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Autore: Cristy_    03/06/2011    2 recensioni
Salve! Questa è la seconda storia che pubblico sul sito.. Diciamo che mi sono fatta prendere dall' entusiasmo e ho incominciato a scrivere anche questa!xD Tipo..ho usato gli stessi personaggi dei primi tre, aggiungendo quello di Cristina(personaggio inventato)e il personaggio di Barney Stinson di 'How I met your mother', che però ha solo il suo aspetto fisico, giusto perché ho immaginato il mio personaggio così.. ^^ Spero che vi piaccia!! Per me è molto importante ricevere recensioni positive ma anche negative.. Ciaoo e a presto! ^^
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fuoco. Gli occhi di lui riflettevano le fiamme nel loro nero profondo. Adesso un leggero odore di fumo si alzava nell' aria fino a caricarla di tensione, che aumentava per le voci che gridavano disperate in cerca di aiuto, in preda ad un attacco pirata.

<< Jack! Lascia stare, dobbiamo andare!! >> Un uomo tozzo, dai capelli grigi e la barba bianca si dimenava richiamando l' attenzione del suo capitano. Mai l' avrebbe lasciato lì, gli era fedele come un cagnolino al suo padrone.

Fu in quel momento che accadde: gli occhi del pirata intravidero quelli spaventati di una bimba rimasta sola e perduta tra la folla. Tra le mani stringeva un orsetto di pezza. Dietro di lei le fiamme si facevano più alte, segno di una prossima esplosione.

Un uomo sui 20 anni, dai capelli castani che gli cadevano mossi fino alle spalle, scambiò uno sguardo d' intesa con il capitano. Quest' ultimo si lanciò verso la bimba e la portò via con sé.

*

Sulla Perla nera poco dopo le braccia di una deliziosa donzella stringevano il corpicino di quella bimba, che a sua volta non lasciava andare il suo orsetto. << Will, noi la terremo. >> Queste parole sembravano voler uscirle come domanda ma risuonarono come un' affermazione, decisa anche.

Il volto di quell' uomo cercò il consenso del pirata che l' aveva salvata dalle fiamme. Quand' egli si avvicinò alla bimba cercò un qualsiasi indizio sui suoi vestiti, e sul suo orsetto di pezza trovò la scritta “ Cristina” . Gli occhi del capitano incontrarono nuovamente quelli della bimba in questione, che furtivamente gli prese la bussola pendente dal suo collo. Una risata animò i volti della ciurma; quasi a voler ricambiarle il favore il capitano le sottrasse il suo orsetto, e l' ago della bussola nelle mani della bimba prese a girare in fretta su sé stesso per poi indicare il pupazzo tra le mani del pirata, che sorpreso esclamò << Mh mh. >> . Elizabeth sorrise e fece saltare la bimba tra le sue braccia, Will le si avvicinò addolcito da quella visione.
<< Piccola.. birbantella..! >> esclamò il capitano cercando di riprendersi la sua bussola, invano.

15 anni dopo..

Trak, trak! Il rumore delle spade che si toccavano era fastidiosissimo, ma ormai Elizabeth ci aveva fatto l' abitudine, circondata da uomini rumorosissimi. Non si sorprese quando vide Jack e Cristina litigare ancora una volta. Jack saltellava su e giù per le scale cercando di stare al passo di Cristina che impugnava la spada contro quella del pirata, e con l' altra mano teneva stretta la bussola. Le piaceva rubargliela quando aveva voglia di divertirsi.
Correvano su e giù per la nave seminando il disordine fra la ciurma. La spada di lui quasi colpì la spalla destra della ragazza che in fretta rispose al colpo con la sua spada, dando modo ai loro volti di scrutarsi vicini. Gli occhi neri e profondi del pirata riconobbero quello sguardo negli occhi della ragazza, e lo portarono ad avere una sorta di flashback: egli che la salvava dalle fiamme in tenera età. Per un momento si distrasse e la ragazza gli fece cadere la spada. Soddisfatta esclamò: << Ah ah! Ho vinto ancora una volta!! >> Aprì la bussola e l' ago indicò l' Est. Jack incuriosito la guardò.
<< In qualità di diciottenne che oggi compie gli anni, chiedo il permesso al capitano di cambiare rotta!! >> lei ebbe il coraggio di dire.
<< Permesso assolutamente ne- >> il capitano venne interrotto da Will:
<< Accettato!! L' est indica la terra ferma. E noi abbiamo bisogno di provviste! >> sorrise quest' ultimo.
<< Eeh va bene, cambio di rotta! A EST!!! >> esclamò Jack. Cristina si allontanò fiera per andare a curiosare in giro con la bussola che Jack bramava di riprendersi. Will ne approfittò per farci quattro chiacchiere.

<< Lo sai che a Est c' è Londra, vero? >> Appoggiò le mani sulla ringhiera della nave per poi voltarsi e ottenere da Jack solamente uno sguardo accusatorio come risposta. << E' ora che lei sappia. >>
<< Bazzeccole. A me sembra che stia benissimo anche così. >> Estrasse dalla sua cintura una bottiglia di rum e ne bevve un sorso.

Entrambi si voltarono a guardare la ragazza. Per essere cresciuta con dei pirati era venuta su piuttosto bene! Tutti si aspettavano un maschiaccio disordinato e puzzolente e invece era tutto l'opposto: capelli lisci e ben pettinati lunghi fino alle spalle, biondi solo con il riflesso del sole; alta quanto bastava da tener testa alla statura media degli uomini a bordo di quella nave, indossava uno di quei vestiti pomposi stile ottocento ( rende giustizia alla sua epoca) di color turchese, il suo preferito a sua detta. Un ottimo bocconcino per gli occhi indiscreti di qualunque uomo si ritenesse tale.

Elizabeth e Cristina stavano conversando dall' altra parte della nave. << Sai, è a Londra che ti abbiamo trovata. Ci sono molte probabilità che tu trovi qualche notizia del tuo passato. O che tu possa letteralmente scontrarti con il tuo destino!! >> Cristina la guardava accennando un sorriso. Era piuttosto pensierosa.
Dietro le ragazze si avvicinò un bambino parecchio magrolino. Elizabeth lo salutò, << Tyler, piccolo mio! Scendiamo a terra!! >> sorridente e da brava mamma lo accolse tra le sue braccia. Will non potè fare a meno di sorridere e causare il disgusto di Jack.

Poco dopo erano a terra e avevano lasciato di guardia sulla nave il resto della ciurma. Ovviamente, dove nessuno poteva trovarli...

<< Io non mi fido, resto nei paraggi della mia amata perla. >> Jack si liquidò subito e lasciò Elizabeth e Will accompagnare Cristina in giro per la città. In compenso si ritrovò, molto di malavoglia, a fare da babysitter al piccolo Tyler.

Gli occhi di Cristina erano inconfondibili, di una tonalità non propriamente appartenente al celeste ma nemmeno al verde. Sembravano rispecchiare il mare in preda ad una delle sue tempeste più belle, proprio come quelle che riuscivano a causare quando incontravano lo sguardo di qualcun' altro. Donna o uomo che fosse, finiva per morire d' invidia o di crepacuore. Questi occhi schizzavano curiosi tra la folla e vennero notati da un uomo abbastanza in carne e molto elegante. Giravano voci che fosse il governatore di Londra! Egli la fermò sorpreso, senza parole, e dopo aver deglutito un paio di volte riuscì ad esclamare << Cristina, figlia mia!! >> Will e Elizabeth si guardarono scettici e curiosi ascoltarono la versione di quell' uomo. Con molta sorpresa scoprirono che tutti i dettagli combaciavano perfettamente con la vita di Cristina che poverina, non ci capiva più niente. Era a metà tra la sorpresa di essere la figlia del governatore di Londra e tra la paura di essere giudicata male per essere cresciuta con dei pirati, questione sulla quale non fecero una sola parola con nessuno.

A cena dal governatore Cristina mostrò a suo padre il suo carattere determinato e solare, sostenendo attive conversazioni ed esprimendosi molto spontaneamente. Quest' ultimo ne rimase affascinato.

<< Sono unicamente grato ai tuoi salvatori, quella notte molte delle nostre guardie morirono. Ma dove siete stati fino ad ora?? >> -il governatore-

Prima che i tre potessero entrare nel panico cercando una risposta le guardie entrarono interrompendo la cena con un prigioniero. << Signore, abbiamo un pirata!! >> << Capitano, prego!! >> Cristina spalancò gli occhi vedendo Jack con le manette alle mani. Will si sbattè una mano sulla fronte scrollando la testa e a Elizabeth cadde un pezzo di pane nel piatto, che scaltramente spostò verso il governatore. << Capitan Jack Sparrow, quale onore. Colui che guidò l' attacco alla mia città esattamente 15 anni fa, e che causò la perdita della mia amata figlia, ritrovata proprio oggi. Quale coincidenza!! >>

<< Se permettete vostra altezza, nessuna. Dovete solo ringraziare il vento che mi ha portato qui oggi. >> rispose prontamente Jack.
<< E voi ringraziatelo per la vostra fine! Rinchiudetelo in cella e domattina sarà impiccato! >>
<< NO! >> si fece scappare Cristina, beccandosi le occhiate accusatrici dei presenti. << Padre, siate più dolce come questo giorno lo è stato con voi. Lasciatelo libero, ora sono qui!! >>
<< Quest' uomo avrà quel che si merita. >>

Dopo la cena.

Cristina camminava ansimando nella sua stanza. Guardava l' orologio ogni due secondi, che segnava le 20.30.12, le 20.30.14.. << Occhei, niente panico. Sono la figlia del governatore. Io posso... posso... >> sorrise e si diresse verso la stanza di Elizabeth e Will. Con il loro aiuto scese nelle prigioni.

<< Jack! Ti libero! >> aprì il cancello con la chiave. << Scappa con Will e Elizabeth!! >> Jack la guardò stupito e uscì dalla cella.
<< Cosa? E tu? Rischi la morte per aver liberato un pirata! >>
<< Vi raggiungerò domani al tramonto dove siamo soliti fermarci! >>
Sfoderando il suo sorriso sghembo egli rispose << Non me lo faccio ripetere due volte! >> e rimessosi il suo cappello corse via con Will e Elizabeth.
Cristina risalì al pian terreno e subito venne bloccata da una guardia. Era spaventata e non sapeva che fare quando intervenne un ragazzo alto e biondo, dal viso simpatico. << Guardia, hai fatto il tuo lavoro. Torna a casa, per stasera non servi più. >> Questo si accorse dello sguardo interrogativo di Cristina e le strinse animatamente la mano presentandosi: << Sono Barney, tuo fratello. Il governatore mi ha appena aggiornato di te! .. A me non la dai a bere sai. So chi sono i tuoi amici e so chi sei tu. >> Sorrise. << Pirati. >> Cristina spaventata indietreggiò ma presto i due si chiarirono. Egli scoprì il suo braccio mostrandole un paio di tatuaggi che dimostravano chiaramente che fosse un pirata. Al mattino partirono con la nave di Barney, che decise di accompagnarla dalla sua vera famiglia.

<< E così.. hai scelto di non restare. >> fece suo fratello, << Si, la mia vita è altrove. Per mare, libera. E loro sono la mia famiglia. >> I due si guardarono studiandosi ma poi sorrisero. Quando arrivarono alla Perla Nera Elizabeth emise un gridolino di sollievo. Cristina salì a bordo della Perla e la riabbracciò.

<< E così, ci rincontriamo. >> disse Jack a Barney.
<< Mio vecchio nemico. >> gli rispose il biondino. Cristina li guardò sorpresa.
<< Barney, mi hai accompagnata solo per questo? >>
<< Non ne farò parola con paparino, tranquilla sorellina. >> gli rispose prendendo la sua spada. Salì a bordo della Perla e si avvicinò a Jack. << Dammi la mia rivincita, pirata! >> e tentò di colpirlo. Jack rispose prontamente al suo attacco con la spada: << Sono il capitano!!!! >> e i due si trascinarono in uno scontro acceso che i presenti seguivano attentamente.

  
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