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Autore: iLARose    03/06/2011    2 recensioni
La mia vita è stata fatta a pezzi dalla droga. Si è portata via tutto ciò che avevo, tutto ciò per cui vivevo. Ora sono una specie di gotica - punk che vive per strada, da sola. Un giorno però un uomo che avevo visto solo sulle pagine patinate dei giornali mi salva e tutto cambia.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Dj Ashba
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Death and Love.
Capitolo 39: All together.



 

Eccoci qui, tutte belle e pronte ad aspettare questi quattro magici invitati. Io mi sono vestiti da ‘fatina punk’, come ha detto Axl, con un vestitino rosa confetto, delle calze nere strappate e i miei amati Dr Martens. Rebecca invece ha scelto una minigonna in jeans che fa risaltare le sue bellissime gambe muscolose e una maglietta dei Sex Pistols. Axl ha detto che siamo bellissime, che potremmo far innamorare chiunque. Lui ancora crede che per la festa abbiamo invitato dei nostri amici. Povero piccolo ingenuo amore mio. Ancora mi viene da ridere a pensare alla faccia tutta felice che ha fatto quando gliel’abbiamo detto.
- Ah Piccola – dice, accarezzandomi la testa – ho detto a Daren di venire così non mi sento l’unico vecchio – ride.
Daren? Sbianco. – Ah. -
- Ma sì dai, tanto stai con i tuoi amici tu -
- Ehm.. Sì, sì, certo.. -
- Daren chi? – mi sussurra Rebecca all’orecchio.
- Hai presente Dj Ashba? -
- Sì.. -
- Ecco, lui -
- Oddio.. Sinceramente non mi è un granché simpatico – ridacchia. La guardo malissimo.
Suonano al campanello. Io e Reb ci guardiamo. Le prendo la mano e la stringo forte. Apriamo la porta e ci troviamo davanti Izzy che sorride timidamente.
- Ciao bellezza – mi da due baci sulle guance.
- Lei è Rebecca – la presento. Si sorridono.
- Piacere, Izzy -
- Sì, penso di sapere chi sei – sorride lei, stringendo la mano che lui le porge.
- Ah già, a volte mi dimentico di essere famoso -. Ridiamo.
- Stradlin, che ci fai qui?! – esclama Axl, spuntando alle nostre spalle.
- Mi ha invitato la tua Hilary, Rose -. Axl mi guarda perplesso.
- Eh, dovresti imparare a non lasciare il telefono abbandonato per la casa.. – dico, molto innocentemente. Tutti si mettono a ridere, io compresa.
- Furba la ragazza – osserva Izzy.
- Ha preso tutto da me – inizia a vantarsi Axl. Lo guardo male.
- Certo, tesoro, certo – lo prendo in giro.
Suona ancora il campanello. Oh. Merda. Io e Rebecca ci guardiamo. Sento la paura iniziare a salire. L’angoscia. L’emozione. L’agitazione. Sto per far rincontrare i Guns N’ Roses. Sto per.. Morire.
- Voi due andate di là, bevete, parlate, fate quello che volete, noi stiamo di qua! – dico ad Axl e Izzy, spingendoli in salotto.
- Dai, dai, muovete i vostri bei culetti! -. Si guardano perplessi.
- Ma cosa ci state nascondendo? -
- Niente! – esclamiamo in coro io e Reb. Chiudo la porta del salotto nello stesso momento in cui lei apre quella d’entrata.
- Hiiiiiiiil! – mi ritrovo travolta da Cash che mi viene addosso, cercando di abbracciarmi.
- Piccola peste! –. Lo stringo forte. – E’ da tanto tempo che non ci vediamo! Come stai? – gli chiedo, scompigliandogli un po’ i capelli.
- Bene! Mi piacciono le feste! – cinguetta. Sorrido.
- Ciao London! – abbraccio anche lui.
- E a noi non ci saluti? – chiede Duff, facendo il finto offeso. Lo guardo sorridendo e cerco di abbracciarlo, anche se mi risulta piuttosto difficile dato che è giusto un po’ più alto di me.
- Ma come siete belle – dice Pop Corn. Rebecca diventa paonazza per l’imbarazzo.
- Anche tu – gli rispondo, sorridendo.
- Dai, siamo curiosi di conoscere i tuoi genitori! – esclama tutto contento Slash. Mi viene per un attimo il magone. Magari potessi davvero fargli conoscere i miei genitori.. Mi si accende una lampadina. – Sono di là in salotto – sorrido sotto i baffi. Rebecca mi guarda con gli occhi spalancati. A me viene da ridere. – Andate pure -. Reb mi si avvicina e mi stringe forte la mano. Vedo la scena a rallentatore. Slash, Duff e Steven vanno verso la porta. Slash mette una mano sulla maniglia e, con molta calma, la abbassa e spinge la porta. Io e Rebecca ci stiamo rompendo le ossa delle mani da quanto le teniamo strette e guardiamo senza neanche respirare. La casa cala improvvisamente in un silenzio di tomba. Slash sbianca. Duff indietreggia leggermente. Steven sorride. Io mi sento morire. Mi passano mille idee per la testa: e se l’hanno presa male? Se adesso si arrabbiano? Se litigano? E se, peggio ancora, se la prendono con me? Mio Dio, non avrei mai dovuto farlo. Cash mi prende la mano.
- Perché papà ha quella faccia da idiota? – sussurra.
Ridacchio. - Perché.. Non lo so, Piccolo -.
Resta ancora il silenzio per alcuni minuti, minuti che sembrano dilatarsi e diventare ore. Poi Izzy comincia a ridere piano piano. Anche Slash si distende in un sorrido rilassato. A me e Rebecca si illuminano gli occhi. Forse non sta andando poi così tanto male.. Iniziano a ridere anche Steven e Duff, seguiti da Cash e Reb. Rido anch’io quando finalmente vedo anche Axl ridere. Vederli ridere tutti insieme, di nuovo, è la cosa più bella che potessi desiderare di vedere. Chissà quante volte avranno riso così quando erano giovani. Mi viene quasi da piangere. Si avvicinano tra di loro, molto timidamente e si abbracciano, dapprima un po’ insicuri, poi con calore. – Mio Dio.. – sospiro. Non riesco più a trattenermi e inizio a piangere silenziosamente, sorridendo.
- Ehi Piccola che hai? – mi chiede Axl, preoccupato.
- Tu.. Tu hai presente quello che sta succedendo davanti ai miei occhi? -
Non risponde. Mi asciuga gli occhi e mi abbraccia. Sta per dirmi qualcosa.. Ma poi lascia perdere. Mi guarda negli occhi e sorride.
- Si festeggiaaa! – urla Rebecca, arrivando dalla cucina con una bottiglia di champagne, che stappa facendo volare il tappo. Scoppiamo tutti a ridere, di nuovo. Prendiamo i bicchieri e beviamo lo champagne. Suona per la terza volta il campanello. Questo vuol dire che c’è davvero anche Daren. Axl mi lancia uno sguardo e va ad aprire.
- Ehi ciao bello! – esclama quando gli apre.
- Ciao Rose, come va? -
- Bene, bene. Vieni, c’è un po’ di gente di là.. -. No, no, no, non voglio vederlo. Arriva in salotto tutto contento, ma appena vede chi c’è sbianca. Si appoggia al muro con una mano. Secondo me sviene per davvero tra poco. Axl intanto sta morendo dal ridere.
- Una bella sorpresa, vero? – gli chiede, dandogli una pacca sulla spalla.
- La prossima volta avvisami però, cazzo, sono ancora giovane per morire – ridacchia. Deve prendere una birra per riprendersi. Mi passa di fianco. Sento il suo profumo avvolgermi. Devo concentrarmi per non girarmi e saltargli addosso. Mi tocca accidentalmente il braccio. Sento un brivido percorrermi la schiena. Mi guarda negli occhi. – Scusa – sussurra, sorridendo. Aiuto, c’è un alto rischio che il mio cuore non regga. Non riesco a rispondergli, scuoto solo la testa. Axl ci guarda e sorride. Ci manca solo lui!
- Ehi, facciamo una foto tutti insieme? – propone Rebecca. Si solleva un “sì” generale. Ci mettiamo tutti in posa.
- … Aspetta, ma la foto chi ce la fa? – chiede Steven.
- Non avete messo l’autoscatto? – chiedo io.
- Eh, no.. – risponde lui, un po’ deluso, come se si aspettasse che l’autoscatto si mettesse da solo. Scoppiamo ancora a ridere. Axl va a sistemare la macchina. La prende in mano, la rigira un po’, la guarda.
- Ma come cazzo funziona?! – sbotta. Rido ancora di più, quasi fino a piangere.
- Sei un disastro – gli dico, teneramente. Prendo la macchina fotografica dalle sue mani e metto l’autoscatto.  - In posa! -
E’ uscita benissimo la foto. Abbiamo tutti sorrisi diversi, ma che esprimono la gioia più sincera. 
I “Fantastici Cinque” si mettono a parlare tra loro. Io resto sul divano a guardarli per un po’ incantata, rapita dai loro sorrisi. Vedere soprattutto Axl ridere di nuovo, sorridere davvero, mi riempie il cuore di gioia. Mi raggiunge anche Rebecca.
- Guardali che bellini insieme.. – mi sussurra.
- Bellini? Io direi che sono stupendi -
Scherzando, ridono, si sfottono, proprio come hanno sempre fatto. Sembra che questi quindici anni si siano volatilizzati e abbiano continuato a frequentarsi ogni giorno.
- Ehi, forse è meglio se li lasciamo da soli – sussurra Daren, avvicinandosi a noi. All’inizio non capisco cosa dice, sono troppo rapita dal suo viso. Quando Rebecca si alza, mi alzo anch’io come un automa. Daren mi sfiora un braccio. Mi scuoto improvvisamente e cerco di allontanarmi da lui. Non riesco a stargli vicino, è troppo dura.
Ci rifugiamo in un’anticamera al piano superiore, io, Daren, Rebecca, Cash e London.
- Bene, ora mi sento decisamente vecchio – ride Daren.
- In effetti rispetto a noi lo sei – lo prende in giro Rebecca.
Io mi metto su una poltroncina in un angolo con la mia bella birra in mano e li guardo. Vanno d’accordo, continuano a scherzare. Cash e London invece sono dei bimbi, stanno facendo la lotta.
- Ehi, non ammazzatevi voi due! – gli dico, ridendo.
- No, non ci ammazziamo, tranquilla! Ammazziamo teee! – urla Cash, correndo verso di me e saltandomi in braccio. Comincia a farmi il solletico.
- Caaaaaaash, lasciami! – strillo, scossa dalle risate. Per fortuna Rebecca soccorre in mio aiuto mettendo la musica. Cash si stacca da me e si mette a ballare come un matto per la stanza. Questo è bambino è iperattivo, dobbiamo sedarlo! Scoppiamo tutti a ridere, e Rebecca si mette a ballare con lui. Più che altro lui la ha preso le mani e la trascina in giro per la stanza saltellando come un pazzo. Alla fine questo ballo scatenato coinvolge anche London che si lascia andare, e così io e Daren ci ritroviamo a guardali e a ridere. Lui è seduto in una poltrona dall’altro capo della stanza, ma a un certo punto quando mi giro me lo ritrovo di fianco. Mi trovo i suoi occhi addosso e il suo viso poco distanza dal mio. Faccio un salto sulla poltrona dallo spavento. Lui ride.
- Ti ho spaventata? -
Deglutisco. – Un po’.. - sorrido.
- Come stai? – mi chiede, un po’ timidamente.
- Come si può stare dopo aver rivisto i Guns tutti insieme? -
- Giusto.. Però potevate almeno avvertirmi, stavo per morire quando li ho visti! -
- Dovevamo mantenere la sorpresa anche per te, non credi? – sorrido.
- Giusto anche questo.. Però sappi che mi hai fatto perdere dieci anni di vita.. Già sono vecchio, poi se tu mi vuoi far crepare prima! -
- Ma smettila Daren! – scherzo. Oddio, che bello ridire il suo nome. Lui sorride. Un sorriso splendido, di nuovo per me.
Rebecca, tra una canzone e l’altra, ci lancia delle occhiate e mi sorride.

Ormai è l’una, i Cinque sono ancora giù a parlare, London e Cash sono stramazzati sul divano, Rebecca è mezza addormentata, mentre io e Daren continuiamo a parlare, anche se sto cominciando a sbadigliare anch’io.
- Sonno? – mi chiede, dolcemente.
- Abbastanza – ammetto, soffocando un altro sbadiglio. Lui mi fa gesto di appoggiare la testa sulle sue gambe. Non me lo faccio ripetere due volte. Mi metto comoda e.. Vorrei godermi questo momento un po’ di più, restando a fissarlo, ma crollo subito.
Mi sveglio non molto dopo tra le sue braccia. Subito non capisco, poi mi rendo conto che mi sta portando in camera mia. Mi appoggia delicatamente sul letto, rimboccandomi la coperta sotto il mento.
- Buonanotte principessa.. – sussurra prima di darmi un bacio sulla fronte e andare.
Ho paura di star sognando.  



Note:
Mioddio, che obrobrio questo capitolo ç__ç
Di certo non è così che la reunion dei Guns ce la si immagina.. E di sicuro non è così che avverrà, SE mai avverrà.
Beh, sì, diciamo che mette un po' tristezza sapere che questa non è realtà.. Ma comunque, lasciamo da parte la tristezza.
Penultimo capitolo, è giusto che le cose si inizino a sistemare, e capite cosa intendo, no? ;D
E poi, oddio, cinque recensioni! Ma vi amo! *__* Davvero, mi ha fatto davvero piacere sapere che c'è ancora qualcuno che mi segue *-*

Va bene, la smetto di farvi perdere tempo con chiacchiere inutili,
al prossimo (e ultimo ç___ç) capitolo!

  
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