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Autore: FloxWeasley    18/06/2011    3 recensioni
Una piccola raccolta sepolta nel mio pc da un po'.
La mia prima Ron/Hermione, su un loro litigio.
Il titolo, anche se non ve ne frega niente, è tratto dalla traduzione di Firework di Katy Perry.
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Dopo un uragano torna sempre l'arcobaleno.

Settimo capitolo

Compleanno

 

Hermione era maledettamente in ritardo. No, non è una barzelletta.

Anche a quelle come lei capita, ogni tanto.
Si guardò ancora una volta nello specchio e storse il naso: anche l'ennesimo vestito la faceva sembrare un mostro.
Infine, dopo quella che doveva essere la milionesima occhiata all'orologio appeso alla parete, ripiegò per una gonna e una camicia. Attraversando la casa per uscire cercò di guardarsi intorno il meno possibile, perché ogni banalissima cosa in quella casa la faceva soffrire. Persino il muro del salotto, verde chiaro, le riportava alla mente un ricordo doloroso: lei e Ron che lo dipingevano, il volto di lui sporco di vernice. Stava per rivederlo.
Non che fosse passato molto dal loro ultimo incontro, appena un giorno, a dir la verità, o dal loro litigio, di soli due giorni prima, ma ogni minuto che passava consapevole di non averlo più a fianco sembrava un'eternità.

Era arrabbiata con Ginny e Harry perché l'avevano praticamente obbligata ad andare alla festa di compleanno di Arthur.
Possibile che non capissero il dolore che provava nel rivedere Ron?

Si materializzò nel giardino gelato della Tana ed entrò quasi correndo, scusandosi per il ritardo. Ron non poté che pensare che era davvero carina anche con le guance rosse e i capelli un po' arruffati. Hermione lasciò il cappotto sul divano e ignorò il sorriso di Ron, in realtà non lo degnò neanche di uno sguardo, sedendosi vicino a Ginny e facendo gli auguri ad Arthur.

Per tutta la cena la ragazza cercò di non guardare Ron né di pensare a lui, ma non ci riusciva.
Lo aveva visto crescere, cambiare, sbagliare e finalmente dichiararle, seppur goffamente, i suoi sentimenti. Ed ora? Era finito tutto?
Aveva amato la persona sbagliata, quella persona che aveva cambiato idea e non l'avrebbe mai più ricambiata? A quanto pareva sì.

Sulla tavola era calato un silenzio davvero insolito, che precedeva solo gli annunci importanti.
Sentendo che quello era il momento, Ginny si alzò, ma non fu l'unica. Anche Audrey lo fece, nello stesso istante.
Si guardarono, curiose, chiedendosi se stavano per dire la stessa cosa, e l'espressione che ciascuna delle due portava dipinta in volto era una conferma. Ginny fece un cenno del capo ad Audrey per dirle di cominciare. Audrey sorrise.

«Insomma... aspettiamo un bambino, ecco» disse, arrossendo e guardando suo marito, Percy, completamente rosso e assordato dai suoi fratelli e cognate che battevano le mani, fischiavano e urlavano.

«Mi hai tolto le parole di bocca» disse Ginny, un po' meno imbarazzata di Audrey, facendo fare ancora più casino a quella fantastica e caotica famiglia che si ritrovava.

La signora Weasley si alzò e scoppiò in lacrime, abbracciandole entrambe e il signor Weasley fece lo stesso, ma senza scoppiare a piangere.

Ci volle un po', ma il silenzio calò di nuovo. A quel punto Ron si alzò, le orecchie già scarlatte, e lo stesso fece Hermione, che però a differenza di lui corse fuori, trattenendo a stento le lacrime. Ron stava per comunicare del suo matrimonio con Lavanda?
Appena mise piede fuori dalla Tana il ghiaccio scricchiolò sotto le sue ballerine e una ventata gelida la travolse. La possibilità di tornare dentro non la toccò minimamente, si limitò a stringersi le braccia per trattenere il calore e a camminare per il giardino pieno di neve.

Intanto, non appena Hermione si era alzata ed era fuggita, Ron aveva imprecato e le era corso dietro, sotto gli sguardi stupiti della maggior parte dei presenti, forse ad eccezione di Molly, Harry e Ginny. Appena fuori era scivolato sul ghiaccio, e, imprecando di nuovo, si era alzato ed aveva seguito le tracce che Hermione aveva lasciato nella neve fresca.

Hermione era di fianco al pollaio, troppo occupata ad asciugarsi le lacrime per accorgersi di lui.

 

Angolino autrice

 

Avevo detto che questa storia non sarebbe stata molto lunga ed ecco che mi trovo a pubblicare il settimo capitolo. Bah.
Comunque credo che il prossimo capitolo sarà l'ultimo, eh.
Beh? Che ve ne pare?
Spero che vogliate recensire, se no vabbè.
A me è piaciuto molto scrivere questa long, spero sia piaciuto anche a voi leggerla.
Fra 

  
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