Buonasera!
Ecco il terzo capitolo! Grazie per chi passa e legge!
Giuggi_89
«Dai Becky!!! Ma
quanto ti ci vuole ancora? Non avevi detto poche
valige??» Luke mi guarda stranito per quello che sto facendo.
Eh in effetti sono particolarmente ridicola. Sto cercando di passare
dalla
camera ,la mia camera,Luke dorme in camera degli ospiti, una valigia
rosa
shocking nuovo acquisto da Harrods, un trolley piccolo con delle
farfalline, un
beauty e la mia borsa Louis Vuitton Neverful.
Si lo so è troppo,giusto il necessario per una
vacanza con una bambina e
tutto il resto per il mio piano. La valigia piccina è di
Minnie meticolosa come
la madre ha voluto scegliere lei cosa portate e cosa no. Come sono
fiera di mia
figlia! Luke in puro stile Brandon ha una mini cosa che non so nemmeno
descrivere con tutto il suo bagaglio... Non riuscirò mai a
capire come faccia a
fare stare tutti i suoi vestiti e oggetti per la pulizia in una mini
valigia.
Mistero di Luke Brandon!
«E dai Luke! Partiamo con una bimba di 3 anni! E ovvio avere
tante cose!»
«Becky mi stai dicendo che li dentro hai solo vestiti di
Minnie?»
«Beh...ecco....non proprio..diciamo che ci sono
cose assolutamente
necessarie per me e Minnie!»
Più ci penso e più mi sembra strano. Tutto
è davvero così strano,nemmeno Jess,
Suze,mia madre,Janice la vicina di mia madre riescono a capire il
comportamento
di Luke. Si avevo detto che non lo avrei detto a nessuno ma non ci sono
riuscita. Ho solo detto loro che Luke ci porta a Parigi per parlare con
Minnie
e tutte quanto hanno affermato che per quanto ami sua figlia,avendo
preso una
decisione del genere è strano che abbia acconsentito a fare
comunque una
vacanza. E io dalla prima euforia mi sono incupita e ho cominciato a
farmi
delle domande ma non sono riuscita a darmi nessuna risposta, o almeno
mi illudo
che le risposte alle mie domande siano che Luke ha cambiato idea. Ma so
che non
è cosi, Luke Brandon non cambia quasi mai idea
,dovrò essere particolarmente
convincente!
«Mamiiiiiii..... » Minnie mi sta chiamando da fuori
casa. E' già pronta con la
sua borsettina e un completino molto glamour di Mini Dior, andiamo in
Francia
d'altronde! E io non sono da meno; stivali Christian Louboutin, abitino
di Dior
nero,corto e un po' scollato, cappotto di Yves Saint Laurent e beh
Louis
Vuitton come borsa! Sembro in cartellone pubblicitario francese,l'unica
nota
storta è la mia sciarpa verde; da quando Luke la ha di nuovo
notata non la ho
più tolta,come facevo quando eravamo felici e la tenevo
anche per fare
beh…quello.., se penso che fino all'anno scorso voleva un
altro figlio e ora
siamo ridotti così mi viene da piangere. Ma no. Non
è il momento ora.
«Arrivo tesoro! Chiudo la porta!»
Luke ha già portato tutti i bagagli in macchina, ha fatto
sedere Minnie sul
seggiolino e si è già posizionato alla guida,mi
guarda e mi apre la porta da
dentro mi sorride e parte destinazione Heathrow.
Arriviamo in aeroporto con un'ora di anticipo sul check-in e ci
accomodiamo
sulle poltroncine in attesa dell'apertura. Spoglio Minnie e le do il
suo
peluche per tenerla occupata ed evitare i disastri anche qui, mi tolgo
la
giacca e vado dalla vetrata a vedere gli aerei in partenza. Sono
triste, ma
maschero per amore di mia figlia, devono essere tre giorni solo per
lei, so
benissimo che le mie sono solo illusioni, ma mi fa piacere vivere di
quelle
ormai. Assorta nei miei pensieri mi accorgo dopo alcuni minuti di una
presenza
dietro di me. Mi volto e vedo Luke dietro di me,lo sguardo vuoto come
il mio
che fa finta di guardare fuori ma in realtà guarda me.
Nessuno come il giorno
prima da cosa dire, ci sarebbero tante cose ,ma nessuno riesce a dire
niente.
Ma io non resisto in questa situazione,e comincio a parlare a caso.
«Grazie Luke. Grazie per questo regalo che ci stai
facendo.» La sincerità non
c'è cosa migliore di essere sinceri.
«Ma di cosa Becky! Sai che amo fare le cose per
bene!.»
«Si lo so benissimo.»Lo guardo e sorrido, ed
è li che vedo i suoi occhi che mi
seguono,seguono la mia linea e si accorgono del mio vestito.
«Dio Becky.....» Lo sento dire in sottovoce quasi
fosse un pensiero scappato
dalla sua bocca.
«Luke? Cosa ho fatto?» faccio la finta tonta e mi
guardo in giro non capendo il
motivo dell'affermazione di Luke.
«Ehm...niente...cioè...ecco....sei bellissima!
Quel vestito ti sta davvero bene
e lo sai che non me ne capisco e non faccio mai complimenti di questo
genere.»
Luke è imbarazzato come ormai gli sta succedendo molto
spesso da ieri quando
abbiamo deciso di non far finta di niente tra di noi. E io ora lo sono
forse
più di lui. Ho voglia di abbracciarlo e baciarlo per quello
che mi ha detto ma
riesco solo a ringraziarlo e a strizzare un occhio. Luke allora si
sposta e
torna a giocare con Minnie e io sono immobile,per mia fortuna arrivano
gli
addetti al check-in e andiamo a fare le trafile per l'imbarco.
Non rivolgo più parola a Luke fino alla salita
sull'aereo,ho paura. Ho
paura di sentire altre cose come prima,lui continua a guardarmi me ne
accorgo,
e non voglio ritrovarmi in una situazione del genere. Preso posto nel
Boing
dell' Air France mi sento quasi meglio,finalmente si parte. Minnie
è molto
eccitata e non vuole stare seduta, Luke sta sbrigando le ultime
pratiche prima
di spegnere il cellulare per il decollo.
Sta iniziando la nostra ultima avventura.
Due ore dopo,valige alla mano, ci ritroviamo fuori dal Charles de
Gaulle in
attesa di un taxi che ci porti a destinazione. Oggi non andremo a
Eurodisney,
ho deciso che essendo già le tre del pomeriggio , per
evitare troppo stress
alla bambina ci saremmo fermati per la notte a Parigi.
E ho fatto decisamente bene! Qui è davvero tutto perfetto,
una città stupenda.
Anche Minnie si guarda in giro con aria inebetita, è
così piccola e tenera.
L'hotel che ho prenotato è in una traversa degli
Champs Elysees, un
giretto per negozi non potevo non programmarlo, uscirò con
una scusa! Arriviamo
alla reception e mi faccio consegnare la tesserina della camera. Avrei
voluto
far finta di niente e prenotare una camera tripla ma mi sembrava
davvero troppo
sporca nei confronti di Luke, così ho optato per un mini
appartamento con due
camere e un lettino per la piccina . Luke sistema le sue cose , mette
la
valigia in un armadio, ed è già con il telefono
in mano collegato con la
Brandon Communications e io e Minnie andiamo verso la finestra attratte
da
tutto quello scintillare delle vetrine dei negozi. Dobbiamo andare a
guardarli
da vicino, a sentire l'odore della pelle delle borse, l'odore nell'aria
di
Poison di Dior, il rumore dei sacchetti....
Si dobbiamo andare! Ma come fare con Luke? Dirgli che ho
necessità di andare
per negozi non è una grandissima idea, dai Becky pensa!
Trovato! Gli dirò che
Suze mi manda per lei, anzi le scrivo un SMS di chiamare Luke e
chiedere a lui!
Non può deludermi!
E infatti non lo fa! Dieci minuti dopo arriva un SMS a Luke dove Suze
le diceva
che ha provato mille volte a chiedermi se potevo andare da Louis
Vuitton per
lei, ma che io continuavo a negarglielo per evitare problemi, se poteva
fare qualcosa
per convincermi gliene sarebbe stata grata a vita. E così
è stato.
«Scusa Becky... posso entrare??»
«Sisi vieni pure!!»Suze ti adoro!!!
Luke entra in camera e si sistema seduto sul letto. Mi guarda
incuriosito e mi
chiede: «Senti, mi è arrivato un SMS strano da
Suze. Mi ha parlato di un vostro
screzio e ti chiede se puoi lo stesso farle quel piacere... Se vuoi
posso
accompagnarti, o stare qui con Minnie.Non voglio che litighiate per
colpa mia.
Ho capito che lo stai facendo per me..»
Ok mi sento davvero una stronza ipocrita, dovrei dire di no, ma non
posso è più
forte di me.
Ed eccomi nel mio mondo! Tutto intorno a me è un vorticare
di emozioni,è una
danza,una coda di danza classica:il mio cuore volteggia libero,sono tra
i
negozi più esclusivi di Parigi!Cosa può esistere
di meglio al mondo? Ho convito
Luke a rimanere in hotel con Minnie e ora sto volteggiando per gli
Champes
Elysee.
Mi sento bene,metto da parte ogni problema e penso solo a me. Dopo una
borsetta
di Dior,due veramente,una per me e una per Suze,dovevo farla bene la
finta con
Luke, un paio di scarpe da Louboutin e 2000 euro in meno nella carta
torno in
albergo con un sorriso estasiato.
Appena entro in camera assisto ad una scena che penso non
dimenticherò mai.
Luke e Minnie sono abbracciati e dormono affondati dentro i cuscinoni
del
divano del mini appartamento. Qualcosa di divino, prendo la macchina
fotografica e scatto alcune foto cercando di non svegliarli per non
interrompere questo idillio,ma Luke si accorge del rumore e apre gli
occhi.
«Ciao! Sei già tornata? Scusa mi sono
addormentato!» dice con voce rotta da uno
sbadiglio
«Ma no!! Scusami tu per averti svegliato! Dormivate
così bene.» la mia voce
invece è rotta dall'emozione che non riesco a mascherare.
Corro in camera e Luke mi segue.
« Becky scusa,ancora una cosa. Ho pensato di andare a cenare
nel ristorante
dell'hotel offrono un servizio baby sitter: fanno mangiare i bimbi
tutti
insieme e hanno dei lettini per farli dormire…pensavo fosse
una bella idea per
Minnie stare con altri bambini...Cosa ne dici?»
Becky ,RESPIRA! Non lo ha fatto per te ...però forse...un
pochino a me ha
pensato, non posso credere stia facendo così per Minnie,lo
sa benissimo che non
è il suo genere le relazioni con altri bambini,sfocerebbe in
un disastro. Ma io
sta volta non ho intenzione dire niente. Se lui vuole così,
Sarà così! E non
posso che esserne felice a dire il vero.
«Beh si...che idea carina!.» Le uniche stupide
parole che mi escono dalla
bocca. Non posso essere davvero così stupida! E invece si.
Anzi lo sono ancora
di più! Senza dire altra parola mi avvio in bagno e resto
immobile a guardarmi
allo specchio. Le lacrime rigano il mio viso e sfociano in un pianto
vero e
proprio appena sento chiudere la porta della mia stanza. Ero partita
con le
intenzioni peggiori, la Becky di Londra era carica, voleva riavere
indietro la
tranquillità e la felicita dei mesi passati ma quella di
Parigi non sa cosa
vuole, la paura di soffrire è troppa. Non potrei reggere la
delusione di
un'illusione, meglio la certezza di un abbandono sicuro.
Decido di fare una doccia per riprendermi tanto che Minnie dorme ancora
e
comincio così a prepararmi per la serata. Dopo circa venti
minuti sono pronta.
A dire la verità ,un po’ della Becky londinese
c'è ancora. Quando ho prenotato
l'albergo, ho controllato stile del ristorante,menù, ho
chiesto a precedenti
clienti notizie...tutto il necessario per non arrivare preparata! E
infatti ora
sono perfetta.
Indosso un abito lungo da sera che Danny mi ha mandato apposta da New
York e lo
ha chiamato "Il riprendiLuke" ...bah sarà a e sembra un po'
troppo
riprendi...forse con questo vestito si può solo riprendere
un film porno!
Scollato a v sul davanti e con un buco proprio sopra il sedere dietro.
Danny mi
ha assicurato di averlo confezionato anche per un’attrice
americana in crisi
con il marito ed è servito alla grande…mah
sarà così , ma ho imparato a non
fidarmi troppo di Danny. Così abbino all’abito uno
scialle pieno di pailettes
in grado di coprire tutta quella carne scoperta. Ora mi sento meglio.
Scusami
Danny.
Esco dalla camera pronta per vestire la mia piccolina, ma entrando nel
soggiorno vedo Luke in abito e rimangio senza fiato. E’
davvero sexy, perfetto,
non c’e un capello fuori posto, nulla che non vada. Mmm
… Un’attimo non è solo!
Sta parlando con una ragazza. E questa quando diavolo è
entrata?? Luke si
accorge della mia presenza e si volta con un sorriso e anche lui come
è
successo poco prima a me si blocca. Apre la bocca, poi la richiude,
riprende
fiato e mi dice:
«Becky, mentre eri sotto la doccia ho chiamato la reception
per far salire
direttamente una babysitter in camera, Minnie è distrutta,
il volo deve averla
stancata tanto povera piccina, ho pensato di evitarle la fatica del
ristorante,
Emma starà qua con lei!»
Emma…si chiamano già per nome?? Calma Becky
… cosa ti interessa di questa
ragazza, questa ragazza che assomiglia a Letitia Casta e Brigitte
Bardot messe
insieme a vent’anni? Becky lei starà con Minnie,
non con Luke,ma la cosa mi
disturba lo stesso. Decido di far finta di niente e mi rivolgo a Luke
non
considerando la ragazza.
«Ok, buona idea..Andiamo a mangiare?»
Che
la serata abbia inizio!