherry si tolse le cuffie e si sporse per guardare l’immagine, scuotendo la testa contrariata.
- Secondo me si vogliono bene davvero – disse poi, sorridendo, forse immaginando di esserci lei al mare su un’isola con un attore bello, muscoloso e stramiliardario – Le ha anche regalato un anello di brillanti! – aggiunse poi, con gli occhi che quasi luccicavano.
- Non è un anello che fa la felicità, scema – disse Lily, riemergendo dalla sua lettura.
- Scema sarai tu! Io non li spenderei tutti quei soldi per una persona che non amo! – ribatté  seccata sua sorella.
- Ma che c’entra, loro ce ne hanno a bizzeffe di soldi!
Bandit annuì, d’accordo con Lily.
Cherry si stese sulla pancia, poggiando la testa sui palmi delle mani. Stette in silenzio per qualche minuto, poi disse:
- Allora secondo voi esiste? L’amore vero, intendo.
- Io dico di sì – rispose sorridendo la sorella – Insomma, pensa a B e Brian! Si amano da quando sono nati! – rise, seguita dalla sua gemella.
Bandit arrossì, balbettando un – Ma che cavolo dici! – scatenando ancora di più l’ilarità della amiche.
- Pensa a mio nonno e mia nonna – disse poi, per far cambiare verso al discorso, non appena le risate delle due si furono calmate un po’.
- Pensa a zio Mikey e zia Alicia – aggiunse poi, dopo qualche secondo.
- Pensa ai nostri papà – sussurrò poi Lily, senza guardarle.
 

* * *

 
Bandit rimase impietrita per un attimo, poi si voltò di scatto, con rabbia, verso l’amica, che teneva lo sguardo rivolto verso un punto indefinito tra l’erba.
- Cosa cazzo dici? – disse poi, cercando di trattenere l’ira che sembrava stesse per scoppiarle nel petto. Tutte le stronzate che giravano sul conto di suo padre e di quello di Cherry e Lily la irritavano fino all’inverosimile, erano solo bugie, stupidaggini inventate di sana pianta dalle fan arrapate, che si aggrappavano ad ogni minimo gesto che suo padre faceva sul palco, interpretando il suo essere contro l’omofobia come un – Guardate come sono gay! – e fraintendendo tutto. Perché ovviamente era tutto un gigantesco fraintendimento, questo era e questo doveva essere.
Cherry si limitava a stare zitta, guardando la sorella.
- Beh, insomma, le cose stanno così…- riprese Lily, un po’ intimidita dalla reazione di Bandit.
- Avevamo deciso che non glielo avremmo detto! – la interruppe poi Cherry.
Bandit le guardava, senza sapere di cosa diavolo stessero parlando.
- Cosa non dovevate dirmi? – disse poi irritata, alzando la voce.
- Vedi B, noi… Non sapevamo come l’avresti presa, per questo non te ne abbiamo parlato e poi…
- Sappiamo come la pensi sull’argomento – concluse la sorella, anche lei con gli occhi bassi.
- Volete spiegarvi meglio, per la miseria?? – disse poi Bandit, al limite della sopportazione.
Lily sospirò, poi la guardò, cercando di sorriderle.
- Il fatto è che – iniziò sommessamente – pochi giorni prima di partire è successa una cosa.
- Noi – continuò la sorella – abbiamo ascoltato per sbaglio una conversazione tra i nostri papà e…
- E? – Bandit si sentiva mancare, troppo spaventata da quello che sarebbe potuto essere il resto della frase.
- Forse è meglio se ti raccontiamo tutto dall’inizio…
La ragazzina annuì, con lo stomaco attorcigliato e gli occhi che cominciavano a bruciarle. Forse non lo voleva sapere. O forse stava solo vedendo concretizzarsi una paura che teneva rintanata dentro di sé praticamente da sempre.
 
 
 


Note:
Grazie mille alle persone che hanno recensito, a chi ha letto e a chi leggerà <3
Detto questo, cariiiiiiini Brian e Bandit çWç
Okay, basta *si ricompone, cercando di prendere le sembianze di una persona seria*
Il titolo è una canzone dei Bullet For My Valentine e nel capitolo precedente ho dimenticato di dire che il titolo della storia è preso da una canzone dei The Cab. çVç
Anyway, sono molto contenta di come sta venendo fuori questa fic, anche se mi dispiace che a causa di problemi personali non posso aggiornare regolarmente.
 
Vaaabbeh, che dire, ancora grazie e spero di aggiungere presto un altro capitolo! :)
 
Bacini, Ros <3 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: Back To Vegas Skies