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Autore: FloxWeasley    05/06/2011    2 recensioni
Una piccola raccolta sepolta nel mio pc da un po'.
La mia prima Ron/Hermione, su un loro litigio.
Il titolo, anche se non ve ne frega niente, è tratto dalla traduzione di Firework di Katy Perry.
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Dopo un uragano torna sempre l'arcobaleno

Sesto capitolo

Il semi piano

 

Ron si sedette sul letto e Ginny, chiusa la porta, lo affiancò.

«Non posso dire di capirti, ma quasi» sospirò Ginny dando una pacca sulla spalla al fratello. Lui scosse la testa, sconsolato. «Sono un idiota» mormorò. Ginny si morse la lingua per non fare una battutina che lo avrebbe ferito ulteriormente. Ron era davvero un idiota, ma aveva anche davvero bisogno di conforto. «No, dai. Capita» mentì. Ron alzò un sopracciglio.

«Di farti lasciare perché le vuoi chiedere di sposarti?» chiese. Mio fratello ha il dono della sintesi, pensò Ginny. Sospirò e si abbandonò sul letto, una mano dietro la testa e l'altra istintivamente sul ventre. Se non fosse stata così disperata, la situazione sarebbe potuta sembrare quasi comica: tra lei e Harry andava a gonfie vele, aspettavano perfino un bambino, e tra Hermione e Ron era crisi totale. «Quindi devo intuire che non è andata bene» disse Ginny, cercando di sdrammatizzare, con scarso successo. Ron fece un verso indistinto, poi si prese la testa tra le mani. A Ginny faceva pena, così volle provare a rallegrarlo un po'.

«La sai una cosa?» chiese, rimettendosi a sedere. Ron la guardò con occhi spenti. «Diventi zio» disse con un sorriso. Dovete capire che Ron era davvero sconvolto, quindi non prendetevela più di tanto con lui.

«Fleur ne aspetta un altro?» chiese, vagamente felice. Ginny roteò gli occhi. Non che suo fratello avesse mai brillato in intelligenza, ma quello era troppo. Perché nessuno capiva che era lei, la gravida?

«No. Sarà un piccolo Potter» disse con una punta di orgoglio. Ron la guardò confuso, chiedendosi come mai improvvisamente Fleur stesse più con Bill ma con Harry, ma poi si ricordò che Ginny aveva detto che Fleur non ne aspettava un altro... «Congratulazioni!» ruggì, non sapendo se baciare la sorella o darle una pacca sulla spalla, poi si ricordò della via di mezzo, l'abbraccio, e agì.

«Ci sei arrivato! Ma ora pensiamo a te. Devi farti perdonare, Ron» disse Ginny, pratica. «Hermione non mi parla» le ricordò Ron.

«A questo si può rimediare» mentì Ginny, senza la minima idea di come aggirare l'ostacolo. «Se lo dici tu» disse Ron, distratto. Ginny si sdraiò di nuovo sul letto del fratello, pensierosa. Architettare un piano sarebbe stato inutile, vedendo Hermione a Ron si sarebbe svuotato il cervello, e improvvisare sarebbe stato un po' azzardato. Dovevano fare una via di mezzo. Un semi piano. Improvvisamente Ginny ricordò.

«Domani è il compleanno di papà!» esclamò Ginny, tirandosi a sedere di scatto e battendosi una mano sulla fronte.

«Fantastico! Capita a fagiolo! Dirò a Hermione che mamma ci tiene che lei venga alla festa, domani sera, così voi vi parlate e fate pace, magari» esclamò Ginny alzandosi in piedi. «Io... io ti adoro!» dichiarò Ron, dimenticandosi che il difficile sarebbe stato convincere Hermione a parlargli.

Ginny guardò fuori dalla finestra e decise che era ora di tornare a casa, era già buio. «Vado» disse, e, salutato il fratello, uscì dalla stanza.

Sulle scale incrociò sua madre, che all'arrivo non aveva incontrato.

«A-allora?» chiese Molly, visibilmente emozionata.

«Sono incinta!» gridò Ginny, non riuscendo a contenere la sua gioia. Abbracciò la madre, che era scoppiata a piangere.

«Oh, tesoro! La mia bambina...» singhiozzò, accarezzando i capelli di Ginny.

«Organizziamo una festa! Invitiamo tutti i tuoi fratelli!» esclamò Molly, mettendosi in modalità mamma premurosa-strafelice-iperattiva.

«No. Se proprio vuoi festeggiare lo facciamo domani, insieme al compleanno di papà» disse sicura Ginny. L'ultima cosa che voleva era una festa, quel giorno. Aveva voglia solo di passare una serata con Harry.

«A domani» disse Ginny, baciando sulla guancia la madre, poi uscì e si smaterializzò. Molly era euforica. Ginny, la sua unica figlia femmina... incinta! Già si immaginava tanti nipotini dai capelli rossi a farle compagnia.

Da quando i suoi ragazzi erano cresciuti in casa erano rimasti solo lei ed Arthur, cosa che speravano da tanto, ma non vedeva l'ora di vedere la Tana colorata e chiassosa, ancora una volta. Già sorvolava sul fatto che non avrebbero vissuto lì, in ogni caso.

 

Angolino autrice

 

Chiedo perdono in ginocchio per il ritardo, ma l'unica cosa che in queste settimane potevo fare con OpenOffice erano le tesine, credetemi.

Non vado molto fiera di questo capitolo, ma non lo odio.

Spero che voi lo leggiate e recensiate nonostante il ritardo.

Beh, alla prossima settimana

(si spera, esami in arrivo e tesine non ancora finite xD)

Un bacione,

Fra 

  
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