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Autore: sundayrose    05/06/2011    3 recensioni
"Entrai di corsa in casa e scartai frenetica il pacchetto che avevo appena comprato. Mi precipitai in bagno senza neanche togliere la giacca e attesi.
2 minuti.. era quello il tempo necessario. 2 minuti che potevano cambiarti la vita.
Mi guardai riflessa nello specchio senza avere il coraggio di appurare quello di cui ormai ero certa. Con uno sforzo enorme abbassai lo sguardo sul test e quello che vidi mi lasciò intontita per un attimo. 2 linee rosa: ero incinta,aspettavo un figlio da Harry!!"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Accuse
 
Harry,Ron e Draco guardavano attoniti la scena davanti a loro. Hermione,dapprima calma e serena, appena Ron tentò di superare la barriera di luce, cominciò ad agitarsi nel sonno in maniera incontrollabile. La creatura dentro di lei sembrava volesse lacerarle le viscere.
Era una visione sconvolgente quella che si presentava ai loro occhi,ancora di più perché non potevano fare niente per impedirla o farla cessare. Quello strano scudo sembrava non voler lasciar passare nessuno,isolando Hermione nella sua sofferenza.
Ma Ron non si dava per vinto,voleva a tutti i costi penetrare quella barriera e più volte tentò di buttarcisi contro senza risultato.
- Si può sapere cosa stai facendo?- Harry prese Ron per un braccio e lo scostò,evitando che si schiantasse di nuovo contro di essa.
- Io almeno sto facendo qualcosa!- disse Ron guardandolo in cagnesco e scagliando una fattura che rimbalzò sullo scudo facendolo schiantare a terra.
Si rialzò imprecando mentre un urlo riempì la stanza. Hermione si contorceva toccandosi convulsamente la pancia,come a voler testare che ci fosse ancora.
Ron ancora più disperato cominciò a lanciare schiantesimi a raffica,sperando di riuscire in qualche modo ad indebolire la barriera. Sembrò riuscirci perché la luce diminuì di molto la sua intensità e lo scudo sembrava molto più debole di prima.
Intenzionato a voler a tutti i costi salvare Hermione,Ron non ascoltava le parole di Harry. Quest’ultimo,esasperato, prese Ron per le spalle e lo schiacciò al muro.
- Mi vuoi dire che cosa sta succedendo?-
- Non c’è tempo per le spiegazioni,dobbiamo salvare Hermione.- Ron lo guardò contrariato,come se gli stesse impedendo di fare qualcosa per lei.
- Da cosa? Da cosa dobbiamo salvarla? Sono giorni che Hermione è strana, completamente assente a volte e incredibilmente pallida. Ma non te ne è mai importato fino ad ora, anche quando ti dicevo di starle più vicino durante le punizioni non sembravi ascoltarmi. E ora vieni qui, come se davvero ci tenessi a lei, e pretendi che io ti aiuti a salvarla da una cosa che, a quanto pare, solo tu sei a conoscenza.- Harry marcò bene le ultime parole.
- Stai forse insinuando che è colpa mia quello che le è successo?- Ron era allibito.
- Dammi un buon motivo per dubitarne. Tu le hai fatto qualcosa non è vero? Da quando ti abbiamo detto la verità lei non è più la stessa. Ti sei voluto vendicare eh? Ma ora la cosa ti è sfuggita di mano e cerchi il mio aiuto. – Harry lo strinse ancora di più al muro. – Che cosa le hai fatto?-
- Davvero pensi che io avrei potuto farle del male?- Ron guardava Harry con incredulità. – Io la amo!-
- Non sembrava così fino ad oggi.-
- Diavolo, Harry! Che cosa avrei dovuto fare? Mi ha tradito. Voi mi avete tradito!-
- Un buon motivo per sbarazzarsi di lei e del bambino, no?- Harry era estremamente convinto della sua teoria.
Ma Ron sembrò recuperare tutta la sua forza con quelle parole e con una spinta fece volare Harry a terra.
-Se proprio ci tieni a saperlo, tutto quello che le sta succedendo è colpa tua. Solo tua!- Ron era furioso.
- Che cosa stai dicendo?- Harry si rialzò da terra furente.
-Già proprio così. Tu non dai mai la colpa a te stesso vero? Tu sei il grande eroe, tu sei quello che ha sconfitto Voldemort, ma questo adesso si è ritorto su Hermione. L’hai messa in pericolo con il tuo senso di onnipotenza.-
- Ora mi stai davvero stancando. Di che cosa stai parlando?- Harry era furioso per le accuse di Ron.
- Tu l’hai messa incinta. Hai trasferito la parte di Voldemort che c’era dentro di te in lei. E ora lei ha dentro di se il nuovo Signore Oscuro e questo la sta uccidendo. Quella cosa la sta uccidendo.-
Harry rimase senza parole per un attimo.
- Non può essere. La parte di Voldemort che era dentro di me è andata distrutta la notte che l’ho ucciso. Non c’è più traccia di lui.-
- Come fai ad esserne certo? Guardala! Un bambino normale non sarebbe in grado di fare questo.- Si voltarono verso Hermione che continuava ad agitarsi. La sua pancia sembrava trasparente, si potevano distinguere chiaramente tutti i movimenti della creatura che,a quanto pare, voleva sfondare il suo ventre per uscirne.
- Dobbiamo liberarla da quella cosa che la sta mangiando.- Ron si diresse combattivo verso Hermione ma Harry si frappose.
- Tu non ucciderai mio figlio.-
- Lui sta uccidendo Hermione!- Ron era diventato completamente paonazzo. Sembrava un vulcano pronto a scoppiare.
Ma prima che Harry potesse ribattere, una strana brezza attraversò la stanza facendo sollevare parecchi petali da terra. Uno di essi attraversò la barriera e si diresse verso la mano di Hermione, ma prima che toccasse il suo palmo, questo si dissolse.  Hermione si fermò all’improvviso e sbarrò gli occhi. Quegli occhi aperti e senza espressione facevano ancora più paura delle convulsioni precedenti.
- Si è svegliata – Ron le si stava avvicinando ma Harry lo trattenne.
- Aspetta. Non è lei.-
Hermione infatti cominciò a recitare una strana cantilena in una lingua sconosciuta. Dalle sue mani si sprigionò una luce potente che ricostituì la barriera precedentemente indebolita. Quando ebbe finito richiuse gli occhi. Calma e in pace come era all’inizio.
- E’ MORTA! QUEL MOSTRO L’HA UCCISA!- Ron era disperato e tentò di nuovo di varcare la soglia di luce per andare da lei. Ma qualcun altro lo fermò.
- Calmati lenticchia. Non è morta, non lo vedi che respira tranquilla?- Malfoy era stato in disparte fino a quel momento,intento ad assistere alla scena.
C’era qualcosa che non quadrava. Per quanto potenti potevano essere le arti oscure non avrebbero mai potuto provocare una cosa del genere. O meglio, c’era qualcosa che si era in qualche modo mescolata a loro, ma non riusciva a capire cosa.
- Che cosa ci fai ancora qui Malfoy? Non è il tuo posto questo.- Ron era rimasto sorpreso nel constatare che quel furetto era ancora lì ad impicciarsi degli affari loro.
- Non sei tu a dovermi dire quale sia il mio posto.- Malfoy si avvicinò a Ron con fare minaccioso.
- Se vuoi te lo posso mostrare.- anche Ron si avvicinò fermandosi ad un centimetro dal suo viso.
- Ehi calma, questo non è il momento.- Harry li divise con fare autorevole.
- Mi spieghi cosa centra lui in tutto questo?- Ron si rivolse ad Harry. Cominciava a perdere la pazienza.
- Lenticchia ora mi stai davvero stancando. Con quale diritto vieni qui a pretendere di salvare Hermione se tu per primo l’hai abbandonata quando aveva più bisogno di te?-
- Oh no, non mi farò certo fare la predica da te Malfoy. Non mi stupirei se dietro tutto questo ci fossero i tuoi amici Mangiamorte. Cos’è, vuoi testare con i tuoi occhi la nascita del nuovo Signore Oscuro e andare a riferirlo ai tuoi amichetti? Non te la lascerò portare via.- dicendo così Ron cominciò di nuovo a lanciare incantesimi alla barriera per liberare Hermione.
- Fermati imbecille. Non lo vedi che appena tenti di scalfire quello scudo, Hermione si agita? Quella è una protezione.- Malfoy aveva afferrato il braccio di Ron che impugnava la bacchetta, per impedirgli di lanciare altri schiantesimi.
Hermione infatti riprese ad agitarsi e il bambino a scalciare.
- Lasciami Malfoy. Tu non sai di cosa parli. Tu vuoi che la lasci lì per farla morire.- Ron si liberò e continuò a schiantare il guscio. Ma ad ogni incantesimo lanciato Hermione diventava sempre più irrequieta.
- Ron,fermati! Forse Malfoy ha ragione.- Harry aveva osservato la scena e si era accorto che, se lo scudo non veniva scalfito,Hermione stava molto più tranquilla.
- Quella è la sua protezione. C’è qualcosa di strano in questa stanza, qualcosa di oscuro, lo posso percepire. Qualcosa da cui lei si protegge.- Malfoy tentava di convincere Ron, che però non gli stava a sentire.
- Si certo che c’è qualcosa di oscuro in questa stanza da cui si vuole proteggere. Sei tu! Tu che vuoi venderla ai Mangiamorte per veder di nuovo risorgere il Signore Oscuro.-
- Accidenti Potter come fai ad essergli amico, è completamente ottuso!- Malfoy era esasperato.
Harry fece finta di non sentire e si rivolse a Ron.
- Mi vuoi spiegare perché sei così convinto che dentro di lei si celi il nuovo Voldemort?-
- Per la profezia!- Ron aveva omesso quel particolare.
- Quale profezia?- Harry e Draco parlarono all’unisono.
- La profezia che ho visto nel pensatoio durante le punizioni con la McGranitt.-  
- Di che profezia parli? Perché non mi hai detto niente fino ad ora?- Harry era confuso e arrabbiato.
- Perché non ne ho avuto l’occasione. E comunque l’ho scoperto solo stanotte.- Ron cercò di difendersi.
Harry si portò le mani al viso spazientito.
- Allora? Mi vuoi dire di cosa parla oppure hai deciso di tenerci completamente all’oscuro e di continuare a fare il pazzo da solo?- 
- “Colui che ha due volte salvato il mondo magico dovrà salvarlo una terza. Dovrà salvarlo dal sangue del suo sangue,generato non per amore ma per tradimento.” Ecco la profezia. E ora dimmi se non ci vedi quello che ci ho visto anch’io.- Ron era risentito.
Harry era scioccato da quelle parole. Se davvero Ron aveva ragione e la profezia era esatta,lui doveva salvare il mondo magico da un nuovo pericolo. Questa volta generato da lui stesso. Doveva uccidere suo figlio.
No, non poteva essere. Doveva esserci un’altra spiegazione ne era sicuro.
Guardò Hermione apprensivo mentre quella scalciava e si dibatteva nel letto di rose. Possibile che fosse il bambino a provocarle tutto questo? Possibile che suo figlio, una creatura non ancora nata, fosse così potente? Tanto potente e malvagio da uccidere la propria madre?
No, non poteva crederlo.
Se davvero la profezia era esatta lui avrebbe salvato il mondo magico, ma non ad un prezzo così alto.
- Ci deve essere un’altra spiegazione.- Harry tentava di convincere più se stesso che Ron.
- Non c’è un’altra spiegazione Harry. Quella cosa nel suo grembo è completamente fuori controllo. Guarda come l’ha ridotta. Se è così potente ancora prima di nascere figuriamoci quando sarà nato. Dobbiamo liberarci di lui ora! - e dicendo così scagliò un altro potente incantesimo contro lo scudo.
- NO!- Harry tentò di impedirglielo, ma arrivò troppo tardi.
Hermione ormai urlava senza più freni,scalciando come una posseduta.
Con quell’ultimo incantesimo la barriera cedette quasi completamente. Un vento fortissimo prese vita nella stanza e i milioni di petali sparsi si alzarono in alte spirali dirigendosi verso di lei.
I tre guardavano impotenti la scena non avendo la minima idea di cosa fare.
I petali attraversarono senza alcuna difficoltà la barriera e si poggiarono su corpo di Hermione pronti a soffocarla.
Ma qualcosa di imprevisto accadde. Hermione alzò una mano al cielo e mise l’altra sulla pancia,ricominciando a dire frasi senza senso. Una luce che proveniva da lei stessa cominciò ad invaderla completamente, finchè non esplose fuori dal suo corpo.
Harry, Ron e Draco vennero sbalzati fuori dalla stanza.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Salve a tutti. Ecco qui il nono capitolo, spero vi sia piaciuto!
Questo capitolo si svolge in contemporanea ad “Incoscienza”, mi sembrava giusto far vedere i due punti di vista per spiegare al meglio la storia.
Grazie a tutti voi che leggete,che seguite e che recensite questa mia fanfiction.
Un bacio a tutti. Al prossimo capitolo. 
  
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